La Germania: azzerare i bonus per le ibride plug-in

La Germania vuole azzerare i bonus per le auto ibride plug-in già a fine anno. E tagliare gradualmente i sussidi per le elettriche di qui al 2025.

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Il ministro dell’Economia Robert Habeck, esponente dei Verdi.

La Germania vuole tagliare man mano anche i sussidi per le elettriche

Il piano è stato svelato da una fonte attendibile come il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung e confermato poi dallo stesso ministero dell’Economia. L’idea del governo di Berlino è di stoppare definitivamente a fine 2022 il bonus alle ibride plug-in. Secondo il ministro Robert Habeck (esponente dei Verdi), le auto con doppio motore sono già competitive e non necessitano più di finanziamenti pubblici. Il denaro risparmiato verrebbe dirottato verso altre azioni di protezione del clima, al di fuori del settore auto. Ma l’associazione dei produttori del settore auto VDA, (oltre 620 aziende) è sul piede di guerra. Secondo il n.1 Hildegard Mueller, la fine dei sussidi alle plug-in “metterebbe in pericolo la crescita della mobilità elettrica, ignorando la realtà dei consumatori in Germania. Gli ibridi plug-in fungono da apripista per il passaggio alla mobilità elettrica”.

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Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.

Per le EV bonus dimezzato in due anni: da 6 a 3 mila euro

L’idea del governo è anche di tagliare progressivamente il contributo per le elettriche pure, attualmente di 6 mila euro. Passando a 4 mila euro nel 2023, e a 3 mila nel 2024 e 2025. Per poi azzerarsi nella seconda metà del decennio, quando ci si aspetta che i prezzi delle EV saranno ormai allineati a quelli delle termiche. Se confermato (perplessità ci sono anche all’interno della compagine dei Verdi), il piano porterebbe la Germania su una strada sempre più divaricata rispetto all’Italia. Il nostro governo continua a incentivare anche le auto termiche, diesel e benzina, purché rientrino in un limite di emissioni molto generoso (135 g. di Co2/km). Cosa che Berlino non fa. E nel rifinanziare il bonus per il 2022, Roma ha messo più soldi sulle ibride plug-in che sulle elettriche, in controtendenza rispetto al resto d’Europa.

Visualizza commenti (14)
  1. La Peugeot 308 (modelli BlueHDI) già dal 2013 si muove a meno di 100g di CO2 al km. Come mai adesso ci sono degli incentivi per modelli fino a 135g?? Anche spendere più incentivi per le Plug-in che per le 100% elettriche non ha alcun senso. Dovrebbero incentivare le elettriche con 600 mio., le plugin con 50 mio., e basta.

  2. Buon giorno,in realtà le auto elettriche sono per il momento solo per una classe media che può spendere soldi.
    Per noi operai auto usate e già obsolete,io abito a Milano per la mia famiglia è veramente un dramma, furgone vecchio ma in ottimo stato, auto euro 5 diesel a breve da buttare!!
    Con 2300 di stipendio e 800 di mutuo a breve saremo senza possibilità di muoverci.
    Altro che Germania siamo in un sistema folle, finanziarie auto elettriche vuole dire fare soldi a chi comunque se lo può permettere.
    L’investimento sulle rinnovabili sono più democratiche.

  3. La differenza più eclatante che vedo fra la politica tedesca quella italiana (almeno in questo caso) è che nel primo caso perlomeno c’è un piano. Qui si sta andando avanti da anni con incentivi che di anno in anno non si sa se verranno riconfermati, tolti, aumentati e quanti potranno usufruirne. Il risultato è un continuo fermo e ripartenza fonte di frustrazione per l’acquirente.

  4. Per. Ind. PaoloPerotti

    Direi che ormai i tempi sono maturi per togliere qualsiasi incentivo (dal parcheggio gratuito alla esenzione dal bollo) dalle auto ibride di tutti i tipi 🙂

  5. Ormai siamo alla confusione più totale e il consumatore è sempre più disorientato. Puntare su eco-carburanti e idrogeno come da Giorgetti pensiero in una realtà tutta da costruire e organizzare non mi sembra una genialata. Se non volete incentivare la mobilità elettrica almeno forniteci alternative pratiche e non fantasiose

  6. Roberto Gallerani Guidetti

    Spero che l’Italia, al riguardo, segua presto la Germania. Tutti i fondi disponibili dovrebbero essere indirizzati verso l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili: è questa la vera urgenza. Poi, guardando i prezzi di PHEV e BEV, si corre il rischio, con gli incentivi, di fare i Robin Hood alla rovescia

    1. Alessandro D

      Quel personaggio esiste e si chiama Dooh Nibor. Sulla falsariga del povero Re Adim, che al contrario di suo fratello Mida se toccava qualcosa lo trasformava in materia organica anfibia.

      Più che altro la notizia è che anche in Germania parlano di tagliare gli incentivi all’elettrico. Peccato che nel 2025, se il trend è questo, i prezzi delle EV NON saranno affatto allineati a quelli delle termiche. Quindi Ciaopovery? Speriamo di no.

  7. ernesto grottaferrata

    articolone da STI C…!!
    possibile che sia sempre la solita fola?
    tutti i paesi europei bravi e virtuosi tranne l’itaglia..

    1. Ernesto ti sei lasciato fuorviare dal titolo. La notizia è un’altra (come spiegato nell’articolo): la Germania sta finalmente (finalmente!) trasferendo gli incentivi dal mondo auto al mondo della produzione di energia da fonti sostenibili. Quindi, anziché continuare ad incentivare le auto elettriche e plugin, sta valutando di investire quei soldi in eolico, fotovoltaico, etc. etc.

      In questo passaggio sta valutando di eliminare da subito gli incentivi alle plugin e di ridurre da subito gli incentivi alle elettriche fino ad azzerarli già tra 2 anni. Ma questo NON perché le plugin non sia ecologiche ma perché (lo dice stesso chi ha fatto la proposta) le plugin sono già alla portata delle tasche dei tedeschi e le elettriche lo saranno presto.

      L’ “itaglia”, come la offendi tu, a differenza della Germania prevede di mantenere gli incentivi fino al 2024, quindi l’ “itaglia” continua a finanziare pesantemente il mercato auto mentre tutti gli altri paesi (a ragione secondo me) fanno velocemente retromarcia e dirottano gli investimenti sulle rinnovabili.

      1. ernesto grottaferrata

        no enzo, il mio è rivolto alla solita manfrina (di vaielettrico) che tutti i paesi tranne il nostro sono bravi..
        no incentivi? articolo su giorgetti e cingolani che frenano il progresso
        si incentivi? articolo che sono in ritardo e non vanno bene
        tedeschia smette gli incentivi? articolo su quanto sono bravi
        se domani il governo itagliano facesse la stessa cosa (uguale uguale alla cruccolandia) su questi lidi uscirebbe un articolo che come al solito si parteggia per il petrolio e non si vuole incrementare la mobilità elettrica da parte di giorgetti e cingolani.. sbaglio?

      2. Quando avremmo la liquidità monetaria degli stipendi tedeschi l’incentivo non servirà neanche a noi, per il momento i nostri stipendi netti sono anni luce distanti dai loro, quindi come puoi vedere stanno incentivando tutto il parco auto dalle termiche alle elettriche, se no ci sarebbe vendite tendenti allo zero

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