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La guerra assurda tra dieselisti, metanisti, elettricisti…

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La Nuova Fiat 500 elettrica (foto: Media Emea FCA).

La guerra assurda tra dieselisti, metanisti, elettricisti…Invece che la scelta di quale motorizzazione preferire, sembra l’adesione a un partito politico.

La guerra assurda: ecco le forze e le ragioni in campo

Logica vorrebbe che l’affacciarsi sul mercato di una nuova tecnologia come l’elettrico venga salutato come una nuova opportunità. Un’opzione in più rispetto ai motori “caldi”, che non dovrebbe creare le lacerazioni che invece sono ben visibili anche nei tanti commenti agli ultimi articoli che abbiamo pubblicato. Lacerazioni che riguardano anche il mondo dell’auto, con la Volkswagen a capeggiare il partito degli “elettricisti” e la Toyota a guidare invece gli elettro-scettici. la guerra assurdaLe accuse reciproche sono note: i contrari sostengono che l’affermazione dell’elettrico si verificherà solo perché la partita è truccata. Come? Con normative sulle emissioni e incentivi all’acquisto che falserebbero la concorrenza, penalizzando le auto tradizionali. Lo schieramento-pro, guidato come si diceva dal numero uno Volkswagen Herbert Diess, sostiene invece che l’elettrico è la soluzione per i problemi del mondo dell’auto. Coniugando le emissioni zero (o quasi) con prestazioni entusiasmanti. E la spaccatura più clamorosa riguarda l’automotive tedesco, colonna portante del made in Germany, con un ulteriore scontro sull’idrogeno. Soluzione impraticabile per la Volkswagen, praticabilissima per Mercedes e BMW.

La guerra assurda per “comprare” l’arbitro

la guerra assurda
La Renault Zoe, l’auto elettrica più venduta in Italia nel 2020.

È chiaro che i colossi dell’auto non giocano solo una partita tecnica. In ballo ci le regole del match, le normative sulle emissioni. E ci sono gli enormi investimenti che la UE ha messo sul piatto per rilanciare l’economia nel dopo-Covid e decarbonizzare la società. È cruciale portare dalla propria parte quello che dovrebbe essere l’arbitro imparziale. Ma la partita non è facile, perché il potere di condizionamento delle Case auto nei confronti di Bruxelles si è molto affievolito dopo il Dieselgate. E, paradossalmente, proprio il produttore che questo scandalo ha causato, la Volkswagen, ha sparigliato le carte diventando il più convinto sostenitore dell’elettrico. Una sorta di tradimento. Ma come stanno le cose per noi cittadini-consumatori? Ogni innovazione tecnologica crea timori e spaesamento, l’auto elettrica non fa eccezione a questa regola. Si teme per i posti di lavoro e, soprattutto, si mettono in discussione abitudini stratificate nel decenni. Questo è tanto più vero in un Paese poco aperto all’innovazione come l’Italia. Da noi ci si schiera, di qua o di là, come un atto di fede, mandando al macero la liberà di giudizio. La guerra assurda, nei vaccini come nell’auto elettrica.

Non servono tifosi, non è il campionato di calcio

La guerra assurda
Edilio, uno dei lettori che ha accettato ri raccontare il suo primo anno elettrico: “Non tornerei mai indietro”.

Ma come stanno veramente le cose? La verità è che l’elettrico è una sfida troppo importante per lasciarla alla Cina e agli Stati Uniti. Già oggi guidare un modello a batterie è un’esperienza affascinante e non a caso chi l’elettrica l’ha già acquistata ripete come un mantra la frase “non tornerei mai indietro”. Lo diconoi lettori che hanno accettato di raccontarsi su Vaielettrico.it, lo dicono indagini comequella di Zap-Map. Ma siamo solo agli inizi: in campo ci sono investimenti enormi per migliorare sul piano dei costi, dell’autonomia e dei tempi di ricarica. Oltre che della sostenibilità, partendo da un bilancio (nell’intero ciclo di vita) già oggi ampiamente favorevole all’elettrico. E ormai si considerano solo le emissioni di CO2, ma l’elettrico non rilascia le polveri fini che avvelenano le nostre città. Tutto questo non significa che i motori tradizionali scompariranno: ci vorranno anni prima che l’elettrico diventi di massa. Nel 2020 in Italia le immatricolazioni sono state 30 mila, un’inezia rispetto al totale del venduto. Diamoci tutti una calmata, dunque: dieselisti, metanisti, elettricisti…Non è il campionato di calcio. È interesse di tutti avere in giro il maggior numero possibile di mezzi ecologici. E non solo auto: moto, scooter, bus….Vediamo dove ci porta il progresso tecnico, senza paraocchi: l’elettrico non è la panacea di tutti i mali, ma un bel tentativo per migliorare le cose.

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215 COMMENTI

  1. ancora ci si attacca alle polveri delle gomme e freni…allora andate a piedi, anzi non respirate cosi risparmiate ossigeno, ben venga l’auto elettrica….estinzione per i dinosauri termici

  2. “”L’elettrico non rilascia polveri sottili”. Le polveri sottili provengono ormai in massima parte da gomme e freni, le auto elettriche sono prive di gomme e freni?

  3. Salve , faccio i complimenti a Tedeschini e Mariano per la capacità di rispondere agli attacchi dei vari “leoni da tastiera ” sempre in modo educato e con dati da poter verificare. Premesso che sono un tecnico Automotive da oltre trenta anni appassionato della bella meccanica, ma non cieco davanti al cambiamento , dopo aver ottenuto la certificazione per poter operare sui veicoli elettrici me ne sono appassionato ( e la prossima auto sarà elettrica) , seguo i vostri articoli giornalmente e ritengo (parere personale) che vari annunci di Toyota , Bosch e quanti altri siano solo difese dei propri interessi.In merito all auto elettrica l’ evoluzione non si ferma , chi la combatte s estingue , l’elettrico non risolverà tutti i problemi della mobilità individuale e del trasporto commerciale e collettivo ma aiuterà a percorrere strade diverse e decisamente in modo più e pulito.
    Sostengo l’ evoluzione ed il cambiamento..
    Per tutti coloro atei di storia dell ‘ auto correva l’ anno 1900 Ferdinand Porsche presentò la prima vettura elettrica all esposizione internazionale di Parigi , venne successivamente scelto il motore termico solo per leggerezza , costi e tecnologia disponibile.Oggi dopo oltre 100 anni di sviluppo si torna all’ elettrico.
    Buon anno a tutti.

  4. In definitiva i difensori delle auto termiche sono come gli schiavisti dell’800.

    L’elettrico è la cosa giusta da fare.

    Io per ora ho un auto termica e ogni santo giorno mi vergogno di inquinare, ma l’elettrico pur desiderandolo non me lo posso permettere per adesso (l’auto mi deve pure piacere).

    Oggi chiunque si vergognerebbe di fare l’apologia della schiavitù.

    I pro termico sono come quegli schiavisti che non riuscivano ad accettare il cambiamento verso qualcosa di giusto.

    Le prossime generazioni non si spiegheranno come siate potuti esistere come noi ci chiediamo come siano potuti esistere gli schiavisti.

    Chi non prova vergogna inquinando è uno stolto.

    • Quando accende il riscaldamento, prende l’aereo, un traghetto, quando compra qualsiasi prodotto industriale si vergogna o solo quando usa l’auto?

    • Tedeschini alcuni post addietro si chiedeva perché elettrico=auto da ricchi vs gasolio=auto da poveri.
      Il post precedente di EvFanatic risponde al 90% alla domanda, e al 90% del perché molti non la prendono come EVFanatic e polemizzano.

    • Vero anche se duro da ammettere. Finché non c’era la possibilità di acquistare un’auto elettrica tutti potevano dare la colpa ai petrolieri e amen. Oggi si vede chi ha a cuore la questione e chi se ne infischia.

  5. Che la mobilita’ elettrica sia il futuro lo si vede dalla quota per la conversione green del recovery fund per l’italia, una cifra spropositata rispetto ai 9 mld per la sanita’. L’allocazione di queste risorse e’ decisa da francia e germania che devono convertire rispettivamente il nucleare e l’automotive. La germania a differenza dell’italia ha ancora una formidabile produzione auto, negli anni 70 eravamo tra i 5 maggiori produttori mondiali, oggi turchia e brasile ci hanno sorpassato. La tragedia industriale italiana e’ in questi numeri

  6. Dopo tutto questo mi chiedo perché l’Italia resta ancora uno dei paesi al mondo dove 80% del trasporto commerciale e fatto ancora su gomma?

  7. Salve a tutti condivido in toto il commento di Euro 7 che fa una panoramica generale sui problemi. Premetto che lavoro in un azienda parastatale che si occupa di gas naturale, vi posso assicurare che nel nostro campo il recupero del 110% esiste già da parecchi anni e qui stiamo parlando di miliardi di eu spesi ( a volte buttati ) pur di investire, tutti investimenti che se fossero stati spesi per energie sostenibili ci avrebbero reso meno dipendenti e avrebbero diminuito l’effetto serra. Quando ero giovane andavo in Sardegna come molti giovani europei a fare Wind surf, quella regione ventosissima e bellissima è in procinto ad essere metanizzata da nord a sud , uno scandalo !!. Potrebbe vivere benissimo con l’ eolico e il fotovoltaico vista l’esigua popolazione. Gli investimenti passati sulle raffinerie sarde se fossero stati diversificati in sostenibili avrebbero evitato scempi e disoccupazione. Per esempio pale eoliche nascoste nella Barbagia e impianti fotovoltaici su tutti i tetti e in aree depresse li avrebbero resi indipendenti da decenni. Per quanto riguarda l’auto elettrica, non è vero che è da ricchi, io pur stando bene non mi ritengo ricco , ne ho acquistata una pochi mesi fa con rottamazione a 20000 EU ( mi sarei comprato un’ utilitaria ) marca italiana molisana . Parlando di sensazioni di guida, oltre a tutti gli elogi già esposti dai possessori di EV , quello che più mi fa godere è il recupero di energia cinetica al rilascio, non so più cosa siano i freni. Certo bisogna avere una guida intelligente, dote difficile da trovare nel guidatore italiano medio. Di giorno se c’è il sole la ricarico gratis dal mio impianto FV immissioni zero, in caso contrario di notte a 0,18 EU x 40 KW batteria , poco meno di 8 EU x 300 km. Ai postumi l’ardua sentenza….

