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La Lucid va oltre Mercedes e Tesla: 837 km di autonomia

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La Lucid Air supera per la prima volta gli 800 km di autonomia omologati: record per un'elettrica.

La Lucid va oltre Mercedes e Tesla: con 837 km di autonomia omologati, alza di nuovo l’asticella delle percorrenze garantite da un’auto elettrica con un pieno.

La Lucid va oltreLa Lucid va oltre, con 113 kWh di pacco-batterie

Il modello in questione si chiama Air, prodotto da Lucid Motors, start-up californiana giunta al traguardo della messa in vendita della sua prima auto. Già un anno fa la Lucid aveva annunciato di avere raggiunto un’autonomia da record, parlando di 832 km di range. Quel che conta è che ora il dato (con 5 km in più) è stato convalidato dall’Agenzia per la protezione ambiente degli Stati Uniti (EPA), di solito piuttosto rigorosa. La versione in questione è la “Dream Edition Range” della Air, con ruote da 19 pollici e una potenza di 794 Cv! Nel sottoscocca una batteria dalla capacità esagerata: 113 kWh. Ma il n.1 di Lucid, Peter Rawlinson, puntualizza che non è solo questo:”Questo record è stato raggiunto grazie alla tecnologia EV proprietaria, leader a livello mondiale, di Lucid. E non semplicemente installando un pacco-batteria sovradimensionato. La batteria da 900 V, la tecnologia BMS, le unità di trasmissione miniaturizzate e la tecnologia Wunderbox, ci garantiscono efficienza ultra elevata“.

Sempre più affollato il Club dei 600 km e più

È un approccio molto americano quella della Lucid: macchinoni (e prezzi) enormi con batterie che da noi troveremmo su un grande furgone, più che su un’auto. Comunque sia, Rawlinson e i suoi si godono quel che al momento è il primato mondiale di autonomia per un’elettrica. Promettendo che l’anno prossimo la Air sarà disponibile in Europa. E qui, visto che lo standard di omologazione WLTP è più generoso, il dato  dovrebbe avvicinarsi agli 850 km. Un’ottantina in più della Mercedes Classe S, arrivata a 770 km con  batteria da 108 kWh. Molto più della Tesla Model S,  a 652 km con batteria da 100 kWh (95 netti) e della BMW iX, 630 km con batteria 111,5 kWh, di cui 105,2 utilizzabili). Prima tra le auto di dimensioni e prezzi quasi umani è la solita Tesla Model 3 Long Range, con 622 km e batteria da 82 kWh.

SECONDO NOI. Grandi auto, grandi prezzi, enormi batterie. Presto arriveremo a mille km di autonomia e i giornali faranno “Oh”. Ma è questa la gara che ci interessa? No, ci preme la corsa all’efficienza, più che il dato assoluto da scrivere sui Guinness. Macchine che con 50 kWh di batterie facciano almeno 500 km, per intenderci. A prezzi accessibili. Quelle vogliamo, quelle sono il vero progresso.

 

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15 COMMENTI

  1. Ieri sera vi hanno sbugiardato su RAI3 riguardo le vs favole, lo story telling che continuate a ripetere a pappagallo. Litio, cobalto e altri elementi rari della tavola periodica saranno ben presto esauriti senza arrivare manco alla completa transazione.
    L’economia della ciambella; un altra cavolata per reinventare quello che già esiste, molto meno inquinante.

    • Ma almeno l’hai guardata la trasmissione? Perché definire “raro” il litio significa prendere una bella cantonata. Ti faccio notare che la definizione di “terre rare” attribuita ad alcuni elementi della tavola periodica (di cui il litio non fa parte, tra l’altro) è puramente accademica e non vuol dire che ci sia necessariamente scarsità di tali elementi. Forse ti sei addormentato prima che parlassero di riciclo…
      Direi che l’assunto dell’articolo sull’ignoranza e la disinformazione degli italiani in materia è sempre più valido ed attuale.

