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La Meloni contro l’elettrico: “Non è la panacea”

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La Meloni contro l’elettrico: “Non è la panacea e si basa su componenti fondamentali estratte con tecniche che devastano l’ambiente“.

la meloni contro
Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.

La Meloni contro…/ “Componenti estratti con tecniche che devastano l’ambiente. E la Cina…..”

È proprio il caso di dire che questo è un governo a…corrente alternata. Non più tardi di lunedì il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin a Milano aveva detto che “l’elettrico è la strada maestra”. Ora la premier Giorgia Meloni usa toni completamente diversi, durante un intervento alla Camera: “Perché uno deve acriticamente seguire quello che altri sostengono, invece di provare a giocare una sua partita sul piano tecnologico? È questa la sfida che io sto cercando di porre. Sulle auto penso che tutta la sfida sui biocarburanti sia una sfida che l’Italia si può tranquillamente intestare perché noi siamo l’avanguardia lì‘”. “L’elettrico“, ha sottolineato la Meloni, “non è la panacea di tutti i mali, per varie ragioni. Non mi sfugge come i componenti fondamentali dell’elettrico vengano estratti con tecniche che devastano l’ambiente. E non mi sfugge che quei componenti vengono prodotti prevalentemente in Cina con le centrali a carbone“.

la meloni controLa premier tifa per i biocarburanti, la nostra sovranità

La Meloni, riprendendo concetti già espressi al Senato, ha avvertito del “rischio di passare dalla dipendenza del gas russo alla dipendenza dall’elettrico cinese.Non mi sembra una cosa intelligente: credo che l’Europa debba lavorare sulla propria sovranità su queste tecnologie. È il tema che io pongo e sul quale voglio lavorare“. Un’analisi onestamente sconcertante: tutti sanno che si sta operando per limitare l’utilizzo delle cosiddette terre rare nelle batterie. E che tutta Europa (ma non l’Italia) sta investendo per contenere la dipendenza dalla Cina, anche con nuove fabbriche di batterie. Quanto ai biocarburanti, stiamo parlando di un’alternativa che offre enormi criticità, in termini di costo e di reale bilancio di sostenibilità. Come spiega in questa video-intervista il prof. Nicola Armaroli, direttore di ricerca del CNR. In un’economia sempre più globale, le scelte di sovranità rischiano di avere le gambe corte. L’esperienza del metano dovrebbe insegnare qualcosa…

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79 COMMENTI

  1. E’ CHE SULL’ELETTICO al momento non ci sono accise sopratutto se vai di fotovoltaico . invece su petrolio e co. quindi h2, efuel e biocarburanti ci puoi continuare a spennare tutte le accise del passato, del momento e future .

  2. Al di là di ogni discussione relativa alla CO2…ma questi patrioti vogliono farci respirare NOx cancerogeni per tutta la vita?
    Viva la patria viva i NOx!
    AUDERE SEMPER.
    Dell’elettrico me ne frego!

  3. Io la butto li … secondo me la MEloni è semplicemente una persona ignorante circondata da “consiglieri” piu ignoranti di lei o subdoli che sfruttano la sua ignoranza

    • L’hai buttata bene.
      Oltretutto si è messa in un vicolo cieco perché verrà scaricata dalla Germania a breve e si troverà da sola a contestare un provvedimento già votato e rivotato a larga maggioranza.

  4. Sono d’accordo con chi pensa che la redazione dovrebbe evitare di pubblicare i commenti degli imbecilli che scrivono qui solo per fare disinformazione, per screditare dati scientifici o per creare litigi che di fatto abbassano e fanno passare in secondo piano i contenuti degli articoli.

    Così si fa solo il loro gioco, questi idioti non danno nessun apporto alla comunità ma ripetono all’infinito delle falsità tanto che poi te le ritrovi ovunque nel web.

    Il loro livello culturale è molto basso e non hanno nessuna intenzione di informarsi, documentarsi e/o migliorare le loro conoscenze prima di scrivere.

    Faccio appello alla redazione, meglio avere qualche commento in meno ma buono piuttosto che avere 1000 commenti inutili.

  5. qui non si parla di politica, non si fa politica (secondo mde) ma spuntano come funghi articoli con la quale i commentatori possono sfogare la propria indole – vero zi-ti?- politica..

    che, senza far nomi, un fede78 possa scrivere di bambini e maternità, utilizzare toni e modi che a me varrebbero un ban a vita, e il tutto pubblicato tranquillamente.. al massimo un “basta così” messo sotto. un buffetto affettuoso
    questi non vanno a casa di mde a scaccolarsi in piedi sul divano? solo quelli che fanno notare certe cose lo fanno?
    evidentemente quel pensiero li accomuna e va bene pubblicarlo dove si “parla” di mobilità ev: non si spiega altrimenti, visto che TUTTI I COMMENTI VENGONO LETTI DALLA MODERAZIONE.

    • CARO ERNESTO TI SCRIVO…
      Tutto quello che facciamo e diciamo è politica (io non sono p.e.p. e nemmeno ho alcun interesse trasversale – non sono iscritto ad un partito e non ho incarichi di nessun genere – non più da diverso tempo e non li voglio).

