La Megane dopo la Zoe: il racconto di Andrea

La Megane dopo la Zoe: scaduti i tre anni dopo i quali era possibile cambiare l’auto, Andrea ha optato per un’altra elettrica Renault. Qui racconta una sua esperienza di viaggio, con la conclusione che val la pena “restare elettrici”.
“Da quasi tre anni la mia famiglia ed io siamo felici viaggiatori silenziosi su una Renault Zoe 110 Zen con pack visibility. Acquistata con la formula del Valore garantito e rottamazione con incentivi (al tempo 10.000€). Abitiamo in Liguria, ad Arenzano, Riviera di Ponente, l’auto viene utilizzata prevalentemente in percorsi urbani ed extraurbani. Salvo qualche breve trasferimento autostradale e le trasferte per raggiungere le piste da sci, abbiamo un piccolo bilocale ad Artesina (120km circa).

la Megane dopo la zoeLa Megane dopo la Zoe e anche il fotovoltaico a casa

Mai avuto problemi di ansia da ricarica, anche per andare a sciare riusciamo a fare andata e ritorno con una carica completa. Al massimo per essere proprio tranquilli una breve sosta (30/40 minuti) a Mondovì mentre si fa la spesa per il soggiorno. Non abbiamo mai ricaricato a casa, sempre alle colonnine pubbliche, fino a qualche mese fa con Duferco, con 30€ al mese avevamo 300kWh di ricarica in tariffa flat, poi… Boh, poi è cambiato tutto!!! Allora ci guardiamo intorno e ci rivolgiamo ad Enel X con un contratto flat a 45€ al mese per 145kwh. Da qualche mese a casa abbiamo un impianto fotovoltaico da 10kW di picco con batteria di accumulo da 10kWh. Viviamo in una casa bi-familiare, divisa con i miei suoceri, a loro volta proprietari di una Twingo elettrica. dell’impianto beneficiamo tutte e due le famiglie. Il contratto Enel X praticamente non serve più, ma continuo a tenerlo attivo. Un po’ perché non si sa mai, un po’ perché sarà il mio primo inverno fotovoltaico e voglio capire come andranno i consumi“.

la Megane dopo la zoeIn viaggio con la Zoe verso il Garda: km e consumi

Premessa finita. Il 5 settembre si parte, moglie e figli al seguito, destinazione Pregasina (vicino Riva del Garda). Primo viaggio veramente lungo con questo scaldabagno elettrico. Partenza alle 10 con il 100% di batteria, viaggio in autostrada con cruise control a 110kmh e aria condizionata accesa. Arriviamo a Cremona a mezzogiorno, dopo 2 ore e 200km circa, con il 24% di batteria: tempo di trovare una colonnina e via, a pranzo in un ristorante in centro. Dopo la sosta, circa due ore,  si riparte con batteria carica al 97%. Ancora autostrada fino a Brescia, sempre 110kmh, poi extraurbana fino a Salò e ancora tutta la Gardesana occidentale fino alla meta dopo due ore, forse due e mezza. Sono 150km circa e arrivo con 44% di batteria. Occupiamo l’appartamento affittato e andiamo a cena fuori, a circa 20km di distanza su percorso montuoso.

dopo la zoe la MeganeRicarichi e risparmi anche gli 8 euro di parcheggio

La mattina successiva gita al Lago di Tenno. Arriviamo con il 14% di batteria, poco, lo so, ma non è un problema, la strada fino a Riva del Garda, dove ricaricheremo, sarà tutta discesa. Invece no, il Trentino è bellissimo, ordinato e pulito, però… Anche a Tenno, che è un micro paese, parcheggi solo a pagamento, tutti precisi e con tanto spazio, ma anche una colonnina di ricarica, e allora… Tre ore di sosta, un bagno nel lago, 8 euro risparmiati di parcheggio e ricarica al 95%. Il giorno successivo i bambini vogliono andare a Gardaland. Allora via, partenza con 85% di batteria, Gardesana orientale e giù, fino a Peschiera. Ritorno senza caricare. I successivi 5 giorni li spendiamo a girare nei dintorni, problemi di ricarica nessuno, piccoli rabbocchi, la zona intorno a Riva è ben fornita di colonnine. L’ 11 settembre il ritorno, partenza da Pregasina, 88% di batteria. Questa volta non costeggiamo il Garda, ma ci addentriamo, passando per Storo e costeggiamo il Lago d’Idro, da Brescia autostrada fino a Piacenza.
la Megane dopo la Zoe
La Megane sarà la nuova auto di Andrea, dopo 3 anni con la Zoe.

