Home VaiEnergy La geotermia si risveglia: tre nuove centrali in Toscana

La geotermia si risveglia: tre nuove centrali in Toscana

19
geotermia

Vuoi leggere questo articolo senza pubblicità? Entra qui e abbonati a Vaielettrico Premium
Webinar

La  geotermia si risveglia. Enel Green Power investirà in Toscana 3 miliardi di euro nei prossimi 20 anni per sviluppare tre progetti di produzione elettrica da fonte geotermica. In Italia la geotermia ha grande potenziale, ma al momento è un “gigante dormiente” come è emerso dai lavori dell’Italian Geothermal Forum, la manifestazione di In Fieri e organizzata da Mirumir tenutasi l’11 e 12 marzo. E il governo ha intenzione di svegliarlo. 

Il progetto presentato da Enel Green Power prevede una nuova centrale geotermica a Monterotondo Marittimo (Grosseto) da 5 megawatt; una a Piancastagnaio (Siena) sul monte Amiata da 40 Mw; una a Santa Fiora (Grosseto) da 20 Mw. La potenza geotermica  installata in Toscana salirà così 916 a 981 Megawatt.

La geotermia, che copre oggi il 34% della domanda energetica toscana, salirà al 40% con la realizzazione dei nuovi progetti. E nel complesso  l’insieme della generazione da fonti rinnovabili in Toscana arriverà a coprire il 60% del fabbisogno. «Con questo accordo si pongono le basi per la sostenibilità futura complessiva» ha sottolineato con soddisfazione il presidente della Regione Eugenio Giani.

La ricaduta economica per i comuni coinvolti toccherà i 400 milioni di euro nell’arco dei 20 anni. Gli altri 16 comuni geotermici toscani, distribuiti su tre province, ricevono attualmente royalty annuali comprese tra i 30 e i 32 milioni di euro. alla lice di questi benefici, ha detto Giani, anche Castell’Azzara e Abbadia San Salvatore, due comuni precedentemente contrari alla geotermia, hanno chiesto di entrare nel circuito delle municipalità geotermiche. Da parte sua la Regione ha stanziato 60 milioni di euro per il potenziamento della viabilità di collegamento con le nuove aree geotermiche della Val di Cecina.

Elettricità, calore e litio: il governo ci crede

fonte: rivista Perforare

 

Dalla due giorni dell’ Italian Geothermal Forum è arrivato un messaggio chiaro: l’Italia è tra i leader mondiali in termini di capacità installata utilizzando la fonte geotermica e tra i maggiori Paesi europei nella produzione di tecnologie all’avanguardia. Ma  la geotermia è una risorsa oggi sfruttata solo per il 2% delle sue potenzialità. Oltre a produrre energia elettrica a zero emissioni, a prezzi competitivi e con continuità fino a coprire il 10% della domanda attuale,  può  fornire inoltre il 50% del fabbisogni italiano di energia termica e consentire di recuperare materie prime critiche come il litio.

il Presidente GSE Paolo Arrigoni ha anticipato che la prossima estate, bandirà le procedure FER2 che includeranno anche i contingenti per la geotermia. E successivamente il FER T, che incentiverà i grandi interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili. La geotermia potrà a vere un ruolo importante sia nel teleriscaldamento degli edifici, sia nella fornitura di calore per i processi industriali.

Nei loro interventi i ministri delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso , e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin hanno assicurato un forte supporto da parte del governo.

– Iscriviti a Newsletter e canale YouTube di Vaielettrico.it –

Apri commenti

19 COMMENTI

  1. Da toscano ne sono molto felice era ora , la geotermia dovrebbe essere utilizzata molto di più, non solo in Italia ma in generale dove possibile, per è un energia che funziona sempre e non è inquietante, è giusto inserirla nel mix energetico con eolico , solare e idroelettrico

    • in Italia in ordine di grandezza dei contributi nel mix leggo che forse avremo

      FTV 400/500 TWh annui energia
      Eolico su terra 90 TWh
      Eolico su mare 90 TWh
      Pompe di calore 100 TWh ***
      Idroelettrico 50 TWh

      e non facili da prevedere come quantita’future

      Biomasse sino a 100 TWh
      Biometano sino a 30 TWh
      Geotermia sino a …
      Bioenergie sino a 5 TWh

