La Fisker sarà l’elettrica più bella? Il patron-designer Henry Fisker ne è convinto e dà appuntamento a fine 2022 per l’arrivo sul mercato del Suv elettrico Ocean.
La Fisker sarà costruita in Austria dalla Magna
Premessa: non tutte le ciambelle riescono col buco all’immaginifico designer di origine danese. Dopo una carriera spesa a creare macchine per BMW e Aston Martin, si è messo in proprio nel 2007, lanciando la prima sportiva ibrida plug-in, la Karma. Un flop nel quale ha coinvolto anche alcuni investitori italiani. Ma non si è dato per vinto, salendo sul treno dell’elettrico-puro e fondando la nuova Fisker, con promesse mirabolanti.
Sono passati ormai tre anni da quando svelò una supercar, la EMotion, di cui si sono perse le tracce. Così come non si è mai realizzata la promessa di arrivare sul mercato con il suo brevetto di batterie allo stato solido. Adesso però sembra che ci siamo: finalmente ha trovato piattaforma tecnica e fabbrica con cui produrre il suo piccolo Suv, l’Ocean. Si farà alla Magna a Graz, in Austria, azienda che già produce la I-Pace per la Jaguar. Un partner solido, dopo che è sfumata l’idea di utilizzare la piattaforma MEB della Volkswagen. Con l’accordo, Magna ha acquisito un’opzione sul 6% della Fisker.
Prezzo della Ocean per gli Usa 37.499 dollari
Fisker non è tipo da mezze misure. Sul suo sito scrive testualmente: “Siamo qui per re-immaginare non solo il modo in cui ci muoviamo nel mondo, ma il nostro posto nel mondo. Pensiamo in grande, yeah“. La rivista americana Forbes ora lo descrive addirittura come il nuovo Elon Musk. La verità è che Fisker è sicuramente un designer di talento, molto bravo nelle pr, che però deve dare solidità ai suoi sogni.

L’accordo con Magna è un passo avanti in questa direzione. La Ocean è bella e utilizzerà una base tecnica già sviluppata per elettrico da Magna in combinazione con la “Fisker-Flexible Platform Adaptive Design” (FF-PAD). Assieme le due società vogliono creare “una piattaforma FM29 leggera e ibrida in alluminio per la Ocean“. Si parla di due versioni di batterie, una con un’autonomia di oltre 400 km, una da 563 km. L’auto è già prenotabile, anche se arriverà tra due anni: Fisker assicura di avere 10.400 ordini, ma con un acconto di solo 250 dollari. Prezzo per gli Usa della versione iniziale: 37.499 dollari (30.700 euro).
Eh, Fisker il nuovo Elon Musk… Con zero auto vendute diciamo che è solo il miglior augurio che gli si può rivolgere 🙂
Poi riflettevo: perché mediamente le elettriche sono più bruttine delle benzina/diesel? Eccetto i mostri sacri, of course.
Non vorrei intasare con i miei commenti, però la risposta, ammesso che quello che dici sia condivisibile, può essere che le auto elettriche sono spesso costruite da “nuovi” soggetti, con budget molto inferiori per definire design accettabili. Benzina e diesel sono appannaggio soprattutto di major, con standard di stile ben consolidati. Aptera è l’eccezione.
Chi legge vaielettrico lo fa anche perchè spera in un mondo migliore, con nuove forme di mobilità e uno sfruttamento delle limitate risorse piu intelligente dell’attuale. Se dobbiamo avere gli stessi mostri ad intasare le strade a me interessa poco che siano elettrici o diesel.
Parole sante …
Rimanendo proprio in tema bellezza volevo fare una domanda a voi guidatori elettrici…il quesito si basa su un articolo riguardante l’estetica della nuova Audi gt tron: il suo disegnatore si è lodato, dicendo di aver disegnato la sua auto più bella. L’auto a parer mio non è brutta, però, se paragonata alla sorella termica rs7 secondo me manca molto di cattiveria. Ampliando il discorso ho trovato che la mancanza di grosse prese d’aria, di pinze e dischi freno sportivi e di un estrattore che include i terminali di scarico abbondanti le auto elettriche sono meno “brutali” nelle loro declinazioni più spinte. Anche la taycan turbo s si discosta poco dalla taycan base, o la model 3 performance sala base, mentre la panamera turbo s è decisamente più aggressiva dell’entry level, come anche una classe c63 amg è molto più cattiva della classe c classica. So che non avrebbe nessun beneficio, ma non trovate che inserire le griglie frontali anche alle auto elettriche, assieme anche ad un retro un po’ meno “plasticoso” le renderebbe più appaganti nelle loro declinazioni più sportive?