      Io con i bambini ci faccio beneficienza e .. se ti ricorda qualcosa Chernobyl…sappi che sull’argomento c’è parecchio da discutere e questo governo sta facendo dei danni immensi anche solo con le dichiarazioni.
      Se ti va di fare una settimana in un orfanotrofio dimmelo che ti ci porto e ti lascio là così capirai VERAMENTE cosa significa ESSERE SOLI ABBANDONATI SENZA GENITORI E ATTACCARSI ALLE DITA DI CHI TI VIENE A TROVARE SPERANDO CHE TI PORTI VIA E TI DIA UN FUTURO.
      CAZZO!! MI PIANGE IL CUORE— SCRIVI COME UNO CHE NON CAPISCE UN PIFFERO DI KW.

      VAIELETTRICO E’ IL TEMA DEI COMMENTI SU QUESTO NON POSSO NON DARE RAGIONE A CHI MI ACCUSA DI SCONFINARE.
      Da qui a non comprendere come i temi sono strettamente collegati….
      significa che forse dovresti comprendere un pò che chi siede in maggioranza ora è un conservatore e soprattutto ha una preparazione prossima allo zero sui temi ambientalistici.
      BANNARE un utente è compito della redazione, non certo di un utente che non condivide il pensiero di altri utenti.
      Scritto ciò ti invito a farti un bel giretto in auto elettrica in modalità eco e magari un brano di Ezio Bosso in sottofondo.
      Ps: io sono FEDE78&CO ——— VAIELETTRICOPERSEMPRE.
      AMBIENTALISTA CONVINTO

      • secondo me la maggioranza degli italiani sono moderati e conservatori (non parlo della politica o di come votano ma dal punto di vista quotidiano e sociologico). Toni come questi allontanano e fanno male alle vostre ragioni. Lo stesso vale per chi si vanta di guidare SUV eco mostri fregandose del clima. Pensaci. E aldilà di eco fuel o biocarburanti che siano, l’Europa si è resa conto di questo. Se devo smettere di vivere adesso in nome di una ipotetica fine del monod fra 30 anni allora corro il rischio.

      • e questo panegirico per?
        chernobyl ci azzecca?
        si alla maternità surrogata/utero in affitto (tuo commento) e poi visita orfanotrofi pieni che poverini..

        un giro per le carceri a sincerarsi che stiano bene e abbiano tutti i comfort no?

        visto che si può parlare di qualunque cosa non inerente abbondiamo.. 🤦‍♂️

        ti ho battezzato e non mi sbagliavo..

  6. Mamma ritorno ancora nella casetta
    Vicino all’AGIP che mi fu natale.
    Son pien di gloria amata mia vecchietta
    Ho fatto il pieno in Africa Orientale!
    Asciuga col pannetto
    La goccia, troppo pieno…
    Gasolio bio e sincero
    Vince a canta ancor!

    ITALIA VA!
    Il bio-gasolio apprezza!
    Per la maggior grandezza
    la Giorgia sempre a vegliar starà!

    Nafta per te
    Gloriosa patria bella
    Ce ne freghiam dell’aria
    Gli uomini veri
    Vanno a diesèl!

    A noi! 🤚☝️

    🤭

        • come site cupi per una battuta ..
          comunque hai ragione pure Prodi si è pronunciato contro

          questo , non è nemmeno più un paese per vecchi ..
          è diventato un paese per FOSSILI !

  7. Mi chiedo perché se la linea del premier è di tipo neutralità energetica, a quale scopo debba essere attaccata? Abbiamo ancora molta strada da fare per l’elettrico di massa per molte ragioni e se una cosa comunque valida uscisse e rendesse anche l’attuale parco auto meno impattante sul fronte inquinamento, come possono essere i biocarburanti, perché non accoglierla? Aveve gli stessi motori( non da rottamare) e avere un impatto minore non è buona cosa quando è palese che per almeno altri 20 anni avremo comunque milioni di vetture termiche in circolazione…?

  8. La storia della macchina elettrica viene sdoganata dalla UE come un mezzo per la salvaguarda dell’ambiente. In realtà la tecnologia delle batterie a ioni di Litio non è assolutamente eco-friendly per i seguenti motivi:
    1) l’estrazione dei metalli necessari per la loro costruzione richiede energia (prodotta dai combustibili fossili), acqua e inquinanti vari;
    2) se la ricarica la fate da una colonnina che è collegata ad una centrale che brucia combustibili fossili allora avete solo spostato l’emissione della CO2 da un’altra parte;
    3) le batterie contengono metalli velenosi e sono difficili da smaltire.
    In realtà l’unica tecnologia veramente eco-friendly al 100% è quella dell’auto ad idrogeno prodotto con energie rinnovabili. Ma al momento non ci sono investimenti su questo settore e non ci sono auto all’idrogeno nei listini delle grandi case.

    • Lei, Massimo, ci aveva detto che avrebbe approfondito l’argomento batterie con approccio scientifico. Continua invece a diffondere false informazioni, raccattate malamente dal peggio del Web. Non ci costringa a cestinarla.

      • Egregio Sig. Degli Esposti, lei mi accusa di diffondere false informazioni perché io critico la tecnologia delle batterie a ioni di Litio. Ma poi, poche ore dopo lei stesso posta l’articolo “Problemone: riparare le elettriche dopo certi incidenti” in cui si evidenziano gravi criticità presenti sulle EV dotate di batterie a ioni di Litio, dando così ragione a me che le critico. Allora in base a questo, lei rifletta su chi di noi due “diffonde false informazioni” come da lei sopra scritto. Beh, comunque non si preoccupi, io in questo sito non ci torno più perché non mi va di farmi insultare gratuitamente. E comunque, come vede, alla fine la verità viene a galla da sola.

