La crociata di Porro contro l’auto elettrica si trasferisce dal blog del giornalista alla prima serata su Rete 4. Ospite in studio indovinate chi? La Toyota…

La crociata di Porro spalleggiata (ma non del tutto) dalla Toyota
Tutti sanno che se c’è una Casa auto ostile al passaggio all’elettrico, questa è la Toyota. Fin dal 1997, in largo anticipo sulla concorrenza, ha puntato sull’ibrido e oggi raccoglie i frutti di quella scelta. Il n.1 Akio Toyoda è famoso per le sue intemerate contro le EV. E, per battere su quello che è diventato ormai un chiodo fisso di Porro, non c’era di meglio che invitare il capo per l’Italia, Luigi Ksawery Lucà. Il quale ha sì spalleggiato il conduttore nelle sue riflessioni ad alta voce su quanto sia inutile e anzi dannosa per l’Europa l’auto elettrica. Ma ha anche ammesso che le EV sono più sicure delle auto tradizionali, in caso di incidente. E che l’idrogeno, considerato l’alternativa all’elettrico per arrivare alle emissioni zero, va bene per bus e camion, decisamente meno per l’auto. Comunque sia: Porro ha tirato dritto, sfoderando il solito repertorio di luoghi comuni (la Cina ci conquisterà, mancheranno le colonnine e l’energia per ricaricare…).
L’elettrico conviene ancora, parola di Porro
Ma l’asso nella manica sfoderato dal conduttore di Quarta Repubblica è stato un cartello sulla convenienza dell’elettrico. Quanto costa percorrere 100 km con un’utilitaria a batterie? Con la benzina 9,79 euro, con il diesel 8,69, con l’elettrico 7,40 nelle ricariche lente e 11,74 in quelle veloci. Naturalmente Porro ha enfatizzato il costo di queste ultime, sorvolando sul fatto che la stragrande maggioranza delle ricariche in Italia sono lente. E avvengono o nelle colonnine fino a 22 kW (il 90% del totale) o a casa (a potenze ancora inferiori). Morale della favola: nonostante gli aumenti folli dell’energia, Porro ci dice che l’elettrico conviene ancora. E il gap aumenterà: i rincari di benzina e gasolio cominciano ora, mentre il prezzo dell’elettricità non potrà restare a lungo a questi livelli. Come peraltro ha correttamente ammesso Ksawery Lucà. Che dire? Grazie Porro, se non ci fossi bisognerebbe inventarti.
Più leggo e meno comprendo la prospettiva da cui alcuni di voi vedono il problema, come se fosse necessario dimostrare che Toyota si sbaglia a non puntare sull’elettrico, quando forse cerca solo di ammortizzare gli investimenti fatti sull’ibrido per mere ragioni economiche. Non comprendo neanche il tentativo di dimostrare che l’elettrico è sempre e comunque più economico del termico, perché è palese che al momento, anche con gli abbonamenti, tenendo costo del maggior costo di acquisto a parità di classe, non sempre si raggiunge il punto di psreggio tra i due sistemi di alimentazione.
Assodato che le emissioni di CO2, se non bilanciate da tanti begli alberelli, sono un grosso problema, logica vorrebbe di prendersela prima di tutto con chi emette CO2 per motivi futili e le auto non sono ai primi posti. Non volendo rompere le scatole a chi fa sport ed emette più CO2 di chi stia fermo (perché lo sport previene un sacco di patologie e, in un computo globale, l’anidride carbonica in eccesso emessa dagli sportivi è un male accettabile) sarebbe il caso di incavolarsi prima di tutto con le navi da crociera e gli aerei da turismo.
Così, per informazione, le navi da crociera bruciano olio combustibile e spesso lo sversano in mare, portando in giro non più i ricchi (che almeno erano pochi) ma un sacco di gente che gira il mondo inquinando.
Sempre per informazione, da quando con le low cost gli aerei sono diventati come gli autobus, si sappia che ogni passeggero comporta poco meno di 300 grammi per km di CO2, mentre il buon Sala fa pagare l’area C alle auto ibride che superino i 100 grammi per km: la mia ne fa 122 ed è “incriminata”. E gli aerei continuano a fare avanti ed indietro per i cieli di Milano.
