La mia Volkswagen va ricaricata solo all’80%?

La mia Volkswagen va ricaricata solo all’80%? Francesco ha acquistato una ID.3 usate ed è alle prese con istruzioni d’uso che non gli sono chiare. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

La mia VolkswagenLa mia Volkswagen deve seguire queste indicazioni? Anche se faccio un viaggio?

“Posseggo una Volkswagen ID.3 acquistata usata da poco. Immatricolata a dicembre 2021. Volevo sapere esattamente che cosa significa questa raccomandazione: “Per una ricarica a basso impatto sulla batteria raccomandiamo il livello di ricarica ottimale da raggiungere dell’80%. Questo valore dipende, tra i vari fattori, dalla temperatura esterna. Questa impostazione non vale per procedure di ricarica in luoghi di ricarica stabiliti“. Questa raccomandazione l’ho copiata integralmente dall’App VW. Non mi è chiaro il discorso della temperatura. E come devo comportarmi quando carico a casa (quasi sempre) e quando faccio un viaggio in cui mi serve avere più km a disposizione. Grazie per il riscontro.Francesco D’Elia

la mia Volkswagen
Frank Blome (Volkswagen) con il modulo di un pacco batteria.

La regola e l’eccezione (dei lunghi viaggi)

Risposta. Da sempre Volkswagen consiglia di limitare la ricarica all’80%, spiegando che questo serve a preservare le batterie. Il super-esperto del gruppo tedesco, Frank Blume, lo spiegò in un’intervista che pubblicammo già 5 anni fa: “Chi guida l’auto può influenzare la durata della vita delle sue batterie. La ricarica normale è meglio della ricarica rapida. E anche riportarle all’80%, invece che al 100%, allunga la vita. Nella maggior parte dei casi l’80% è più che sufficiente. La maggior parte dei guidatori fa percorsi brevi... Per questo non serve avere la batteria al 100%. Fai i tuoi giri e ricarichi quando necessario, di solito a casa con la tua wall-box. Naturalmente, se il cliente vuole, si può fare il pieno di energia…”. È ovvio che se si è in viaggio, e ci aspettano molti km, possiamo ricaricare al 100%. L’importante è non tenere la batteria troppo a lungo a questo livello. Quindi: ricaricando normalmente a casa per i soliti spostamenti, meglio fermarsi all’80%, in viaggio (eccezione alla regola) anche al 100%. Quanto al discorso della temperatura, onestamente espresso in questi termini non è chiaro neanche a noi.

La mia Volkswagen– Leggi anche: meglio ricaricare al 70 o all’80%? Ecco le regole d’oro per allungare la vita delle nostre batterie

Quelli che “Io ai 90 consumo solo…”. Il NUOVO VIDEO di Paolo Mariano

Visualizza commenti (23)
  1. Si vero è scritto sul manuale e anche a monitor per salvaguardare la batteria e sinceramente con una batteria da 45kwh in su non vedo dove sia il problema di km ce ne sono , ovviamente quando si fanno viaggi lunghi è normale fare il pieno ( mi sembra che l’ 80% degli automobilisti quando vanno a fare carburante non fanno il pieno ma 20€ o al massimo 50% ), quindi si può benissimo fare come si faceva con l’endotermico.
    Noi come prima auto abbiamo preso una piccolina con 180km di autonomia quella la dobbiamo caricare tutti i giorni al 100% per soddisfare i km che percorriamo e comunque dopo 46.000 km il SOH è ancora molto buono 94%.
    Mentre come seconda auto abbiamo preso un ID3 58kwh usata con 70.000km il SOH è al 91% quindi tutto sommato entrambe le auto sono nella norma, ovviamente la ID3 la carichiamo al 109% solo quando dobbiamo partire per un lungo viaggio, mentre se ci fermiamo a fare una ricarica Fast sempre al 80% per avere una curva di ricarica migliore.

  2. semplificando molto sono due i meccanismi che portano al deterioramento delle pile agli ioni di litio: numero di cicli completi di carica e scarica e invecchiamento per il passare del tempo.
    Del primo meccanismo si trovano tante informazioni rassicuranti, in breve è predominante se sifanno tantissimi Km all’anno. La strategia di carica e scarica ha un impatto, ma in ogni caso le pile avranno una durata per centinaia di migliaia di Km. Oltetutto se si fanno tanti Km ha poco senso consigliare di fare 10 cicli di 45%-55% al posto di uno 0%-100%.