La Megane dopo la Zoe: quanto abbiamo speso per fare 1.600 km

Dal momento che all’andata avevo ancora un discreto margine, aumento la velocità a 120kmh, condizionatore acceso. A Piacenza (dopo 190km) sosta per pranzare, arriviamo al 26%, e ricarico. Ripartenza col 91% e arrivo ad Arenzano al 20% dopo 160km circa. Facciamo due conti finali: siamo partiti con il 100% (52 kWh), ricaricati dal fotovoltaico. Durante il viaggio ci siamo spesi tutti i 145 kWh della flat di Enel X45€, (il mese mi scade il 9). E poi abbiamo ancora consumato 34 kWh della flat di Enel X del mese successivo (145 kwh:45 €=34 a kwh). Quindi un totale di 10,55€. Dunque abbiamo utilizzato circa 230kWh e la spesa per i rifornimenti del viaggio è stata di 55,55€. Macinando più o meno 1.600km con una media di 14,3/14,4kWh per 100km. Ecco, noi siamo proprio contenti, problemi zero, ansie nessuna, guida rilassata e silenziosa.  Però… Adesso che la Zoe ci ha reso ancora una volta felici, scadono i tre anni del contratto di acquisto e abbiamo deciso di restituirla. Ma… solo per prendere la nuova Megane E-tech 60kWh. Andrea
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Visualizza commenti (18)
  1. Rieccomi, ho avuto la Mégane 60 allestimento techno in prova per 3 giorni.
    L’auto è decisamente bella, dentro e fuori. All’interno come materiali, soluzioni di tecnologia e dimensioni è senz’altro un’auto di categoria premium. L’esterno può piacere come no, gusti personali, a me piace. In ogni caso nulla a che vedere con Zoe, non sono assolutamente paragonabili, se non per il fatto di essere elettriche entrambe.
    La guida in modalità confort è gradevolissima, calma, silenziosa e rilassata con ottimi spunti sia da fermo che in ripresa, con consumi pressoché pari a Zoe, forse leggermente inferiori.
    In modalità sport… Beh qui farò felice Enzo… I 220cv si sentono tutti e insieme alla coppia da 300nm disponibile dal primo momento in cui si preme a fondo la rendono una quasi sportiva, in Renault potevano sforzarsi di eliminare un leggero pattinamento delle ruote anteriori in partenza con qualche aiuto alla guida.
    Durante i 3 giorni non ho provato la modalità eco, che comunque anche con Zoe non ho praticamente mai utilizzato in 3 anni.
    Bellissime le palette al volante che regolano i 4 livelli di frenata rigenerativa, bisogna prenderci un poco di confidenza ma sono divertenti e danno delle belle sensazioni fino ad arrivare a una guida 90% “one pedal” (Renault continua a fare la scelta di non fare arrestare completamente l’auto).
    Un punto a sfavore l’ho trovato nel cruise control adattivo, soprattutto per quel che riguarda le distanze di sicurezza, le autostrade liguri sono strettine e spesso, mentre si superano i camion rallenta anche se la corsia di sorpasso è libera, riconoscendo il camion come ostacolo frontale, ma forse smanettando un po’ nelle impostazioni si riesce a limitarne l’intervento.
    Ottimo l’infotainment, il sistema Google Android è la ciliegina sulla torta, a partire dal navigatore fino ad arrivare all’aria condizionata si riescono a controllare quasi tutte le funzioni dell’auto senza staccare sguardo dalla strada e mani dal volante, “ei gugol fammi questo”, piuttosto che “ei gugol portami qui” e il gioco è fatto.
    Brava Renault, ora fai un’auto come questa ma endotermica che costa 25.000 euri così fai felici anche gli altri.