  2. Penso che tutti ormai abbiano capito che con l’auto elettrica si possono fare tanti km (basta mettere tanta batteria e non correre troppo) ma secondo me gli sforzi dovrebbero essere rivolti, oltre che sul miglioramento della densità energetica -come giustamente osservato- anche e soprattutto sulla possibilità di ricaricare in modo ultra veloce, la vera chiave di volta per “liberare” la mobilità elettrica oltre i rassicuranti confini cittadini. Bisogna arrivare al rabbocco autostradale di 200 km in 5 minuti, traguardo peraltro che oggi come oggi non sembra più lontanissimo. Il tutto ovviamente dovrà essere a prezzi accessibili ad una massa di consumatori sempre più grande.

    • Questo è l’approccio di Porsche, che rifugge da batterie molto capaci ma anche molto pesanti puntando fin dall’inizio con la Taycan sulla ricarica a 800 V. Onestamente, però, le installazioni di ricariche HPC devono accelerare, dando una copertura del territorio molto più capillare. Sperando che Tesla davvero decida di aprire i Supercharger anche ai proprietari di macchine con altri marchi sul cofano.

      • Totalmente d’accordo.
        Un’autonomia di ~200Km autostradali (Taycan) significa che ci vuole una rete di ricariche ultrafast con colonnine ogni 100Km; praticamente ad ogni distributore, o quasi. Un sogno, confronto alla situazione odierna.
        Anche cosi’, doversi fermare ogni 2 ore (anche se per soli 5-10 minuti) mi sembra parecchio scomodo.

      • Caro Tedeschini, possediamo Tesla principalmente per i Superchargers.
        Nel momento in cui Tesla dovesse aprire a tutti, potremmo acquistare altre marche che magari ci piacciono di più, per vari motivi anche estetici o funzionali.
        Dubito che il sig. Musk voglia fare fare la coda ai possessori delle sue auto, davanti ai SUOI superchargers-.

  3. Quando queste tecnologie efficienti saranno disponibili per macchine sempre più popolari allora vedremo delle EV con 50 kWh di batteria percorrere 500 km nel misto. E’ solo questione di numeri e di tempo.

  4. Lucid sperimenta una tecnologia che ottiene un primato di efficienza, adottando prima al mondo una batteria da 900volt. È normale che queste tecnologie inizialmente siano implementate sulle auto più costose: fu così anche per gli 800 volt che in pochi mesi, dopo essere adottati per la prima volta dalla Porsche Taycan, passò alla più economica Ioniq 5.
    E comunque per la diffusione dell’elettrico è più importante la ricarica iperfast che l’elevata autonomia …

  5. Sono d’accordo solo in parte.
    L’efficienza, va da se, e’ fondamentale.
    Da fan di Tesla, fatico a capire perche’ mettere 1000CV su una stradale, invece, che so, di mirare a 300-400CV (comunque tantissimi) contenendo prezzi, forse un po’ pure il peso, e i consumi di punta.

    Detto questo, non solo efficienza, ma anche prezzo ed autonomia. Servono tutti e tre.
    Model 3 LR sembra offrire un ottimo compromesso.
    Personalmente spero in un Model Y aggiornata (magari con queste benedette cellule 4680), un rango effettivo dell’ordine dei 600Km e magari un prezzo non troppo distante dall’attuale.
    Staremo a vedere.

    • Bellissima notizia! Prima queste autonomie artivano sulle super, e prima arriveranno sulle auto comuni. Come l’ABS, prima sulle supercar e poi ovunque. Apprezzo il fatto che abbiano anche lavorato sull’efficienza

  6. Non possiamo chiedere a Lucid di democratizzare l’elettrico. Rawlinson fa il suo mestiere, seguendo la strategia Tesla: partire da auto di nicchia, ad alto margine e pochi volumi. Sul concetto sono d’accordo: meno batterie, meno peso, più guidabilità e più efficienza.

  7. Totalmente d’accordo con la vs considerazione finale, l’elettrico conferma ancora d’essere un lusso, quando l’80% degli italiani potrebbe soddisfare il proprio fabbisogno con macchinine tipo la Citroen AMI e se non fosse che l’auto è frutto di una scelta intestina occorre solleticare l’intestino di molto con auto medio piccole e progetti dedicati.

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