  8. Sono confuso, non ho le idee chiare e chiedo consiglio. Premetto che sono d’accordo nell’inquinare meno e respirare aria più pulita, e tutti quanti dovremmo mettere insieme i nostri sforzi per arrivare a questo traguardo, dato che si tratta della salute di tutti noi e delle future generazioni. Ma io sono confuso e chiedo pertanto consiglio. Devo cambiare la mia auto, è diesel del 2009, Euro 5, abito in un condominio con circa 100 posti auto, ho chiesto all’Amministratore se ci sono progetti per l’installazione di una wall-box nei posti auto, ha detto che per il momento non c’è nessun progetto a riguardo e l’impianto elettrico sarebbe tutto da rifare. La colonnina più vicina è lontana dal mio appartamento. Uso la macchina per andare al lavoro, poi nei w.end, poi viaggi lunghi in Europa durante le vacanze estive. Per cui avrei escluso sia un motore elettrico che plug-in, e mi rimarrebbe quindi la scelta di una full-hybrid. Che devo fare? Chi mi consiglia? Devo insistere con l’amministratore e tutti gli altri condomini per una wall-box? Un grazie a tutti coloro che mi aiuteranno.

    • Roberto buon giorno,
      per poter valutare se un’elettrica è adatta al suo profilo di mobilità, servirebbe qualche informazione in più: distanza casa – lavoro, eventuale possibilità di ricaricare sul luogo di lavoro, tipologia degli spostamenti nel week end. La vacanza estiva è un evento eccezionale che si può gestire in qualsiasi caso.
      Per quanto riguarda la wallbox, non ha bisogno di chiedere all’amministratore se ci sono progetti per il montaggio di wallbox nei posti auto. Deve semplicemente chiamare un elettricista, fargli fare un sopralluogo, e chiedere un preventivo per l’installazione di una wallbox (che può acquistare direttamente a prezzi a partire da 250,00 Euro). Se deciderà poi di procedere, dovrà solo comunicare all’amministratore che effettuerà questo lavoro. L’elettricista dovrà rilasciare una dichiarazione di conformità dell’impianto che poi lei farà avere all’amministratore.

      • Grazie Paolo! Finalmente un po’ di chiarezza per quanto riguarda la wall-box nel posto auto condominiale. Per il resto, distanza casa-lavoro sono circa 40 km andata e ritorno. Per il w.end possiamo andare a Torino (400 km andata e ritorno) o Milano (300 kms andata e ritorno) o Pisa (300 km andata e ritorno), o altre parti con percorsi simili. Ma una diesel di ultima generazione, inquinerebbe di più con questi spostamenti? E una ibrida elettrica-diesel? Oppure una mild-hybrid (es Skoda Octavia) che però non è una full-hybrid? Se riesco a mettere la wall-box nel posto auto, certamente prenderei una plug-in, giusto?

        • Con una elettrica non vedo che problemi tu possa avere. Con autonomie di 350-400 km il tragitto casa lavoro lo copri con una ricarica la settimana, che sia di notte mentre dormi o di giorno mentre lavori. Per i percorsi del week-end visto che rientrano in meno dell’autonomia della machina, ricarichi quando raggiungi la destinazione. Tirando le somme non vedo una forte necessità di avere un wall-box condominiale, per le tue esigenze bastano le colonnine pubbliche e un pò di buona volontà.

          • La buona volontà c’è, ma le gambe non ci sono….. cammino poco e la colonnina è lontana dal mio appartamento. Cmq grazie, farò un pensierino.

        • Buona sera Roberto,
          non vedo particolari controindicazioni nell’adozione di un’elettrica. Ma le consiglio di far montare prima una wallbox nel suo posto auto.

      • Buongiorno Paolo,
        Io ho la fortuna di avere il parcheggio aziendale colle colonnine gratuite (e ne stanno aggiungendo altre) anche se in tempi normali andavo in ufficio in metrò (Milano). Ora invece lavoro da casa, ma comunque non vedo l’ora di potermi permettere un’elettrica (forse la Dacia Spring prossimamente) anche grazie al vantaggio sul lavoro (20+20 km).
        L’unico dubbio che ho è sul box: nel nostro condominio, l’impianto elettrico dei box è comune e condominiale. Chi l’ha ritenuto opportuno, come me, ha fatto mettere il contascatti per la presa elettrica nel box. Ma quale potenza ha l’impianto condominiale? Si potrà mettere la wallbox? Forse devo sentire l’elettricista condominiale… Boh.

        • Questo deve farlo verificare a un elettricista. Al quale dovrà anche indicare la potenza della wallbox che desidera installare. Nel suo caso una wallbox da 3,7 kW potrebbe essere più che sufficiente.

  9. Un amico mio ha comprato una bellissima jeep 3000 a gasolio e una favola , tra dieci anni varrà almeno 15/20 Mila euro , le auto elettriche dopo che la immatricoli non valgono nulla , soldi buttati al vento….io lo so che questo messaggio non lo pubblicate, solo quelli che vi fanno comodo …questo da’ l’idea della vostra ottusaggine

  10. Ho visto questo documentario-inchiesta di arte focalizzato sulle e-auto (fonte autorevole essendo un emittente franco-tedesca formata da canali delle televisioni pubbliche) https://www.arte.tv/fr/videos/084757-000-A/la-face-cachee-des-energies-vertes/ e qualche dubbio sorge spontaneo fra i tanti dati forniti con una ricostruzione storica assai interessante e dietro la quale si nasconde, ma neanche tanto, una strategia cinese di lungo termine e problematiche ambientali enormi fuori dall’Europa. Per tacere della favola elettrica norvegese che, in parallelo, vede lo sviluppo dell’estrazione del petrolio e del gas prodotti nello stesso paese.
    Riguardo all’affermazione “E la spaccatura più clamorosa riguarda l’automotive tedesco, colonna portante del made in Germany, con un ulteriore scontro sull’idrogeno. Soluzione impraticabile per la Volkswagen, praticabilissima per Mercedes e BMW.”, di recente ho visto un reportage sullo sviluppo delle FCEV e pare che né Mercedes (salvo per i camion ma solo dal… 2030), che ha interrotto anticipatamente la mini-produzione del GLC F-Cell, né Bmw (salvo forse in futuro per i “panzer-suv” di grandi dimensioni) siano interessate. Sull’idrogeno una cosa sola è sicura oggi: una valanga di soldi di contributi pubblici della UE, non solo nell’ambito della mobilità. Di una cosa sono ormai convinto: che c’è sempre un altro lato della medaglia per qualsiasi tipologia di trazione e che probabilmente, come afferma al termine l’inchiesta di arte, dovremmo cambiare noi mentalità e pensare ad uno sviluppo veramente sostenibile che vorrebbe dire “perdere qualche comfort”. Lo si farà? Non credo proprio… fino alla prossima crisi energetica globale e poi saranno dolori per davvero.

  11. Io sono dalla parte del metano e GPL che sono alimentazioni che come l’elettrico sono valide. Secondo me le case costruttrici dovrebbero continuare a portare avanti lo sviluppo e il perfezionamento di questi motori, non come la Fiat che ha abbandonato il metano😶. Speriamo bene… Per ora buon anno a tutti e che il covid ci lasci presto!

  12. Quanto mi manchera’ il piacere di guida e l’odore di benzina e olio bruciato della mia alfa romeo gt 2000 veloce del 1972. Purtroppo dovro’ guidare un elettrodomestico, anche questo e progresso…

  13. È ampiamente dimostrato che le polveri ossidanti provengono dai freni e dal rotolamento degli pneumatici oltre che in larga parte dalle biomasse da riscaldamento, mentre quelle emesse da un modello euro 6 d temp sono al limite del misurabile. Ergo perché essere faziosi con la scusa delle polveri? Freni e gomme le hanno anche le elettriche. Bell articoletto, poi i primi a scatenare guerre siete voi. Anche Bosch, primo produttore di componenti per auto elettriche è scettico, ma sarà sicuramente schierato pure lui…

    • I freni e le gomme le hanno anche le elettriche si, ma ti risulta che le elettriche abbiamo un tubo di scappamento?

      Appunto, allora evita di dire castronerie (avrei voluto usare un termine più consono ma mi censurerebbero).

      Tra l’altro le elettriche consumano meno i freni.

      Come se poi il grosso dell’inquinamento venisse da freni e gomme invece che dai puzzosi e inquinanti tubi di scappamento delle auto termiche.

      Vedo che alla malizia non c’è mai fine.

    • 1) le biomasse sono a bilancio ZERO per la CO2 ealtre sostanze , tanta se ne sottrae per fare la biomassa , tanta se ne produce bruciandola
      2) CON i combustibili Fossili invece si aggiunge CO2 e altre schifezze in atmosfera SEMPRE estraendoli in depositi che stanno li da milioni di anni (e che magari ci potrebbero servire in futuro)

      sul resto ti hanno risposto sotto

  14. Finalmente un articolo che evidenzia l’assurdità della contrapposizione di motore elettrico contro motore termico, da guerra di religioni.
    Ma questo stesso sito l’ha generata (è comprensibile) e anche i commenti a questo articolo sono sullo stesso tenore.

    Anch’io sono convinto che la trazione elettrica sia il futuro e certamente ci sono alcuni/molti che ne possono trarre vantaggio già oggi; ma non tutti.
    Io percorro 5.000-6.000 km l’anno e non ho un box per ricaricare.
    Che senso avrebbe per me spendere molto di più per l’acquisto e assoggettarmi alla scomodità dei lunghi tempi di ricarica?

    IN FUTURO (magari solo fra qualche anno), con l’evoluzione delle batterie, il loro costo si ridurrà, le ricariche saranno veloci e quindi anche nel mio caso sarà conveniente l’elettrico; più complesso e lungo è il percorso delle celle a combustibile e la creazione della rete di distribuzione dell’idrogeno.
    Ma non oggi; vi leggo appunto per essere al corrente dell’evoluzione tecnologica del settore.

    • Franco, non abbiamo generato un bel nulla, continuiamo a scrivere articoli rispettosi di tutti, ma veniamo regolarmente aggrediti in questo spazio da persone che offendono senza avere contezza dei temi si cui scrivono.