  2. Un tempo, non tanto lontano, si discuteva di aumentare il limite di velocità in autostrada a 150 km/h per aggiornarlo al parco macchine odierno. Ora, invece, si comincia a leggere che in un lungo viaggio il guidatore ha azzardato i 120 km/h alla guida di un’automobile di quanti mila euro??

    Per non parlare di soste obbligatorie dopo solo 2 ore di guida, condite dalle solite scuse del pranzo, della spesa ecc…

  3. Massimiliano Manzoni

    Scusate ma il GPL me lo ricordo scarsino in prestazioni di accelerazione e ripresa.. almeno quando ho guidato per anni auto nemmeno troppo pesanti… e poi qualche “problemino” tipo sedi delle valvole e combustione troppo secca che dovrebbero terrorizzare pensando al costo di intervento sul motore quando toccherà metterci mano .. boh forse manca qualcosa nei confronti fatti…. l’affidabilità Renault in campo elettrico ormai dovrebbe essere rassicurante dopo oltre un decennio di esperienza… non sò.. voi cosa dite?

  4. Emilio Varetta

    GPL? Ma qui si parla di nuove tecnologie e vengono a parlare di GPL? Parliamo magari di macchine da scrivere… che spasso!

    1. Emilio rispondo a te e ad Andrea che ringrazio per la risposta e le delucidazioni. Il punto non è fare i conti in tasca ad Andrea: il punto è che dovremmo smettere, secondo me, di promuovere l’elettrico come un’auto risparmiosa. E’ totalmente assurdo. Non solo il prezzo medio di un’auto elettrica è stellare ma soprattutto è ridicolo “vantare” di aver risparmiato i soldi della sosta. E’ come sentire uno sceicco che viaggia in crociera in prima classe e volesse convincerti che sta risparmiando perché lì i cocktail sono sempre gratis, cercando di far passare la prima classe come il massimo della convenienza. Questa cosa fa ridere (che poi fa un po’ ridere anche acquistare una costosissima Cupra per andarci a 120 in autostrada, ma non andiamo off-topic). Magari davvero è stato così in passato ai tempi dei superbonus da oltre 10000 euro (che, per la cronaca, nessuno stato nel mondo oggi offre più) ma quello è il passato. Immagina di andare su un portale di energie alternative tra 10 anni e continuare a leggere le esperienze di utenti che ti dimostrano quanto hanno guadagnato grazie ai pannellini installati nel 2022 gratis col superbonus 110%. Ti chiederesti: ma che senso ha? Oppure immagina di andare su un forum di metanisti e sentirli elencare quanto hanno risparmiato in 10 anni andando a metano: non lo fa nessuno oggi, è tristissimo.

      Con il prezzo del kWh che arriva a sfiorare 1 € / kWh (a meno di ricorrere ad abbonamenti), con i listini delle elettriche da far rizzare i capelli in testa, davvero vogliamo parlare di elettrico in questo modo? Non me la prendo con VaiElettrico perché VaiElettrico dà voce a tutti (tranne ai troll) né con Andrea che sicuramente si è goduto i vantaggi del fatto che l’auto elettrica gliel’ho pagata il 97% degli italiani con le loro tasse: tutto bello. Ma questo articolo, se lo leggi attentamente, sembra un elogio funebre, “com’era bello il mondo quando con le elettriche il TCO di una elettrica era più basso di una termica”. La Megane elettrica parte da 41700 euro con autonomia wltp 450 km: l’Opel Astra Edition è in offerta a 21500 euro, la metà, una differenza incolmabile, così come la Kia XCeed GPL.

      Anche per chi ha il fotovoltaico, non è tutto rosa e fiori: stamattina il cielo è nuvoloso, d’inverno la produzione è scarsa, la ricarica può avvenire solo di giorno (quando di solito si è a lavoro) e la corrente che si dà all’auto la si leva agli elettrodomestici o alla rivendita in rete. Senza considerare i costi del fotovoltaico, acquisto, installazione, manutenzione, pulizia, sostituzione componenti.