        • Se è questo ciò che ha capito, possiamo prenderlo come esempio da manuale di analfabetismo funzionale.
          Contestualizzo però perché altrimenti sembra che ce l’abbia con lei:
          1) Lei scrive un mucchio di fesserie sull’auto elettrica. Le viene fatto notare e non approfondisce.
          2) Legge un articolo che parla di una criticità delle auto elettriche, e sulle scelte progettuali e commerciali di una marca in particolare e accusa la redazione di fare cattiva informazione.
          Le do una notizia: l’informazione non è buona o cattiva se risponde o meno ai suoi desiderata. È buona o cattiva in base a quanto è fedele alla realtà.
          Mi spiace se non leggerà più Vaielettrico, immagino però che se non le piace questo tipo di informazione si è troppo abituato all’informazione spazzatura che trova su altre testate.

    • a che titolo affermi quel che scrivi? fonti?

      perchè a me risulta quanto segue:
      1. vero. anche piantare patate richiede energia, e questa energia serve per produrre il badile, per pompare l’acqua per lavare le patate da piantare, ecc ecc, e questa energia è spesso elettrica e spesso deriva da combstibili fossili, SECONDO il mix energetico del Paese in cu isi piantano patate.
      Incidentalmente anche estrarre petrolio e raffinarlo richeide energia, dello stesso tipo: ci avevi pensato?

      2. certamente, vero! ma mentre con l’auto a combustibili fossili non posso scegliere e devo necessariamente utilizzare energia emettendo CO2 (secondo il mix energetico del Paese) per produrre il combustibile che è fossile ed emette CO2 a sua volta, per un’auto elettrica posso scegliere di usare solo rinnovabili, teoricamente lungo tutta la filiera.
      Incidentalmente quindi la CO2 emessa da un’auto elettrica dal primo bullone prodotto all’ultimo elettrone utilizzato prima della demolizione possono essere da rinnovabili, invece con i motori termici questo è sicuramente impossibile.
      ci avevi pensato?

      3. le batterie contengono sostanze che non sono propriamente zucchero alimentare e sale da cucina, su questo non ci piove.
      Incidentalmente le stesse sostanze chimiche sono utilizzate per la raffinazione del petrolio (il cobalto, per esempio, che nelle batterie però non c’è), ti stracci le vesti anche per la raffinazione del petrolio?

      Inoltre: un’auto a idrogeno è un’auto elettrica, con una batteria più piccola, un sistema di conversione da energia di pressione a energia elettrica, e tanti ammennicoli per far funzionare il tutto, incluso un bel serbatoio che deve reggere 2000 bar (al fondo della Fossa delle Marianne, a 11mila metri sotto il mare, per dire, la pressione è circa 1000 bar, per dire e rendere l’idea).
      avendo una batteria e componentistica varia non proprio acquistabile dal negozio di ferramenta l’auto a idrogeno ha i medesimi problemi che associ all’auto elettrica, solo che il rendimento complessivo è meno di un terzo, a parità di energia di partenza alle ruote ne arriva il 60-70% in meno.
      Ci avevi pensato?

      non ti cito le fonti: sono state citate centinaia di volte negli ultimi mesi, ci sono articoli e documentazione più che sufficienti qui su Vaielettrico

    • MASSIMO, a meno che lei sia un troll, le suggerisco alcuni approfondimenti:
      1) L’auto a idrogeno è un’auto elettrica e richiede anch’essa delle batterie, seppure più piccole.
      2) Comunque le celle a combustibile richiedono catalizzatori che sono normalmente metalli abbastanza rari.
      3) La produzione di idrogeno verde richiede energia che se prodotta come dice lei è inquinante almeno quanto quella usata per caricare le batterie direttamente. Ma il processo non è molto efficiente per cui ne servirà circa tre volte tanto, per cui l’inquinamento sarebbe triplicato.

      Bonus: lei forse si immagina l’auto a idrogeno come una termica, ma nei fatti è molto noiosa. Anzi direi molto più noiosa di una elettrica.

      • c’è anche la versione a pistoni di auto a idrogeno, ci aveva investito BMW e ora Toyota co un 3 cilindri alimentato proprio ad idrogeno sfruttando la stessa unità da 1.618 cc utilizzata dalla GR Yaris

    • Commento che proviene dalla situazione di 10 anni fa – come sempre – le convinzioni più “pericolose” vengono da persone che sanno le cose a metà

    • 1) Non mi risulta che i materiali utilizzati per le auto a idrogeno crescano sugli alberi
      in generale, qualsiasi materia prima in tutti i campi di utilizzo, richiede energia e un certo livello di impatto ambientale
      2) l’energia che arriva alle colonnine arriva per la maggior parte da fonti 100% rinnovabili certificate
      3) Mi faccia l’esempio dei metalli velenosi contenuti nelle batterie (arsenico, cicuta, ecc) ma a parte questo, nella mia dieta quotidiana non ingerisco metalli se non in microscopiche quantità necessarie per l’organismo.
      Ma quando la smetterete di diffondere stupidaggini???

    • @Tutti_escluso_Massimo: perchè rispondere ad uno che evidentemente non capisce un’acca?
      Forse ormai dovremmo semplicemente ignorarli.

