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La madre di tutte le turbine eoliche: che rischio…

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La madre di tutte le turbine eoliche dove poteva essere montata, se non in Cina? Il problema è stato il trasporto in quota, con rischi inimmaginabili da noi.

La madre di tutte le turbine: 75 m. su una strettoia…

Poi ci si chiede come possa la Cina realizzare in tempi rapidissimi nuove città e grandi infrastrutture. Da immagini come queste arriva la conferma di quel che già sapevamo. Ovvero che le autorizzazioni e le misure di sicurezza vengono approcciate con una disinvoltura che ne fanno veramente un altro pianeta rispetto all’Occidente. Nel video diffuso da The Telegraph si vede appunto un’enorme pala di una turbina eolica attraversare una strettissima strada di montagna. Con rischi enormi: roba da film di James Bond, ma qui c’è in ballo la vita di un autista che si è avventurato in una consegna veramente fuori dall’ordinario. Siamo nel Sichuan, la zona dei Quattro Fiumi, la pala in questione è lunga qualcosa come 75 metri e pesa 19 tonnellate. Basterebbe poco per far deragliare il trasporto, che può a buon diritto definirsi eccezionale, ma tutto si è concluso nel migliore dei modi.

La madre di tutte le turbine Poi ti chiedi come fa la Cina…

Il fatto è che non si tratta di un trasporto isolato e che la strada incredibilmente stretta (e senza protezioni) non è l’unico problema. Secondo il Telegraph. il trasporto di ogni turbina richiede due settimane per arrivare a destinazione nel campo eolico in quota che è in via di (rapida) ultimazione. Ma i poveri autisti devono affrontare anche  “freddo estremo e mal di montagna, nonché forti tempeste e neve“. Roba da Indiana Jones, più che da normali autotrasportatori. Ma le autorità, evidentemente, guardano più al risultato finale che alle precauzione di sicurezza. Anche se in Italia si continua a pensare che la Cina bruci solo carbone e petrolio, il grande Paese asiatico è leader nell’eolico, con oltre il 25% della capacità mondiale installata. Al secondo posto ci sono gli Stati Uniti, l’Europa insegue cercando di riscattare la lunga inerzia legata anche alla stagione (finita) dell’energia a basso prezzo da Mosca.

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14 COMMENTI

  1. Caro Ziggiotti forse sarebbe meglio se ti informassi sulla produzione di CO2 per abitante e non la totale del paese. Così scopriresti che un italiano ne produce più di un cinese e uno statunitense ne produce più di 4 volte un italiano. Se poi consideriamo che molto di quello che consumiamo noi lo fanno i cinesi e’ meglio che pensiamo noi a ridurre, che loro stanno riducendo piu in fretta di noi che abbiamo cominciato a inquinare 150 anni prima. Non è che sono filocinese, ma il fatto che in questo paese dai primi ricordi, i cattivi siano sempre gli altri: la Cina, la Russia, l’Europa, i migranti ( in ordine cronologico: i terroni, gli albanesi, i marocchini, i senegalesi, i nigeriani, i siriani, i bengalesi ecc. ecc.) mi procura un fastidioso giramento di ellap.

  2. Mah, io la butto lì… un trasporto di quella pala eolica in elicottero non sarebbe stato meglio? A fronte di un costo maggiore, con un elicottero tipo Mil Mi-26 che ha un capacità di carico di 20.000 kg Max, avrebbero risolto (in parte) il problema.

  3. I cinesi stanno investendo sulle rinnovabili, sì, ma hanno anche aumentato a livelli record il consumo di carbone, che ricordo essere il combustibile che emette la maggior quantità di CO2 in assoluto, e questo permette loro di produrre qualsiasi cosa a basso costo a scapito dell’ambiente, in una concorrenza totalmente sleale alle nostre aziende. L’Europa dovrebbe introdurre dei dazi basati sulle emissioni di CO2 di ogni paese, in modo da riequilibrare la concorrenza e spronare davvero quei paesi a passare al rinnovabile

    • Ormai si costruisce tutto in Cina (e Stati limitrofi), incominciando dai nostri “piccoli marchi italiani” per finire ai grandi colossi Hi tech. In sostanza abbiamo solo spostato i nostri problemi di inquinamento verso questi paesi, ma non risolti. Solo per soddisfare il nostro business dopo tutto.
      Questi in qualche modo devono pur compensare il supplus di energia da queste fabbriche energivori per produrre la “nostra merce”. E abbiamo ancora l’arroganza di contraddire le loro scelte su come produrre energia a basso impatto ambientale.
      E’ sempre colpa degli altri vero??

  4. No ragazzi. Il valore della pala eolica è, per l’azienda, più di quello dell’autista. Quindi non si sono di sicuro presi il rischio che potesse cadere. Cinico? Forse. Ma bisogna guardare le cose da tutti i punti di vista.
    I Cinesi stanno facendo opere colossali e prenderli in giro non aiuta. Bisogna ammirarli e imparare.
    Quanta pianificazione avranno fatto? Quanto saranno stati attenti alle variazioni meteo per scegliere il momento giusto?

    My two cents.

  5. Oh in Cina son dei fenomeni!! E chissà quanto guadagna l’autista!! E poi non hanno mai un incidente sul lavoro! Da noi in Italia son dei caproni con tutte le regole sulla sicurezza sul lavoro muoiono più di due persone al giorno! Sto scemi che muoiono! Invece i cinesi si! Senza regole e non muore nessuno! (Ovviamente è tutto ironico)

  6. Mi permetto di osservare che in questo caso le critiche sono fuori luogo. Nel video si vede una persona addetta seguire a piedi il trasporto eccezionale . Il video è evidentemente accelerato e lo fa apparire avventato più di quanto sia stato in realtà.

  7. Leggevo tempo fa di un’azienda che sta introducendo un servizio di “robotaxi” che in realtà non prevede il “robot” alla guida (la guida autonoma di livello 4, per capirci) bensì la teleguida a distanza. Con maggior pragmatismo, si dota il taxi di telecamere, sensori e connettività 5g (fortemente ingegnerizzata per garantire sempre una valida connessione con tutta una serie di backup) e il tassista guida l’auto da remoto. E’ ciò che avrei previsto io in questo caso: avrei dato una copertura a tutta la zona (sfruttando perché no anche la rete satellitare e anche antenne temporanee) e poi avrei installato dei meccanismi di guida da remoto del camion e avrei applicato anche telecamere supplementari lungo il perimetro del camion. In questo modo nessuno avrebbe corso rischi.

  8. Spettacolare
    mi ricorda tempi in cui noi Italiani eravamo i protagonisti delle rinnovabili a livello mondiale.

    avevo 6 anni quando a Tarbela (Pakistan) ,limpregilo costruiva la diga più grande del modo
    c’era mio padre e anche io come spettatore di quell’opera colossale

    che mediocrità questo tempo italiano
    incapace di leggere il futuro

    • basta guardare oggi cos è l’italiano medio, un esempio … mediamente viene visto come un muro insormontabile il dover scaricare un app per ricaricare l’auto … come se dovessero imparare a guidare un astronave … adesso posso capire un 70enne … ma gia incompressivo l’atteggiamento di persone di 40 anni che si chiudono al nuovo e al diverso cosi a priori e per ideologia … e anche se gli dimostri analiticamente che le cose sono diverse da come se le immaginano …. niente

      • Sarà che le uniche app che sono riusciti ad installare sono quelle per guardare RAI e Mediaset.

        In pratica sono riusciti a fare un balzo, almeno uno, in avanti, ma hanno saltato verso un burrone.

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