Se pensiamo al particolato, sappiate che le vie pedonali affollate di fumatori son messe peggio delle vie trafficate (c’è uno studio sulla zona di Brera a Milano). Ed i fumatori emettono anche un bel po’ di CO2.
Ecco, io tutto questo fermento verso chi viaggia in aereo od in nave per turismo o verso chi fuma non lo vedo, mentre vedo una contrapposizione del tutto strabica tra conducenti di auto elettriche e termiche.
Al contrario, mi pare ovvio che, senza voler parlare di decrescita felice (che mi pare rispettosamente una scemenza) molte abitudini andranno ripensate se vogliamo preservare la salute del pianeta. Intendo dire che parecchie cose possono essere fatte assumendo comportamenti più razionali e senza alcuna necessità di nuove tecnologie.
Qui si parla di auto, ma anche di moto, nautica, aviazione, macchine agricole e macchine da cantiere, tutto a zero emissioni. Se ne è accorto, Luca? E’ vero, ci manca una sezione per “prendercela” anche contro il fumo.
-E’ vero, ci manca una sezione per “prendercela” anche contro il fumo.-
È una questione di conflitto di interessi. 🤭
Sì, Massimo, me ne sono accorto, ma guardi i commenti e vedrà una contrapposizione tra chi ama l’elettrico in sé e per sé e nega anche la particolare congiuntura che lo rende meno conveniente, e tutti gli altri che, per qualunque motivo, sono perplessi o si trovano nelle peggiori condizioni, anche economiche, per fare il salto.
Intendo dire che, come sito, le notizie a tutto tondo le date ed anche bene, ma l’interesse dei commentatori poi si concentra sulla dicotomia tra chi guida elettrico e chi no, senza spaziare un granché verso la questione generale dell’inquinamento. Almeno mi pare che le cose vadano in questo modo.
Avrà notato un altro piccolo particolare: chi ama l’elettrico lo guida ogni giorno, tutti gli altri, che in gran parte lo osteggiano, ne parlano senza averlo mai guidato
Secondo me se si ragiona, per tante cose le spiegazioni si possono trovare da soli.
Ad esempio, il tabagismo e’ un brutto vizio, ma per arrivare a inquinare come una macchina, bisogna fumarne di sigarette.
Non voglio difendere particolarmente le crociere, che per me non hanno alcun fascino. Pero’ se dobbiamo fare delle priorita’ l’apporto di CO2 del trasporto terrestre e’ di gran lunga piu’ alto di qullo marittimo. Non mi pare sbagliato partire da quello. E oltretutto, il percorso per affrontare le emissioni di auto e furgoni e’ ben delineato dal punto di vista tecnico. Le soluzioni per le navi (e gli aerei) non ci sono ancora. Avra’ comunque notato che i prezzi dei voli sono raddoppiati dopo il COVID… quindi dire che non si sta facendo niente mi pare eccessivo. Per carita’ non stara’ succedendo perche’ le compagnie aeree tengono tanto al clima… ma tant’e’…
In ultimo, una cosiderazione sulle emissioni degli aerei e delle auto: ho recentemente fatto un volo fra Genova e Barcellona, e ho notato in fase di prenotazione che il mio viaggio “costa” 58kg di CO2 emessa.
Cosi’ mi e’ venuta la curiosita’ di capire quanto l’aereo emetterebbe per chilometro. La distanza in linea d’aria fra Genova e Barcellona e’ di 645 kilometri. Quindi le emissioni per chilometro sono di 89g per chilometro. Pensavo peggio. Tanto piu’ che se avessi voluto prendere l’auto, avrei dovuto percorrere 858 km, che vuol dire che avrei dovuto avere emissioni minori di 67g/km per battere l’aereo. O barare e portarmi qualcuno dietro.
Ciao Abelardo, non credo che SAWE3476YTG sia molto interessato ai dati reali, l’importante per lui è di poter continuare a farsi gli affari suoi senza dover rinunciare all’auto: se qualcuno deve fare qualcosa per il clima e per l’ambiente che cominci pure, lui nel caso si accoderà, con comodo dopo che gli altri inquinatori si saranno dati da fare. È, nei fatti, un anti-leader (*) come ce ne sono moltissimi.