      • Gli si risponde perchè la redazione si ostina a non cestinare direttamente questa immondizia, ufficialmente in nome della libertà di opinione, ma alimentando in questo modo il trolling più spinto.
        Si commenta per evitare che chi passa di qua trovi certe scemenze che non hanno risposte e quindi pensi che abbia avuto l’ultima parola e quindi ragione.

    • NESSUNO HA MAI SOSTENUTO LA TESI CHE L’ELETTRICO A IONI DI LITIO IMPATTI ZERO SULL’AMBIENTE.
      Piuttosto soppesando le varie tecnologie è senza ombra di dubbio CERTO che la mobilità elettrica impatta sull’ambiente MOOOOOOOLTO DI MENO che quella con idrocarburi fossili.
      Chi sostiene il contrario è semplicemente IGNORANTE sull’argomento e non capisce che la disponibilità di risorse sul pianeta non ci permette di continuare ad estrarre idrocarburi come se fossero infiniti.
      Cominci a guardare il quadro generale, non solamente il suo piccolo orto.
      E cominci a ringraziare tutte quelle persone che hanno fatto una scelta green anche spendendo somme ingenti.
      Gli agricoltori che sfruttano il biogas prodotto dai loro allevamenti
      I cittadini che hanno messo un impianto fotovoltaico
      I comuni mortali che quando vanno in negozio dicono “tenga pure il sacchetto di plastica che l’acquisto me lo metto in borsa”
      I ragazzi che ti chiedono il monopattino elettrico piuttosto del motorino a benzina
      I pensionati che girano con la scritta “Raccoglitore di inciviltà” e recuperano tutte le schifezze lasciate in giro da dei disgraziati.
      ECCO… tutto ciò è sicuramente meglio di come ci comportavamo 20/30 anni fa.

  9. circa i biocarburanti, che tanto piaccono a @enzo,
    riporto qui di seguito quanto affermano i relatori (Armaroli e altri) per il Ministero delle Infrastuttre sun un documento datato maggio 2022, quindi un documento ufficiale dello Stato italiano:

    Qui il link al report sul sito del Ministero:
    https://temi.camera.it/leg18/post/OCD15_14679/mims-rapporto-sulla-decarbonizzazione-nei-trasporti-della-struttura-transizione-ecologica-della-mobilita-e-infrastrutture.html

    Questo il report:
    https://www.mit.gov.it/nfsmitgov/files/media/notizia/2022-04/STEMI_Decarbonizzare%20i%20trasporti_0.pdf
    pag.23
    “…Biocombustibili liquidi da colture dedicate

    Partendo da colture dedicate è possibile ottenere, mediante processi di trasformazione
    industriale, combustibili liquidi e in particolare bioetanolo (per i motori a benzina, filiera
    biochimica) e biodiesel (per i motori diesel, filiera oleochimica). Questi combustibili
    possono essere utilizzati puri o in miscela con gli analoghi prodotti di derivazione fossile.
    A livello internazionale le esperienze più consolidate sono la produzione di bioetanolo
    negli Stati Uniti (da mais) e in Brasile (da canna da zucchero) e di biodiesel in Indonesia
    (da olio di palma), Stati Uniti, Brasile e, in misura minore, Europa (da altri oli vegetali
    come l’olio di colza o di girasole). La produzione mondiale di biocombustibili liquidi
    ammonta a meno del 2% della produzione di petrolio ed è concentrata in alcuni grandi
    paesi delle Americhe e dell’Asia.
    Il guadagno energetico netto del processo è talvolta messo in discussione, come la
    capacità di abbattimento delle emissioni sul ciclo di vita, a causa degli elevati consumi
    energetici nelle fasi iniziali della filiera (semina, fertilizzazione, irrigazione, raccolta,
    trasporto, produzione). L’efficienza è inoltre molto bassa: basti pensare che la
    produzione annuale di 1 mq di terreno coltivato a colza produrrebbe una quantità di bio-
    combustibile capace di muovere un’automobile media per 2 km, mentre l’energia
    prodotta in 1 anno da un pannello fotovoltaico della stessa superficie farebbe percorrere
    a un’equivalente automobile elettrica più di 900 km.
    I biocombustibili da colture dedicate sono un’opzione sostenibile dal punto di vista
    energetico, economico e ambientale solo in contesti geografici e climatici limitati (es.
    alcune regioni del Brasile), e anche in questi casi possono ragionevolmente essere messi
    in discussione per via di effetti indiretti che possono portare alla deforestazione. Tra i
    paesi con alto potenziale produttivo di colture per i biocombustibili non vi è
    certamente l’Europa e tantomeno l’Italia, un Paese in carenza di terreni agricoli e,
    in prospettiva, con crescenti problemi di approvvigionamento idrico soprattutto al Sud.
    Questa opzione sembra dunque da scartare, non solo per il trasporto su
    gomma….”
    a piè di pagina sono inoltre citate le fonti di quanto affermato, tra i documenti in particolare un report di British Petroleum (cioè non proprio una banda di ecologisti flower power)

    • Riassunto breve per chi non ha voglia di leggere:
      1. non è vero secondo il report che l’Italia è leader nel campo dei biocarburanti
      2. non è vero che è un processo efficiente, con 1 mq di terra coltivata a colza per biodiesel si ottiene, in un anno, biodiesel per fare 2 km, se la stessa superficie è coperta di fotovoltaico l’energia prodotta in un anno permette di percorrere 900 km
      3. l’Italia non è adatta per questo tipo di colture, in barba alla presunta sovranità energetica che questo capitolo si vorrebbe portasse

      tutto questo è corredato di fonti e dati.

      insomma: il governo non la racconta giusta, e direi che ci si possa fermare qui.

