La Ioniq EV dopo l’Astra diesel: “Ecco come va”

La Ioniq EV dopo l’Astra diesel: Alessandro racconta i primi 6 mesi con la Hyundai. Raccogliendo così il nostro invito a condividere un bilancio del proprio “2020 elettrico”. L’invito è aperto a tutti: scrivete a info@vaielettrico.it.                            
                                 di Alessandro Anichini
Vi scrivo per raccontarvi la mia esperienza come possessore di Ioniq Electric 38kWh. Il 2020 è stato l’anno del passaggio all’elettrico, la mia vecchia Opel Astra diesel aveva bisogno di costose riparazioni e con mia moglie abbiamo deciso di cambiarla.

La Ioniq, un sogno realizzato grazie a sconti e incentivi

la ioniFin dalla prima uscita nel 2016 mi sono innamorato della Ioniq, per la sua linea particolare. Da quel momento, ho iniziato ad interessarmi al mondo Hybrid prima ed elettrico poi, scoprendo i molti vantaggi a livello ambientale della guida in elettrico.
Più approfondivo l’argomento e più mi convincevo di voler passare ad un modello elettrico. Purtroppo però il prezzo di listino di Ioniq era proibitivo per il nostro bilancio familiare, perciò inizialmente ci siamo indirizzati sulla versione Plug-in Hybrid. Con un ultimo tentativo ho chiesto al nostro venditore di farmi un prezzo per la versione elettrica, giusto per mettermi l’animo in pace ed archiviare serenamente l’idea. Grazie agli sconti della concessionaria e gli incentivi statali, siamo riusciti ad entrare nel budget.

La Ioniq al battesimo del fuoco: un viaggio in Puglia

La consegna è avvenuta a Luglio e tra l’eccitazione del momento e l‘ansia per la poca autonomia abbiamo cominciato a fare i primi km. Fin dal principio l’auto si è dimostrata confortevole e molto piacevole da guidare. E, grazie alla sua efficienza, l’ansia da ricarica e la paura di una batteria un po’ troppo piccola sono sparite velocemente.  Il vero e proprio battesimo del fuoco è stato a meno di un mese dalla consegna quando, partendo dalla Toscana, siamo andati a trascorrere le vacanze estive in Puglia. Nonostante l’attenta pianificazione, non priva di errori, il viaggio non è stato privo di intoppi dovuti purtroppo alla poco affidabile rete di ricarica. All’arrivo in Puglia potevo vantare ben tre ricariche d’emergenza avviate dall’assistenza Enel X per malfunzionamenti delle colonnine. Non nascondo che sul momento mi sono sentito molto abbattuto e pentito della scelta fatta.

In autostrada fino a 250 km di autonomia, i consumi…

la IoniqLa Ioniq non ha mai deluso, sia per l’ottima abitabilità, sia per la capacità di carico. E sia soprattutto per l’efficienza che ci ha permesso, nonostante una batteria piuttosto piccola di percorrere tranquillamente in autostrada tratte da 200-250 km. Alla fine della vacanza il computer di bordo segnava circa 3.000 km con un consumo medio di 12 kWh/100 km.  Passata la tensione del primo grande viaggio, ho potuto apprezzare la guida dolce che offre l’auto grazie al motore da 100 kW con un’erogazione della potenza senza grandi strappi ed il piacere della guida ad un solo pedale. I paddle dietro al volante sono, a mio avviso, di una comodità unica e permettono di adattarsi ad ogni tipologia di percorso. Sulle lunghe discese modulare la rigenerazione permette di recuperare moltissima energia sfruttando al massimo le pendenze che la strada ci offre. Oltre i 4
livelli di rigenerazione, per ottenere la massima potenza frenante, basta tenere premuto il paddle di sinistra e la macchina arriverà a fermarsi.