Tutto qui
(*) Nel senso di “il contrario di leader” ovvero non è il tipo che guida e mostra la strada preferendo stare comodamente al fondo della coda senza sbattersi troppo a cercare la strada e affrontare i rischi insiti nei nuovi percorsi. Ovviamente gli anti-leader sono anche molto più vulnerabili agli attacchi dei banditi, ma questa è tutta un’altra storia.
Sono così poco interessato che ho portato dei numeri (reali) mentre lei mi dà gratis dell’oscurantista:) Bravo.
-il tabagismo e’ un brutto vizio, ma per arrivare a inquinare come una macchina, bisogna fumarne di sigarette-
Ma sa che (tanto per chiaccherare) a livello di particolato una sigaretta nel tempo in cui sta accesa se la gioca allegramente con un diesel euro6?
Cioè, mettiamo che per fumarmi una Diana Blu ci metta 2 minuti e mezzo. Ecco, un diesel euro6 in funzione in quei 2 minuti e mezzo rischia di emettere meno particolato. E non poco.
E la cosa non cambia nemmeno fumando le Davidoff Gold di cui va matto il Signor Massimo (che è un raffinato esteta).
Però sono più buone, si fuma con stile 😉
Diciamo che manca un conto ed è tra i più importanti, la ricarica casalinga.
Che va tendenzialmente a zero se si ha impianto fotovoltaico ossia da marzo ad ottobre zero e pagando qualcosa nei restanti mesi, ma è economica anche se la corrente si compera tutta dalla rete che su 100km sono 2,5/3€ dipende dal contratto che si ha.
E non venite a dire che inquina come un Diesel perché se hai contratto 100% green o da rinnovabili e se fosse senza specifico contratto green inquinerebbe comunque meno visto la produzione italiana ad oggi è 40% da fonti rinnovabili, e sempre in aumento.
Anche le tariffe base dei cellulari prevedono un tot centesimi al minuto. Solo che poi prendiamo tutti l’offerta in abbonamento e con 10€ al mese abbiamo chiamate e internet a sufficienza e oltre.
Per Enel X è la stessa cosa, abbonamento mensile da 45€ e 145kWh prepagati all’equivalente di 31 cent l’uno.
Rivedendo la tabella di Porro con questo prezzo che è tuttora in vigore siamo sui 5€ per 100km a spanne.
Dai su…
Basta con questa faida con Porro, tra l’altro Toyota è stata pioniere nella mobilità ibrida, ora la odiate perché continua ad essere pragmatica nelle sue scelte invece di essere integralista elettrica??
Dimostrate con fatti e numeri alla mano le vostre ragioni, il consumatore medio vuole solo un mezzo efficiente, pratico da usare e affidabile.. Ora che l’energia elettrica ha costi triplicati rispetto a solo 1 anno fa e ha costi al km paragonabili a benzina o diesel.. il consumatore pensa a campare, quindi compra auto usate e con tecnologie rodate. Ricordo che nel mondo elettrico ad oggi si parte da una spring che da listino sta a 20 mila euro contro o 10-12 mila per una panda a km zero e una compatta come la id3 viaggia sui 40 mila contro i 20-25 per compatte come golf o similari.. se voi avete stipendivmedi da 50 più mila euro l’anno buon per voi, che magari vivete anche in grandi città.. ma questa non è l’Italia, è una élite di cui voi fate parte..
Giorgio: l’elettrico non è per tutti, se non ti garba non compralo.
MA quando porro e toyota dicono cose NON vere, allora è necessario controbattere!
Chi guida una auto elettrica sa che con un semplice abbonamento mensile paga la corrente meramente meno della di quanto sbandierato da porro: passando tranquillamente a 4,00€ per 100km
Vedrai quando rimoluderanno gli abbonamenti…
Ho fatto un fioretto: non risponderle più. Però quando indossa i panni del mago Otelma ci fa veramente sbellicare. Ecco una sua profezia di un anno fa: “Il prezzo del metano oscilla tra 0,975 e 1 euro al kg da diversi anni… Mentre il balletto di benzina, diesel, gpl ed energia elettrica è sempre in atto….” (14 settembre 2021)
Faccia i fioretti che vuole, può citare tutti i miei vecchi messaggi ( non annovera quanti siano stati censurati , senza che vi fossero qualsiasi tipo di offesa o turpiloquio).Ma tralasciamo.