Insomma, avere questi dettagli ti farebbe spostare a destra quando ne vedi una arrivare dietro di te in autostrada, mentre adesso non sai che versione ti trovi dietro!
Perche’ questo titolo?
Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace…
Bella? Sono sempre stato pro-elettrico ma questa me sembra un altro SUV “cassone ingombrante”, ovviamente la mia una valutazione soggettiva.
Personalmente preferisco la Aptera…
E di gran lunga …
ragazzi l’elettrico è un tipo di alimentazione, non un veicolo. I produttori fanno i veicoli e le persone le comprano: è inutile che ogni volta che esce fuori un modello si tira fuori la solita litania sulle dimensioni (o troppo grande, o troppo piccolo). Oggi esiste una gamma vastissima di modelli che va dai motorini ai suv enormi e di questi oggi c’è la versione elettrificata. E’ puerile ogni volta chiedersi a che serve o a cosa serve, a che serve una Ferrari allora? Così come i possessori delle Ferrari rarissimamente vanno in pista, allo stesso modo i possessori di un suv rarissimamente vanno fuori strada, comprano quelle auto perché piacciono, magari per “compensare”, e se anche fosse? Qualcuno li produce perché qualcun altro li compra ed è disposto a pagarli anche tanto, non vedo il problema. Fatevi una grande sfogata qui sotto, chiedetevi a cosa servono le cose che non vi piacciono e poi basta, lasciate respirare il mercato. Comincio io: a che serve il piercing al naso? A che servono i superalcolici? A che servono i pantaloncini corti? Vai, sfogatevi una volta per tutte …
Mangiato pesante? 🙂
Cmq che male c’è a dire che questa Fisker è un normalissimo suv e per alcuni è obsoleta in partenza? Per me è così. Perdona la franchezza, ma non sei obbligato né a leggere e tantomeno a replicare, se non ti va.
C’è un suv a 30000 euro di quella categoria, con quegli accessori e con quelle dimensioni migliore? Lascia perdere che a te piacciono i suv piccoli o le citycar, la domanda è: per quel segmento/tipologia di veicoli c’è di meglio a quel prezzo? Io non credo.
Di Fisker Karma ne avranno vendute 20 di questa altre 20 e poi chiudono
Karma.
Questo nome non mi è nuovo.
Tutto iniziò quando Henrik Fisker – il designer danese che tracciò le linee della BMW Z8 e dell’Aston Martin DB9 – decise di mettersi in proprio.
Fisker oltre ad essere universalmente riconosciuto tra i più influenti designer automotive, ha dimostrato capacità stilistiche anche nel campo delle due ruote, progettando la Viking per Lauge Jensen.
Nel 2008 agli albori dell’era elettrica, Henrik Fisker presentò la Karma in forma ibrida plug-in al North American International Auto Show, NAIAS di Detroit.
Nel 2010, in considerazione delle basse emissioni della vettura, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti assegnò a Fisker un prestito di 529 milioni di dollari per produrre la Karma negli Stati Uniti.
Nel 2011 la Fisker Karma ibrida plug-in era pronta, realizzata inizialmente in Finlandia da Valmet Automotive nel centro di produzione di Uusikaupunki per poi trasferire la produzione negli Stati Uniti.
A luglio 2011 iniziarono le consegne nel Nord America e in Europa, ma dopo un anno, nel luglio 2012, la produzione venne sospesa a causa del fallimento del fornitore di batterie A123 Systems, dopo due richiami causati da inconvenienti tecnici alle batterie. Fisker Automotive in assenza del fornitore di batterie, alzò bandiera bianca, non fu in grado di continuare la produzione della Fisker Karma dopo averne realizzate 2450.
A fine di marzo 2013, Fisker Automotive non potendo rispettare i termini del prestito concesso dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, licenziò le maestranze statunitensi e presentò istanza di fallimento a novembre 2013.
Al Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti non restò che aspettare l’esito dell’asta per recuperare parte del finanziamento.
L’asta venne aggiudicata alla filiale americana di Wanxiang Group Corporation con un’offerta di 149,2 milioni di dollari.