      • ancora un appunto, tanto per dare l’idea della castroneria che sono i biocarburanti:

        in Italia 40mln di autoveicoli che fanno 50km al giorno di media per 365 giorni all’anno (arrotondo)
        portano a una percorrenza complessiva di
        40mln x 50km/gg x 365gg = 730 mld di km all’anno percorsi

        con 1 mq coltivato a colza si produce il biodiesel per percorrere 2km,
        quindi per alimentare le percorrenze annue italiane
        servirebbero
        730 mld / 2km/mq = 365000 kmq

        L’Italia ha una superficie di 300mila kmq,
        “isole comprese”, come diceva quel tipo della pubblicità.

        anche coltivando la colza a fianco delle stelle alpine sulle cime alpine
        proprio non ce la si fa.

    • Mario ti propongo un approccio metodologico. 1 milione di anni esisteva il diesel ricavato da olio di colza. 1 milione di anni fa. Quando le auto non avevano il poggiatesta, non c’era la cintura di sicurezza, non c’erano gli airbag e per telefonare per strada usavamo le cabine telefoniche.

      Oggi c’è chat-gpt4. Forse forse qualcosina è cambiato. Se oggi qualcuno produce e immette sul mercato un carburante che si chiama HVOlution io poco poco poco, per non saper né leggere né scrivere, prima di criticarlo mi andrei a documentare, per capire com’è prodotto, a quali specifiche fa riferimento, etc.

      Io l’ho fatto, conosco la risposta ma per una volta farò una cosa nuova, magari funziona: non metterò qua il link. Così, per rispondermi nel merito, vi costringo a imparare a usare un motore di ricerca. Fate la vostra bella ricerchina e scoprite com’è fatto non il diesel ottenuto da olio di colza ma HVOlution. Poi venite qui e continuate la “zuffa” con me, visto che vi piace tanto.

        • Il motore di ricerca trova soprattutto quello che dice ENI o rilanci dei loro proclami. 🤔

          P.S.: ENI, quelli che promettono le centrali a fusione nel 2030. Si sente anche da lì il forte odore di marcio?

      • Sig. Enzo,
        Ho chiesto direttamente a Chat-GPT su come è composto HVOlution 😉:

        “HVOlution è un carburante sintetico avanzato a base di idrocarburi a basso contenuto di zolfo e ossigeno. Questo tipo di carburante viene prodotto tramite il processo di idrotrattamento degli oli vegetali e animali, che rimuove gli elementi indesiderati come l’ossigeno, lo zolfo e i metalli.

        Il processo di produzione di HVOlution comporta la reazione degli oli vegetali o animali con idrogeno a temperature elevate e in presenza di un catalizzatore. In questo modo, gli oli vengono trasformati in idrocarburi simili al diesel, al kerosene o alla benzina.

        Il carburante HVOlution è composto principalmente da idrocarburi lineari saturi a catena corta, media e lunga, che forniscono una maggiore efficienza e una combustione più pulita rispetto ai carburanti fossili tradizionali. Inoltre, HVOlution ha un basso contenuto di zolfo e di composti aromatici, che lo rendono meno inquinante e meno dannoso per l’ambiente e la salute umana.”

        Quindi, secondo lei, questa è la soluzione alla mobilità leggera?
        Mi focalizzerei sul processo di produzione, partendo da:
        1 – dove troviamo le materie per produrre tutti questi oli vegetali e animali?
        2 – come produciamo idrogeno?
        3 – quanto dispendio di energia è necessario per tutto il processo di produzione?

        A me viene già il mal di testa a pensare a tutto questo spreco per produrre l’ennesimo nuovo carburante che limita l’inquinamento ma non lo elimina.

        Non le metto la risposta di Chat-GPT alla mia domanda se HVOlution inquinasse o meno, così le do lo stimolo di andare ad utilizzare lo strumento di AI, che sicuramente potrebbe sostituire benissimo il lavoro di alcuni nostri ministri. 😁

      • @enzo
        ah ah ah ah ah
        sei spassoso!
        “…non metterò qua il link…”: e quando mai lo fai?
        e poi
        “…non metterò qua il link…”: e quindi dovrei accettare per buono quel che dice ENI? mai sentito il detto “non chiedere all’oste se il vino è buono” ?
        e poi
        guarda che è credibilissimo che le cose evolvano, ma immaginare che si possa passare da 2km a 900km (vedi mio commento sopra) mi sembra che serva una buona dose di coraggio intellettuale, per dire: un miglioramento del 45000%, 450 volte tanto…non so se così capisci meglio.

        e credere che simili migliorie avvengano in un decennio, quando il rendimento del motore termico è cresciuto del 300% (3 volte tanto) in un secolo, grosso modo…boh, vedi tu!

        e guarda
        fino a qualche tempo fa era l’idrogeno il tuo totem
        poi gli e-fuel
        poi i biocarburanti:
        è che hai bisogno assoluto che quel che scrivi venga creduto e diffuso.
        per te.
        per varie ragioni. tue.
        tutto lì.
        ma di solito sono emerite baggianate che fanno a pugni con la fisica e la chimica.

        non metti il link?
        staremo senza, starò senza!
        quanto produce un campo di colza lo so, vivo in mezzo alla campagna.