  15. Ho letto molti commenti che tirano acqua da una parte o dall’altra l’elettrico puro non mi sembra ad oggi una soluzione di massa per costi e per infrastrutture inesistenti o quasi ovvio che diesel e benzina dovranno essere sostituiti …io credo che l’anello che chiude il cerchio in attesa di prodotti tecnologicamente adeguati e sostenibili sia l’ibrido…ma quello vero no la truffa del mild….abbatte consumi consente grandi distanze .poi ovvio è una mia opinione….da proprietario di una Toyota mi sento di consigliare la scelta

    • Ho sostituito un’ottima ma ormai anziana Toyota Prius del 2007 e 300000km con una e-up.
      Dopo 8400km percorsi, posso dire che ricaricando a casa, con 1,6€ percorro 100km. Percorro circa 20000km anno, per cui saranno circa 320€. Ed avendo il FV, me ne rimborseranno circa 200€. Quindi, alla fine, 120€ per fare 20000km.
      E non paga bollo, ne manutenzione.
      Ciao

  16. Vado a metano da 40 anni
    Ho attualmente caddy maxi,30 € km 650 di autonomia..
    Percorrendo circa 20000 km all’anno spendo meno di 1000 Euro.
    Bollo 50 € assicuraxionev350 €annui
    I tagliandi sono come tutte le termiche
    Dentro è una ww cambio automatico comoda ed affidabile come una tedesca.
    Audi e ww hanno portato il motore a metano a livelli inimmaginabili e l’ignoranza che c’è sul carburante è ancora tantissima.
    Le auto a metano nn esplodono e possono andare nei parcheggi sotterranei (al contrario del gpl)
    I distributori di metano fanno quasi tutti orario continuato ed in Emilia addirittura, molti 700 2030 (ne esistono anche h24)
    Non ho mai capito perché audi e ww sono rimaste quasi sole nel metano perché i motori sono super e più giri più risparmi.
    Ho venduto l’ultimo caddy a 300000 e nn ho mai avuto un problema.
    Buon anno a tutti

  17. Per quelli come me che hanno passato i 50 , appassionati da sempre motori ,l’elettrico metterà fine a una delle cose più belle che ci hanno accompagnato da sempre , purtroppo il nostro stile di vita non è più sostenibile .,non possiamo continuare ad inquinare come abbiamo fatto fino ad ora ,ci vuole un cambiamento che sia l’elettrico oppure qualcos’altro che renda l’aria che respiriamo più pulita.Per quelli che dicono di trovare piacere a guidare elettrico ,be lasciamo perdere………

  18. Ah!!! …vi lamentate della guerra tra dieselisti, metanisti, elettrofili e gpllari?

    …benvenuti nel Club! Avete voluto la bicicletta (quella con solo i pedali, niente assistenza elettrica), beh, adesso pedalate!

    Tra un pochino arrivano anche gli idroggenisti, e sarà un bel tutti-contro-tutti.

    E comunque se potessero i sostenitori del diesel ce ne venderebbero per i prossimi 50 anni, incluso il buon Diess, non incensatelo troppo!

  19. A mio parere l’elettrico non è così pulito come si crede…..portiamo l’esempio di Mercedes…dalle carte della casa si evince che il confronto tra EQC e GLC è vinto dalla prima nell’arco di vita dell’auto dalla produzione allo smaltimento…la prima emette una quantità di CO2 di 34 tonnellate in atmosfera mentre la seconda ne emette complessivamente solo 37….quindi dove sarebbe giustificato questo avvento pseudo green elettrificato???..
    Io non lo vedo!

    • EQC (elettrica) batte GLC (termica). Infatti emette tre tonnellate di CO2 in meno. Anche secondo conteggi molto discutibili, come dimostreremo. Quindi?

  20. Ottimo calcolo per tutti riguardo la produzione di energia elettrica in Italia, peccato che la nostra produzione non copre il fabbisogno italiano, il restante lo importiamo dalla Francia e li sappiamo già bene come lo producono

  21. Salve, io abito al nord e se mi guardo attorno ci sono la bellezza di 128 centrali nucleari e se una fa il botto vista la storia?? Alla faccia del green… E le scorie le ricicliamio, come è successo in Germania, vedete le notizie di qualche anno fa……Come al solito invece di pensare come produrre l’energia in modo green, siamo partiti con il costruire le auto poi ci penseremo… Troppi interessi!!!!!

  22. Io abito in Umbria Perugia la centrale elettrica più vicino a me la centrale di Pietrafitta è alimentata da turbine alimentate a gasolio Questo è per chi ha dei dubbi a riguardo del carburante utilizzato sulle centrali elettriche italiane

  23. Un capitolo sulla guerra tra schieramenti visto dal punto di vista di uno degli schieramenti che scatena una guerra…in una parola CAPOLAVORO…

  24. Bisogna guardare le cose in prospettiva, cercando di non ragionare solo con i dati e gli scenari esistenti. Arriveremo tra un pò di anni in una situazione dove il numero di veicoli elettrici in circolazione e la futura diffusione di stazioni di ricarica V2G renderanno disponibili numerosi impianti di accumulo virtuale. Questa disponibilità a costo quasi zero permetterà di far crescere gli investimenti in impianti FV ed eolici, con benefici sul costo di generazione dell’energia oltre che la riduzione dell’inquinamento.
    Detto questo, da utente di vetture elettriche dal 2015, mi sono fatto l’idea che l’elettrico sia la soluzione ideale per le vetture di taglia piccola con impiego a corto e medio raggio.
    È in questa direzione che i governi dovrebbero concentrare la loro azione. Purtroppo oggi ne i governi ne la maggior parte delle case costruttrici stanno facendo questo.
    Nel futuro credo che ci sarà spazio per i diversi tipi di motorizzazione e soprattutto chi ama i grossi SUV e vuole continuare a muoversi per lunghe distanze a velocità sostenuta non troverà certo conveniente (economicamente) e piacevole passare all’elettrico.
    La verità, come avete già detto, è che viaggiare in elettrico richiede un addattamento ed un cambio di mentalità. Fatto questo otterrà di non inquinare e di risparmiare un bel pò di soldi in carburante e manutenzione, e soprattutto NON tornerà più indietro.

  25. È proprio vero, in Italia ci sono 60 milioni di allenatori.
    L’anno scorso abbiamo scoperto che ci sono anche 60 milioni di virologi..
    Ora scopriremo che ci sono pure 60 milioni di ingegneri.
    Un caro augurio per il nuovo anno ai ragazzi di Vaielettrico e W L’AUTO ELETTRICA!

  26. I cinesi molti anni fa, rendendosi conto di non poter competere con l’industria automobilistica europea che ha oltre 100 anni di esperienza nel settore automotive e dei motori termici, hanno puntato con decisione sull’elettrico sviluppando modelli di auto, furgoni, camion e bus elettrici, oltre batterie al litio molto performanti. Gli europei e gli altri hanno semplicemente dovuto accettare la sfida, volenti o nolenti, per non rimanere indietro lasciando così campo libero agli orientali. Ciò porterà sconvolgimenti, rimescolamento delle carte ed una guerra durissima. Ma i giochi sono fatti ed è impensabile tornare indietro. Infine va osservato che se svilupperemo le rinnovabili ed in particolare le comunità energetiche, potremo affrancarsi quasi del tutto dalle fonti energetiche fossili

  27. Va tutto bene quanto scritto, solo penso da quel divoratore di kilometri che ero prima di andare due anni fa ,in pensione, 150mila km annui , minimo, che coloro che dicono che non tornerebbero mai indietro, non fanno sicuramente un lavoro come era il mio. A questo problema però, l’industria col tempo troverà una soluzione. Al proposito mi incuriosisce il fatto che non abbiamo ancora pensato ad una cosa molto semplice, cioè a produrre batterie standardizzate,tipo stilo, per intenderci. Tu vai al distributore e lui con un apposito carrellino in un niente ti tira giù il pacco batterie (2/3/5/8 a seconda di quante ne porta la tua auto) e te le sostituisce con altrettante cariche. Tu paghi e riparti. Ditemi se è una cosa fattibile e risolutiva del problema autonomia oppure no

  28. In una società veramente libera dovrebbe esserci sempre la possibilità di scegliere che tipo di auto guidare (elettrica, metano, diesel, benzina). Non condivido il voler penalizzare a tutti i costi chi preferisce un’auto con motore endotermico.

  29. Credo che non bisogna assolutamente smettere di produrre le auto a Diesel perché le auto elettriche è vero che durante l’ utilizzo non inquinano ma lo smaltimento delle batterie inquina ugualmente quindi è meglio continuare a goderci le nostre comodissime auto a Diesel.
    Le auto elettriche hanno prezzi folli fanno meno chilometri di un auto a Benzina e ci vogliono ore per ricaricarle, Le batterie non hanno una vita lunga dopo 5 anni vanno sostituite e sono costose.
    Dov’è la convenienza economica e ambientale ?

      • Hai dimenticato di dire che per la tesla modello base ci vogliono 54k euro… Non so se tutti dispongono di una cifra del genere per potersi svegliare anche perché il mercato non elettrico con poco più della metà offre mezzi di tutto rispetto. E non parlarmi che con gli incentivi praticamente te la regalano … il super bollo per ora non si paga ma sulle elettriche da 250cv in su fra qualche anno si pagherà come si paga sulle corrispettive non elettriche in quanto tassa di lusso non “di inquinamento”

    • Al di la della CO2 ci sono altri vantaggi e lo sapete bene.

      Fate solo finta, probabilmente sei un meccanico o hai parenti meccanici o altri interessi nel settore.

      1) niente più gas di scarico e odori nauseabondi (dovrebbero arrestare chi rema contro l’auto elettrica per attentato alla salute pubblica)

      2) auto con pochissima manutenzione.

      • E tutti i pesticidi nel cibo che mangi? E gli ormoni nella carne? Quanta gente andrebbe arrestata per attentato alla salute? Il fanatismo è il peggiore dei mali

        • Infatti arrestano chi mette i pesticidi nel cibo e gli ormoni nella carne. E c’è una ragione: per la legge è un reato. E’ fanatismo? Giudichi lei.

      • L’elettrico è una pagliacciata vogliono soltanto cercare di sostituire le auto a combustione interna perché mercato è fermo….

        • Basta questo per capire chi sei. Tutto il resto è fuffa pura (però, tanto per capirci, il litio si estrae in Sud America, non in Africa) Sei un disturbatore: sparisci

  30. Viva il motore termico. Che vuole quelle ciabatte elettriche se le compri e ci lasci in pace. Lasciateci i nostri motori a benzina 4 6 8 10 12 cilindri. Basta downsize delle cilindrate, basta tasse folli sui cavalli. Lasciate i sgommare c’è spazio per tutti!!!!

    • Torna pure sui siti di auto termiche, io non ci vengo li a commentare contro le auto termiche.

      Voi invece si.

      Chi è il prepotente?

      • Io rimango sinceramente stupito dalla quantità di commentatori contro le auto elettriche presenti su questo sito dedicato. Se ci riflettete è incredibile…perché spendono tempo ed energia a farlo? Leggeranno anche gli articoli, prima di commentare, o magari si limiteranno al titolo o poco più, per poi sparare a zero?
        Mah…

        • A pensar male, Fabrizio…più questo sito ha successo ed è seguito, più aumentano le aggressioni verbali che fanno pensare a qualcosa di sistematico e organizzato.

        • È la paura che lo fa agira così, per alcuni.

          Sentono minacciato i loro piaceri e le loro passioni.

          Molti uomini si lasciano sopraffare da nostalgia ed emozioni.

          Ma l’irrazionalità non è sinonimo di grande intelligenza.

      • Beh, questo è proprio un commento da fanatico.

        Mi ricorda gli staff di certi politici su Twitter, che “oscurano” i non-fan; così i fan sono isolati in una bolla, in una confort-zone che dà loro l’impressione che TUTTI concordino con il loro leader.