      *** pompe di calore
      prelevano energia dall’ambiente, in un certo senso la creano, in pratica sono una fonte di energia rinnovabile, e pure massiccia come contributo al mix energia

  2. Chissà perché però nel territorio dove vivo, laTuscia, le popolazioni non vogliono né il geotermico profondo né i rifiuti nucleari. Il geotermico per i terremoti che nella zona a nord del Lazio si sono presentati con preoccupante frequenza dopo gli scavi nella zona di Canino.
    È ovvio che riscaldare una casa con grosse crepe da terremoto da pozzi geotermici non è molto conveniente. Inoltre ciò che anche qui viene detto, le acque del territorio, già inquinate di arsenico e fluoro, peggiorerebbero con alta probabilità.
    Il problema è che voi non ci vivete qui.
    E noi vorremmo continuare a viverci,guarda un po.

    • tema complesso e non generalizzerei

      leggo che di solito il rischio e’ limitato alla puzza di uova marce dell idrogeno solforoso.. che crea ostilita’ nelle vicinanze.. anzi forse era, perche’ i nuovi impianti limitano le emissioni..

      in alcuni casi ci sono stati sciami sismici medio/piccoli correlabili, ma qualcuno sostiene che la geotermia profonda in territorio gia’ di per se’ sismico possa si talora innescare rilasci di tensione presente nel terreno ma con varie scosse piccole, in maniera piu’ controllata di quanto avverrebbe naturalmente prima o poi con una scossa unica piu’ forte

      di geotermico profondo ne esistono piu’ tipi, e ogni area e’ un caso a se’.. stratigrafia, sismicicita’, presenza o meno falde aquifere utilizzate..immagino che gli studi preliminari e le selezioni delle autorizzazioni servano a questo

      PS. in tv ricordo anche un servizio sui campi flegrei, li pare che il geotermico persino ridurrebbe le scosse e i movimenti del terreno, regolarizzando le pressioni ora altalenanti nel sottosuolo, riducendo i danni alle abitazioni

    • Conosco quella zona , i miei avevano una seconda casa
      i terremoti c’erano pure prima
      fino a 40 anni fa era una delle zone più depresse economicamente d’Italia
      i miei comprarono una casa diroccata da un terremoto per pochi soldi
      e mio padre l’ha ristrutturata di persona in una decina d’anni
      la gente fortunata aveva un posto alla centrale nuculare di montalto di castro in costruzione , per gli altri solo lavoro duro in campagna o pochissimo turismo
      solo recentemente c’è stato il fenomeno olio d’oliva dop della Tuscia

      ora a montalto di castro c’è una centrale termoelettrica

      capisco che un territorio così che vede qualche possibilità di risollevarsi , ogni cambiamento è visto con terrore ..
      l’ultimo cambiamento è stata una mazzata tremenda per quell’area ;
      la tassazione delle seconde case , ha fatto abbandonare il territorio a molti “Romani” che avevano trovato in quella zona case in campagna a buon mercato

      altro che centrale nuculare o geotermica

      concordo con con RS , i fenomeni sismici naturali , sono su altra scala rispetto a quelli “provocabili” dagli umani
      certo se avessimo un deserto lontano 1000 km dalle aree abitate sarebbe meglio , ma non ce l’abbiamo

      dal punto di vista paesaggistico , se si dovesse fare una centrale in quell’area penso che la sede della ex centrale nucleare di Montalto di Castro sarebbe l’ideale

      l’unica alternativa sono impianti offshore ma credo che siano molto più costosi
      e c’è chi si lamenta per le pale eoliche a 40km dalla costa ..

  3. Il geotermico italiano è davvero un gigante dormiente. Si potrebbe tranquillamente alzare l’asticella della capacità elettrica installata ben oltre piccole aggiunte da pochi MW, ma piuttosto nell’ordine dei GW sul lungo termine, quale che sia la composizione del parco centrali.
    Avere sui 3-5 GW di geotermico garantirebbe tutto il fabbisogno di baseload elettrico nazionale, distribuendo ricchezza alle zone interessate, rilanciando la tecnologia italiana e dando forse opportunità minerarie fin qui inutilizzate. Senza parlare del geotermico come fonte di teleriscaldamento a bassa entalpia, che potremmo sfruttare a tappeto.