Quanto dissi lo ribadisco, una serie storica di oltre 20 anni sul prezzo di tale commodies era a supporto di quanto da me affermato.. Come ho sempre sostenuto che se le auto elettriche dovessero aumentare di numero anche l’energia per ricaricare sarebbe aumentata.. Già siamo a 3 volte i prezzi di 16 mesi fa .. i fattori esogeni hanno rimescolato le carte ancor prima, quindi ad oggi la mia opinione vale quanto la sua.. faccia un altro fioretto in merito l’obiettività, sarà tutto più facile.
@Giorgio mi pare che non abbia contezza della stupidaggine che sostiene.
I numeri che la smentiscono sono stati riportati talmente tante volte che non vale neppure la pena ripeterli.
Ad ogni modo se la cosa la fa stare meglio, diciamo che va bene così.
complimenti per il garbo!!
affrontiamo il discorso differenza prezzi auto? manco morto, se non ciai i soldi affaracci tuoi!
il mantra di TUTTI i possessori di bev è sempre stato “si ricarica la sera a CASA”, le colonnine solo in viaggio. ci sono innumerevoli commenti a dirlo..
quando si mostra che non c’è più tutta sta convenienza, ecco che si cambia: “con l’abbonamento, alla COLONNINA pago meno”.. certo. però non lo fai di notte, perché quando è carica la devi poi andare a spostare, idem di giorno al lavoro..
per negare il discorso di porro riguardo il differenziale minimo di spesa che intercorre ora tra fossili ed elettrico si cambiano tutti i paradigmi..
PS: il “ciai” è voluto
PPS: pensare che se porro fa un’affermazione questa modifichi/alteri il pensiero delle persone, è.. 🤣🤣🤣
Di notte però il CdS prevede che non si debba scollegare l’auto. Qualche comune pasticcia, è vero, però non è un problema dell’auto elettrica.
certo, ma qualcun altro potrebbe aver bisogno della postazione: quanti articoli sono stati scritti su questo?
non è un parcheggio, o sbaglio?
Uff, appunto.
Non è un parcheggio ma l’alternativa è rendere impraticabile la ricarica notturna.
Poi immagino quanti avranno bisogno di caricare a una colonnina AC alle 4 del mattino.
swish swish
Giorgio, non so di quale crociata stiamo parlando.
Personalmente stimavo molto Toyota per quello che ha fatto con i sistemi ibridi, e paradossalmente abbiamo capito la bontà della motorizzazione elettrica proprio grazie a questi sistemi.
Toyota ha un marchio premium, Lexus, che vende auto che arrivano facilmente a 50.000 €. Con quel marchio vende la UX in versione anche elettrica ma con soluzioni ormai datate rispetto alla concorrenza. I clienti a cui si rivolge Lexus non hanno problemi a spendere diverse decine di migliaia di euro in un’automobile, quindi Toyota sta ostacolando e evitando di sviluppare la trazione elettrica solamente per questione di principio, ben sapendo che solo sviluppando una tecnologia è possibile riuscire a produrla con volumi e prezzi più popolari.
Da teslaro non mi aspettavo risposta diversa…
Ahahahah!
Il concetto di TCO non ti Pè noto, vero?
Anch’io sono pragmatico, pensa che ho atteso 7 anni per avere l’auto elettrica adatta alle mie necessità e non comprare di nuovo una termica.
Abito in un paesello di provincia, non ho 50.000 € di reddito annui, ho preso un’auto da 50.000 (cazzate delle case automobilistiche) a quasi la metà.
Ho potuto permettermelo perchè nei 33 anni precedenti ho guidato a metano anzichè a benzina o diesel.
Ognuno si prende l’auto che preferisce e ne accetta le conseguenze.
Il problema è che Porro è un disinformatore su auto elettriche, energie rinnovabili, ora pure mette guerra in Ucraina. Mi sono perso durante il periodo Covid se abbia dato adito a teorie del complotto ma non mi stupirei.
Recentemente ha scritto che il fotovoltaico non potrà essere una fonte di energia che ci fornisce un aiuto utile alla crisi del gas nemmeno raddoppiando gli impianti, snocciolando numeri… Che guardando sui siti ufficiali (terna) erano di 500 volte inferiori!