    • Grande Marco sono pienamente d’accordo con te , viva i motori termici , questi non capiscono che cos’è una vera auto , non hanno mai guidato delle auto v 12 , loro preferiscono della ciabatte elettriche che quando le accendi non fanno neanche il rumore di un girarrosto . Fra un po’ ci ficcano su le auto elettriche con guida autonoma che non puoi fare manco un testacoda , ecco , da quel momento avranno rovinato completamente le auto , perchè quelle non sono macchine , saranno elettrodomestici a forma di ciabatte

      • A prescindere dall’imprescindibile, cioè dalla situazione ambientale, il rendimento e l’essenzialità del funzionamento del motore ad induzione non sono paragonabili a qualsiasi motore a combustione pistoni e manovelle.

        Se confronti le trasformazioni del movimento del motore endotermico alternato, dove i pistoni scorrono nei cilindri spinti dall’esplosione di energia chimica e le bielle girano su manovelle per originare un movimento rotativo ti rendi conto della complicazione che comporta, delle perdite di energia, dell’attrito, del calore e delle emissioni per combustione.

        Se oggi non siamo nelle migliori condizioni con le alternative ai motori a ciclo Otto e Diesel è perché non è stata fatta ricerca sulle possibili alternative.

        Tesla e le batterie agli ioni di litio hanno dimostrato che l’elettrico era una realtà tangibile ed ora la ricerca tecnologica sull’elettrico prosegue inarrestabile ovunque.

        Le previsioni che indicano nel 2030 la presenza di rilevanti quantità di motori a combustione (tre quarti dei nuovi veicoli) non sono attendibili.

        Costruttori di vetture e di componentistica come Bosch, perseguono comunque la ricerca di efficienza nel motore diesel e a benzina. Diciamo che diversificano gli investimenti.

        Gli ultimi sviluppi prevedono sistemi per il trattamento dei gas di scarico che ridurranno le emissioni di particolati dei motori a benzina fino a un livello del 70% inferiore rispetto allo standard Euro 6d in condizioni di guida reali.

        Ma questi sistemi aggiungono complicazione a motori a combustione già complessi e sono costosi, abbisognano di manutenzione, ingombrano, pesano e riducono la già scarsa efficienza dei motori a combustione.

        Oggi sono stati adottati motore a benzina a ciclo Atkinson e Miller che teoricamente arriverebbero al 37% di rendimento, ma quello reale risulta inferiore al 15%.

        Una cosa è certa: abbassando le emissioni nei motori a combustione si aumentano i costi, mentre le auto elettriche a batteria e a fuel cell sono sempre più efficienti, aumentano l’autonomia, la durata dei cicli carica scarica delle batterie, calano di prezzo e presentano costi di manutenzione limitati grazie alla loro essenzialità di funzionamento.

    • Non c’è spazio per tutti. Non c’è nell’atmosfera per la CO2; non c’è nei nostri polmoni per i gas di scarico; non c’è nei pozzi per tutto il petrolio che servirebbe per continuare a fare i bulli con i V12 fino al Duemilacento.

  31. Entro un paio di decenni metteranno in piedi centrali a fusione nucleare: questi sono gli ultimi rantoli dei dinosauri.

    • Si aspetta e spera , altra scusa per rimandare perché arriverà L’idrogeno o la fusione nucleare , questa ultima poi e’ grossa , stiamo ancora pagando lo smaltimento del nucleare normale e ci Buttiamo in una cosa che e’ ancora sperimentale ?così facciamo il gioco delle lobby del petrolio e dell’auto che vogliono farci rimanere bloccati dietro al potere di essere LORO distributori di energia anziché produrcela da soli

  32. “Oltre che della sostenibilità, partendo da un bilancio (nell’intero ciclo di vita) già oggi ampiamente favorevole all’elettrico.”: scusate ma questa frase, ad oggi, è a dir poco inesatta. Ho portato a questa redazione i documenti ufficiali di Volkswagen e Mercedes, recentissimi e certificati dal TUV, che dichiarano che le auto elettriche emettono più CO2 di un’auto diesel anche considerando un ciclo di vita irrealistico (200000 km, quello reale è molto ma molto inferiore, secondo dati ufficiali). In particolare le elettriche con batterie più grandi. Ci sono numeri, incontrovertibili, messi nero su bianco proprio dai massimi sostenitori dell’elettrico, che infatti parlano di carbon neutral solo perché hanno deciso che compenseranno sì/no/forse/domani le emissioni di co2 con dei progetti green, ma ovviamente la compensazione non è legata all’elettrico. Oggi, 2021, le cose stanno così: l’elettrico (sia di VW che di Mercedes) emette più co2 di una vecchia Golf VII Tdi, questo è quanto dichiara la stessa Volkswagen. Questi documenti li ho portati all’attenzione della redazione che ha promesso di studiarli e, forse, di scriverci un articolo.

    In futuro le cose cambieranno? Probabile. Ma oggi stanno così e se e quando le cose cambieranno serviranno delle certificazioni attendibili (e non lo studio fatto da un blogger giapponese dalla sua casina in montagna) che possano dimostrare questo cambiamento.

    E scrivo queste cose non perché sono schierato, ma per amor di verità.

    • Appunto porti esempio di studi fatti da chi deve rallentare l’avanzata del l’elettrico per necessità come Toyota che e’ prima al mondo per l’ibrido e non vuole perdere questa leadership

    • Caro Enzo, abbiamo appurato che i documenti di Volskwagen e Mercedes da te ripetutamente sbandierati, si basano su dati che risalgono al 2012, quindi ad oggi sono del tutto inattendibili. Tra l’altro ti è sfuggito un piccolo particolare: Volkswagen dice esplicitamente che la nuova piattaforma dell’ID3 è concepita per abbattere le emissioni di oltre il 50%. Quindi le tue congetture sulla capacità delle batterie sono campate in aria. Comunque, a breve forniremo un’analisi puntuale. Nel frattempo potresti astenerti dal ripetere come un disco rotto che le auto elettriche emettono più CO2 delle termiche, perchè è semplicemente falso.

  33. Inutile cercare razionalità nei difensori nel termico. Sono pura irrazionalità, nostalgia e passato elevato a mito.

    Per me sono un nemico ottuso che arresta un cambiamento necessario ed urgente. Li condanno senza pietà.

    Meno male che il tempo sostituirà le vecchie generazioni con le nuove.

    Ci sono cose più importanti delle passioni.

    • Premetto che non sono ne per l’uno ne per l’altro “partito”.
      Ma scrivere : un nemico ottuso che condanno senza pietà è un po’ fortino, come una persona che vuole imporre il proprio pensiero perché ha la verità assoluta.
      Che però nessuno ha, si sa solo quello che leggiamo dalle informazioni che ci danno e noi dobbiamo farci una idea.
      Anche perché non penso che fino a ieri andava in giro con una Baker Eletric del 1903.
      Ricordo che anche l’auto elettrica è vecchia di 120 anni, ma si è evoluta proprio come il termico che,ovviamente, non è quello del 1930.

      • Assolutamente no.

        Abbandonare il termico per l’elettrico deve diventare il nuovo “non uccidere” che nessuno si sogna di mettere in discussione tanto è nelle cose.

  34. Purtroppo come in tutte le cose le persone non hanno vie di mezzo.
    Per me bisogna aspettare solo che le grandi industrie si muovano per velocizzare le ricariche, in quanto a mio avviso, le autonomie sono sufficienti.
    Insomma, se si riuscisse a portare i tempi di ricarica come quelli dei motori termici scommetto che dal giorno dopo tutti avrebbero sotto casa un’auto elettrica.
    Parliamoci chiaro, alla gente di aspettare 20 o 30 minuti per caricare l’auto da fastidio, e non parliamo di minuti in coda, ma di minuti alla “spina”.
    Questo ridurrebbe anche il rischio di vedere le città o le aree verdi sommerse di colonnine e pannelli fotovoltaici, o peggio ancora, pale eoliche.
    Poi, nel corso degli anni, si può sprecare tempo ed energia a sviluppare batterie che rendano maggiormente su autonomia o potenza, ma questi sono problemi secondari, almeno per me.

      • Deve capire la prospettiva di chi abita in appartamento/condominio, per cui la soluzione è la ricarica in stazione di servizio dedicate.

        Capisco che vive in case singole la prima soluzione che viene in mente è la ricarica casalinga notturna.

        Ma lei deve capire che molti nemmeno la prendono in considerazione la ricarica casalinga notturna.

        • Ma, scusa la domanda, perché se abiti in appartamento non la puoi caricare di notte? Le colonnine tipo 2 mica le spengono di notte. Se colleghi la macchina la sera alla colonnina, la mattina la trovi carica, non è che devi uscite alle 3 di notte a spostarla.

          • Certo…peccato che se invece di quattro gatti ad avere le auto elettriche fossero già il doppio di colonnine libere nn c e ne sarebbero più.

          • Concordo, quando ci saranno più auto elettriche ci saranno più colonnine e meno imbecilli che ci parcheggiano davanti un’auto termica.

        • Io vivo in un appartamento ma ho il box auto e ho installato lì una wallbox con la quale ricarico la mia e208 (dal mio contatore). Il problema è solo per chi vive in appartamento e non ha neanche un box auto privato. Poi posso capire che oggi non sembra interessare a nessuno installare colonnine nei cortili interni dei condomini ma non sarà sempre così. Se 6 famiglie su 10 in un condominio avessero l’auto elettrica il discorso delle colonnine sarebbe subito all’ordine del giorno alla prima assemblea.

      • Scusate un attimo, è più logico avere una batteria che ti garantisce 600 Km ma si ricarica in, neanche interamente, in 20/30 minuti oppure avere una autonomia anche di soli 300 Km ma con la possibilità di poter ricaricare interamente in 5.
        Per me è più ovvia la seconda per due motivi :
        1 i lunghi viaggi non devono essere pianificati per cercare colonnine con app o quant’altro,mi fermo, rifornisco e riparto.
        Dovete immaginare come sarà un’area di servizio con minimo 30 auto elettriche.
        2 credo che costi molto meno sviluppare delle colonnine che ci mettono meno tempo a ricaricare ( considerando che l’energia di cui si ha bisogno è sempre quella) che spendere tempo e soldi in nuove tecnologie sulle batterie che, a mio avviso, possono essere fatti anche quando l’elettrico sarà la percentuale di veicoli maggiore.

          • Mi scusi, ma allora che differenza dovrebbe esserci da una colonnina tradizionale a una superfast ?
            I tempi cambiano anche se la batteria è sempre la stessa.
            Come anche le wall -box, diverse potenze, diversi tempi di ricarica.