    Il secondo meccanismo di teterioramenti per invecchaimento è importante se si fanno pochi Km l’anno. Il fattore che determina il maggiore impatto è lo Stato Di Carica medio (Average SOC). Per questo ha poco senso parlare di massimo valore a cui si carica. Non c’è grande differenza tra caricare a 80-90 o 100, conta quanto si sta su valori sopra determiante soglie. Se si lascia l’auto spesso ferma e la si usa solo saltuariamente per lunghi viaggi queste sono le soglie di riferimento in base alla chimica delle pile: 55% NMC, 62% NCA, 70% LFP. In generale più basso il SoC minore il degrado, ma le soglie sopra riportate mostrano un . Lo 0% indicato dall’auto , che non è realmente 0% del pacco batterie, non danneggia le pile, ma da seri problemi al sistema auto, quindi ad esempio per Tesla si evita di tenere l’auto sotto il 20% per tempi prolungati ( giorni).
    le alte temprerature sono l’altro fattore che incide negativamente sulla durata delle pile soprattutto se molto cariche.

    Infine esistono delle abitudini di carica specifiche per modello di auto, che non hanno a che fare con la chimica delle pile, ma dipendono dalla progettazione del sistema auto in generale.

    questo almeno è quello che ho capito dopo molte ore di approfondimenti.
    Rif: forum Tesal Motor Club, vari viedo su youtube di Jeff Dahn, articoli scientifici dello stesso Dhan, canale Youtube Engineering Explained

  3. Buongiorno a tutti
    vi dico come ci comportiamo noi che in famiglia abbiamo 2 BEV, (come molti, ho la possibilità di caricare a casa, questo dopo anni di lavoro e sacrifici e scelte forse oculate) la prima auto, una Citroen C-zero con batteria NMC da 14,5Kwh… che per ragioni di usabilità carichiamo sempre al 100%… essendo un veicolo di qualche anno, ha resistenza per riscaldare l’abitacolo e con il freddo patisce alla grande la temperatura… autonomia tra i 70Km in inverno ai 120 in estate con il caldo (ma 70 km quasi senza riscaldarsi e 120 senza raffrescare…)
    La seconda, è stata scelta, dopo un anno di rodaggio con la piccolina, per avere il mezzo più vicino ad un mezzo termico (come comodità di utilizzo), è un Tesla model Y RWD, batteria LFP, che da pad consiglia di lasciare sempre la vettura collegata alla presa di ricarica , anche al 100%

    La piccolina o la si sta usando o è in carica…(ed è un obiettivo worst case scenario di BEV) l’altra permette di muoversi per noi con tranquillità e caricare dove serve, se serve…

    con la piccolina siamo sui 24K Km annui… e con la grande arriveremo ai 30K Km annui… purtroppo vivendo in provincia siamo costretti ad utilizzare molto l’auto.

  4. È molto sottovalutato il fatto che caricare al 100% comporta l’assenza di freno motore causato dalla rigenerazione, per cui i primi km andranno a impattare inutilmente sui dischi freno e se dobbiamo affrontare un discesa importante potrebbe addirittura essere pericoloso a causa del possibile surriscaldamento dei freni. Per questo le ricariche in quota non dovrebbero mai superare il 70-80%.

    1. Vero , ma la dichiarazione che potrebbe essere pericoloso causa surriscaldamento, la trovo una risposta forzata , visto che da oltre un centinaio d’anni le discese montane le abbiamo sempre fatte senza avere la rigenerazione visto che i motori a combustione non ne sono previsti.

