La Meloni contro lo stop alle termiche nel 2035

La Meloni contro lo stop alle auto termiche nel 2035: il premier contro la UE sulla decisione di consentire da quella data di produrre solo veicoli a emissioni zero.

la meloni contro lo stop
La 500e è al momento l’unica EV prodotta in Italia.

La Meloni contro lo stop: “Irragionevole e lesivo del nostro sistema produttivo”

Non lo considero ragionevole. Lo considero profondamente lesivo del nostro sistema produttivo. Mi pare che sia una materia su cui c’e’ una convergenza trasversale a livello italiano e intendo utilizzare questa convergenza per porre le questione con forza“. Cosi’ Giorgia Meloni sulla posizione del governo italiano in merito all’accordo raggiunto in sede europea di porre fine dal 2035 alla vendita di auto con motori a combustione. La premier si è espressa durante la tradizionale conferenza di fine anno del presidente del consiglio. Si tratta di una presa di posizione ampiamente scontata e largamente condivisa tra le forze di maggioranza, oltre che dal sistema produttivo italiano. Si tratta di capire ora che tipo di misure concrete verranno messe in campo a Bruxelles da parte di un governo che finora si è dimostrato piuttosto accomodante con la UE. Questo a dispetti dei proclami espressi in campagna elettorale.

La Meloni contro lo stop
Matteo Salvini vuole un referendum popolare contro lo stop al 2035.

Salvini il più critico con la UE

Tra i partiti della maggioranza, il più critico nei confronti della scadenza fissata al 2035 è da tempo la Lega. A settembre, parlando a Rivoli (Torino) di fronte a una platea zeppa di tute blu dell’ex Fiat, Matteo Salvini non aveva usato mezze misure: “I geni dell’Europa hanno approvato una norma che è una follia. Significa distruggere il settore dell’auto in Italia, significa licenziare a Torino per dare lavoro a Pechino”. Di qui la promessa, confermata recentemente, di arrivare a una consultazione popolare per dare forza a questa posizione. “Se gli italiani ci daranno la forza di andare al governo”, aveva aggiunto l’attuale vice-presidente del Consiglio,  “promuoveremo un bel referendum popolare per bloccare questa follia. Siano gli italiani a dire sì o no a un regalo alla Cina. Vedremo se anche qui si passerà dalle parole ai fatti.

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Visualizza commenti (122)
  1. Premetto che non sono un sostenitore di questo governo, ma sulla contrarietà allo stop della vendita delle auto termiche dal 2035 mi tova d’accordo. Qui non si tratta di essere contro le auto elettriche come voi bollate in maniera poco educata con “no watt” chiunqui osi sollevare critiche sull’imposizione dell’auto elettrica, ma si tratta di essere contro la loro imposizione. Nulla da eccepire se si vuole acquistare un’auto elettrica ma molto da eccepire se questa vuole essere imposta a tutti anche a chi non può gestirla. Diceva Henry Ford:”C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.”. L’auto elettrica non rientra tra i canoni di progresso per due evidenti ragioni: 1- non è una nuova tecnologia visto che già oltre un secolo fa esistevano sia auto elettriche che centri di ricarica(soprattutto in america), 2- i suoi vantaggi non sonon disponibili per tutti. Attenzione non è lo slogan di Vaielettrico: “l’auto elettrica ora non è per tutti” ma il vero motivo è che:”l’auto elettrica non è per tutti”. Basta togliere “ora” ed hai la vera essenza del perchè l’auto elettrica non dovrebbe essere imposta. Ci sono milioni di italiani che vivono in condomini in zone densamente popolate senza box auto. Come pensate che possano risolvere i loro problemi di ricarica visto che il mantra è “si ricarica a casa quando dormi”. E’ chiaro che gli italiani non comprano BEV non perchè siano degli stupidi come voi pensate ma perchè, in molti casi, non possono: sia per motivi econimici di acquisto, sia per motivi logistici di gestione. E’ inutile dire che l’auto elettrica non è per ricchi, i numeri, impietosi, stanno lì a dimostrare il contrario: a fronte di percentuali altissime di vendite nei paesi del nord europa riscontriamo vendite inferiori al 5% in Italia, Spagna, Grecia, Cipro, etc… come mai? sarà forse il divario nel reddito pro-capite? forse il fatto che la maggior parte può ricaricare a casa o sul posto di lavoro?. Così com’è pensata, almeno in Italia, l’imposizione dal 2035 renderà l’auto privata un bene di lusso ed è per questo che sono contrario.

    1. Non abbiamo mai bollato come No Watt chi è contrario all’auto elettrica ed espone le sue ragioni in modo civile. Anzi: abbiamo dato molto spazio a chi sostiene queste tesi. Il termine No Watt è stato utilizzato, raramente, solo con chi interveniva per insultare, anche in modo pesante.

    2. Se lei è convinto che nel 2035 sarà più semplice gestire un’auto termica anziché una elettrica le faccio i miei auguri di buon anno… 2035.
      Sinceramente non sono particolarmente entusiasta dell’imposizione, che secondo me non ci sarà o verrà probabilmente prorogata, resto però basito dall’ottusità di certe case che da una parte si lagnano che il 2035 è troppo vicino e dall’altra fanno piani di sviluppo come se le emissioni di CO2 non saranno pagate a caro prezzo nel prossimo futuro.
      Boh, davvero per me resta un enigma, o forse sta nella natura delle cose, se si va a vedere il passato la storia è piena di marchi e colossi che sembrava impossibile eppure sono stati cancellati dal mercato perché sono rimasti abbarbicati al vecchio business lasciando strada spianata ai nuovi player.

    3. Come al solito lei dimentica che 197 Paesi del’lOnu, noi compresi, si sono impegnati ad azzerare le emissioni di Co2 entro il 2050 (Accordo di Parigi nel 2016, ribadito a Glasgow nel 2022 e recepito dall’Europa nel pacchetto “Fit fo 55” del 2021). Faccia due conti e mi dica come sarebbe possibile raggiungere questo obiettivo se non bloccando la vendita di auto a benzina e diesel nuove nel 2035.