          • Le colonnine tradizionali in corrente alternata (AC) possono ricaricare a potenze fino a 22 kW; quelle fast in corrente continua (DC) fino a 50 kW, quelle hyper fast fino a 350 kW. Ma ogni auto, quindi ogni batteria, può accettare solo certe potenze. il “collo di bottiglia” sta proprio qui. Gran parte delle auto, per esempio, non accetta più di 7,5 kW in corrente alternata. E nessuna batteria al momento accetta ricariche a 350 kW. Anche se le accettasse, non riuscirebbe mai ad incamerare 300 km in 5 minuti. Tra l’altro la velocità di ricarica crolla quando la batteria raggiunge l’80% della sua capacità. Sono limiti imposti dal caricatore di bordo per la ricarica in corrente alternata, e dalla chimica delle batterie per quella i corrente continua. Ecco perchè ho scritto che i tempi di ricarica che ipotizza lei si potranno ottenere solo con batterie di nuova generazione, con chimiche e strutture completamente diverse. Che probabilmente avranno un’autonomia di 600-700 km con il medesimo ingombro e minor peso.

  35. Mi piace L’ idea delle piste per bici (perché devono essere necessariamente elettriche?) mi piace pure L’ idea di ottenere un’ aria migliore in città. Faccio una domanda: quanti di voi possessori di auto elettriche e paladino del nuovo futuro usano in riscaldamento a
    Pellet in casa per risparmiare sulla bolletta del gas? Io giro molto in bici (abito in pianura
    Padana) e devo dire che L’ aria puzza costantemente di legno bruciato più che da gas di scarico delle auto. Durante il primo
    Lockdown (marzo/ aprile) non circolava nemmeno un’ auto e L’ aria era costantemente inquinata dai riscaldamenti a legna. Oltre a pensare all’ auto bisognerebbe eliminare L’ ipocrisia delle persone che si nascondono dietro ad un singolo problema.
    Che ne pensate?

      • Nell’articolo suggerito si “dimentica” di indicare che il valore di polveri sottili che non sono praticamente diminuite.
        Qualcuno nei commenti scriveva che la CO2 non è un inquinante… mi sembra poco corretto prendere la co2 come indice dell’inquinamennto quando fa comodo mentre normalmente per demonizzare le auto inquinanti si parla del pm10.
        Trovo questo sito abbastanza equilibrato pur essendo apertamente sostenitore dell’elettrico, purtroppo con quell’articolo mi siete un po’ scaduti.
        Continuerò comunque a leggervi

        • Noi, come l’Esa e le Arpa regionali, abbiamo sempre considerato gli ossidi di azoto (Nox) il vero termometro dell’inquinamento. Sono i gas più tossici e sono precursori delle polveri sottili Pm5 e PM2,5. Le PM10 risentono di fattori metereologici molto variabili (a Roma durante il lock down provenivano in gran parte dalle sabbie del Sahara algerino e Libico). La CO2 è il principale gas serra ed è la causa del surriscaldamento globale. Se la concentrazione in atmosfera continuerà ad aumentare, a fine secolo la temperatura media salirà di 3-4 gradi e metà del Pianeta sarà invivibile per l’uomo. Lei dice che siamo di parte, ma queste sono le valutazioni dell’Iccp, l’organismo scientifico dell’Onu.

    • l’ho notato anche nel paese dove abito, in inverno, alla sera non puoi uscire di casa per la puzza di legna bruciata, a volte anche plastica bruciata perchè evidentemente qualcuno usa il camino come inceneritore.

      • Ma abitate tutti in montagna?

        Bene i comuni che vietano l’accensione dei camini.

        La legna è un modo obsoleto, inquinante.

        Quando gli esseri umani saranno capaci di non farsi dominare da emozioni, passioni e sensazioni?

        Razionalita perdio, razionalità!

        Sono povero eppure mi riscaldo coi normali termosifoni, pazienza per la bolletta invernale, si rinuncia ad altro.

        Chi usa la legna è un egoista da bacchettare e basta.

        Niente scuse.

        E se mi regalano un metodo di riscaldamento anche meno inquinante del metano stacco pure quello.

    • Abito in un paesino di campagna in pianura padana. Durante il lockdown, dal mio giardino, non ho assolutamente percepito la situazione di inquinamento dell’aria da lei descritto, anzi a fine Marzo ricordo di aver percepito distintamente il miglioramento della qualità dell’aria. Ad onor del vero ricordo anche che Marzo ed Aprile sono stati mesi più caldi del solito, nei quali il ricorso a stufe e camini è stato meno intenso del solito.
      Posseggo una caldaia a pellet 3 stelle e le garantisco che, accensione a parte, l’odore di legna bruciata che emette è quasi trascurabile e di molto inferiore a quello prodotto da molti miei vicini che utilizzano stufe e caminetti a legna.
      Oggi poi esistono caldaie/sfufe a pellet 5 stelle con emissioni veramente basse.
      C’è poi da aggiungere la cattiva abitudine di bruciare gli scarti degli sfalci e potature che genera fumi ancora più puzzolenti.

  36. Bell’articolo che condivido. Peccato che poi molti commenti qui sotto, fatto salvo un troll, mi pare non abbiano capito il senso dell’articolo… Ciò detto, buon anno a tutti 😀

  37. Difficile immaginare che su un sito dal nome vaielettrico si possa trovare un articolo equilibrato. E invece è la norma. Complimenti vivissimi, continuerò a leggervi sperando di poter passare quanto prima anche io ad una elettrica

  38. Il punto è che questa sfida ormai in mano ai cinesi che hanno il monopolio delle miniere di materie prime e che,privi di una tradizione motoristica come in Europa ,hanno tutto l’interesse a buttarsi a capofitto nell’elettrico, di contro noi, forti della tradizione motoristica della Ferrari, dell’Alfa per citarne solo alcune, saremo condannati alla irrilevanza ed alla colonizzazione tecnologica più di quanto non avviene già adesso.

    • Nulla ci vieta di sviluppare la nuova tecnologia. Se ci facciamo superare dai cinesi è solo per colpa nostra: la resistenza al cambiamento non ferma il cambiamento ma mette fuori mercato chi cerca di fermarlo.

    • Questo atteggiamento disfattista e piagnucolone dell’Italia “ormai” sempre inesorabilmente condannata al declino è proprio quello di cui dovremmo fare a meno, tanto per iniziare.

      • Non dovremmo fare a meno dell’atteggiamento, dovremmo fermare il declino con qualcosa di concreto… Poi probabilmente l’atteggiamento sparirebbe di conseguenza.

  39. E l’auto elettrica pensa che non inquini ? Ahahahahahah , lo smaltimento delle batterie inquina mooooolto di più , le auto elettriche vengono costruite solo perchè i politici hanno interessi di soldi , io dico quello che penso , e fra un po’ di anni ve ne accorgerete anche voi di questi problemi , ragionateci.

    • Ok, Vivaildiesel. L’avevamo già capito, sai, che preferisci il diesel? Inutile ripetere tre volte le stesse banalità, oltretutto false come abbiamo dimostrato migliaia di volte. Buon anno e buon viaggio

      • Mio caro Massimo Degli Espositi , ne è proprio sicuro che siano false ? Oppure lei è un politico corrotto con interessi economici ? Ma questo non mi interessa , io sono qui solo per esprimere le mie idee sui motori , non sulla politica , buon viaggio anche a lei .

    • Boh a volte penso che rimarremo sempre gli ultimi noi italiani a capire le cose , qui non si tratta di destra o sinistra , juve o inter , qui si tratta di economia , il mondo ha scelto l’elettrico e che ci piaccia o no questa e’ la realtà che ci aspetta , il passaggio va fatto con calma senza distruggere un settore come l’automotive tradizionale , ne demonizzare le auto a combustione interna che hanno cambiato la vita di tutti noi , ora però l’alternativa c’è ed e’ valida provate una Tesla model 3 , le prestazioni la ricarica veloce ecc ecc e poi potrete parlare , comprate quattroruote di questo mese e vedrete la prova di model 3 con Alfa Giulia e Bmw serie 3 …… non c’è storia demolita l’italiana e la tedesca….SVEGLIAMOCI o saremo spazzati via dal cambiamento.

      • Avrebbe potuto evitare il “consiglio per l’acquisto” di un media concorrente, tra l’altro molto recalcitrante nell’accettare la svolta elettrica.

    • “lo smaltimento delle batterie inquina mooooolto di più”

      FALSO, FALSO E STRAFALSO.

      Ripetizione di cose sentite altrove da gente che ha interessi economici nel termico, infatti nessuno è capace di quantificare il “molto di più”, perché sono solo parole non vere ripetute per crogiolarsi nelle vostre battaglie personali contro l’elettrico che vi toglie il giocattolo che fa brum brum.

      • EVFanatic , una volta mi hai dato dell’ignorante e io ti ho risposto , te lo ricordi ? Vedo che non leggi bene i miei commenti , io ho scritto anche che le auto elettriche non sarebbe un problema costruirle , ma senza distruggere le auto a motore termico ? Ma perchè farlo , e poi è vero che lo smaltimento delle batterie inquina , io sono del settore e quindi me ne intendo di queste cose , le vedo ogni giorno , e quelli che tu chiami “giocattoli che fanno brum brum” , sono macchine con anni e anni di studio , progettate dai migliori ingegneri e tecnici , se non ti piacciono le auto con motore termico fai prima a dirlo , come faccio io con l’elettrico

    • Penso a quando il parco auto elettrico sarà al 60%,all’energia necessaria per ricaricarle,soprattutto in inverno che i fotovoltaici non producono.E quanta ne servirà se aumenteranno gli elettrici,tuttavia sono certo che la strada da percorrere sia questa.parliamo di bici elettriche,invece che mettere batterie,perché non si pensa ad una sana pedalata e ad una sana sudata?

      • Non fare l’errore di pensare che tutti carichino insieme… Io per esempio caricherei 1 volta a settimana, suocera pure, se mia moglie avesse lelettrica invece caricherebbe ogni 2 giorni… E si carica a bassa potenza, cioè 2,3kW per tutta la notte. Quasi tutti gli impianti domestici sarebbero idonei.

        Lodevole l’invito ad andare in bici, vado in bici a lavorare tutte le volte che posso pioggia permettendo, ma non posso portare i figli a scuola in bici… Forse tra pochi anni quando saranno più grandi, ora non posso rinunciare all’auto.

      • Ottima osservazione Livio. Ma in più dovremmo parlare non solo dell’energia in più necessaria ma anche della potenza richiesta. Se l’attuale parco delle elettriche diventa 10, 20, 50% che potenza serve per soddisfare la domanda? Qualcuno ha dei dati in mano?

        Rovert, qui non possiamo parlare ovviamente solamente delle villete, perché se gli abitanti delle città/condomini devono caricare da qualche parte, forse alle colonnine fast… Quindi anche qui abbiamo bisogno dei dati scientifici e non soffermarci sempre ai 3% delle macchine elettriche.