Il 18 febbraio 2014 Wanxiang Group Corporation ricevette l’approvazione del tribunale fallimentare statunitense per l’acquisto delle attività di Fisker Automotive e finalmente venne costituita la nuova società automobilistica Karma Automotive LLC e così fu, che la Karma disegnata da Henrik Fisker diventò la Revero.
Nel 2017 Wanxiang Group Corporation dopo aver modificato sostanzialmente il progetto della Karma, non più ibrida plug-in, ma full electric, intraprese negli Stati Uniti la produzione della Karma Revero.
Oggi Karma Automotive LLC progetta, ingegnerizza, produce e commercializza esclusive vetture elettriche, tutte prodotti in California e la piattaforma E-Flex modulare, utilizzabile per berline, supercar e mezzi commerciali EV.
Dal 2014, con circa 1000 dipendenti Karma Automotive LLC ne ha fatta di strada: la Karma Revero fu nominata 2018 dal Green Car Journal “Luxury Green Car”, bastò sposare il design di Henrik Fisker ad una efficiente tecnologia elettrica con due motori, una personalizzazione taylor made a livello artigianale e un prezzo allineato alla miglior Tesla Model S.
Quest’anno è la volta della Karma Revero GT a vincere l’ambito premio del Green Car Journal “Luxury Green Car”.
Tutto questo si deve al Dott. Lance Zhou, CEO di Karma Automotive LLC, laurea e master in Ingegneria presso la Northwestern Polytechnical University e dottorato presso la Nanjing University of Science and Technology.
Un manager che persegue lo sviluppo sostenibile e lo sviluppo dell’innovazione attraverso le ricerche sulla tecnologia elettrica ad alte prestazioni, le piattaforme condivise, la connettività e l’intelligenza artificiale, oltre ad avere un debole per il design automotive di valore, particolarmente quello di Pininfarina a cui ha affidato la stesura della Karma GT, ma anche quello di Karma Design, la nuova unità aziendale creata per formare quell’identità di design unico che appartiene ai brand più rinomati.
Tre le parole chiave sempre presenti nei prodotti ideati dal Dott. Zhou: design, tecnologia e personalizzazione, sempre nel segno dell’innovazione.
Per queste ragioni, il Dott. Lance Zhou ha fondato il Karma Innovation and Customization Center nella Moreno Valley, in California.
Le strategie che sviluppa prendono in considerazione: operazioni complete di assemblaggio in-market, ricerca di partner tecnologici, organizzazione, marketing e una rete di distribuzione con rivenditori competenti, ma sopratutto appassionati.
L’obiettivo immediato su cui è concentrato l’abile Dott. Zhou, è continuare a migliorare e accrescere il valore del marchio Karma e sviluppare collaborazioni con nomi importanti nello stile automotive che utilizzino la sua piattaforma elettrica a basso volume di produzione per commercializzare prodotti di elevato valore tecnologico e stilistico. Il programma di sviluppo riguarda le vendite negli Stati Uniti, prima di lanciarsi negli altri mercati automobilistici di lusso globali.
Per arrivare a questi risultati il Dott. Lance Zhou ha nominato, la scorsa estate, Andreas Thurner ex designer Rolls-Royce, Vice President of Global Design and Architecture alla guida di Karma Design, entrambi fautori della nuova estetica aziendale che deve creare la nuova immagine Karma del dopo Fisker.
Non è semplice accontentare il Dott. Zhou, ma Thurner che era già arrivato a Karma Automotive LLC nel 2016 come responsabile del design esterno dopo aver sostituito Alexander Klatt ci sta riuscendo con risultati eccellenti.
Il colpo da maestro, Andreas Thurner l’ha messo a segno con il concept SC2, preceduto dalla SC1 Roadster.
Con l’SC2 Karma Automotive LLC ha sbalordito la scena automotive internazionale per il valore del design e per le prestazioni e la tecnologia, merito di Todd George, Vice Presidente dell’Engineering di Karma Automotive LLC e della piattaforma E-Flex.
Presentata durante AutoMobility LA e il Los Angeles Auto Show 2019, l’SC2 è una biposto secca dal lungo cofano che eroga 1.100 cavalli e brucia il classico 0-60 miglia orarie in meno di 1,9 secondi grazie ai motori elettrici gemellati sugli assi anteriore e posteriore che forniscono una potenza di picco di 800 kW, con una coppia motrice di 14.000 Nm e un’autonomia 350 miglia (563 km) grazie alla batteria da 120 kWh alloggiata nel tunnel centrale sotto il cruscotto e i sedili, inverter ad alta densità di potenza in carburo di silicio (SiC), non può ovviamente mancare il cambio di velocità realizzato da Karma.