  5. Ho letto diversi commenti, ma se uno atterra su questo sito dovrebbe aver chiare alcune cose sulla ricarica delle batterie.
    1a) è meglio tenerle nel range 20%-80% specialmente quelle con chimica NMC
    2a) è meglio caricarle in continua con i walbox di casa o le colonnine AC che possono erogare fino a 22 kWh per chi ha il caricatore di bordo compatibile
    3a) NON c’è nessun problema a caricale al 100% la notte prima di partire per un lungo viaggio o durante alle colonnine DC FAST anche se per ridurre i tempi delle soste è meglio restare nel classico 10%-80% visto che in generale superata la soglia del 70% la ricarica rallenta molto velocemente
    4a) NON è CONSIGLIATO caricare al 100% la batteria e lasciare l’auto ferma per giorni

  6. ” La maggior parte dei guidatori fa percorsi brevi… Per questo non serve avere la batteria al 100%”

    Credo sia chiaro l’obbiettivo!!!

  7. “Questa impostazione non vale per procedure di ricarica in luoghi di ricarica stabiliti“
    Cosa sono questi luoghi di ricarica stabiliti?

  8. Io ho conservato anche il manuale cartaceo. È scritto di caricare preferibilmente all’80% e di caricare una volta al mese al 100% per equilibrare le celle.

  9. Andrebbe ricordata una cosa: i consigli sull’uso ottimale della batteria non sono dogmi. Giusto trattare bene la propria auto se lo si desidera, ma chi ha progettato le batterie ha tenuto conto dell’utilizzo anche nei famosi “worst case”.
    Ad oggi sicuramente la durata coperta dalla garanzia per la batteria di trazione si supera tranquillamente anche senza essere eccessivamente attenti alla gestione delle ricariche, e più andiamo avanti più i dati raccolti dalle case permettono di progettare batterie durevoli.

  10. La questione della temperatura è molto semplice in realtà… Le alte temperature sono la seconda causa di degrado della chimica per cui anche lasciarla all’80% ma a 50 gradi sotto il sole d’estate incide di più che lasciarla al 30%. D’estate, se si fanno pochi chilometri, l’ideale è fare rabbocchi frequenti 40/60%.

  11. …quindi, ricapitolando…
    “La ricarica normale è meglio della ricarica rapida.”
    Per cui, le “FAST” in autostrada sono sconsigliabili.
    Per di più, ricaricare le batterie all’80% ne allunga la vita.
    Per cui, anche la ricarica delle celle al 100% è sconsigliabile.
    Ma non è per caso che tutti questi limiti alterano profondamente l’esperienza di utilizzo del mezzo, come sosteneva lo stesso Paolo Mariano in un suo video di qualche tempo fa?
    Mezzo che, tra l’altro, costicchia pure, mi sembra….

  12. purtroppo tra il dire e il fare….le linee guida sono chiaro, ma non c’è un numero dietro a quel “lasciare troppo carico a 100%” minuti ? ore ? giorni ? ho più la paranoia del 100% che non della ricarica. miro i kwh per i viaggi che richiedono soste e che durano più giorni. non sto riferendomi allo stop and go in autostrada, ma a quelle situazioni in cui sai di aver bisogno del 100% ma la possibilità di ricaricare ce l’hai il giorno prima. se 100% no, 90% è un pò meglio ?

    1. come qualcuno ha già accennato le raccomandazioni sono ultra-prudenziali. Ricaricare il giorno prima al 100% per poi partire il giorno dopo per un lungo viaggio non crea nessun danno apprezzabile. Da qualche parte Matteo Valenza aveva fatto un video su una smart ricaricata sempre al 100% (e a volte lasciata ferma per giorni) e se ricordo bene il degrado della batteria si scostava molto poco da quello previsto.

      1. grazie Roberto. lo scenario peggiore è quando hai caricato a 100% e il viaggio salta. Magari durante il we. Mia moglie consuma 2% al giorno per andare al lavoro quindi tornare a 80% ci metterebbe 10 giorni. E lì a inventarsi spese in supermercati lontanissimi per consumare un pò di più. Chissà tra 10 anni come sembrerà antico tutto ciò…

        1. Mi è successo carico auto la vigilia di natale, la mattina 38 e positivo al tampone, idem mia moglie e mio figlio, l’ auto è rimasta al 100% per due mesi, importante è che non ci sono state consegne visto che faccio il test ogni 6 mesi.

          1. bel1n!, 2 mesi non sono due ore o due giorni. hai poi fatto il “tampone” alla batteria per vedere se si fosse degradata sensibmente ? o alla fine si scopre che 2 mesi al 100% è niente su 8 anni di garanzia…

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