La guida facile Enel sull’auto elettrica contro le fake news. Così si potrebbe definire il testo inviato ai possessori dell’app di Enel X per la ricarica. Eccone un estratto, cominciando dall’ABC, con un nostro breve commento finale.
1– Quali caratteristiche prendere in considerazione per l’acquisto di un’auto elettrica?
- Capacità della batteria: corrisponde all’equivalente della capacità del serbatoio di una auto a motore termico e si indica in kWh
- Autonomia: dipende dalla capacità della batteria e per i modelli in vendita in Italia varia in un range da 160km della Smart EQ Fortwo (Fonte BMW/Smart) ai 632km della Tesla model S (Fonte Tesla). L’autonomia varia anche a seconda di diversi fattori, in particolare: stile di guida personale, condizioni stradali, temperatura esterna, riscaldamento/climatizzazione e preriscaldamento
- Potenza massima del caricabatteria interno: la potenza del caricabatteria è determinata dalla tensione (monofase: 230V o trifase: 400V) e dalla corrente di ricarica (es. 10A, 16A 24 A, 32 A, etc.) e varia in un range da 2,3kW (ricarica lenta in corrente alternata che avviene con il cavo dotato di spina domestica) fino a 350kW (ricarica ultra fast in corrente continua). Essa determina la rapidità di ricarica.
- Cavo di ricarica del veicolo: ogni veicolo ha la compatibilità con uno o massimo due tipi di cavi di ricarica, che vengono forniti al momento di acquisto o noleggio dell’auto e che si potranno utilizzare nelle stazioni di ricarica pubbliche o domestiche.
2 –Perché acquistare un’auto elettrica?
Le auto elettriche, secondo la guida facile Enel:
- Sono sostenibili
- Hanno un’autonomia adeguata ai trasferimenti medi giornalieri
- Sono presenti oramai in tanti modelli
- Hanno un prezzo sempre più accessibile
- Divertono ed emozionano.
3- Con l’utilizzo dell’auto elettrica si dovrà produrre più energia?
Falso! Per percorrere la stessa distanza un veicolo elettrico necessita 3 volte meno energia rispetto a un veicolo a motore termico. O viceversa, a parità di energia utilizzata il veicolo elettrico percorre una distanza tre volte maggiore rispetto ad un’auto a benzina. L’analisi energetica “dal pozzo alla ruota” di un’auto a benzina, si articola attraverso queste fasi:
- la raffinazione del petrolio
- il trasporto
- la conversione in energia meccanica della benzina attraverso il motore
L’efficienza complessiva di questo processo è del 18-19%. L’analisi energetica “dal pozzo alla ruota” di un veicolo elettrico, invece, passa per:
- la produzione di elettricità
- la trasmissione lungo la rete
- la trasformazione dell’energia elettrica accumulata nelle batterie in energia meccanica attraverso il motore
Qui l’efficienza complessiva sale a circa il 52%…
Inoltre, il Politecnico di Milano, in uno scenario di un milione di veicoli elettrici l’incremento sui consumi di elettricità nazionali per la loro ricarica sarebbe di circa lo 0,3%. A questa cifra si arriva considerando un consumo medio delle auto di 0,15 kWh/km per un’auto elettrica e di 0,25 kWh/km per una plug-in. Percorrenza media annua di 10.000 km/anno per le elettriche e 5.000 km/anno per le plug-in, con 60% di ricariche in ambito pubblico. Date queste ipotesi, i consumi addizionali di 1 milione di veicoli elettrici sono pari a 1,3 TWh/anno.
4- Quanto inquina l’auto elettrica?
L ’auto elettrica ha performance ambientali già oggi migliori di tutte le alternative disponibili sia in termini di emissioni di CO2 che di inquinanti. Essendo l’unica tecnologia che consente la totale eliminazione delle emissioni allo scarico di ossidi di azoto (NOx) e polveri sottili (PM) durante la guida. Inoltre, nella prospettiva di un parco di generazione “carbon neutral”, un sistema di trasporti elettrificato risulterebbe più sostenibile e privo di emissioni di anidride carbonica.
Per fare un esempio, considerando il parco di generazione in Italia (con una quota di rinnovabili del 33% del totale mix), si stima che le emissioni di un veicolo elettrico nell’intera fase “dal pozzo alla ruota” siano circa il 70% in meno rispetto a quelle di un veicolo a benzina. E circa la metà rispetto a quelle di un veicolo a metano. Con emissioni che si approssimano allo zero in caso di un parco di generazione elettrica quasi totalmente de-carbonizzato (Fonte: Elaborazioni Enel, Terna, Enerdata).
5- La rete elettrica può sostenere un numero elevato di auto elettriche?
Grazie ai sistemi di smart-charging, quando l’auto elettrica è ferma in ricarica può rilasciare l’energia elettrica contenuta nella batteria a servizio della rete. O ppure ricaricarsi quando i prezzi di energia elettrica sono più bassi. Nei paesi dove è già previsto un quadro regolatorio abilitante tali tecnologie, la fornitura di servizi di “flessibilità”, oltre a contribuire alla gestione in sicurezza della rete elettrica, genera ricavi per i clienti finali che possono ridurre il costo della ricarica. Le auto elettriche aiutano la rete, perché secondo la guida facile di Enel X sono anche “batterie con le ruote”.
SECONDO NOI. La guida facile Enel si aggiunge ai tanti vademecum all’elettrico stilati dalle Case auto. Tutti con il minimo comune denominatore di togliere ai potenziali clienti la paura del nuovo che avanza. Tranquillizzando anche sulle tante fake news che girano. Lo stanno facendo anche le Case auto, come la Volkswagen (clicca qui) e, da ultimo, la Mini, con le sue Electric Q&A. L’importante è che: si citino le fonti, di eventuali affermazioni scientifiche. E che si dica chiaramente una cosa: oggi l’auto elettrica non è per tutti. È per chi se lo può permettere e dispone di un punto di ricarica, privato (preferibilmente) o pubblico, su cui sa di poter contare.