“Scelta giusta, non tornerei mai indietro”

la ioni

A sei mesi dall’acquisto, nonostante le difficoltà del primo lungo viaggio, non posso che ritenermi pienamente soddisfatto della scelta fatta. Sia per il modello scelto, sia per l’alimentazione. Come sento dire da molti, la batteria è un po’ piccola e la velocità di ricarica non è delle migliori, ma questi per me non sono mai stati grandi problemi. Nel periodo estivo sono riuscito a percorrere tranquillamente 350 km con una carica e le soste alle Fast non sono mai state più lunghe di 30-40 minuti. Tempo che spesso abbiamo impiegato giocando con i bambini o semplicemente rilassandoci facendo colazione. Concludo dicendo che non tornerei mai indietro ad un motore termico. E che sicuramente questa è una scelta che rifarei e rifarò non appena si presenterà la necessità di cambiare la seconda auto di famiglia.
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la BMW i3 dell'avvocatoIl mio primo anno in elettrico” raccontato dai lettori. Gli altri articoli già pubblicati:  Qui il bilancio di Enrico, che in famiglia ha una Renault Zoe e una Volkswagen e-Up  — Qui Gianmarco e i primi 9 mesi con la Tesla Model 3  – Qui Michele e sua la Peugeot e-208 – Qui Mirko e la sua Hyundai Kona e qui infine Edilio con la sua BMW i3 dotata di range-extender.

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Visualizza commenti (11)
  1. Alberto Spriano

    Hyundai è molto intrigante da anni, in generale e soprattutto nell’elettrico.

    Nel WRC, campionato del mondo rally è l’unica casa che tiene testa a Toyota.
    Scusate se è poco, ma le Hyundai, nel WRC hanno dimostrato di avere telaio, sospensioni, ammortizzatori e un handling da sparo e in ogni scenario di rally.
    Questo significa dimostrare di avere tecnologia vincente.

    Non da meno, anzi di più, Hyundai sta investendo per progredire nella mobilità elettrica.
    La dimostrazione più evidente è la nuova piattaforma E-GMP, powertrain, trasmissione, sospensioni e batterie di alto livello tecnologico.

    Praticamente, i coreani hanno quasi tutto per battersi ad armi pari con Volkswagen, Toyota, Polestar, NIO e Xpeng anche se ancora non pervenute, escludendo volutamente Tesla.

    L’unica carenza che riscontro in Hyundai è il design.
    E quanto sia importante, lo sappiamo tutti.

    1. Hyundai sta dando una sonora lezione a Troyota sull’elettrico.
      A breve uscirà la Ioniq 5 e sarà uno spettacolo.
      Al contrario i Jap sono indietro.

  2. Non capisco perché non facciano una ioniq con batteria della Kona o della Niro. Cercano di migliorare i rendimenti delle auto poi si trovano solo Suv che tagliano l’aria come una lavatrice.

  3. Alessandro Anichini

    La spesa totale per l’elettricità da luglio ad oggi è stata di 138€. Per le vacanze avevo fatto la flat Enelx a 45 € per 145 kWh in più ci sono una quarantina di euro per le ricariche effettuate a Monopoli. In tutto dovrei aver speso circa 80€ in totale,anche se non ricordo la cifra precisa.

  4. Inoltre troppe elettriche non hanno la possibilità di montare gancio traino, più che altro per mettere un portabici.

    1. Me lo sono chiesto anche io ed ho provato a calcolare:
      3000 km
      12kWh/100 km
      = 360kWh
      Enelx se non erro costa 0,39€/kWh
      Quindi il costo dovrebbe essere 140€?

      Ma forse il mio conto è sballato, correggetemi pure… finora per me l’auto elettrica è tanta teoria e giusto un paio di test drive 😁

      1. Vedi se riesci a passare a duferco con abbonamento mensile, dovrebbe essere 300 kWh/mese non ricordo il prezzo al le ma e decisamente più conveniente di Enel.

        1. Alessandro Anichini

          Avevo preso in considerazione anche duferco ma ha un abbonamento biennale,mentre Enel potevo disdirlo quando volevo. Non mi conveniva perché oltre le ferie ho sempre caricato alle colonnine gratuite di Estra a Prato

  5. Sul mercato mancano auto come questa, con cx curato, purtroppo la moda della massa vince su tutto sempre, abbiamo troppi furgoni (SUV)

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