Ripeto ha messo un numero attorno al 40 quando invece il dato era 20000!
Parlare di EV e invitare l’AD di Toyota Italia.
La prossima volta si parlerà di alimentazione a base di carne e si inviterà un vegano convinto.
Si sta creando una contrapposizione fittizia, una specie di tifoseria. E’ vero che chi produce auto termiche avrebbe l’interesse a continbuare a farlo a lungo. E’ ancor più vero che Toyota, con la sua ottima tecnologia ibrida, sia scontenta di essere superata dall’elettrico puro. Però queste sono solo questioni imprenditoriali e non sono il punto della situazione né sotto il profilo dell’ecologia, né sotto quello della praticità e convenienza del passaggio all’elettrico per i consumatori finali.
La butto sull’ìronico, perché non voglio litigare.
Ad essere sinceri, tutti sappiamo che la logica vorrebbe di intervenire prima su altre fonti di inquinamento e che le auto private sono una piccola frazione del problema. Ogni volta che qualcuno lo dice, cifre alla mano, gli si dice che è un benaltrista e che da qualche parte bisogna cominciare. Va bene, allora, lanciamo la provocazione: 15 gradi in casa come i nostri nonni, al massimo la stufetta (elettrica), scordatevi internet, gite fuori porta zero, lavatevi con l’acqua gelata come si faceva in campeggio da ragazzi, vacanze in bicicletta, niente cellulare nuovo ogni sei mesi, anzi rispolverate il nokia 3310, scordatevi di mangiare il mango o le noci di macadamia tutto l’anno ed accontentavi delle castagne, rigorosamente raccolte da voi. Ergastolo per chi va in crociera (attenuanti generiche per i velisti) e fustigazione per chi prende l’aereo per andare ai Caraibi. A proposito, chissà quanti possessori di Tesla hanno preso l’aereo per andare ai Caraibi quest’anno? Urge indagine a tappeto!
Fate tutto questo e poi potrete dare del delinquente al tizio che passa sotto casa con una Euro 2, altrimenti i benealtristi siete anche un po’ voi:) Un minimo di coerenza non tanto nei comportamenti personali, quanto nelle critiche ai comportamenti altrui, sarebbe opportuna.
La verità sta nel mezzo: la scelta dell’elettrico non ce la sta imponendo Greta, come finge di pensare Porro, né ce la impone la logica come indifferibile imperativo categorico, ma piuttosto pare conveniente alla politica. I carburanti fossili non stanno per finire dopo domani, diventerebbe solo più costoso, in prospetiva, estrarli e poi, certamente, il motore termico è meno efficiente ed inquina di più. Al netto di tutto questo, a volte, la politica segue il buon senso, altre volte c’è una qualche lobby pro elettrico che ha messo nel sacco la lobby pro termico e viceversa, altre ancora la politica sceglie in modo demagogico, e le cose sono sempre più intrecciate ed opache di quanto appaia perché le decisioni politiche sono sempre la sintesi di aspirazioni, ideologie ed interessi inconfessabili.
Dal punto di vista del consumatore finale (cioè dal mio) che non può fare nulla né in un senso, né nell’altro, per orientare le scelte dei decisori politici, io accetto serenamente il passaggio all’elettrico così come rispetto tutte le normative ed i regolamenti esistenti. Riconosco un qualche vantaggio di questo passaggio e quasi certamente fra un paio d’anni noleggerò un’elettrica, ma non riesco, nemmeno sforzandomi, a vederlo come il sol dell’avvenire o come una catarsi liberatoria in quanto le auto sono dei meri strumenti e, a ben vedere, tutta questa necessità di muoversi a destra e sinistra è abbastanza irrazionale, alla luce delle nuove tecnologie, e col tempo ce ne dovremo liberare per la massima parte delle esigenze lavorative. La possibilità di muoversi di centinaia di chilometri per attività ludiche non è detto che la avremo in futuro, a sentire quel che ha detto Tavares nei giorni scorsi…
E per favore, non insistete con l’esaltazione della coppia del motore elettrico perché, quando tutti avremo auto che impiegano 3 secondi da zero a 100 ( e ci vorrà poco) saremo tutti uguali. Peraltro io ho spesso avuto auto briose, ma comunque si va in città ad una media di 15 km/h, sicché avere un bolide od una carretta, in molte condizioni reali d’uso, fa poca o nulla differenza. Non insistete neanche sulla questione della convenienza economica, perché alla lunga costi di acquisto e di gestione delle elettriche saranno necessariamente allineati con quelli attuali delle termiche.