      1. Buonasera sig. Massimo, non me lo sono dimenticato ma non si può nemmeno pensare di fare macelleria sociale per ottemperare ad un impegno che chiaramente non è alla portata di tutti i paesi. Vanno contemperate le due esigenze: riduzione dei climalteranti(la CO2 è un climalterante e non un inquinante) e garanzia di una mobilità personale per tutti. Anche se l’automobile non è un diritto, sancito dalla nostra costituzione, è chiaro che al giorno d’oggi non potersi permettere una mobilità privata costituisce un grave ostacolo al mantenimento del proprio stato sociale(specialmete se non si vive in una grande città). Questa posizione moderata, peraltro, dovrebbe essere una priorità di chi si batte per la causa ambientale. Il si deve fare senza se e senza ma è controproducente e provoca una reazione avversa non solo per chi la promuove ma per la causa stessa (vedasi azioni di ultima generazione).

        1. Il non farlo implica avere a fine secolo avremo temeprature medie sul Pianeta salite di 3-4 gradi, il che significa l’estinzione di metà delle specie viventi, noi compresi. Questo dice la scienza. Se l’avessimo ascoltata nel 1992, quando fu firmato il protocollo di Kyoto, la gradualità sarebbe stata garantita. Ma poichè allora molti Paesi ragionarono come oggi fa lei (tranne l’Europa che ha rispettato gli impegni) oggi siamo arrivati di fronte a un muro. O si inchioda o ci si schianta. E mi pare che la seconda opzione faccia ancor più “macelleria sociale”. Quindi la sua non è afatto una “posizione moderata”

          1. Posso soltanto concordare sul fatto che la posizione che sembra moderata in effetti non lo è. E posso concordare anche sul fatto che non fare nulla sarà una catastrofe proprio per le fasce di popolazione più deboli.
            Tra l’altro non capisco cosa ci sia di così drastico in un divieto che avrà effetto tra ben dodici anni e questo significa che nel 2034 si potrà ancora acquistare un’auto con motore termico che emetterà CO2 e altre schifezze per almeno una decina d’anni, e arriviamo al 2045.
            Tutto questo al netto di problemi con la fornitura o speculazioni sul prezzo del petrolio, per niente scontati.

    4. Comunque si è perso un passaggio del bando delle auto inquinanti e non un imposizione delle auto elettriche, quindi se volete usare gli e-fuel a emissione zero l’auto potrebbe continuare ad esser venduta, e sicuramente quelle di un certo prezzo lo saranno anche perché chi si può permettere 1/2/3 milioni per un auto può benissimo spendere oltre 2800€ al litro il carburante, ma tutti gli altri no quindi partiamo con il blocco delle vendite, poi se ci sarà un evoluzione in merito ed economica alla portata di tutti ben venga la reintegrazione dei motori a combustione 😉

  2. Ho avuto modo di leggere le prove secondo i criteri Epa, ovvero quelli USA, molto più realistici del Wltp, e le auto europee, per dirla con un eufemismo, ne escono tutte con le ossa rotte. In testa c’è una Lucid Air, seguono tutte le Tesla ad un’incollatura, poi qualche coreana (Hyundai Kona, con consumi decenti) più lontana la prima giapponese (quella Toyota che molti qui prendono regolarmente in giro, ma che ha una discreta efficienza energetica) e lontanissime le europee. Queste ultime hanno consumi, nel ciclo Epa, peggiori di molti pick-up in vendita negli Usa.

    Ora, al di là del fatto che delle elettriche europee che, con un quarto della cavalleria, consumano il 50% più delle Tesla o della Lucid Air sono ecologiche per modo di dire, il mio sospetto è che, in quattro e quattr’otto, Tesla e gli asiatici (inclusi i giapponesi che, ci scommetterei dei soldi, non molleranno) faranno strame dell’industria europea. Compresi quei produttori che si sono buttati sull’elettrico ma hanno sfornato veicoli del tutto inefficienti.

    Certo, diversi operatori della filiera potranno convertirsi, ma vedo il futuro dell’auto europea molto in forse se i produttori non si danno una mossa dal punto di vista tecnologico.

    La verità è che l’industria europea era rimasta tecnologicamente indietro sull’ibrido ed ha provato a fare il passo diretto verso l’elettrico, ma non le è andata troppo bene. Stiamo a vedere il prossimo tentativo.

    1. VINCENZO VICINANZA

      Ci sono dei limiti… dei giochi di potere…. dei ruoli da ripartire sul piano commerciale su scala mondiale!?
      Qualcuno (tra ingegneri, green ecc) e con i dovuti distinguo mi saprebbe spiegare perché da un lato i BIG Samsung ed IPhone hanno decellerato la corsa verso l’aumento della capacità di rincarica Cablata delle Batterie degli Smartphone…… mentre Vivo, Oppo, Xiaomi tentano o hanno sfondato iluro dei 100w in ricarica cablata?!
      Limite tecnologico dei Big?
      Ripartizione di ruolo su scala commerciale?
      Scelta hardware in funzione della sicurezza della ricarica o cosa?…

      1. Siamo OT, ma forse la velocità di carica è un fattore che non è più così determinante a livello commerciale.

      2. Vista la confusione che si legge in questo commento direi che non è il caso di inerpicarsi in miraboilanti consideraziuoni sul mercato internazionale quando a malapena si conosce la differenza tra chi produce hardware (Samsung) e un prodotto (iPhone)..

        Ma un’indicazione su dove andare a trovare la risposta che cerchi posso dartela: scelte commerciali.
        Devono venderti più di un prodotto nel tempo, quindi devono lanciare vari prodotti con iterazioni successive che richiedono anche tempo per essere sviluppate e prodotte in serie, mantenendo il target price.
        C’è chi spinge sul comparto fotografico ora e magari in futuro “tirerà fuori dal cappello” la ricarica ultrafast a 150w (che noi sappiamo che altri avevano, ma il loro pubblico griderà all’innovazione).
        E chi, dall’altra parte vende già la ricarica ultrafast ma lancerà migliorie sul comparto fotografico (e stesso discorso di cui sopra).

        Nota puramente personale: ho in casa un “vecchio” motorola con la ricarica fast <100w e uno xiaomi con ricarica a 120w. Lo xiaomi fa paura in fatto di ricarica ma non c'è davvero molta differenza a ricaricare in 4 minuti o in 12. Tranne quando siamo in viaggio, vero terreno fertile per queste cose. Se troviamo la presa in aeroporto o in un locale, 4 minuti e non ci si pensa più fino a sera. E il bello è che è lo stesso ragionamento che si fa con le BEV 🙂 Dipende dall'utilizzo.