        EVFanatic, eh sì, forse quella fatica della derivazione contadina ci può salvare. Infatti dobbiamo svegliarci e imparare a consumare meno energia. Se invece tutti abbiamo sempre più gicattoli brum brum, l’energia da qualche parte dobbiamo pure produrla

        • Per fornire la potenza quando richiesta si useranno sempre di più accumuli di vario tipo, sia locali che distribuiti e V2G, sfruttando l’ampia variazione di domanda che c’è tra il giorno e la notte. Inoltre la gran parte delle auto saranno caricate a bassa potenza per ragioni economiche. Il mercato elettrico cambierà molto nel prossimo futuro, e non necessariamente in peggio perché accumulare energia sta diventando più economico che introdurre capacità in eccesso solo per gestire i picchi di domanda.
          C’è un punto di criticità nei giorni di esodo, in concomitanza con la partenza per le ferie e in generale quella che gli americani chiamano “driving season” la bella stagione in cui molti vanno in giro in auto: fortunatamente coincide per lo più con il periodo primaverile e estivo in cui il solare produce di più, per cui la domanda di ricarica combacia bene con l’aumento di produzione di questa fonte energetica.
          Il problema vero per la rete elettrica non sono le auto ma i riscaldamenti: se si vogliono usare le pompe di calore in inverno il solare non ci può aiutare più di tanto e non esiste ad oggi un sistema di accumulo a lungo termine efficiente ed economico.

  40. Ottimo articolo Direttore, tutto corretto.

    Mi permetto solo di aggiungere:

    – benzina, gasolio ecc. oltre alla CO2 emettono anche idrocarburi incombusti (COV, HC), ossidi di azoto, di zolfo ecc e la sua filiera (oltre a quelli precedentemente citati emette cromo esavalente, piombo, idrogeno solforato, toluene e tanti altri metalli pesanti e porcherie chimiche d’ogni forma e foggia;

    – la CO2 è climalterante (ma per assurdo si può combattere con la vegetazione), gli altri inquinanti sono mutageni e cancerogeni e si possono combattere solo con la chemioterapia e la radioterapia;

    – inoltre gli inquinanti mutageni vanno in alcuni casi a depositarsi su coltivazioni e foraggio da bestiame arrivando in parte anche sulle nostre tavole.

    L’elettrico è la soluzione più intelligente di tutte anche in prospettiva, tutti coloro che lo attaccano o cercano di contrapporre altre tecnologie lo fanno solo per interessi diversi da quelli del pianeta e della salute pubblica.

    E aggiungo: diffidare di coloro che promuovono l’idrogeno per autovetture, sono solo dei subdoli amici dei petrolieri che cercano (siccome l’idrogeno di fatto è una tecnologia ancora acerba (oltre che energeticamente perdente)) di confondere le idee a chi magari potrebbe acquistare l’auto elettrica lasciandolo nell’indecisione e farlo continuare con auto a combustione interna.

    • Ma guarda che e molto più semplice di come la metti tu…senza infrastrutture ( cosa che durerà i prossimi 20 anni almeno) e senza autonomia è ovvio che una persona scelga le auto tecnologicamente avanzate ( per intenderci le endotermiche) rispetto ad auto a bassa tecnologia ( per intenderci le elettriche).
      Poi qualcuno potrà scegliere per carità ma la stragrande maggioranza no.

  41. Bell’articolo complimenti , tuttavia manca un approfondimento importante , il mondo dell’auto tradizionale e’ una lobby che va a braccetto con la lobby del petrolio ed ecco perché c’è uno scontro politico dietro.
    Non ci ricordiamo che quando andiamo a fare rifornimento in realtà paghiamo tasse occulte allo stato ma anche alle lobby del petrolio ?
    L’elettrico come le rinnovabili sono fonti LIBERE oltreche’ pulite , e basta col dire dell’inquinamento del ciclo di produzione , perché la produzione di auto normali inquina ugualmente , piuttosto andiamo a dire che bisogna ricaricare le auto elettriche con impianti fotovoltaici , allora vedrete come tornano i numeri e anche sui tempi di ricarica basta lasciare l’auto attaccata alla presa tutta la notte e avrete sempre l’auto piena di energia gratuita e rinnovabile grazie allo scambio sul posto infatti ciò che consumiamo di notte ci verrà restituito ,per l’energia fotovoltaica ceduta in eccedenza in estate.

    • Dalle sue conclusioni si può dedurre che lei abita in un villino, dove ha installato fotovoltaico sul tetto, e dove ha a disposizione un garage per ricaricare l’auto durante la notte. Presuppongo anche che le sue esigenze lavorative non richiedano una percorrenza giornaliera superiore ai 300/350 km. Perfetto, le condizioni ideali per possedere un’auto elettrica! Che percentuale di popolazione pensa che si trovi nella sua stessa situazione?

      • Mi risulta che il 30-40% della polazione italiana sarebbe nelle condizioni di disporre di impianto fotovoltaico e ricarica domestica. Aggiungiamo i luoghi di lavoro che potrebbero attrezzarsi su entrambi i fronti. Poichè la penetrazione delle auto elettriche è oggi inferiore al 3%, direi che c’è un certo margine. Non le pare?

        • Certo che ci sono margini, ma come ho già detto in un commento precedente i tempi non sono ancora maturi, ma si dovranno creare i presupposti per l’utilizzo generale dell’elettrico. Presupposti che sono: produzione nazionale di elettricità all’80% da fonti rinnovabili, miglioramento della tecnologia delle batterie (durata ed impatto ecologico), punti di ricarica adeguati in numero e diffusione, veloci, con prezzi non speculativi, diminuzione dei prezzi delle auto medie, perchè non tutti possono accontentarsi di un’utilitaria.

          • Quindi, siccome l’elettricità è “pulita” solo al 40%, andiamo avanti con le auto “sporche” al 100%’

      • Si certo chi come me abita in casa singola ha dei vantaggi ma anche le case a schiera possono montare il fotovoltaico, comunque con le tariffe flat di alcune compagnie si può ricaricare velocemente a un costo basso pian piano arriveranno anche benefit aziendali X disporre di colonnine al lavoro.
        Adesso con il Superbonus 110% anche i condomini possono minare fotovoltaico e colonnine di ricarica gratuitamente

        • Mi piacerebbe, ma tempi purtroppo ancora lontani. Abito in Spagna, in un condominio di alto livello sul mare, sul tetto non abbiamo spazio per il fotovoltaico, ma non sarebbe un problema perchè si spende per l’energia molto meno che in Italia. Io ho tutto elettrico, riscaldamento, acqua calda e cucina, con le nuove pompe di calore si spende veramente poco (90 mq, spendo una media di 80/90 € al mese). Ma i posti auto nel garage condominiale sono molto piccoli e non si possono fare impianti individuali. Poi, io esco a settimane alterne, ma quando parto non faccio mai meno di 2000 km in 3 giorni. La situazione colonnine in Spagna non è migliore dell’Italia e sarei in difficoltà a svolgere il mio lavoro.

          • 2000km in 3 giorni? Senza mai fermarsi? Niente pranzo? Niente pipì? Niente sonno? Niente soste dai clienti? Basta una mezz’oretta per ricaricare decentemente o, almeno, fino alla sosta successiva. Basta organizzarsi e cercare posti con le colonnine: supermercati, hotel, ristoranti, …

  42. Peccato che il futuro sia già cominciato,benché molti facciano finta di non volerlo capire.
    Ora,a mio vedere in questo momento esistono solo due possibilità:o si accetta questo cambiamento epocale cercando di assecondarlo,oppure si continua a negarlo in maniera del tutto sterile e francamente ripetivamente stucchevole.
    Se si è dei cinquantenni,nessun problema perché per tutto il tempo che vi rimane come guidatori attivi,potrete continuare a guidare mezzi simili a quelli che utilizzate oggi;se al contrario siete dei quarantenni(o ancor di meno),allora mettetevi pure l’anima in pace perché arriverà un momento tra pochi anni in cui -vi piaccia o meno-sarete costretti a guidare un auto che non avrà un motore termico.

    • Sono ultra cinquantenne, ma la mia prossima vettura sarà sicuramente elettrica a dimostrazione che a volte gli ultracinquantenni sono più avanti dei ventenni.

  43. Sarà detto tutto e il contrario di tutto.
    E non vedo alcun buon motivo per cui le varie interpretazioni divergenti possano urtare la sensibilità di qualcuno.
    Però, giustamente, c’è un fatto: provate ad allenarvi in bici e a respirare l’aria su strade trafficate o a vivere o lavorare in spazi che comunque chiusi, subiscono questa influenza anche perché non c’è impianto di trattamento aria che mitighi completamente ai problemi di inquinamento ed ai danni respiratori che arreca a chiunque alte concentrazioni di inquinanti dell’aria.

    Alla fine, per i più, sopra ogni dibattito, sarà il prezzo più vantaggioso per il consumatore, dell’auto elettrica, ad imporsi sul mercato e nel futuro prossimo, il driverless on demand gestito dall’intelligenza artificiale ad imporsi definitivamente.

    Ritengo comunque che la mobilità elettrica abbia già rivoluzionato la nostra vita.
    Come?
    Vado in montagna ed incontro sui sentieri ciclisti elettrici che percorrono sentieri in salita per loro inimmaginabili.
    Manca la neve da anni per molti stazioni sciistiche e questo fenomeno delle e-mtb rappresenta una risposta coerente con le aspettative di molti luoghi turistici abbandonati dallo sci.
    È necessario realizzare specifici percorsi in montagna per le e-mtb da enduro e downhill perché esse rappresentano i nuovi fenomeni sportivi del tempo libero alla portata di molti, nel silenzio dei boschi, respirando ben altra aria.

    • Non mi trovi d accordo la ebike in montagna ha sostituito la passeggiata nei boschi che era molto piu ecologica . Auto incredibilmente pesanti con pneumatici mostruosi hanno peggiorato i l inquinamento .riabituare le persone a muoversi su piccoli percorsi senza auto questo sarà il futuro dell ecologia. Diesel solo per chi fa almeno 40.000 km all anno .elettrico ok su auto piccole e leggere .bandire dalle citta quegli odiosi fuoristrada da 18 20 quintali

      • Le e-mtb non precludono il diritto altrui di continuare a fare escursioni in montagna.
        Sono mezzi facilitanti la pratica sportiva in un ambiente naturale e non producono forme di inquinamento acustico o emissioni in atmosfera.
        Personalmente non la utilizzerò almeno fino a quando avrò le forze per affrontare le salite.
        Oggi più che mai, le e-mtb rappresentano una valida alternativa a molti sport in montagna.
        Bisogna tracciare nuovi percorsi, utilizzare in promiscuità tracciati “aperti” ed evitare rischi tra escursionisti e rider. Tutto qui.
        Le Riserve Naturalistiche i Parchi diventerebbero dei comprensori ideali perché non sono necessari impianti di risalita o trasformazioni ambientali.
        Questa strategia risolleverebbe l’economia montana perché porterebbe tanti nuovi turisti che hanno difficoltà a camminare per ore e che si limitano a frequentare pochi percorsi.
        Inoltre si creerebbe occupazione con guide specializzate, noleggi, scuole e formazione ambientale.
        Molti territori avrebbero la possibilità di creare un e-mtb network, un comprensorio esteso, diversamente caratterizzato da panorami, antichi borghi montani, gastronomia, cultura e natura. Valori questi da offrire ad un turismo internazionale non solo giovane e sportivo ma anche rivolto agli ultra sessantenni che arrivano in comitive in bus con le loro e-mtb nel rimorchio e guida turistica annessa.