La rivoluzione sarà -e non è poco, anzi sarebbe moltissimo- solo quella di avere, almeno localmente, aria più pulita e respirabile. D’altro canto, provate a mettervi dietro ad una vecchia Euro 0 e poi dietro ad una Euro 6 e già la differenza è enorme e ci si chiede come, quando 25 anni fa eravamo immersi nel fumo, facessimo a respirare.
Tante parole per dire cosa?
Per dire che tutto sommato a te il mondo va già bene così com’è?
E andrà bene anche fra 20/40/60 anni?
Se si farà qualcosa sarà per dare una speranza alle prossime generazioni non per te, per noi.
L’auto è parte di questo sistema inquinato e riscaldante, ed è il l’elemento di molto più facilmente sostituibile. Ma anche sul resto ci sarà da lavorare e molto.
Sono un aspetto sono d’accordo, perchè insistere sulla coppia dell’auto elettrica? E’ una mania dei ricconi che fanno i gradassi o di appassionati del settore, cioè una ridottissima minoranza della popolazione.
Loro come tutti gli altri passano il loro tempo rigorosamente in colonna.
La appoggio, non iniziamo dall’ev. Ma da cosa vogliamo iniziare? (Ma poi che siamo, cartoni animati bidimensionali per bambini che non possiamo seguire più di un progetto per volta?)
Che facciamo partiamo dalle rinnovabili? Ma anche li, senza andare lontano, troviamo lo stesso Porro che ancora a inizio ottobre in un articolo ne dichiarava praticamente la totale inutilità, con numeri alla mano, e leggendo il suo articolo e vedendo quei numeri non potevi dargli torto (se eri analfabeta funzionale nel campo energetico, almeno)… Perché già partiva con un errore nell’indicare l’energia, scrivendo la potenza… Numeri che comunque non trovavano riscontro da nessuna parte e erano almeno 1/500 dei numeri reali…
Poi leggi i commenti sotto e ti rendi conto che a verificare quanto si legge c’è davvero una esigua minoranza, quasi tutti a prendere per buone cose che sembravano abbastanza evidenti essere bufale.
Qui l’articolo
https://www.ilgiornale.it/news/cronache/disastro-passo-2071959.html
Guardi che è proprio quello che dicevo io, cioè che occuparsi solo delle autovetture per il trasporto delle persone che sono, volenti o nolenti, una piccola parte del problema, e pensare di non cambiare di una virgola le proprie abitudini, è una scelta demenziale.
Dopo di che, guido un’ibrida ed ho scritto più volte che la prossima sarà un’elettrica, perciò solo qualche non leggente (non lei) può pensare che io voglia che le cose rimangano così per anni.
Sul cambiare le abitudini, mi pare evidente che ciò possa incidere come e più di una rivoluzione tecnologica: meno viaggi inutili soprattutto per lavoro, meno sprechi, consumo di cibo prodotto in Italia senza la rincorsa alle primizie da ogni parte del mondo, magari una bella bici (muscolare, non elettrica) od il tram per muoversi in città. Su aerei e crociere (mi è partito il post con SAW etc. invece di Luca per errore di digitazione) non scherzavo: nelle città portuali i tumori all’apparato respiratorio sono un 30% maggiori rispetto alle aree circostanti e la colpa è sostanzialmente delle navi da crociera, perché le petroliere rimangono al largo. Per gli aerei, davvero non comprendo come chi abbia anche un minimo di senso ecologico possa pensare che sia ancora normale andarsene in giro per il mondo a zonzo; lo so che fare i turisti è bellissimo e piace pure a me ma, togli questo, togli quell’altro, alla fine rimane solo una crociata ridicola verso le auto private che incidono molto meno di tutto il resto della filiera.
Peraltro, su navi ed aerei andrebbe anche considerata l’energia necessaria per produrli e la CO2 generata, giusto per usare lo stesso metro con cui si valutano le auto, eh!
In soldoni: va benissimo il passaggio all’elettrico del 2035 ma, nel frattempo, si possono già cambiare parecchie abitudini a costo zero, anzi risparmiando.