    • Gli impianti dell’area più nota a Larderello (PI) sono ormai storici.. il potenziale geotermico è però molto più distribuito sul territorio e con tecnologie più moderne dovrebbe essere sfruttabile e senza grandi impatti ambientali (ci sono comunque da tener sotto controllo rilasci di gas, arsenico ed altro.. Una delle problematiche relative alle nuove autorizzazioni era anche collegata all’occupazione di ulteriore suolo).
      Comunque è un passo avanti anche questo 👍.. spero che venga replicato nelle altre regioni (https://www.unionegeotermica.it/il-potenziale-geotermico-dellitalia/ )

    • Qui accennano agli aspetti autorizzativi e finanziari del geotermico profondo (ma non parlano delle nuove tecniche, che stanno gia’ abbassando i costi)

      https://blog.pwc-tls.it/it/2025/03/03/geotermia-italiana-stato-dellarte-e-prospettive-future/

      con tariffa italiana 200 euri a MWh, in pratica il geotermico costa come il nuculare di nuova costruzione, ma direi con molti meno casini, meno dipendenze, meno esternalita’

      con il geotermico e’ alto il costo di investimento iniziale, insieme alla difficolta’ delle pratiche autorizzative, assimilato ad attivita’mineraria

      e’ frenato dal rischio economico di spendere per permessi e perforazioni e non trovare al primo colpo la sfruttabilita’ dove si e’ perforato

      pero’ in america e nord europa dal 2023 circa stanno iniziando a fare impianti dimostrativi e anche produttivi con varie nuove tecniche che tagliano le spese e i tempi di perforazione, e con sistemi che permettono di sfruttare aree geotermiche che prima erano considerate non sfruttabili

      • c’è una startup che vuole fare una trivella al plasma ,
        sfruttando le ricerche fatte per la fusione nucleare
        in grado di arrivare sulla carta a 20 km di profondità ..

        strategia completamente diversa è quella di Google con la sua finanziata Fervo è trivellare in orizzontale

        https://www.youtube.com/watch?v=AZcB6ME8VyI

        la centrale è in funzione da Novembre 2024

        la soluzione Fervo piace anche a Bill Gates

        https://www.youtube.com/watch?v=O_s4cPXZ3uk

        il massimo sarebbe, materiali permettendo ..
        poter un giorno fare un circuito chiuso dove il liquido “freddo” immesso nella tubatura torna in superfice come vaporead alta temperatura dalla conduttura secondaria ,da abbinare a uno scambiatore di calore per generare vapore in pressione da mandare a una turbina elettrica
        senza alcuna emissione in atmosfera ,tranne l’acqua usata nello scambiatore di calore

        simile a come funziona attualmente la geotermia “leggera” per la climatizzazione delle abitazioni

  4. 3 miliardi di euro, per 65 MW, per 20 anni. Se non ho fatto male i conti (della serva) sono circa 3 €/kWh soltanto di CAPEX 🤔

    • I suoi conti non sono fatti male, ma non hanno molto senso se non tiene conto dell’energia prodotta, dell’OPEX, della vita utile dell’impianto

      • I miei conti di massima sono fatti allo scopo di provare a dare un senso ai numeri citati nell’articolo.
        Temo però di aver fatto un errore, avendoli fatti al volo questa mattina presto.
        Quello che ho fatto è di calcolare quanta energia produrranno gli impianti nell’arco di 20 anni, ovvero
        Potenza * ore/anno * fattore di capacità * numero anni
        65 MW * 24 * 365 * 0,85 * 20 = 9.679.800 MWh
        Per fattore di capacità ho utilizzato 85% probabilmente ottimistico, senza andare a vedere il dato preciso per gli impianti geotermici.
        Se divido il CAPEX per l’ energia prodotta ottengo
        3.000.000.000 / 9.679.800 = 310 €/MWh
        Ovvero circa 0,31 €/kWh
        Se spalmo il CAPEX sull’energia prodotta nell’arco di 60 anni ottengo invece un valore di 103 €/MWh ossia 0,10 €/kWh
        Se aggiungiamo l’OPEX i valori purtroppo non possono che salire ulteriormente.
        Per concludere, i valori di CAPEX sono un fattore che porta a costi dell’energia prodotta un po’ troppo alti ma comunque non così esagerati come avevo calcolato erroneamente in precedenza.
        D’altra parte occorre considerare alcuni aspetti positivi che non vanno sottovalutati, ovvero:
        – L’energia geotermica prodotta è a basso impatto ambientale e se serve a tenere spenti impianti termici è assolutamente benvenuta.
        – La ricaduta degli investimenti è per gran parte sul territorio italiano e in modo particolare sui territori locali.
        Quindi in sostanza ben venga l’energia geotermica anche se in prima battuta non sembra essere particolarmente competitiva rispetto ai costi di solare e eolico anche considerando il costo degli accumuli, che invece non sono richiesti per la produzione geotermica.