    2. Non ho sotto mano i dati che citi, pertanto faccio considerazioni esprimendo più che altro dubbi:
      – L’efficienza è importante nelle auto elettriche soprattutto per questioni di autonomia, ma n prospettiva se mettessimo in un grafico il consumo in kWh/km delle elettriche e delle termiche le elettriche sarebbero molto più in basso e tutte schiacciate nello stesso gruppo (anche nel caso limite di una BEV che consumasse il doppio di un’altra). Il costo dell’energia è un problema emergente ma auspicabilmente temporaneo nel medio periodo dovuto in Italia principalmente alla crisi del gas.
      – Rapportare l’efficienza ai cavalli è abbastanza un parametro da auto a combustione interna. L’efficienza dei motori elettrici non varia così tanto rispetto ai kW, e a volte è più importante l’efficienza dell’elettronica, migliore se più sofisticata e con semiconduttori di ultima generazione o peggiore se si è puntato al risparmio e utilizzato componentistica meno evoluta.

    3. “In testa c’è una Lucid Air, seguono tutte le Tesla”

      E hai citato il top. E’ normale che poi il resto sia a debita distanza.
      Hai citato aziende nate per fare quello e solo quello. E citare Lucid è un po’ “inutile”. E’ come citare Lamborghini per dire che c’è un’abisso tra una Lambo e una… boh.. Golf?

      Perchè se, diciamone una a caso… MG, riuscisse a fare auto al livello di Tesla ad un costo minore sarebbero incoscenti a non metterle sul mercato, no? 🙂

      Sul futuro poco roseo per l’auto europea ad ora concordo ma hanno le carte in regola per potersi riprendere. Ma devono togliersi dalla testa il concetto di “auto europea”. Al pubblico importa sempre meno.
      Guarda Tesla, non ha avuto nessuno scrupolo a mettere in piedi la produzione a Shangai. Perchè tu compri una Tesla. Non compri un’auto americana, cinese, europea (se fatta a Berlino), compri solo una Tesla.

      1. Sì, per l’amor del cielo.

        Però il confronto tra una Lamborghini ed una Golf termiche vedrebbe vincente la seconda sul piano dei consumi, mentre qui le “prime della classe” consumano meno delle carrette (termine usato non per offendere, ma per estremizzare il concetto). Fa comunque strano.

        1. Hai assolutamente ragione. Fa molto strano per noi cresciuti con le termiche. Queste BEV più potenti… consumano meno. Questo fa capire quanto sia una tecnologia completamente differente e quanto sia superfluo il confronto 1:1 con le termiche. 🙂

          Ora che ci penso, per i più appassionati di noi, è come quando avevi da un lato le muscle americane e sul mercato arrivavano le giapponesi più prestazionali. Le prime aspirate e ignoranti consumavano uno sproposito senza curarsi dell’avanzamento tecnologico in atto, le seconde più sofisticate riusciavno ad unire prestazioni estreme a consumi non troppo esorbitanti. Un po’ di parallelo c’è se mi concedete la licenza poetica. 🙂

  3. queste esternazioni da campagna elettorale fanno presa oramai su pochi. che qualcuno gli ricordi che sono al governo.

    1. Abelardo Provolini

      Mah, se si fa camopagna elettorale adesso non e’ un gran segnale…

      Piu’ che altro credo che si vogliano “pagare” i debiti con gli sponsor…

  4. Questo Governo non vede il futuro nemmeno nei propri sogni, speriamo che come dice qualcuno è solo propaganda, comunque il futuro arriverà se sarà solo elettrico non posso dirlo ma sicuramente non saranno derivati del petrolio.

  5. Fares Brandoli

    Penso sia solo una sterile propaganda elettorale, che nulla potrà contro il progresso.
    Mi fa inoltre sorridere pensare alle parole di Salvini sui burocrati contro, che dicono solo NO, e che sono invitati a prendere la porta… Ma cos’è? Autolesionismo?

    Vorrei ricordare ai conservatori estremisti che fra due giorni ricorre il trentesimo anniversario della prima direttiva antinquinamento europea, la 91/542/CEE.
    Quattro anni dopo la 96/01/CE, e così via…

    Provate ad immaginare come sarebbe il presente senza

  6. Duca Conte Balabam

    Ma io mi chiedo, quando un politico (vabbeh, la meloni) fa una affermazione di questo genere non passa mai anche solo per caso un giornalista che gli chieda in concreto che cosa vorrebbe proporre “con forza” all’Europa?

  7. Greta pezzini

    Come al solito…davanti operai metalmeccanici gli si propone di rallentare una transizione che è iniziata almeno 10anni fa’…tutta fuffa, perché non hanno cercato di convertire ed attirare industria dei vari comparti interessati…. l’auto l’abbiamo finanziata pesantemente per poi lasciarla andare via tranquillamente…sulle rinnovabili siamo in ritardo clamoroso…temo che i fondi pnrr non andranno sfruttati a pieno finché ci sarà una classe politica che parla del nulla tanto per apparire sui media

  8. Premesso che non ho votato la Meloni e anzi milito nel suo partito più antagonista ma detto ciò … il paese che più vende auto elettriche al mondo è la Cina. Ne vende così tante che quest’anno ha battuto tutte le previsioni e anche l’export non è mai stato così forte. La Cina ha tutto l’interesse a spingere al massimo sulle sue apprezzatissime auto elettriche.

    Qual è la politica della Cina sulla elettriche, quella che tutti noi dovremmo imitare? Anche la Cina aderisce al ban del 2035 come Europa e USA ma ecco come lo fa: dal 2035 il 50% dei veicoli venduti dovrà essere elettrico, a idrogeno o plugin, l’altro 50% deve essere ibrido. Eppure non c’è la Meloni in Cina! Eppure non c’è il fuggi fuggi di aziende dalla Cina perché la Cina così facendo “non crede nell’elettrico”! Anzi, mi par vero il contrario, con VW (e non solo) che ora le sue elettriche inizierà a costruirle in Cina e a esportarle da lì piuttosto che produrle in Germania (paese invece che “crede” nel 100% elettrico).

    Quello che qualcuno finge di non capire è che una cosa è sostenere e promuovere le auto elettriche, un’altra è prevedere tra 12 anni il passaggio forzato a questa tecnologia. La prima cosa non include l’altra. Salvini (altro politico a me “antagonista”) ha invitato Musk a investire in Italia e lo stesso giorno ha tuonato contro lo stop del 2035. Non è bipolare o affetto da personalità multipla. Anche io sono per spingere al massimo per l’auto elettrica ma senza che questo si traduca in uno stop al 2035, stop che potrebbe essere rinviato al 2040 (o, perché no, anche anticipato al 2030 se nel frattempo saremo bravi a sviluppare le tecnologie necessarie affinché non si creino discriminazioni tra chi può e chi non può).