      Con i prezzi attuali, parlare di risparmio non ha alcun senso, se non forse per pochissimi modelli (Fisker Ocean, MG MG4). Meglio sarebbe parlare di altre caratteristiche dell’auto, quel famoso “sorrisetto” che a parole non si riesce a esprimere: forse è il caso di sforzarsi e di trovarle quelle parole.

      1. Enzo hai ragione, non era per magnificare i costi irrisori che peraltro irrisori non sono e soprattutto non per vantare il parcheggio gratis in riva al lago per tre ore, era solo un condimento al discorso. Così come il discorso dei 55 euro non era per pavoneggiare i risparmi, era per dare dei valori aggiuntivi al resoconto. A volerlo completare ulteriormente si potrebbe dire che i parcheggi non li pago neppure ad Arenzano o a Genova previa richiesta di bollino gratuito.
        Per quel che riguarda il paragone Mégane con Astra o Xceed, mi spiace ma non regge, sono auto da 120cv contro i 220 della Mégane, se cerchi una segmento C con 200cv la forbice non è più 20.000.
        Il sorriso sulle labbra credo che lo abbia ben riassunto Guido Baccarini, è una scelta di filosofia più che economica. Il fatto che abbia scelto di continuare con gli scaldabagni credo stia a testimoniare la piacevolezza che provo nella guida elettrica, a ognuno il suo, non devo convincere nessuno, io la mia scelta l’ho fatta con piena soddisfazione.

        1. Ma infatti questi sono i temi su cui battere secondo me. Coppia e performance a buon prezzo. Perché il commento del buon Guido, che condivido al 100% e infatti l’ho ripreso in toto, esordisce con “17.000€ è un prezzo eccezionale, oggi inarrivabile.”. E, come me, poi sposta l’accento su altri temi, il famoso “sorrisino” che chi guida elettrico dovrebbe valorizzare.

          Circa i 220 cv della Megane potrei controbattere con i 204 cv della Hyundai I 20 N con un prezzo di listino di 29000 che, su strada, si trova anche a 26000. Cambio manuale, massa in ordine di marcia di 1265 Kg, assetto sportivo, 230 km/h di v. max e 0-100 in 6.7″.

          Certo, caricando col fotovoltaico, pagando in contanti e non a rate, etc. etc. alla fine il TCO dopo 20 anni si pareggia, ma la verità è che non tutti hanno il fotovoltaico e molti ricaricano in strada a pagamento dove c’è una ecatombe di colonnine gratuite [ https://www.vaielettrico.it/ricarica-gratis-a-verona-stop-su-50-colonnine/ ].

          Il parcheggio gratuito, certo, lì dove ancora è offerto, ma per quanto tempo? Il problema è che guardando in prospettiva non siamo messi benissimo. Tra 2 giorni in Italia arriverà il centrodestra con un odio atavico verso l’elettrica: il bollo gratuito, il bonus acquisto auto e i parcheggi gratis resisteranno o saranno i primi interventi che andranno a fare per finanziare la loro “flat tax”? E non escluderei – per quanto lo ritenga improbabile – che inizino ad applicare l’accisa alle colonnine proprio come oggi fanno ai carburanti. Paesi come la Francia (che ha le centrali nucleari), la Svizzera e la California (il paese che più di tutti negli USA sta puntando sull’elettrico) – quindi non proprio paesi del terzo mondo – stanno predisponendo piani per tagliare la corrente alle colonnine, invitando “caldamente” gli utenti a ricaricare dopo le 22 e tagliando la potenza massima erogata alle colonnine. Questo dove per anni ci siamo ripetuti che no, anche se il 100% del parco circolante fosse elettrico non ci sarebbero state ripercussioni sulla rete. Per non parlare delle assicurazioni che, guardando i dati reali degli incidenti (superiori per le elettriche sia in un numero che in danno), preannunciano indirettamente aumenti.

          In questo scenario cupo sinceramente il parcheggio gratuito fa sorridere, ripeto, è come un possessore di auto a metano che scrive un post in cui dice che sta pagando il bollo auto a prezzo scontato.