Provo sincera compassione per tutti coloro che guardano e leggono Porro.
Questa non è la terra dei cachi ..
è la terra dei MACACHI ..
idiocracy domina
Caro Nicola Porro,
spero che, da giornalista ed intellettuale, lei sia alla ricerca di fonti attendibili e di verità certificate.
E che magari sia anche un lettore di Vaielettrico e dei suoi commentatori, così che possa rispondere alla mia domanda:
perchè non invita alla Sua trasmissione Quarta Repubblica un rappresentante di Vaielettrico che possa argomentare, con dati alla mano, la mobilità elettrica e le relative fonti rinnovabili?
Grazie saluti
Ho visto per caso la trasmissione e mi son detta”..ma tra tutti i produttori proppio la Toyota?”..e si continua a parlare di elettrico senza un contraddittorio tra ospiti..si toccano vari argomenti (ricarica ,idrogeno,prezzi auto..) ma senza affrontarli , però AD Toyota ha pesato bene le parole e ovviamente ha saputo vendere il suo prodotto…si abbattono le emissioni con l’ibrido,giusto…forse….il problema che non c’è più tempo e le emissioni dobbiamo puntare ad azzerarle…..ma il più bello l’ho sentito nel pezzo più tardi sulle rinnovabili e in particolare sul fotovoltaico..ma questa è un’altra storia
… senza in contraddittorio… bella questa, proprio su questo blog dove siete rimasti in 10 al massimo. C’è un’idiota che banna tutti coloro che osano dire qualcosa, o raccontare le proprie esperienze che non siano gradite allo stesso idiota. Provi a contare…
Banniamo solo chi offende, come Lei un questo post in cui dà dell’idiota a chi la pensa diversamente. Quanto all’essere rimasti in dieci, anche nell’ultimo trimestre (luglio-settembre) siamo oltre i due milioni di visualizzazioni al mese e oltre il milione di utenti unici. Un poi più di dieci, dai…
balla ed è ampiamente dimostrabile
Due milioni??? Ma dai su…..
John, esperto di SEO, non ti eri accorto di essere rimasto così indietro?
Buongiorno Robertone,
provi ad andare sul Blog di porro e a commentare “contro”.
Qui le pubblicano il commento mentre ci da degli idioti (sa cosa sono i neuroni specchio? Si documenti, spiegano il comportamento di quelli come lei) mentre là se lo può scordare.
Stessa cosa di parlare di dittatura in Italia o di democrazia in Corea del Nord.
“..senza contraddittorio…” proprio su questo sito? Dove sono di più gli hater che i fanboy? Per colpa degli hater non si può mai sviluppare un argomento: perchè passa la voglia di commentare, usando le energie per combattere l’arroganza ignorante dell’analfabeta funzionale di turno. Preciso che si tratta di definizioni in termini scientifici e non denigratori: perchè questo sono, analfabeti funzionali e ignoranti nel senso di non conoscitori della materia. Se lo fossero, argomenterebbero, non lo fanno, si limitano a criticare e non sono in grado di portare fatti, numeri, esperienze.
Massimo rispetto per chi ha idee contro, massimo disprezzo per chi non ha idee ma solo odio viscerale.
Detto questo, caro Robertone il suo commento nella mia testa sparirà roteando (con effetto Coriolis) non appena avrò premuto il pulsante che serve a disfarsi di certi commenti e commentatori dandogli la giusta collocazione che meritano.
ma il più bello l’ho sentito nel pezzo più tardi sulle rinnovabili e in particolare sul fotovoltaico..
Sul fotovoltaico e sull’energia le competenze di Porro sono praticamente nulle, su questo articolo (punto 5) confonde energia con potenza e spara sul fotovoltaico dicendo che anche decuplicando la produzione non è lontanamente paragonabile al l’IDroelettrico…. E con i numeri (sbagliati) che mette avrebbe ragione, ma se vedi terna il fotovoltaico ha generato la metà dell’energia che ha generato l’IDroelettrico…Porro ha avuto una lieve svista utilizzando un valore (preso a caso) che era 500 volte minore del dato reale.
Probabile che, quando passeranno nel girone Rete 4, Virgilio dica a Dante, stupito per tanto dissennamento, “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa” (Inf. III, 51).
