La Blue Pearl è 100% trasportabile su strada, 100% abitabile e soprattutto 100% elettrica. Seguono una serie di zero: emissioni, rumore e inquinamento. Utilizzano i numeri alla Blue Pearl Boat per presentare la loro creatura nautica ispirata ad un taxi veneziano. Andiamo a scoprirla.
La specializzazione della Blue Pearl Boat è la fabbricazione di barche tradizionali. Ed è il frutto di una passione che si è alimentata “nei grandi raduni di bellissime barche a vela” si legge nel sito internet. “I loro legni verniciati _ recita ancora _ e le curve sontuose ce le fanno apparire come magnifici oggetti riservati ad una élite che ha la possibilità di navigare sotto i nostri occhi stupiti”. Grande ammirazione, ma come scrivono: “Sono barche molto costose, molto complicate da manovrare e soprattutto da mantenere. Volevamo una piccola parte di questo sogno, ma con la possibilità di usarlo spesso”.
Dall’idea alla pratica: i dati
Agli ideali e alla filosofia di navigazione slow sono seguiti progetto, disegno e lavoro in cantiere. Il frutto è una barca lunga 6,95 m e larga 2,30; trasportabile su strada; abitabile da tre persone; composta da 3 letti, due aree esterne, tavolo, bagno, cucina. Peso 785 kg , a pieno carico 1175 kg. Numeri piccoli, ma da cui si è riusciti a ricavare spazi e tutti i servizi necessari per una navigazione prolungata, oltre l’escursione giornaliera. Lo spiegano bene da Blue Pearl Boat: “Essere in grado di visitare i posti più belli, sia nei fiumi che in mare, vivendo a bordo con un buon comfort: letti buoni, un bagno, una cucina, grandi panche all’aperto – scrivono nel sito – in uno spazio inferiore a 7 metri. Facile da trainare in strada, abitabile ma anche silenziosa e utilizzabile nelle aree chiuse alla navigazione a scoppio. Condizioni che hanno imposto la scelta della propulsione elettrica”.
Concept italiano, motore Torqeedo
Il gruppo di Blue Pearl si è ispirato all’Italia: “Il taxi veneziano è molto adatto alle nostre esigenze”, inoltre “lo scafo semi-planante consente di sfruttare la propulsione elettrica”. Il motore è un Torqeedo 10.0 R – equivalente ad un 20 cavalli del motore a combustione – alimentato da 4 batterie Power 26-104. ”Le quattro batterie assicurano una buona autonomia perché volevamo che la barca navigasse in costa, in mare – spiega Elisabeth Auder-cha del team Blue Pearl -. I due caricabatterie veloci sono funzionali a soste di due ore per ricaricare il più possibile “. L’autonomia oscilla tra i 30 e 60 km a seconda della velocità di crociera.
In cerca di uno sbocco nel mercato
Blue Pearl è nato dalla passione nautica, grande interesse ha suscitato nei media francesi, ed ora è in cerca di una via di commercializzazione. Per Elisabeth Auder-cha si può andare al di là con la creazione di un cantiere/società specializzata in piccole imbarcazioni elettriche tradizionali. “Non solo in stile veneziano ma anche quella a strascico bretone o ispirate alle piccole imbarcazioni di Marsiglia“. Buon vento.