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La Merkel vuole 100mila punti di ricarica

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Angela Merkel con il boss di Mercedes-Smart, Dieter Zetsche

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Angela Merkel in campo per l’elettrico. Mentre in Italia il tema della mobilità a emissioni zero è totalmente estraneo alla campagna elettorale, in Germania i due grandi partiti che stanno formando il nuovo governo hanno firmato un patto scritto per impegnarsi a nuovi sostegni.

Incentivi per tutti, anche per le flotte aziendali

Lo rivela l’agenzia berlinese cleanenergywire. La CDU di Angela Merkel (confermata premier) e la SPD di Martin Schulz hanno concordato di rafforzare gli incentivi attuali. Con misure per l’installazione di nuove colonnine di ricarica, l’acquisto di taxi e di auto private e altre agevolazioni di tipo fiscale. In particolare 100 milioni di euro all’anno saranno dedicati a contributi per l’installazione di impianti di ricarica privati. L’obiettivo è di arrivare al 2020 con 100 mila punti di ricarica in più, un terzo dei quali saranno fast-charging, superveloci. Saranno poi rinnovati gli Untweltbonus, gli attuali incentivi per l’acquisto di auto e di veicoli commerciali leggeri, che verranno estesi anche ai bus e ai camion. Per chi acquista un’auto elettrica, dunque, lo sconto governativo arriva fino a 4 mila euro, escludendo però i modelli di prezzo superiore si 60 mila euro.Verranno poi tagliate allo 0,5% le tasse sulle flotte aziendali composte da veicoli elettrici o ibridi plug in. E il governo stesso elettrificherà la sua flotta.

Dopo Mercedes anche Porsche raddoppia l’investimento

Non verranno toccati, però, i bonus fiscali che tuttora fanno del diesel la motorizzazione più appetibile. La forza della lobby dell’auto, anche in termini di posti di lavoro, è tale da condizionare in modo decisivo anche il governo che sta per nascere. In un primo momento sembrava che anche i Verdi sarebbero entrati nell’esecutivo, con la richiesta di mettere sui veicoli a gasolio un segnale di pericolo  per la salute simile a quello che compare sulle sigarette. Ma l’intesa, guarda caso, non si è fatta. In compenso la Grande Coalizione CDU-SPD investirà molte risorse per la creazione di impianti di ricerca e produzione delle batterie al litio di nuova generazione. Un contributo di 12 milioni di euro è già stato assegnato al progetto Fab4Lib lanciato da Terra E e altri partner. L’industria tedesca sta comunque puntando fortissimo sull’elettrico: dopo la Mercedes (guarda l’articolo) , nel fine settimana è stata la volta della Porsche ad annunciare che di qui al 2022 raddoppierà da 3 a 6 miliardi di euro gli investimenti. Confermando che già l’anno prossimo uscirà il primo solo-elettrico della marca di Stoccarda, la Mission E . Si punta addirittura  a produrne 20 mila all’anno, data la richiesta molto forte da paesi come gli Stati Uniti e la Norvegia. In Germania le prenotazioni sono frenate dalle perplessità sulle carenze della rete di ricarica. Ma Frau Merkel, sempre attentissima alle richieste dei boss dell’auto, provvederà quanto prima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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1 COMMENTO

  1. evidentemente non avete letto i “20 punti per migliorare la qualità della vita” del M5SGREEN ECONOMY: ITALIA 100% RINNOVABILE
    • 200mila posti di lavoro da economia del riciclo rifiuti
    • 17mila nuovi posti di lavoro per ogni miliardo di euro investito nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica
    • Uscita dal petrolio entro il 2050
    • Un milione di auto elettriche

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