    Però capisco che è un po’ come dire “anche il Milan è una bella squadra” nella curva sud dell’Inter, con chi tifa non si può ragionare …

    1. Quello che qualcuno finge di non capire è che gli operai non avranno niente da fare in un ambiente invivibile per la razza umana a causa del clima.
      Sai che te ne fregherà degli operai di Torino quando non avrai acqua per casa tua?

      Ma continuate a pensare ai posti di lavoro accettando di respirare gas di scarico.

      Ma ti dirò di più. Inseriamo l’obbligo di fumo a 6 anni per tutti. Così da salvaguardare la manifattura tabacchi italiana.
      Don’t look up!

      1. Il tuo commento mi ha ricordato quello che è successo con l’Ilva di Taranto; per anni l’inquinamento ha causato tumori ed altre malattie gravi, tutto questo nel nome della tutela del lavoro.
        Però purtroppo molti di quei lavoratori ma anche persone estranee, sono morti a causa di quello che hanno respirato, ma questo non importa a nessuno fino a quando non ci tocca di persona.

    2. Guido Baccarini

      Enzo,
      faccio sempre un parallelo per cercare di fare capire perchè ritengo sia stato giusto imporre un limite anzichè lasciare che il mercato facesse la sua scelta:
      se non si fosse fatto il “giochino” (odioso) del greenpass, quanti milioni di persone NON si sarebbero mai vaccinate contro il covid per “ignoranza, disinformazione, paura, irrazionalità” e quante non si sarebbero vaccinate per legittima e consapevole scelta? I secondi sarebbero stati probabilmente un risibile 0,5%, per tutelare quest’ultima minoranza avresti dovuto lasciare morire inconsapevoli e incolpevoli “ignoranti”.
      Uno Stato deve prendere decisioni anche per conto di chi non è in grado di scegliere (per mancanza di cultura o perchè vittima della sistematica disinformazione e ignoranza che circola sui social). Da genitore, ho educato le mie figlie fino ad una certa età, poi le ho lasciate COMPLETAMENTE libere (ma senza chiudere gli occhi): gli italiani, sicuramente, sono ben lontani da quella “certa età” per essere autonomi. Triste ma vero.
      In Norvegia Hyundai cessa la vendita di auto ICE, i tempi lì sono già maturi. Nei paesi Scandinavi le vaccinazioni NON sono obbligatorie, nessuna: perchè tanto la gente si vaccina da sola.
      Nemmeno a me piacciono gli obblighi, lo ribadisco: ma se non lo avessero fatto, altro che 2035…
      Per cui la mia posizione è: purtroppo necessario. PURTROPPO.
      Questo è il mio ragionamento, non è tifo, è la constatazione di uno status quo.

      1. Fares Brandoli

        Infatti temo che, se il tanto aspirato punto di pareggio dei costi tra ice e bev nei segmenti A e B non arrivi presto, la discriminazione o forbice tra chi riesce e non riesce, aumenti.
        Con conseguente frustrazione di chi, utilizzando veicoli ice in un futuro remoto, possa essere addirittura visto dalla società civile alla stregua di un no vax o un fumatore.
        Intendo quel pensiero di libertà, dove la tua lede la mia.
        Tu non ti vaccini e io penso che sia peggio anche per me.
        Tu emetti gas nocivi e io penso che sia peggio anche per me.

        Spero che la sapienza ed il rispetto reciproco siano sufficienti per mantenere, se non migliorare, la ns civiltà

        1. È più che altro una questione di atteggiamento.

          1) Vorrei potermi permettere un’auto più ecologica della mia ma non posso -> non biasimabile.

          2) La tua auto elettrica è un phon, non è vero che inquina meno, è un giocattolo per ricchi, ecc. -> biasimabile.

        2. Guido Baccarini

          Sono ottimista sul fatto che ci sarà il punto di pareggio (ricordo che in Cina nei segmenti A e B è già avvenuto il sorpasso, nel senso che le BEV costano meno, le C costano uguale e da D in su costano di più le elettriche, esattamente l’opposto che da noi), non in Italia dai produttori italiani, ma nel resto del mondo e quindi, giocoforza, anche in Italia pur ovattato.

          Concordo pienamente con Leonardo (R) sul fatto che è sempre questione di atteggiamento, nei miei commenti ho sempre esortato chi può farlo oggi (ha il denaro, il posto auto, la possibilità di caricare etc.) e biasimato chi pur potendolo fare non lo fa, perchè danneggia chi non può farlo subito, dato che non mette in moto quel meccanismo virtuoso che permetterà agli ultimi di evitarsi tutti i problemi dei primi (che siamo noi).

      2. si anche perche noi italiani siamo campioni del difendere lo status quo, ricordo che nel 2016 c’e stato il dieselgate , qui in italia nessuno se lo ricorda piu ,ma se vai in america o all estero la gente se lo ricorda eccome.

    3. Alessandro D.

      Enzo non dire cretinate. ☝️
      La curva dell’Inter è quella bella fresca e umida, che sta a nord… così d’inverno non prende mai il sole e i nostri amici interisti si conservano a lungo. Tra un reumatismo e l’altro. 🤭🤭🤭

    4. il fatto e che lo stop al 2035 riguarda solo la vendita di nuove auto , che si potranno essere elettriche a batterie , a idrogeno , ma anche ibride o benzina a patto che usino i carburanti sintetici. l’ue cerca di ridurre le emissioni dal 1990 e dal punto di vista puramente fisico non puoi continuare all infinito , gia l’euro 7 sara super restrittivo , per dire calcoleranno anche le emissioni derivanti dall impianto frenante . quindi nessuno dice di sceglere elettrico per ora , anche se sappiamo tutti che per il 99 percento delle situazioni prestazionalmente parlando conviene , i costi abbiamo visto tutti come siano scesi in 10 anni dalla zoe e dalla prima model s nel 2012 , adesso con 25 mila euro ti prendi una mg4 che va fortissimo , altro che zoe o leaf o peggio la gm bolt ! rendiamoci conto dove saremo di questo passo tra 12 anni , sicuramente auto da 10 mila euro che vanno come un auto a diesel di oggi da 40 mila euro ma che inquina zero . le batterie costano oggi un decimo di quanto costavano 10 anni fa , tra 12 anni potrebbero costare non un decimo ma almeno un quinto , quindi pensa te cosa costerebbe fare un auto con 1000km di autonomia tipo una 500 con un pacco da 100kwh o giu di li che ti fa il triplo dei km e solo il pacco batterie costa 2000 euro , un cavolo rispetto ai motori a combustione con filtri , adblue ecc… per non parlare del costo degli e fuel. salvini sta solo rallentando l’inevitabile , e come sempre chi vuole frenare il progresso finisce sotto un rullo compressore e sparisce. chi si ricorda oggi di olivetti , sip , motorola , o nokia ? anche kodak fece la stessa fine , vogliamo finire anche noi nel dimenticatoio perche non siamo in grado di innovare e di adattarci per paura che gente di 50 anni che lavora su motori a benzina da 30 anni e non sa fare altro perda il lavoro?? con questo ragionamento saremmo ancora a fabbricare carrozze trainati da cavalli . salvini e solo un ipocrita che parla alla pancia degli operai che non sanno e non vogliono adattarsi.