I freni sono carboceramici e le sospensioni sono pull-rod.
Innovativa la tecnologia Ultra Sonic Sensor Stalk Karma che gestisce il launch control e la frenata rigenerativa con carattere armonioso o impetuoso, secondo le varie opzioni disponibili.
Altra tecnologia innovativa è il Drive and Play® Karma di cui è dotata SC2, prevede, per amplificare le sensazioni di guida, una tripla telecamera ad alta definizione sotto il parabrezza e i sensori lidar a onda continua modulata in frequenza (FMCW) forniscono una visione a 360° dell’SC2 in movimento, in un ambiente 3D. Allo stesso tempo, la tecnologia intelligente dell’SC2 rappresenta la dinamica di guida in tempo reale: curve, frenate, accelerazioni, suoni, temperatura dell’aria e playlist audio.
Dopo l’esperienza di guida, il proiettore laser adattivo dell’SC2 ripete il viaggio mentre la vettura è ferma e uno smartphone simula lo specchio retrovisore. In questo modo l’SC2 si trasforma in un simulatore di guida in cui l’utente può rivivere la propria esperienza e perfezionare le sue capacità. Tutti possono condividere la propria esperienza Drive and Play® con gli altri e trasmettere in streaming i percorsi effettuati ovunque nel mondo all’interno di ogni SC2, sperimentando simulazioni di guida su strade e piste di fama internazionale, imparando così a pilotare sulle strade più belle al mondo.
Dovendo rispettare i limiti di velocità, a mio avviso è l’espressione artistica del design, la miglior qualità dell’SC2.
Le proporzioni e la composizione dei volumi sono quelle di un coupe’ sportivo con lungo e profilato cofano proteso in avanti a proteggere il motore in posizione anteriore centrale, aggiungetevi le porte alate, brevettate, con cerniera articolata che si spiegano verso l’alto e in avanti e la coda con la flessione trasversale a metà altezza, e dissolvendo lentamente l’immagine vi apparirà la Mercedes-Benz SLR McLaren versione EQ.
Chiudete le porte alate e immediatamente la SC2 assume un sentore diverso: Aston Martin Vulcan.
Sobriamente avvincente la tinta Vapor Grey, elegante e sportiva allo stesso tempo, come l’SC2 del resto.
La chiave di apertura e d’accensione è smaterializzata, pensano a tutto i sensori di impronte digitali e riconoscimento facciale.
I sedili sono conformati biometricamente e l’audio è diffuso in 3D per creare zone sonore distinte per chi guida e per chi siede a fianco.
L’atmosfera dell’abitacolo muta per mezzo delle superfici trasparenti realizzate in vetro elettrocromatico che diventa trasparente o opaco.
Questi i contenuti.
Ora è solo una questione di tempo. Quando verrà prodotta la piattaforma E-Flex, anima prestazionale dell’SC2 e quando verrà venduta l’SC2?
Una cosa è certa: Karma SC2 non sarà realizzata fino a quando Karma Automotive LLC non produrrà la nuova piattaforma E-Flex prevista per il 2021 e appena presentata, ma se fossi nel Dott. Zhou non perderei un attimo.
Karma SC2 è semplicemente irresistibile.
https://www.youtube.com/watch?v=bRAjMQ8A4bU
Sembra vecchia ora, figuriamoci fra due anni. La formula sarà sempre più leggerezza, cx e pannelli solari, almeno per il mercato consumer a prezzi accessibili (rigorosamente IMHO).
Considera che la Toyota Rav4 attuale costa di più e va di meno, a 30000 euro (con 10000 euro di incentivi viene 20000) questa sarebbe un affare assoluto. E questa non andrebbe neanche a competere col Rav4, quanto con Model X e i-Pace, vetture ben più costose. Io non trovo nulla di paragonabile, forse la Xiaopeng G3 ma mi sembra che si collochi su una fascia inferiore di mercato. Peccato che quando vengono a vendere qui in Italia raddoppiano il prezzo di vendita …
Il problema di Fisker è che in passato ne ha fatte di cotte e crude e non ha una buona reputazione, quindi dovrà far ricredere molte persone (la Karma quando uscì costava oltre 100000 e aveva difetti che non furono mai risolti dal produttore).