  10. A quanto pare la meloni non si sente schiava di dittatori russi, africani, arabi e se vogliamo pure americani, teme invece i cinesi, cioè gli abitanti di quello Stato a cui hanno praticamente affidato la produzione mondiale di qualsiasi altra cosa e, l’hanno fatto per lungimiranza e con grande soddisfazione.
    Alla meloni non preoccupa il degrado ambientale derivante dall’estrazione del petrolio e dalla sua lavorazione, nonchè degli effetti climalteranti.
    Non lo è per l’estrazione dei componenti che servono ai computer, ai cellulari, alla raffinazione.
    Lo è se per caso, queste attività riguardano la mobilità elettrica.
    Meno male che, da madre, è preoccupata forse addirittura scandalizzata, per lo sfruttamento dei bambini nelle miniere di cobalto.
    Pare meno interessata se crepano di fame, di malattia o attraversando il mare.
    Pare altresì preoccupata che gli italiani possano avere tanta energia a prezzi irrisori, magari sfruttando le risorse naturali gratuite che hanno a disposizione… pensare che potrebbe buttarci sopra un bel po’ di accise senza rischiare nessuna protesta.
    Ma tant’è, non dobbiamo meravigliarci se al comando abbiano uno dei tanti burattini.

    Personalmente, magari mi sbaglio, sono preoccupato da altro: mi pare di vederla sempre più in carne…. gonfia di nervosismo. di cibo oppure è in dolce attesa?

    • Il commento sull’aspetto fisico se lo poteva risparmiare. E lei, che aspetto ha? Ci posta una foto? O è importante solo se si è donne? Chissà come mai quando una è donna ci deve sempre stare il commento estetico, mentre per criticare gli uomini in carica per quanto siano brutti l’aspetto non entra mai nel dibattito. Qui si è tutti progressisti per l’ambiente, ma a quanto pare si è molto arretrati su altro. Forse lei non ha idea di quanto sia svilente sentire commenti di questo tipo ogni giorno in qualsiasi ambiente.

      • Buongiorno Catia, lei ha assolutamente ragione a riguardo e ha tutta la mia solidarietà, insieme a tutte le donne e, anche se più raramente, tutti gli uomini che subiscono questo tipo di attacchi.
        Le chiederei però il favore di non generalizzare: su queste pagine che trattano di mobilità elettrica c’è spesso spazio anche per chi non è d’accordo o vuole semplicemente esprimere le proprie perplessità.
        Così come c’è chi crede che la neutralità tecnologica sia un argomento e non una gigantesca cataclismatica supercazzola. Allo stesso modo il fatto che qualcuno scivoli malamente su argomenti delicati come quelli che lei denuncia non significa che tutta la comunità debba essere sommariamente accomunata a questo tipo di comportamenti. La ringrazio di cuore.

      • Ha ragione Catia, mi associo al suo dispiacere.
        Però mi dispiace anche la posizione assunta dalla Meloni, evidentemente consigliata male (o forse bene per Eni)

      • Cara Catia, le preoccupazioni nascono da qualcosa.
        A me pare che la signora Pdc sia cambiata parecchio ma forse mi sbaglio.
        E’ una preoccupazione non un giudizio estetico, forse il suo agire politico non la fa star bene.
        Io comunque sono piccolo, brutto, magro, vecchio e antipatico.

      • Boh, me le sono sempre perse tutte queste donne commentatrici su vaielettrico?
        Qua si parla di Meloni e della sua azione politica, sulla quale poi ho aggiunto un commento preoccupato
        Il fatto che Lei tiri fuori la Schlein a me politicamente per nulla simpatica (e se proprio vuole sapere manco esteticamente interessante) rende Lei (signora Serena) zotica e arretrata almeno quanto me, oltre che sinistra come può esserlo la destra.

    • Vediamo miss sono bisex, bambini ai gay, privacy ai Rom cosa farà di meglio la prossima volta che i colti di sinistra governeranno. Ma perché non vi candidate voi, eh grandi professori? Tutti capaci col copia incolla, cervello spento e urla da stadio…. volete l’applauso? E i moderatori dove sono? Cos’è questo, Vaielettrico o “vaiconl’insultoachigoverna”? Solo se non è di sinistra, sia chiaro. Chi di voi sapientoni e professoroni si è mai occupato di automotive? Nel senso di pensare la mobilità, progettarla, realizzarla, migliorarla… non si diventa ingegneri e professori andando in concessionaria a comprare un qualcosa che abbia le ruote! Vi è chiaro? O vi faccio un disegno? Si, perché io quelle cose le so fare davvero, non sbraito con la bandiera rossa in mano senza muovere il sedere per pensare a qualcosa di migliore ogni giorno. Ma migliore per tutti, non per pochi eletti.

  11. Pagano consulenti come Armaroli (v. “Rapporto MIMS decarbonizzare i trasporti”) per sapere di cosa parlano, poi non li leggono.

    • Perché sperano di trovare appoggio alle loro idee sballate nella comunità scientifica, poi quando leggendo cosa scrivono o sentono cosa dicono in audizione fanno finta di niente e le relazioni spariscono nel dimenticatoio. Nel frattempo arrivano le navi americane rigassificatori scortate dagli eserciti che ci faranno pagare il gas doppio o triplo a quello che pagavamo prima! L’importante è non dipendere dalla Cina ma dagli USA va bene e a che prezzo.