        Perché rinunciare alla mtb, ai percorsi in salita, al trekking e rischiare un infarto?

    • Stavo giusto pensando nelle ultime settimane a una bella ebike da montagna.

      Però costano uno sproposito (relativamente alle mie tasche e alla mia attuale situazione lavorativa economica ma anche in assoluto).

      Quando sarà possibile comprare un tale veicolo con meno di 1000 euro allora si.

      Le batterie per le auto scendono di prezzo, perché per le ebike e i monopattini non vale lo stesso? C’è molta speculazione sui prezzo dei veicoli (altri che le auto) elettrici in generale.

      • La spiegazione più ovvia è che l’incidenza del costo delle batterie su un’auto, specie se di certe dimensioni, è molto più alta dell’incidenza sul prezzo finale di una e-bike, no?

  44. Buon 2021 e… Vaielettrico!

    Mi sembra tutto più che giusto, personalmente non tollero soltanto (nel senso buono, ché educare è un affare difficile e faticoso) le stupidaggini tecniche che molti amano scrivere ripetendo cose che leggono e/o sentono da veri e propri disinformatori, come ad esempio il mix energetico italiano, le polveri dai freni e via discorrendo… oltre ai troll, il cui unico scopo è creare confusione e scompiglio. Mala tempora currunt.

    • Parliamo di polveri dei freni. Eccome se esistono! Da quando vado elettrico, 140.000 km non ho ancora cambiato una pastiglia dei freni. Quando andavo a gasolio a140.000 km sveglia cambiato 4 dischi e non ricordo quante pastiglie. .mi piaceva molto il metano, poi ho scoperto che per estrarlo ne buttano in atmosfera il 20 per cento. Tutto quello che risparmiato in inquinamento perché é più pulito lo avevano già buttato in atmosfera per portarmelo. Comunque si raccomandano sempre buone informazioni e niente integralismi e tifo. Ce n’è già troppo nelle religioni, nella politica e nei vaccini. Siamo scientifici: numeri(verificati sempre) e matematica

  45. Un tentativo sbagliato direi , cambia poco perché è vero che le auto elettriche non producono CO2 mentre circolano , ma qui l’inquinamento c’è da altre parti , ovvero la produzione , l’energia elettrica che viene prodotta maggiormente con generatori diesel , per non parlare della produzione e dello smaltimento delle batterie , che questa è una parti più inquinanti , secondo me non sono le auto del futuro .

    • Io mi soffermerei sulla centralità di una parola del tuo strambalato commento … la parola è “DIREI” e l’hai usata correttamente … perchè tu dici … tu porti la tua opinione come un dato di fatto completamente scollegato dalla realtà, senza una base di dati che supportino la tua opinione. Cio è anche confermato dalle tue parole “l’energia viene prodotta da generatori diesel” ???????? ma cosa stai dicendo? … scusami ma non voglio essere offensivo … pero reputo offensivo un commento del genere

      • Perchè tu Simone hai le prove di quello che stai dicendo ? Da dove pensi che la producono l’elettricità? Va bene costruire auto elettriche , ma perchè distruggere le auto a motore termico ? Dove sta il senso se si inquina ugualmente ?

        • Cento miliardi di volte é stato ripetuto, dati alla mano ( fonte Terna…se sai cos’é) che il 35% della produzione italiana di energia vuene da rinnovabili e il resto da gas. I generatori diesel quali sarebbero ?! Neanche le bancarelle al mercato usano piu i generatori diesel. Ha ragione Simone ! Il tuo commento é un insulto all’intelligenza degli altri lettori

          • No, dai. Qualche bancarella al mercato l’ho vista ancora col diesel. Poche, per fortuna. 😉

          • Si ma il gas produce co2 e il particolato un po lo producono anche le elettriche non lo dico io ma l’ocse e il cives (commissione italiana veicoli elettrici stradali a batteria) anzi invito molti anche la redazione a pubblicare cio che dice questo organo….per pluralita delle informazioni…

        • Il mix energetico italiano, è composto per il 40% da energia rinnovabile. Puoi controllare nella tua bolletta, e ti accorgerai che nessuno produce energia elettrica con il diesel.
          Senza contare che te la puoi produrre da solo con un impianto fv.
          Nel nord Italia, posizione più sfavorevole per il fv rispetto al centro ed al sud, un impianto da 6kW, produce circa 6000-7000kWh annui, che corrispondono a circa 40000km.
          La benzina, o gasolio, quanto costa estrarli, trasportarli, raffinarli e distribuirli? E sono prodotti “a perdere”, ovvero, una volta usati, non sono recuperabili.
          Le batterie vengono riciclate al 99%.
          Gli olii ed i sistemi di scarico delle auto termiche, come li ricicli?
          Ciao e buon anno a tutti

          • Ma a noi quanto cavolo costa la bolletta elettrica? Il 40% in costi fissi..io immagino le compagnie elettriche che non vedono l’ora di tuffarsi sull’auto elettrica per spennarci ancora di più, tra l’altro sento anche l’idea pazzesca di fare pagare l’autostrada in misura maggiore alle auto termiche ancora una volta a danno delle classi meno abbienti! Ormai siamo nelle mani di burocrati da quattro soldi.

          • Questa storia delle auto termiche=proletari e auto elettriche=ricchi dovete spiegarmela

          • Premetto che non sono contro l’elettrico, al contrario, mi auguro che diventi veramente il sistema del futuro (del futuro, ancora un po’ lontano…), ho letto un’affermazione che mi ha colpito e sorpreso: le batterie riciclabili al 99%. Cioè, le batterie al litio sono riciclabili al 99%? Non lo sapevo e sinceramente è la prima volta che leggo un’affermazione del genere. Vedo che tra le problematiche non c’è quella dell’estrazione del litio e del procedimento elettrolitico per utilizzarlo nelle batterie. Non mi risulta sia molto ecologico. Mi auguro, per il futuro dell’elettrico, che si trovino in tempo breve delle alternative più ecologiche del litio. Poi dici che uno l’energia può anche autoprodurla. Anche se vive in un appartamento? E non ha un garage dove ricaricare l’auto? Questa è la situazione dell’80% della popolazione italiana. Poi la produzione italiana di energia rinnovabile al 40% è una delle peggiori a livello europeo, se consideriamo che la Spagna ha appena superato il 60% (e l’energia costa molto meno che in Italia) e l’Inghilterra il 55%. Le infrastrutture per ricarica veloce dell’elettrico sono ancora totalmente inadeguate, sia in Italia che in Spagna, i paesi che conosco meglio. In alcune giornate di lavoro supero anche i 700/800 km giornalieri, come potrei gestirli con l’elettrico attuale?

          • I materiali delle batterie sono tecnicamente riciclabili al 97%, questo il dato più corretto. Altro discorso è quanto sia conveniente riciclarli. Al momento la quota di riutilizzo è un pò più bassa, attorno all’80%. Del combustibile fossile, comunque, si ricicla zero. Finisce in calore per il 70-75% (disperso) in CO2 (dispersa in atmosfera con conseguente effetto serra) e polveri sottili e ossidi di azoto “riciclate” nei nostri polmoni. Partirei da qui, prima di parlare di tutto il resto.

          • Di giorno sono fuori casa..come faccio a caricare l’auto usando il mio fotovoltaico? E in inverno che con 6kw soddisfo i fabbisogni di casa mia solo al 30%? 7000 kWh di un fotovoltaico equiparati ai kJ prodotti dalla combustione non sono la stessa cosa. Dalla rete, l’energia prodotta di notte proviene principalmente da centrali turbogas…

          • Ho un fv da 15 kvh,in giornate piovose o nebbiose produco 4kg in tutto il giorno.
            Cosa ci ricarico?lo smartphone?

        • L’energia elettrica viene prodotta da un mix di sorgenti: eolico, idro, solare ed anche certamente fossile. Ma è comunque una riduzione netta… Rammentate che si va verso una sempre maggiore produzione da fonti alternative anche per questioni di accordi internazionali e che ci sono paesi che producono già più del 50% da fonti pulite. Si chiama futuro…

          • Con tutti i divieti che contiamo in italia !!! Abbiamo 4 pale, e le centrali idro si contano sulle dita di 2 mano, ci facciamo ben poco. Dopo ok che il futuro avanza, ma ci vorranno nuove tecnologie alternative(maree o moto ondoso, aereostatici) per produrre energie rinnovabili oltre a quello che abbiamo. Quando si avrà 2 o 3 macchine per famiglia, elettriche, con batterie da 50 a 100 kw ognuna, la vedo dura caricarla da casa in una notte risparmiando, ci vorranno contratti con compagnie elettriche nell’ ordine dei 25 kw. Ma questo sarà il futuro, tra 100 anni, quando tutti noi saremo crepati e il mondo nelle mani dei nostri figli o nipoti. Però certo, chi ben inizia, è a metà dell’ operaa.

        • Basta poco per dimostrare che quello che dici non è vero. La mia vecchia auto diesel consumava 5.2 L/100KM di gasolio, quella che ho adesso consuma l’equivalente energetico di 1.25 l di gasolio (ed ha più del doppio dei cavalli). Anche considerando l’efficienza delle centrali elettriche, della rete e della ricarica arrivi a 3.7l. Come vedi non c’è storia, nella peggiore delle ipotesi bastano meno di 50000km per pareggiare le emissioni totali di co2 di un diesel, recuperando lo svantaggio iniziale dovuto alla produzione delle batterie, che sono riciclabili. Ad oggi avere una macchina elettrica non è ancora per tutti, per il costo iniziale, la necessità di pianificare un po’ di più i viaggi, e il minimo di attenzione che va messo per non fare degradare troppo rapidamente la batteria, ma dal punto di vista ambientale anche se fai solo 10000 km all’anno, non c’è storia.