          Cosa farei io adesso per aiutare l’elettrico?
          1) esalterei le performance (anche se poche persone sono interessate), evidenziando i vantaggi dell’elettrico rispetto ad una berlina (uscita e percorrenza in curva, assetto con baricentro basso, controllo della motricità sulle singole ruote per auto con più motori, controllo in remoto dell’auto, etc.)
          2) esalterei le novità: nuovi pneumatici più performanti (sono usciti gli hankook ion evo), nuove funzionalità (modi creativi di usare il v2l, v2h, etc.)
          3) darei grande enfasi sui modelli con un rapporto prezzo/qualità molto elevato (una sorta di “angolo degli affari”), non tutte le elettriche valgono ciò che costano

          Oggi l’elettrica è un’auto premium, inutile sforzarsi di negarlo. Significa che per avere ciò che l’elettrico ha da offrire, si paga di più e si accettano alcune rinunce. Allora va vista e analizzata come auto premium. Nessuno direbbe “ah che bello, la mia Rolls è talmente tanto ben ammortizzata che i pneumatici durano il 5% in più rispetto ad auto di pari peso”, “ah che bello, con la mia Hyundai Kona EV Xline 64 kWh da 45000 euro non pago il parcheggio come la Hyundai Kona Xline+ da 24800 euro a benzina”. Questi argomenti oggi non sono utilizzabili, fanno quasi tristezza perché troverai sempre quello che ti ricorda quanto costa oggi un kWh alla colonnina DC Enel X.

          Quali usare? Quelli delle auto premium. Quando si parla di questi modelli, nessuno sottolinea il “risparmio” ma tutti enfatizzano confort, materiali, qualità, etc (possiamo già scartare le VW ID da questo elenco visto quanto sono cheap dentro). Se le elettriche sono premium, allora che se ne parli da premium.

          1. mario milanesio

            @Enzo
            “…Ma infatti questi sono i temi su cui battere secondo me…”

            perdona, a casa tua questa estate il clima era normale?
            non il meteo, proprio il “clima”.

            ed è stato normale negli ultimi 30-40 anni?
            e promette di migliorare nel prossimo e medio futuro?

            perchè sostenere che la questione è di battere di “coppia e performance” mi sembra roba che il mio docente di Macchine al Politecnico definiva da “quattroruotisti”, e il quel periodo lui stava lavorando al Common Rail che era in fase di avvio di prima commercializzazione, in laboratorio, non al bar.

            dibattine finchè ti pare,
            ma evitaci di leggere che la questione dell’elettrico o meno
            è disquisire di coppia, prestazioni, e quanto fa figo una macchina potente. please.

          2. @mario: resto convintissimo di ciò che ho scritto, anche in merito a coppia e potenza. La stessa redazione di VaiElettrico ha esaltato i vantaggi di avere auto più “coppiose” e potenti che migliorano il piacere di guida. Da non confondere con scambiare la città per una pista.

            Un’auto con tanta coppia, tra l’altro disponibile da subito, consente ad esempio di poter partire prima quando ci si trova ad un incrocio, senza il rischio di intralciare la strada a chi sopraggiunge; consente di concludere un sorpasso in sicurezza; e sì, consente anche una guida più brillante in curva ma l’elettrico ha già insito in sé il meccanismo di “protezione dell’ambiente”: se infatti esageri, in pochi minuti scarichi la batteria e resti a terra.

            Quello delle prestazioni è “un aspetto spesso trascurato. Le elettriche sono auto generalmente più prestazionali di quanto saremmo portati a credere. Il motivo è che, per un motore elettrico, anche di piccole dimensioni e bassa potenza, la coppia massima è disponibile fin da 0 giri. Significa una grandissima agilità e dinamicità dell’auto, specie da 0 fino a 100 km/h. Guidare è quindi molto divertente in città o su percorsi extraurbani. Attenzione: con le dovute eccezioni di modelli ad alte prestazioni, la maggior parte delle auto elettriche non accontentano chi guarda alle alte velocità di punta. Le velocità massime sono tra i 160 e i 180 km/h e la reattività del motore diminuisce oltre i 100/120 km/h.” Parole di Paolo Mariano in un articolo intitolato “Cambiare auto: perchè dovrei scegliere l’elettrico?” [ https://www.vaielettrico.it/cambiare-auto-perche-dovrei-scegliere-lelettrico/ ]. Paolo Mariano mette le prestazioni al secondo posto, io al primo ma ha ragione lui perché, come ho già scritto, “poche persone sono interessate” alle performance. Tra l’altro l’argomento prestazioni è stato tirato in ballo infinite volte dalla redazione e in passato anche in modo “indebito” (secondo me) facendo un confronto con le versioni top di gamma del termico.