LOL!
Purtroppo, su benzina e gasolio si sta preparando una mattanza come quella del metano, ma ovviamente su una scala ancora più in grande.
Per qualcuno l’importante per ora è che le pecorelle restino nell’ovile, poi si darà la colpa agli speculatori brutti e cattivi e tutti quelli che potranno saranno costretti a cambiare auto in fretta e furia, o in alternativa a pagare rifornimenti “da urlo” o restare a piedi.
senza contare che gli attuali prezzi di benzina e diesel sono calmierati, della corrente no
Calmierati (da quel che ho capito) con soldi che avrebbero potuto essere spesi per le rinnovabili.
In sintesi i soldi per liberarci di coloro che ci stanno e ci hanno schiavizzato per decenni li stiamo dando a chi ci ha schiavizzato.
Come se i soldi per combattere una malattia li dessimo a chi la crea.
E’ PAZZESCO.
Proprio oggi stavo pensando che l’ammontare dello sconto di un pieno di benzina/diesel (30 cent x 55 litri = 15-18 €) è pari al costo di una ricarica di un’auto con batteria di medie dimensioni (50-60 kwh) che ti permette di fare almeno 300-400 km.
E’ un incentivo per le persone a continuare ad inquinare (vedo quotidianamente auto in sosta con motori accesi).
Sulle bollette sono stati annullati gli oneri di sistema che servivano anche per finanziare i vari incentivi per la produzione da fonte rinnovabile. Ora gli incentivi vengono comunque erogati ai produttori ma per effetto della tassazione sugli extra profitti (non la vendita ma la produzione) si crea un gettito utile per permettersi di eliminare gli oneri di sistema , di pagare gli incentivi e di tagliare le accise sui carburanti. Tagliare le accise per poter continuare a vendere carburanti utilizzando i soldi che altrimenti avrebbero intascato i produttori da fonti rinnovabili…… è come dire che si sta finanziando la vendita di idrocarburi inquinanti coi soldi tolti a chi poteva anche potenziare la propria produzione di energia pulita. Vi pare una cosa sensata la decisione del tanto decantato lodato e premiato governo Draghi??
Sempre sia lodato. Mario Draghi ora pro nobis in seculum seculorum.
Nulla vietava ai produttori di energia rinnovabile di continuare a venderla ai prezzi precedenti (che comunque gli garantivano un ritorno dell’investimento molto rapido) per far abbassare di un bel tot il costo al kwh dell’utente finale… Però non lo han fatto e han tranquillamente venduto ai prezzi dell’elettricità prodotta col gas. Ti han messo a pecora vedendoti a prezzi assurdi l’energia e in più li lodi? Tafazzismo puro 😂
Non è il produttore a stabilire il prezzo dell’energia.
NO.
Niente di piu’ semplice del fatto che con questi prezzi
al Mw/h dell’energia eletttrica all’ingrosso i prezzi delle rinnovabili vengono tranquillamente coperti, mentre qualche tempo fa serviva un extra-gettito (oneri di sistema).
Anzi il numero uno di Enel energia sostiene che se il contributo delle rinnovabili fosse stato ancora ancora piu’ consistente avemmo avuto il costo attuale dell’energia elettrica inferiore.
L’energia elettrica per oltre il 50 % proviene dal gas che si sta cercando di calmierare a livello europeo… quando si vuole vedere solo ciò che si vuole..
Era al 2021 oltre il 40%, non oltre il 50%. Inoltre il gas Russo era del 40%. Di conseguenza l’incidenza con quei dati ti riporta una incidenza del gas Russo del 16% nella produzione di energia elettrica.
Se poi consideriamo risparmi energetici che puntiamo ad avere nel 2022 ai maggiori import da parte di altri paesi (es Algeria) il gas Russo non influisce molto nella produzione di energia. Il problema è più che altro del mercato dell’energia.
La corrente no?
Parliamo di prima della crisi del gas (ampiamente influenzata da speculazioni, visto che il danno reale è molto limitato e iniziata prima della guerra in Ucraina)
Il costo di produzione di energia elettrica gira attorno ai 6 – 7 centesimi.
Il prezzo di vendita tipico era attorno ai 20 centesimi, alla faccia del calmiere.