        • Aggiungerei un vantaggio fondamentale: non è intermittente. Può far parte del baseload ma probabilmente può anche essere modulabile, quindi utilizzata come marginal unit. Il tema è comunque da approfondire. Lo faremo

          • Sarebbe da approfondire anche una nuova tecnologia geotermica a ciclo binario denominata Eavor-Loop che arriva dalla Germania molto promettente da un video si vede che anche l’allora cancelliere Sholtz è andato a visitare l’impianto in costruzione
            https://eavor.de/en/

        • io dubito che il MWh prodotto con una geotermica
          costi di più di quello prodotto col “nuculare”
          stima costo elettricità da nucleare 2023 170$/MWh
          fonte “AI Overview”

          in fondo la struttura meccanica e impiantistica è simile
          e non ci sono costi per lo stoccaggio e sorveglianza delle scorie radioattive

          trovo anche io i costi elevati di realizzazione degli impianti citati

          Costi che possono essere imputati solo a ricerca applicata per nuovi tipi di impianti ;
          O ..
          IMPIANTI IBRIDI ,
          usare cioè le centrali geotermiche anche come miniere di materiali preziosi che vengono in superfice insieme ai vapori

          “La geotermia può essere sfruttata per recuperare metalli preziosi come il litio, il cobalto e altri minerali”
          sempre da “AI Overview”

          my 2 cent di sfruttamento minerario , pardon AI

        • @Leonardo (R)

          vedo che nel calcolo del costo COE delle varie fonti di energia andrebbe usata la formula che include inflazione, interessi del capitale, aspettative di ritorno di investimento, WACC,

          insomma fare le correzioni, in gergo finanziario le ‘attualizzaioni’, delle spese e dei ricavi dei vari anni di installazione, manutenzione e funzionamento, e smantellamento dell impianto

          e si vede che in pratica i contributi largamente piu’ importanti a determinare il risultato numerico finale sono compresi nei termini sommati nella formula relativi a ‘solo’ i primi 30 anni (vale anche per il calcolo del nuculare)

          se invece per stimare LCOE usiamo la formula approssimata, senza attualizzazioni, sommando spese e ricavi annuali tali e quali senza correzioni, avremo un po’ di errore, ma sara’ abbastanza corretto spalmare il CAPEX su ‘solo’ 30 anni (un po’ piu’ di 20 ma meno di 60, e poi comunque su periodi molto lunghi diventano incerte le spese di manutenzione e i cambi di scenario tecnologico/economico)

          con questa approssimazione a 30 ammi, e con un capacity factor anche superiore a 90%, il tuo conto forse scende sui 200 euri a MWh, che sarebbe la tariffa italiana per la geotermia profonda di vecchia generazione.. poi a credere ad un po’ di news i costi potrebbero ad oggi essere scesi

          • Secondo me è un problema di economia di scala..
            se dopo la Toscana si facessero almeno una decina di altri impianti basati sulla tessa tecnologia , tra Lazio e Campania
            magari usando le stesse maestranze skillate per altri 20 anni

            sono sicuro che
            i costi scenderebbero sicuramente per ogni impianto nuovo
            imparando dagli intoppi avuti nei precedenti

            my 2 cent

  5. Speriamo in un imprevisto recupero di neuroni e Etica da parte della politica e dei cda delle partecipate elette dalla politica…
    e non della solita ammuina per ricevere altri “finanziamenti elettorali” da parte del fossile ..

    my 2 cent di speranza

Rispondi