  12. Questa fissa del governo per biocarburanti è proprio nella loro storia e abitudini, d’altronde l’olio di ricino oltre che per “scopi terapeutici” per la cura degli oppositori (elettrici), è in effetti anche un biocarburante utilizzato nei motori a scoppio dei modellini radiocomandati, ora mi è chiaro il nesso..

  13. Ma i nostri politici sono informati su quante auto potrebbero essere alimentate con i bio-carburanti?
    Riporto un estratto da un articolo di oggi di it.motor1.com
    “Oggi l’uso in purezza di biocarburanti avanzati o da rifiuti e residui consentirebbe di alimentare appena il 5% del parco circolante italiano (1.9 milioni di auto), quota che potrebbe salire al massimo al 20% (6,9 milioni) nel 2030 se fossero confermate le stime di ENI, che conta di raggiungere una capacità di bioraffinazione annuale di 5 milioni di tonnellate di HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) alla fine del decennio.
    Con la stessa energia e a parità di chilometraggio si potrebbero alimentare già oggi – rispetto ai volumi di produzione attuali – 6.9 milioni di auto elettriche, per poi raggiungere quota 24 milioni, ovvero il 70% del circolante, nel 2030.”

    • quello che penso dei biocarburanti ?

      CHE ANDREBBERO USATI IN MODO INTELLIGENTE !!

      coogeneratori di quartiere , comunali, per fare da spalla alle rinnovabili nei mesi invernali
      biogas accumulato durante l’estate
      da:
      impianti di depurazione acque reflue
      impianti di trattamento dell’umido urbano

      bruciarli in una STUPIDA automobile spreca energia ..
      è di una stupidità colossale

      ma oltre a scienze della supercazzola
      i politici non potrebbero studiare un po di fisica ..
      un po di logica ?
      basterebbe un po di economia domestica BEEP !!
      e cetre BEEEP evuiiterebbero di dirle ..
      ma soprattutto ..
      FARCELE ASCOLTARE !!

      mi 2 cent di pessimismo e fastidio

  14. La sovranità dei biocarburanti coltivati in Africa.
    Ps: so che la redazione non ha piacere che si inquinino le discussione con la politica. Ma in questo caso un CIALTRONA credo rientri perfettamente nell’oggetto della discussione.

  15. Rompo il ghiaccio. Qui non siamo in Parlamento. Ma è pur sempre il primo Ministro che parla.
    Non trovo un punto condivisibile, per quanti sforzi faccia.
    Che dire?
    Mi sembra un incarico all’Eni.

  16. bene, c’è la segniamo
    e poi ritireremo fuori le dichiarazioni tra 10 anni.
    se non con la diretta interessata, per lo meno con i suoi elettori.
    e se avrà avuto ragione, daremo ragione.
    e se avrà avuto torto, ci leccheremo le ferite.

  17. Attendiamo quindi presto le dimissioni del ministro Pichetto Fratin o la revoca del suo incarico da parte della presidente del consiglio dei ministri Meloni.
    Perché questo vorrebbe la coerenza: se un ministro dice e la presidente del consiglio dei ministri lo contraddice…

    • E dai, non lo si puo’ punire perche’ ha detto mezza cosa giusta…

      E’ stata solo una distrazione!

  18. ECCOLA … LE HANNO STACCATO LA SPINA…. STA COMINCIANDO A FUNZIONARE A DIESEL.

    Lo vedi che l’altro giorno avevo ragione a dubitare del Ministro?
    Dicono una cosa e ne fanno un’altra.
    Mi sento MOOOOLTO indispettito da questo governo.
    Non solo viaggia in una direzione opposta all’Europa e all’interesse CLIMATICO ma persino spaccia pubblicamente CAZZATE e magari ti querela anche se la critichi.
    Dunque è meglio che cosa SIGNORA MELONI? fare finta di niente e pensare che la soluzione siano i biocarburanti?
    SIGNORA MELONI….. NON CI SIAMO …. FORSE DOVREBBE RIEMPIRE LE POLTRONE DELLA GENTE CHE LA CIRCONDA CON PERSONE COMPETENTI NON CONOSCENDO LA MATERIA.

    …. POI mi rendo conto che …. LA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI LI HA VOTATI E SE LI MERITA.
    Poi … cari concittadini.. non lamentatevi quando perderete il posto di lavoro perché al Governo per 5 lunghi anni c’è stata gente che riteneva opportuno investire nei MANGIANASTRI piuttosto che sullo STREAMING.
    Ma quali energie alternative? ma lo avete visto voi un impianto a idrogeno forse? io manco l’ombra.. l’unico distributore è a Bolzano. Ma cosa pensano di togliere i vigneti e fare olio di colza per un 30% di automobilisti in Italia? e i doc dove vanno a finire? ma siamo matti? Io non ho visto neanche l’ombra di un impianto HCPVT in Italia e nemmeno un desalinizzatore.
    Forse la Meloni si è arrabbiata dopo che la sponda alla Germania si è tramutata in un bel due di picche? Pensa che le daranno in fiducia e in onore i soldi del PNRR senza operare una VERA transizione ecologica?
    VABBE’ HO DECISO!!! MI COMPRO LA COLONNINA SU ALIEXPRESS COSI’ LA MELONI LO CAPIRA’ CON I FATTI CHE LA GENTE NON E’ TUTTA IGNORANTE E FIDUCIOSA SULLE PROMESSE.
    BRAVA GIORGIA!!! TU PENSI CHE SIA FURBO FARE FINTA DI NON ESSERE IN UN MONDO GLOBALIZZATO…. E IO PAGO CON LA MASTERCARD UNA DITTA CINESE PER DARMI UNA WALLBOX CHE COSTA 300 EURO E SE MI SI ROMPE NE COMPRO UN’ALTRA A 300 EURO!!!
    LA DITTA ITALIANA.. QUELLA CHE DIFENDI TANTO… PUO’ ANCHE CHIUDERE I BATTENTI SE FACCIAMO TUTTI COSI’.
    VAI AVANTI IN QUESTA DIREZIONE!!! VAI !!!