        1. Pensare che speravo a breve di fare il bagno in costiera ligure a dicembre i come ad agosto invece di andare a Dubai ……..invece no per colpa degli estremisti ecologisti 🤣🤣

          1. Abelardo Provolini

            Tranquillo, stiamo parlando comunque di limitare a 1,5 gradi… Magari a dicembre no, ma da fine aprile a fine ottobre probabilmente si’.

            Poi dipende anche da quanto si sente freddo: C’e’ chi lo fa il bagno a dicembre in Liguria.

  9. Con questi politici e con molta di questa imprenditoria prima del 2035 saremo tutti a piedi.
    Ah no, loro no, solo noi.
    Non vedono oltre il loro naso ed il loro portafoglio e purtroppo abbiamo affidato il paese alla classe digerente.

    1. Quella della transizione lenta è una discussione da salotto ma per nulla “industriale”. A mio parere, nessun produttore potrà (e vorrà) permettersi il lusso di tenere in piedi 2 tecnologie così differenti a lungo. È un discorso che va bene per polarizzare l’elettorato e tenerne una parte legata a se

      1. Non è soltanto una questione politica. A livello sindacale è logico che i lavoratori dell’indotto chiedano interventi in favore del mantenimento del posto di lavoro. A livello politico si raccoglie allo stesso modo il malumore dei lavoratori a cui si aggiungono gli imprenditori che vedono le loro fonti di reddito a rischio.
        Nonostante gli sforzi non ci sarà alcuna transizione lenta: purtroppo ogni rallentamento produrrà soltanto un tracollo ancora più rapido e senza via di scampo.

  10. Solo la conferma del perché l italia sia in un continuo e inarrestabile declino. Non sappiamo innovare, non sappiamo aggiornarci, stiamo semplicemente finendo la legna che ci è stata regalata dal piano marshal…. sempre a combattere con i mulini a vento senza avere la forza di ottenere nulla perché poco contiamo. Grande meloni, riamaniamo ancorati alle tecnologie passate.

  11. Guido Baccarini

    Un invito pubblico.

    Vaielettrico ha come linea editoriale la pubblicazione di qualsiqsi commento, purché non offensivo.
    Rispondere a commenti di disturbatori, provocatori e arroganti ignoranti, privi di dati e di fatti ma solo di frasette irritanti, che non necessitano di risposte a beneficio degli altri lettori, è controproducente e provoca solo inutili commenti e dispersione di tempo che si potrebbe usare per arricchire e rispondere ai veri quesiti e richieste di chiarimenti.
    Se accettate il mio consiglio, ignoriamo commenti come quelli di Ferdinando per le ragioni di cui sopra.
    Liberissimi di impestare di provocazioni Vaielettrico, liberissimi noi di darvi lo spazio che meritate girandoci dall’altra parte.

    Io ci metto nome, cognome e faccia e chiamo le cose con il loro nome: troll, penosi frustrati in cerca di sopraffazione verbale per sentirvi vivi, che razza di problemi di autostima avete?

    1. Condivido tutto, ma vede, i click fanno comodo a tutti. Non importa da chi arrivano, basta che arrivino.
      Un consiglio, se vuole studiare vada all’università e non “sull’internet”
      Cari saluti mon vieux

      1. No Ferdinando. Non puoi condividere nulla perchè non hai capito nulla di quello che ha scritto Guido.
        O avresti capito che la tua opinione è futile.
        E i consigli sarcastici dati a chi non si conosce, confermano solo i citati problemi di autostima.
        Ma starò al tuo stesso gioco e ti darò un consiglio sarcastico: se vuole rispondere allo stesso livello, finisca la terza media. Poi potrà venire “sull’internet” a dialogare con gli altri. Oppure potrà restare sui vari TikTok ad ascoltare la musica trap con i suoi amichetti.
        Fine dell’OT.

          1. E lei, ancora, nulla.
            Ma è più bello sparare cavolate piuttosto che informarsi e capire, vero?
            Le auguro che l’anno nuovo le porti in pizzico di saggezza in più, anche se dubito assai.

          2. mario milanesio

            @lucio
            (parafrasando Lincoln, ma non ho certezza di questo)
            è molto difficile per una persona capire,
            se questo capire va a incidere sullo stipendio…

            lascia perdere, ha ragione Guido,
            costui
            è solo uno dei tanti troll, spero per lui almeno pagato da qualcuno

          3. Se lei si informa su vaielettrico…capito tutto a sua volta.
            Magari l’anno prossimo si laurea all’università della vita

          4. É evidente, per diversi motivi: il primo per divertimento, è sempre interessante capire come si può far credere qualunque cosa a chiunque.
            Il secondo perché credo che anche vaielettrico debba esistere quindi regalo qualche fondamentale click, altrimenti verrebbe meno il punto primo.

  12. Vuoi vedere che l’Italia si troverà isolata e indietro perché rimarrà abbarbicata a una tecnologia ormai superata? Sarebbe un capolavoro di mancanza di visione…

    1. mario milanesio

      faremo come per il Secondo Conto Energia:
      si aspetto’ si aspetto’ si aspetto’
      poi da Bruxelles chiederei conto dei trattati FIRMATI
      e allora si fece di corsa e male
      e resto poco a livello industriale

        1. Signori nessuno fa i conti in tasca a voi e cortesemente non fate i conti in tasca a me. Comprare batterie al litio dalla Cina, io continuerò con endotermico finché possibile e di questa scelta della meloni son soddisfatto.
          E buon anno.. magari date anche un occhiata alle statistiche di vendita elettrico nonostante incentivi statali..