  5. Per completare il ragionamento bisogna prendere in considerazione tutti gli aspetti del ragionento.
    La Twingo al netto di restituzione usato è costata 11.000€ circa, l’impianto fotovoltaico (compresa la wallbox) ha beneficiato del 50% di detrazione fiscale quindi cedo i kWh non consumati a Servizio Elettrico Nazionale che me li paga, l’impianto in estate produce tra circa 80kWh al giorno, prima del fotovoltaico per le due abitazioni avevo una spesa di energia elettrica di circa 500€ bimestre (senza caricare le due auto), mi rendo perfettamente conto di essere fortunato, abitazione bifamiliare, con tanto spazio esterno, autorimessa e via discorrendo.
    La Mégane che sta per arrivare è Euro NCAP 5 stelle, ha 218cv, fa da 0 a 100kmh in poco più di 7 secondi, solo i 160kmh, un’autonomia di circa 450km con ricarica 22/130kwh e mi costerà circa 350€ al mese.
    Mi piace ripetermi, io i conti non li ho fatti anche se un’idea in testa la ho, mi tengo stretto il mio sorriso.

  6. Ecco i dati del preventivo del 16.12.2019 da me sottoscritto:
    Prezzo di listino chiavi in mano: 27.100,00
    Pack easy link: 1.350,00
    Bonus finanziamento: – 1.500,00
    Sconto budget Renault: – 3.000,00
    Rottamazione green: – 1.550,00
    Contributo statale: – 6.000,00
    IPT, bolli, gestione pratica è varie: 600,00

    Prezzo finale d’acquisto: 17.000,00
    L’auto dopo 2 anni e 10 mesi ha qualcosa più di 30.000 km.
    Nella mia zona i distributori GPL e metano più vicini sono a circa 40 km di distanza.
    Non mi sono premurato di fare il confronto con una pari auto a benzina. Guidare un’auto elettrica ha lati positivi che non riesco a descrivere se non con un sorriso sulle labbra, le velocità siderali per me non sono un problema, ero un pilota da legge Ferri anche con la seat ibiza cupra tdi. Oggi se proprio dovessi comprare un’auto termica mi comprerei una Corvette Stingray del 1963, purtroppo andrebbe a scontrarsi con le mie necessità economiche e famigliari.

    1. Guido Baccarini

      17.000€ è un prezzo eccezionale, oggi inarrivabile.
      Si, ci sono aspetti che non si possono comprendere senza viverli sul serio, nella quotidianità. Complimenti per la scelta, di filosofia prima che economica (fintanto che il prezzo energia sarà gonfiato dalla speculazione mentre quello dei carburanti sarà calmierato…)

    2. Una curiosità Andrea: ma per passare alla Megane dovrai versare un nuovo anticipo? O restituisci la Zoe e prendi la Megane pagando solo una rata maggiorata?

      1. Ahimè, nuovo anticipo…
        Prima di fare questa scelta ho valutato le tre possibilità che avevo: riscattare la Zoe, acquistare un’altra Zoe o acquistare la Mégane.
        Per riscattare la Zoe niente anticipo e una rata di circa 280 per 5 anni.
        Acquistare la Zoe anticipo 6.000 e una rata di circa 350 per 3 anni.
        Acquistare la Mégane anticipo 6.000 e una rata di circa 360 per 3 anni.

  7. Quanto è costata la Zoe e quanti km ci sono stati fatti in 3 anni? Perché non capisco tutto questo galvanizzarsi per 2 spicci tra rifornimento e parcheggio risparmiati per una trasferta.