  19. Con la sua chiacchierata dimostra solo di avere un’ottima informazione da Bar Porro.
    Un politico non deve sapere tutto, ma prima di aprire bocca avrebbe l’obbligo di informarsi, altrimenti invece di guidare un governo dovrebbe guidare la ola alla curva sud.

  20. Ma i cinesi ci vendono il sole?

    Paragona il gas alle batterie:
    – il gas al limite lo può paragonare a sole, ed il FV con relativo impianto ai tubi – e gas e petrolio non si riciclano, anzi fanno pure CO2 e scarti altamente velenosi (il petrolio)
    – le batterie al limite sono il serbatoio, ma sono riciclabili al 95/98%.. .. .. ..una volta estratto il materiale per costruirle la prima volta poi si ricicla.

    Invece il fracking e le sabbie bituminose dei suoi amici petrolieri non sono nulla, e tutta l’acqua che consuma rendendola poi inutilizzabile l’indotto petrolifero è inesistente.

    I biocombustibili sono una follia:
    – tolgono terreno per l’alimentazione;
    – in una anno con un metro quadrato di terreno ci fai biocombustibile per 5-6 km con un metro quadrato di FV ne fai 800 circa.

    Ammesso che sia in buona fede, ma ii conti li sa fare?

  21. qualcuno potrebbe dirle coff… coff.. che i biocarburanti e gli e fuel emettono ancora sostanze tossiche come coff coff , gli ossidi di azoto? no pk sembra che adesso i carburanti sintetici siano loro la pangea come dice la meloni…

  22. Io ho l’impressione che ci sia una guerra sotterranea Italia – Germania sulle alternative ai carburanti fossili. Stando ai rumors la Germania, che tramite il gruppo VW (Porsche in particolare) ha puntato sugli e-fuel, ovvero sui carburanti sintetici, ha subito ottenuto dalla presidenza UE ciò che voleva: l’Italia, che tramite Eni ha un prodotto più competitivo che è l’HVOlution (perché ha proprietà identiche ma costa molto meno), viene ostacolata. E quindi abbiamo la UE che dice sì ai costosissimi carburanti sintetici tedeschi, impraticabili se non per i possessori di Porsche, e dice di no ai migliori carburanti “””italiani”””, che hanno identiche emissioni ma sono economici e sono già in commercio.

    Per questo la Meloni sta spingendo in questa direzione, con queste uscite apparentemente in contraddizione: non vuole consegnare il mondo dei carburanti alternativi (che potrebbe valere non poco, soprattutto nei settori hard to abate) nelle mani tedesche, mentre se passasse la “””nostra””” (=italiana) proposta saremo noi italiani, mi correggo: l’ENI, a rifornire l’Europa con i carburanti alternativi, mentre i costosi e-fuel made in Cile non se li filerebbe nessuno.

    Ora vedremo l’Europa da che parte sta, se obbedisce supinamente alla Germania o se tratta tutti allo stesso modo.

    • @enzo
      solo una domanda:
      quanta terra serve per fare un litro, o un pieno da 50 litri, di biocarburante?
      hai dei numeri?
      e hai una idea di un confronto con quanta terra serve per fare un kg di grano?

    • e aggiungo:
      a me tutta questa fine strategia non sembra essere presente
      allaluce dei tanti, ma proprio proprio tanti, scivoloni internazionali da quando questo governo è in carica.

      penso che più che una fine strategia energetica
      sia un mero calcolo politico e un tatticismo che guarda al massimo a domattina
      per far contenti gli italiani nell’immediato, garantendo la tradizione nei trasporti
      e poi si vedrà,
      alla peggio si darà la colpa a qualcun altro. alla maniera italiana.

        • Si dia una calmata. E visto che si gonfia il petto con la sua competenza tecnica, usi quella e lasci stare le bandiere

          • Questa volta ha ragione, mi sono lasciato prendere la mano. Chiedo scusa

  23. altre volte la meloni ha percorso questa via ,invece gli e fuel sono un tocco di salubrita’ vero ? ma si vergogni e si informi su come vengono ottenuti !

      • “prima di criticarlo mi andrei a documentare, per capire com’è prodotto, a quali specifiche fa riferimento, etc.
        Io l’ho fatto, conosco la risposta ma per una volta farò una cosa nuova, magari funziona: non metterò qua il link. Così, per rispondermi nel merito, vi costringo a imparare a usare un motore di ricerca. Fate la vostra bella ricerchina”

        E non lo diciamo noi pro-BEV, ma il prode petrolhead Enzo. Seguire il suo esempio, cercatevi i link, fate la vostra ricerchina.

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