          1. Guido Baccarini

            Le guardiamo le statistiche, stia tranquillo.
            Parliamo di una legge Europea, per cui si guardano le statistiche europee, dove l’Italia ha un piccolo peso percentuale: pazienza, siamo già fanalino di coda in quasi tutte le categorie (ma siamo in testa se la leggiamo in senso negativo), lo saremo anche in questo. Grazie al populismo emigreremo in Ucraina dove serviranno muratori per la ricostruzione quando finalmente la guerra finirà, sarà l’unico modo per garantire occupazione in un paese che passa il suo tempo a lagnarsi e a cercare di vuotare il mare con lo scolapasta.
            C’è chi maledice il sole quando piove e chi fabbrica ombrelli, noi chi vogliamo essere?

          2. Nemmeno i cellulari acquista, visto che sono costruito in Cina per intero, non solo le batterie?
            Ed i televisori? Cinesi pure quelli, mannaggia a loro?
            Ah, ma le scarpe ed i jeans li fanno in Vietnam, quindi tutto ok?
            Anche le magliette.
            La lista è lunga.
            Che fa, va a fare l’eremita in una caverna coperto di foglie?

    2. nello roscini

      Déjà vu
      con Chimica ,Informatica ,Telecomunicazioni

      ci resta sempre la pasta ,la pizza e le mutande di pizzo

  13. Per me saranno proprio queste prese di posizione a decretare la fine del settore auto in Italia.

    A Berlino c’è gia una gigafactory di Tesla che ora verrà ampliata. Con i nostri numeri chi verrà ad aprire una gigafactory in Italia?

    A Novembre 2022 in Cina hanno venduto, se non erro, 732.000 NEV (BEV, PHEV, H2).
    A Novembre 2022 in Italia 119.853 auto TOTALI di tutte le alimentazioni.

    In EU le BEV sono in aumento un pò ovunque (tranne ovviamente da noi).

    Ma qualcuno pensa veramente che una multinazionale interessata a vendere milioni di auto nel mondo si interessa ed investe in un Pese da 120.000 auto/mese (tutte sommate) o di una pase dove può venderne 700/800.000 solo di BEV/PHEV?

    Il risultato sarà che cercheranno maestranze e filiere dove maturano nuove competenze e a noi manderanno le termiche per un po. Tanto ormai la ricerca sulle termiche è praticamente ferma i motori non è che hanno fatto passi da gigante negli ultimi 15 anni. Mild-ibrid per fare più green.

    Mi spiace per chi è del settore. Lo dico sinceramente.

  14. Ma come, questa tecnologia così conveniente per i consumatori.
    Ci vogliono private dell’opportunità di essere scomodi e pagare una montagna di soldi, inaudito.
    Per di più questa transizione FONDAMENTALE per ridurre drasticamente le emissioni di CO2.
    Evidentemente non legge vaielettrico altrimenti “capirebbe” 😂

    1. Quando i costruttori faranno un passo indietro, perchè diffcile pensare cheinvestano in gigafactory dove non vendono auto.

      Poi mi raccomando per strada a lamentarsi che a berlino Tesla si espande, mentre qui restano solo concessionari ed offcine.

      D’altra parte con 1.4 mln di auto vendute in TOTALE in un anno, quando in Cina solo a Novembre ne hanno vendute 2,33 mln di cui 730.000 NEV (BEV, PHEV, H2).

      Nel resto d’EU le elettriche crescono e le termiche diminuiscono… pensa veramente che NOI da soli possiamo tenere in piedi un mercato o che investiranno qui con questi numeri?

      Tempo al tempo, quando sarà tardi, tutto sarà chiaro. Mi spiace solo per chi ci lavora in quel settore.

      1. Si fidi, non si avventuri su terreni che non conosce.
        Un consiglio, provi a studiare i numero globali poi ne riparliamo.
        Una curiosità, lei di cosa si occupa nella vita?

        1. Fortunatamente NON di auto per cui ho la speranza che fra 10 anni saró ancora a lavorare nel mio settore.

          Me li lostri i numeri che sono curioso non solo quelli di quest’anno, anche quelli dell’anno scorso che in Cina quest’anno le NEV hanno fatto +70% su Nov 2021 mentre il mercato auto ha segnato -7,5%.

          Quindi chi vende BEV ha festeggiato chi vende termiche un po meno.

          Ma se ha altri numeri me li dia che io contare so. Non opinioni personali NUMERI.

          1. Le ricordo che passare da 1 a 2 è un aumento del 100%.
            Lasci stare le percentuali, sono roba da vaielettrico, provi a guardare io market share e le sue variazioni annuali.

          2. @Ferdinando a guardare il marke share si fa la brutta fine di Nokia.

            Io guardo i trend di sviluppo:

            Translate these numbers into product development. Compared to 2020, we can see a battery with the same size and weight, with double the range for half the price, in 2030. Or a battery with the same range that costs only a quarter as much and weights half of current batteries.

            Nel 2030 il market share sarà ben diverso.

          3. Si può essere che nel 2030 sarà diverso, staremo a vedere.
            Attenzione a non fare la fine del tizio che nel 2017 profetizzava un’espansione rapidissima (si ricorderà l’immagine delle carrozze a New York)…Ecco Bhe si sbagliava

          4. @Ferdinando si sbagliava solo se si hanno le fette di salame sugli occhi.

            Vuole mandarci una foto della sua città tra il 1900 e il 1913 mentre a New York cambiava tutto?

    2. mario milanesio

      @ferdinando
      sarcasmo da terza elementare.

      semmai
      se un Paese del G8 non è in grado
      in DODICI ANNI
      di cambiare parzialmente una parte del proprio sistema produttivo,
      beh
      forse è meglio chiudere baracca e burattini IN GENERALE
      e piantarla con l’innovazione
      che a questo punto è solo una menata.
      e allora si certificare l’invasione di prodotti esclusivamente stranieri.

      pensateci bene:
      in DODICI ANNI non si riesce a prendere in mano e rivedere il concetto di powertrain
      con annessi e connessi,
      sapendo che non si naviga al buio (esistono già altri modelli)
      e nemmeno si deve creare il mercato (il divieto sarà per tutti)
      e che se gli altri corrono noi si finisce come con le quote latte degli anni 90?
      (guarda caso chi fomenta è la medesima parte politica del tempo, e i risultati promettono di essere i medesimi)

      davvero?
      davvero davvero davvero?

      e davvero davvero davvero
      gli stessi che adesso blaterano contro questa globalizzazione
      sono gli stessi che governavano e sostenevano la globalizzazione durante il G8 di Genova di vent’anni fa,
      e ridicolizzavano i no-global?