        • … ma se il senso dell’articolo è proprio quello di andare contro gli atteggiamenti da tifoseria…. e arriva quello che non ha capito nulla perché… Hey… ma dove sta scritto di “distruggere” una tecnologia piuttosto che un’altra??…ma il senso di un discorso lo si comprende o si da solo finta per portare avanti le proprie idee estremiste? Altro punto: sei tu che hai generato il commento, quindi sei tu ad avere la responsabilità di portare prove e dati a sostegno della tua accusa contro il bilancio energetico della tecnologia che tu attacchi.
          Aspetto concretezza, non demagogia.

          • Salve! Io penso che anche l’elettrico debba far parte del parco trasporti, ma non deve averne il monopolio, anche perché, altrimenti lo stato ci si accanirebbe, tassa dolo. Penso che ci sia spazio per tutti, benzina, diesel, metano, gpl, elettrico…. Più scelta c’é e meno accise si pagano!

          • Ma nell’atmosfera terrestre non c’è più spazio per la CO2…

          • Salve io guido un auto elettrica da svariati anni e per la precisione una mitsubishi miev del 2011, la quale e’ una vettura piccola e molto pratica da guidare ma sto notando che più si va avanti negli anni più diminuisce la sua autonomia . Quindi si dovrebbe tenere in considerazione il fatto che l’ elettrico sembra una tecnologia per persone abbienti vedi il prezzo iniziale più alto e parco auto usate più caro perché l’ auto avrebbe bisogno di una batteria nuova per avere una buona autonomia. Saluti

          • Ma il mix energetico che si vede, è quello immesso nella rete. Non credo si consideri anche l’energia consumata dalle auto a combustione, o sbaglio? Se improvvisamente tutte le auto diventassero elettriche, il fabbisogno della rete aumenterebbe, e questo non è catturato da questo bilancio del GSE.

          • Discorso oscuro, il suo. Il mix energetico di cui parliamo qui riguarda la generazione di elettricità. Tutto ciò che è alimentato direttamente con combustibile fossile è aggiuntivo (trasporti, industria riscaldamento e altri usi domestici). Se tutte le auto italiane (38 milioni) fossero elettriche il fabbisogno aumenterebbe di qualcosa meno del 30%.

          • La questione non è tanto oscura. Quel bilancio fotografa solo la parte di energia elettrica immessa in rete. Tutto il resto non c’è..quindi auto termiche, riscaldamento domestico a gas o altro, teleriscaldamento ..Quindi se si ragiona allo stato attuale, con poche auto elettriche, si può dire che al 40% sono alimentate da fonti rinnovabili..se la domanda dovesse aumentare drasticamente, il mix energetico allora cambierebbe e verrebbe sbilanciato verso le fonti per cui c’è disponibilità aggiuntiva, che a oggi sono alimentate a fonti fossili.

            Andrebbe fatto uno sforzo per alimentare la crescita delle fonti rinnovabili..il problema energetico per uno stato come l’Italia è di grande centralità, soprattutto per garantire lo sviluppo. Le auto vengono di conseguenza..e andrebbero usate con più oculatezza.

        • Vero la CO2 può darsi non cambia. Cioè l’effetto serra rischia, almeno per il momento di rimanere lo stesso. Ma non dimentichiamoci che l’inquinamento atmosferico migliora in modo sensibile e quindi avremo un miglioramento immediato nelle grandi città in positivo. Non scordiamoci che probabilmente l’alta mortalità da covid è data dalla presenza di inquinamento.

          • Si ma peccato che l’inquinamento delle nostre città viene dalle auto solo in minima parte…

          • Direi che un terzo non è una minima parte.

            Ma quindi siamo alla ricerca di un alibi?

          • Ah, un terzo in Pianura Padana, quindi in posti meno inquinanti il contributo del traffico è maggiore.

            In ogni caso: “a Milano le biomasse, il traffico e il particolato di origine secondaria contribuiscono ciascuno per circa un terzo alle PM2,5 presenti nell’aria, con un peso leggermente maggiore da parte delle biomasse. Nell’area rurale invece il contributo del traffico sparisce, mentre rimane elevato quello delle biomasse, quasi pari al particolato di origine secondaria o naturale, a dimostrazione che il problema rappresentato dalle emissioni delle biomasse è diffuso in tutta la pianura.” https://aspoitalia.wordpress.com/2015/12/30/inquinamento-il-colpevole-nascosto/

            Quindi è chiaro che non si può liquidare con sufficienza l’inquinamento prodotto da benzina e diesel.

      • Sono in pieno accordo con Simone. É difficile discutere con gente che non sa come si produce e specialmente si produrrà l’energia elettrica. Se non ha queste informazioni posso solo immaginare quali siano le altre che JP possa avere sull’elettrico.
        Complimenti a Tedeschini

      • Confermo che qui in Italia ci sono grossi generatori diesel privati per la produzione di energia elettrica, perché lo ho visto con i miei occhi. Ce richiesta di energia elettrica e anche ci si guadagna venderla. E per una logica economica di trasporto dell’energia elettrica, sono vicini alle città e alle zone industriali. Poi dire quanti ce ne sono e in che percentuale contribuiscono a produrre energia elettrica bisogna chiedere a Enel.

        • Già chiesto: zero. La generazione elettrica con i diesel non è mai connessa alla rete. Alimenta acune utenze remote e vale lo 0, del consumo italiano. Fatevene una ragione

          • Sono una goccia nell’oceano, visto solamente uno a Lampedusa. Non sono 5 generatori diesel ad ammazzare il genere umano

    • Scusa JP,
      il petrolio e il metano presto o tardi finiranno e sicuramente non verranno più estratti quando rimarranno solo quei giacimenti nei quali occorrerà più energia per estrarre il petrolio rispetto a quella che si ricaverà dal petrolio stesso.

      Perchè lo smaltimento delle batterie dovrebbe inquinare molto di più? Anche l’olio motore se lo rovesci nel tombino di casa inquina in maniera inverosimile; i prodotti se li smaltisci correttamente non inquinano.

      Energia elettrica prodotta con generatori diesel? Facciamo finta che sia vero, a parte la CO2, per le varie sostanze inquinanti sarebbe sempre meglio una centrale isolata lontano dai centri abitati che tanti motori che funzionano sotto la finestra di casa.

      un’auto termica produrrà sempre CO2, quella elettrica quando l’elettricità sarà prodotta solo da fonti rinnovabili non emetterà più CO2.

    • Come se il petrolio uscisse da bellissime fontane naturali sparse ovunque e fosse biologico utilizzabile senza lavorazioni industriali..ma per piacere…
      Anche tu respiri? Anche tu hai figli?
      DA 10 anni sto guidando una touran diesel del 2004 con cambio automatico dsg e già questo mi ha fatto capire che una con cambio manuale non la comprerei mai più. Provando le elettriche ho deciso che la prossima sarà un elettrica perche non ho più voglia di:
      Inquinare É evvelenare la mia città, e i suoi abitanti e i loro figli. Fare il pieno e spendere 70/90 euro. Respirare il mio stesso smog quando entro in garage. Farmi spennare al momento dei tagliandi. Di usare spesso il freno.. (con elettrica usi praticamente solo un pedale) arricchire i petrolieri miliardari.
      Pagare il bollo
      Inoltre quando guiderà elettrico:
      Ho la Coppia istantanea, il motore rende il 97% (il termico il 35%) ho piacere di guida, silenziosità, niente vibrazioni, decelero senza frenare e ricarico, parto ogni mattina col pieno di energia, (questo con le termiche non posso farlo e mai lo si considera) risparmio con assicurazione, probabile in alcune città non pago strisce blu o ztl, ho più spazio a bordo, non consumo pastiglie freni, programmo il clima in remoto e parto fresco in estate e caldo in inverno, molti punti di ricarica gratis, continui aggiornamenti in remoto dalla casa madre, valore auto in futuro sicuramente migliore di una termica.
      Inutile continuare a ripetere le stesse inesattezze sui tempi di ricarica (quelle poche volte che faccio un viaggio lungo parto pieno e, vorrai fermarti dopo 300km a farti un caffè e andare in bagno?), con gli incentivi statali costano uguali alle termiche ma ho i vantaggi appena elencati..

      • Tutto giusto e tutto bello, ma ci tengo a precisare che nessuno parla del discorso che la mattina parti sempre col pieno di energia rispetto ad una termica perché la termica, mal che vada in 10 minuti l’hai portata ad un distributore e hai fatto il pieno.

    • Direi…xché lo pensi no perché hai dati in mano che lo confermano!! Comunque anke le auto termiche hanno un costo in co2 durante la produzione…per non parlare dei costi ambientali x l estrazione del petrolio raffinazione e trasporto distribuzione.

    • Una cosa e mettere in sicurezza una centrale e un a migliaia di auto, poi se allontani l’ inquinamento dalle persone migliora anche la qualità della vita

    • Concordo con Euro 7.
      E poi, nessuno di voi si è mai trovato a fare una passeggiata/ corsa in città in prossimità di un semaforo con decine di auto ferme? Io si, e ogni volta mi immagino a quanto bello sarebbe se le auto in colonna fossero tutte elettriche…..Aria pulita e silenzio .
      Penso che le città cambierebbero molto…

    • Come se produrre un’auto a combustione non richiedesse energia. Come se l’energia la si potesse ricavare solo dalle fonti fossili. Ma che diav …

    • Sono per l’ elettrico, senza se e senza ma. Anche a me sembra surreale questa polemica fra motori caldi e alternative. Possono benissimo coesistere per il tempo necessario, affinché uno dei vari segmenti non prevarrà per convenienza, costi, inquinamento ed anche per leve fiscali.
      Successe la stessa cosa agli inizi del secolo scorso, quando i tram e i postali venivano trainati dai cavalli ed iniziarono a circolare le prime autovetture. Anche allora vi furono resistenze e scetticita’ a iosa, poi vinse il progresso e la tecnologia. Succederà lo stesso anche adesso. Ma vi pare che colossi come Volkswagen, Mercedes, Bmw ecc.ecc. vadano a buttare centinaia di miliardi di investimenti in un pozzo? La strada sarà la coesistenza nella libertà di scelta. Penso infine che nell’arco di 10 anni sarà l’ idrogeno a conquistare posizioni privilegiate.

      • La penso come te riguardo al fatto che il mercato prevarrà. Basta aspettare 2-3 anni e sarà chiarissimo: già oggi (mese di dicembre) Francia e Germania vedono il 20% di nuove auto bev o plug in. L’anno prima erano solo il 3-4%.
        La differenza di quanto successo per la transizione carrozza-auto sta nella consapevolezza del riscaldamento globale. Di tempo non ne abbiamo più.
        H2: vedremo. Ad oggi i costi sono enormi e le infrastrutture attuali per il gas andrebbero duplicate. Credo che ci potrebbero essere degli sviluppi solo per mezzi molto pesanti. Il resto sarà tutto elettrico.
        Sarebbe bello che i nostri politici facessero una politica industriale per sviluppare la filiera delle rinnovabili,che è un’occasione economica pazzesca

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