    La Zoe R110 stava 35000 euro a cui va aggiunto (ma non lo faccio) visibility pack, wallbox, fotovoltaico etc. Dopo 3 anni ha un prezzo che oscilla tra 10 e 16k euro, quindi facciamo 13k. Quindi in 3 anni l’auto è costata 35 k – 13 k = 22 k.

    Una Clio GPL, che costa 18000 euro, dopo 3 anni vale circa 10000 euro, quindi dopo 3 anni l’auto è costata 18 k – 10 k = 8 k.

    Adesso per un istante ipotizziamo che la corrente non l’hai mai pagata, mai, neanche una volta, te l’ha sempre regalata il comune. Domanda: quanti km deve fare la Clio GPL per costare di più rispetto alla Zoe? Siccome la differenza sono 14k, l’auto dovrebbe consumare 14k di gpl. Considerando un costo in eccesso di 0.8 €/l, con 14k si acquistano 17500 litri di gpl. Con un consumo di 15 km/l (ma anche qui, esageriamo: solo 10 km/l, voglio correre e andare sempre al massimo!) si ha una percorrenza di 175000 km: solo superando questa percorrenza la Zoe batte la Clio GPL.

    Hai notato quanti punti ho spuntato a favore dell’elettrico?
    – la corrente non la paghi mai
    – il costo del GPL è arrotondato per eccesso
    – per la Clio GPL ho ipotizzato un consumo mostruoso da 10 km/l, tipico di una sportiva
    – non ho considerato le spese per wallbox e fotovoltaico

    Dirai: la Clio l’hai presa col superbonus. Grazie, se paga papà Pantalone si vince facile, poco ci manca che la Zoe non te l’abbia regalata lo stato col Superbonus 110%. Ma anche applicando i 10k di sconto, i 14k di differenza scendono a 4k con cui si acquistano 5000 litri di GPL che sempre al consumo enorme di 10 km/l consentono in 3 anni 50000 km di percorrenza. In tutto questo hai viaggiato con un’auto 0 stelle Euro’ncap contro un’auto 5 stelle Euro’ncap (la Clio).

    Con l’assenza di superbonus generosi, oggi parlare di risparmio è fuorviante. Soprattutto se poi, per fare una giratina in autostrada, si “osa” e si arrivano a sfiorare i 120 km/h, velocità siderali per chi acquista da 35k di listino.

    1. Più passa il tempo, più mi devo decidere a fare un viaggio lungo senza mai superare i 110 con la mia clio diesel, le brevi prove di 10km in superstrada etc mi fan capire che consumerei una enormità in meno, ma a sto punto mi serve farmi dei dati precisi, di sicuro non arriverò mai a 55€ per 1600km ma neanche attaccando quel 25 euro per la carica di partenza che costerebbe con un contratto odierno, però son curioso… È che è così difficile regalare alla strada quell’ora di viaggio in più che potrei passare a casa a guardare una serie tv o passare con le persone che sto andando a trovare.. O svegliarmi mezz’ora dopo prima di mettermi in viaggio.. O avere più margine in caso di traffico anomalo.. Per carità si esce per ricaricare si mangia in centro città in un bel ristorante etc, lo capisco.. Ma avrei speso meno a mangiare in autogrill, come avrei speso meno a far la spesa andando al supermercato normale anziché a Mondovì, per carità capisco che è uno stile di vita, ma per assecondarlo vai ad alzare di poco tante piccole altre spese per incastrare e non far pesare la ricarica, resta comunque un vincolo, sarà che le vacanze in auto le vivo ancora come a 20 anni con un budget che meno riesci ad usare nel viaggio più ne hai per divertirti a destinazione però appunto, son scelte personali e stili di vita diversi e non aver la possibilità di scegliere mi fa comunque aspettare di poterlo fare (al di là dei prezzi senza senso che vabbè scenderanno prima o poi)

      1. Ci sono le colonnine di ricarica in molti supermercati, alcuni addirittura ricarica gratis, così come in sempre più Autogrill con Free to X
        Quindi il ristorante in centro città non è obbligatorio, ma solo uno sfizio

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