  15. Perfetti i commenti di Marco e Leonardo qui sotto. Purtroppo invece che correre e darsi da fare per innovare fanno come quelli che vogliono fermare l’acqua con le mani. Dell’industria italiana dell’auto resterá ben poco

  16. Altra domanda da fare sia a Salvini che alla Meloni che a tutte le forze politiche che tanto contro la transazione, ma non frega un c…o dei vostri figli 🤔🤔🤔 perché i gas di scarico sono mortali

    1. A questo punto se si vuole eliminare il petrolio e passare a qualcosa di ecosostenibile perché non si è puntato sul motore ad acqua di sten Meyer.. Quello si che sarebbe stata una grande rivoluzione..

      1. nello roscini

        no il motore ad acqua di Meyer è superato da un pezzo..

        il “Motore a Gatto Imburrato” è la vera rivoluzione ,
        rende de facto obsolete le BEV ,l’idrogeno e la fusione nucleare

          1. Nello Roscini

            E-Cat un evoluzione sofisticata del Tubo Tucker ..

            A volte mi chiedo ; perchè non sono nato con un pelo perfidia ?
            Oggi basta avere un’intelligenza appena sopra la media per fare soldi a palate con i gonzi ..
            a quelli del Tubo tuker hanno confiscato beni per 8 milioni di euro !!
            8 milioni di eur !!
            o sono dei geni ..
            o viviviamo in un mondo di idioti

            dove Wanna Marchi di tutti i tipi ti riescono a vendere qualsiasi cosa
            a cominciare dalla politica

          2. Guido Baccarini

            “o sono dei geni ..
            o viviviamo in un mondo di idioti”

            Dato che la politica è espressione del suo popolo, di cosa possiamo lamentarci…?

  17. Non capisco perché dobbiamo avere incompetenti al governo, no questo lo capisco rispecchiano il popolo 🤦
    Comunque trovo controproducente continuare a dire che eliminando le auto a combustione nel 2035 l’Italia si ritroverà in forte crisi, che io mi ricordo in Italia le auto non le stiamo più producendo da decenni, ora è tornato un modello e per di più elettrico la 500e prodotta a Torino, e forse ce ne sarà un altra, ma tutta la filiera produttiva lavora per marchi esteri quindi cosa vogliamo salvare se il resto d’Europa non metterà più un auto a combustione in circolazione dopo il 2035, tutte le aziende che in questo lasso di tempo non avranno fatto la transazione tecnologia per produrre parti per le auto elettriche chiuderanno i battenti, anche perché qui in Italia non produciamo nulla 🤦🤦

    Quindi una bella lettera sia alla Meloni che a Salvini che spieghi loro bene com’è la situazione sarebbe il caso e se le parole non bastassero mandiamogli anche i disegni 🤦

    1. E infatti i drammi sono almeno due: il primo che i politici vendono un futuro inesistente facendo credere ai lavoratori dell’indotto che togliendo il divieto di vendita delle auto termiche al 2035 si migliorino le prospettive di lavoro; il secondo è che ci sono in tutta Italia moltissime aziende che producono componenti per motori endotermici, aziende che non hanno neppure la prospettiva di riconversione (cosa farà l’azienda che si è specializzata nei serbatoi, tanto per fare un esempio?). E quindi la cosa più facile è promettere l’impossibile, ovvero che i trasporti funzioneranno ancora a petrolio tra dieci anni (se vi piacciono le scommesse rischiose questa è sicuramente una di quelle).

      1. L’azienda che produce serbatoi, è un’azienda specializzata in fusione e stampaggi di materie termoplastiche.
        Solo l’immaginazione può mettere un limite a cos’altro potrebbe produrre con la tecnologia che già padroneggia.

      2. Leonardo: ” (cosa farà l’azienda che si è specializzata nei serbatoi, tanto per fare un esempio?).
        Ad esempio potrebbe produrre i frunk ( tanica contenitore da mettere nel vano motore)
        .. non sono un industriale se ci ho pensato io in 10 secondi pensa quanto state arrampicandovi sui vetri .. litalia con il freno a mano.. complimenti

      3. Le cito due esempi: l’azienda parmense SKG produce i climatizzatori per grandi case tedesche e francesi. Ora ha sviluppato per Renault un sistema di controllo termico delle batterie e ora sta progettando impianti di climatizzazione per auto elettriche che come sa, non disponendo di calore, funzionano su tutt’altri pincipi. Vimi Fastener di Reggio Emilia è fornitore di costruttori di hypercar come Ferrari per i fissaggi ad altissime prestazioni nei motori termici. Avendo scoperto che un pacco batterie utilizza più viti e bulloni di un motore termico, sta realizzando versioni ad hoc con sensori integrati e prestazioni specifiche, come leggerezza e resistenza a sollecitazioni di altro tipo (corrosione, agenti atmosferici). Due esempi fra molti altri.

    2. L industria nostra produce componentistica… l automotive nel nord italia…. stampi x ogni modello di tedesca(costiamo meno dei crucchi) da due anni a questa parte abbastanza fermi.
      Idem il resto della componentistica fatta da noi che scomparirà e con se molti posti di lavoro.
      Sarà una nuova fase mondiale,bo, i poteri e i soldi si spostano noi staremo a guardare e la nostra politica,tutta…tuuutta, darà colpa al precedente schieramento, solo questo

      1. si facciamo anche cerchioni e roba come le gomme ( vedi pirelli e magneti marelli per i freni ) , nessuno gli vieta di fare componenti per ev se solo si adattano , un sacco di roba che va sulle ev puo essere adattata dalle auto a benzina , pensate a quante centraline ha un auto termica . pace per quei due o tre che fanno bielle che non sanno e non vorrano produrre motori elettrici , che posso farci .

  18. Il processo in atto che punta su prodotti sempre più ecosostenibili ed a zero CO2, prenderà sempre più piede nella coscienza e nelle scelte dei consumatori e non sarà un singolo governo a bloccare questo inevitabile cammino.
    Purtroppo quando lo capiranno, avremo perso tante opportunità oltre al tempo prezioso..

  19. Sarà un Armageddon industriale. Non perché l’ha deciso l’Europa, ma grazie a politiche populiste e volutamente ottuse. Il mondo andrà da una parte e l’Italia sprofonderà nell’irrilevanza? Speriamo di no.

      1. mario milanesio

        mi saprebbe dire PERCHÉ in Cina vendono 700MILA elettriche?
        tutti fessi e stupidi e noi più furbi?

        1. “ Some politicians in some countries have made broad announcements[83][22] but have implemented no legislation[24] and therefore there is no phase-out and no binding legislation.”
          Lei invece, oltre a non saper leggere di cosa occupa?

          1. Occorre saper anche leggere l’inglese, oltre che a guardare le figure.
            Ma va bene, l’università della vita è anche questo

          2. Eugenio Davolio

            Senza alcun intento polemico, faccio cortesemente notare che il paragrafo precedente a quello da lei citato recita:
            “Countries with proposed bans or implementing 100% sales of zero-emissions vehicles include China (including Hong Kong and Macau), Japan, Singapore, the UK, South Korea, Iceland, Denmark, Sweden, Norway, Slovenia, Germany, Italy, France, Belgium, the Netherlands, Portugal, Canada, the 12 U.S. states that adhered to California’s Zero-Emission Vehicle (ZEV) Program, Sri Lanka, Cabo Verde, and Costa Rica.”
            Fonte: International Energy Agency (IEA), Clean Energy Ministerial, and Electric Vehicles Initiative (EVI) (June 2020). “Global EV Outlook 2020: Entering the decade of electric drive?”. IEA Publications.

          3. Guido Baccarini

            Eugenio
            E’ il cosiddetto cherry picking.
            Ha già utilizzato circa un quarto delle tipologie di fallacie logiche: la distrazione, l’argomento fantoccio, l’attacco personale, la critica formativa, la tecnica del “tu quoque”.
            Per questo ho invitato a considerarlo trasparente, ad un troll non puoi opporti, è come lottare nel fango coi maiali: a loro piace mentre tu ti sporchi. L’oblio dato dall’indifferenza (cioè tirare l’acqua e vederli roteare) è l’unica modalità di convivenza possibile, dato che non si possono bloccare utenti come su altre piattaforme (tipo Disqus).

            Con un momento di riflessione alla sera, durante la preghiera prima di addormentarsi, perchè la pietà per chi vive queste situazioni di disagio psicologico bisogna umanamente averla.

        2. Abelardo: la pagina che ai linkato non viene considerata da troppa gente in quanto è scritta in inglese :-))

          1. Abelardo Provolini

            Ancnhe cosi’ si possono guardare le figure e le tabelle senza troppi sforzi.

            Non che si possa convincere chi ha i paraocchi.

      2. Senza offesa eh, ma devi avere qualche problemino con la palla di cristallo.
        Fra 10 anni se non prima il petrolio lo userete per accendere la lampada di casa.
        E questo con o senza tutte le guerre reali che scatenerete.

  20. Nello Roscini

    Già dobbiamo tornare a produrre l’auto del popolo
    la inarrestabile, indistruttibile ,incorreggibile , inaffondabile ..
    fiat topolino multifuel ,carbone ,metano e gasolio

    con la quale :
    “spezzeremo le reni alla concorrenza elettrificata Cino-Americana”

    -_-

    P.S.
    scusate non ho resistito
    comunque per par condicio ..
    può funzionare anche con un governo di stampo sovietico o fantozziano
    basta mettere la trabant al posto della topolino

    ha no ..
    fantozzi aveva una bianchina che assomigliava alla trabant o viceversa
    allora facciamo un compromesso storico
    bianchina a carbone per tutti i fascio-sovietici-fantozziani del nuovo millennio

    so satiro e anche un po scemo

  21. Ma si continua con targhe alterne e compriamo tutti Euro 7, poi quando saremo gli unici a girare con le termiche in europa ….provato a fare benzina in Norvegia? Ecco buon divertimento

  22. Guido Baccarini

    “promuoveremo un bel referendum popolare” qualcuno spieghi a Salvini che o l’Italia esce dall’Europa o l’Italia si adegua a quanto ha stabilito l’Europa, facendone parte e che un eventuale referendum popolare avrebbe effetto nullo.
    Anzi, non spiegateglielo, tanto lo sa perfettamente, quindi spieghiamolo a quelli che hanno la pessima abitudine di credere alle parole dei politici italiani che sono in campagna elettorale H24G365 finchè voto non li separi e che leggono giornali di giornalai poco avvezzi alla verità, a dispetto dei nomi che si sono dati.

    Quello che dovrebbe fare il Governo è di CAVALCARE il cambiamento e guidarlo, forti delle nostre competenze in materia di componentistica, design e filiera, anzichè subirlo con esiti inevitabilmente dannosi, scaricando poi la colpa sull’Europa (“Noi ci abbiamo provato”) della loro sete di voti facili, con la diligenza del padre (ma pedofilo e violentatore) di famiglia.

    1. Salvini è bravo a parole, ma si è dimenticato che sugli accordi e contratti internazionali i referendum nulla valgono.
      Quindi ci vuole fare spendere centinaia di soldi pubblici per aria fritta 🤦🤷
      Mi sembra la stessa cosa per indipendenza del veneto, soldi buttati per nulla, ma le casse sono in rosso gli ospedali allo sbando, ecco al posto di perdere tempo su questioni già fissate mettere apposto il resto sarebbe più gradito dal popolo.

    2. Concordo. Bella o brutta, giusta o sbagliata che sia la transizione all’elettrico ormai è in corso e a livello globale mondiale. Puntare i piedi per non avanzare non la fermerà. Sta a noi muoverci ed evolvere in modo da trasformare un evento potenzialmente sfavorevole in favorevole. Rimboccarsi le maniche ed evolvere. Chiudersi nella caverna non risolve.

    1. La gigafactory la apre in Thailandia,e chi investe in Italia,le multinazionali piano piano se ne vanno, questo governo è nemico della transazione ecologica,lo dice in tutti i modi,il 110 lo hanno subito ridimensionato,gli incentivi all elettrico sono molto pochi ed addirittura hanno dato degli incentivi per le termiche,anche diesel,roba da manicomio,tanto c è Giorgia,che e’ una donna,una madre,una italiana….e stic..zzi

    2. Nello Roscini

      per la verità non gli ha chiesto niente ..
      gli ha chiesto un incontro , e quello gli ha risposto si quando lui oramai era già su tok tok da qualche millisecondo ..
      quindi mi sa che già si è scordato ,
      anche perchè ..
      ha visto che in USA , i politici non lo vedono di buon occhio ..
      si vede che non reggala sacchi di immondizia pieni di banconote
      musk è troppo out !!
      e quindiiiiiiii

      si scherza he..
      forse ..
      Crozza ne ha di lavoro per i prossimi anni

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