La crociata del Parodi pro Euro 0 e contro l’elettrico

La crociata del Parodi pro Euro 0 e contro l’elettrico procede. Ora con un’intera pagina di intervista su La Stampa. E affermazioni al limite dell’incredibile.

la crociata di Parodi
Il titolo dell’intervista concessa da Roberto Parodi a La Stampa.

La crociata del Parodi in difesa del suo Naftone

Niente da fare: in Italia vanno questi personaggi. Influencer da migliaia di follower a cui persino i maggiori quotidiani dedicano enorme spazio. Eppure dicono cose inaccettabili, spacconate fatte per attirare i clic di menti deboli. Ecco un campionario delle atrocità dette da Roberto Parodi, fratello delle più note giornaliste Cristina e Benedetta. A cominciare dall’orgoglio per il fatto di continuare a guidare una super-inquinante Range Rover Euro Zero, dopo aver dovuto rinunciare alla moto per ragioni anagrafiche: “Questo Range Rover, affettuosamente chiamato Naftone (è un Euro zero) proprio come la Harvey era la Bombolona. Rappresentava in modo provocatorio la mia battaglia contro la vulgata elettrica e le proibizioni che colpiscono i diesel. E ancora: “Continuare ad avere la stessa vecchia auto è meno anti ecologico di cambiarla ogni pochi. Indulgere a questo consumismo automobistico che a Milano ci farà rottamare dal 2025 gli Euro 6. È demagogia e terrorismo. Un Euro 6 inquina meno di una scorreggia di criceto. La gente si svena, ma il problema è lungi dall’essere risolto. L’Italia è virtuosa, produce l’1,7% di emissioni globali“.
L’influencer Roberto Parodi, classe 1963..

Si fanno i soliti giochetti su temi molto seri

Il giochetto è il solito: si fa riferimento alle sole emissioni di CO2, climalteranti, evitando di parlare di tutte le porcherie che vengono emesse dalle vecchie auto. Come le famigerate polveri sottili, responsabili di enormi danno alla salute, in particolare in zone molto inquinate come la Pianura Padana. Sono temi su cui non scherzare. E invece il nostro cazzeggia a favore di follower: “… rimettendo a frutto la mia laurea in ingegneria, mi sono messo a cercare e ho trovato una soluzione, quello che io chiamo il mio sufulotto all’ossigeno. Una cella elettrolitica che scinde l’acqua distillata producendo un gas che, aspirato dal motore, lo rende più efficiente. Riducendo le emissioni“. Qualcuno giorno fa abbiamo pubblicato alcune dichiarazioni del prof. Alessandro Miani, presidente della Società Italiana Medicina Ambientale, secondo il quale “l’ultimo dato fornito dall’Agenzia Europea dell’ambiente riporta 63.000 morti premature all’anno per danni dall’inquinamento”. Altro che Naftone e Sufulotto: facciamo parlare chi si occupa di cose serie, per favore.
– Ce n’eravamo già occupati: guarda questo VIDEO…

Visualizza commenti (98)
  1. Consiglio a Parodi ed ai suoi followers la seguente lettura:

    https://www.theguardian.com/environment/2024/may/03/belgian-insurer-mutualites-libres-low-emission-zoneszones

    In sintesi: una compagnia di assicurazione belga invita i politici a non tornare indietro sull’imposizione di zone a bassa emissione nelle città, anzi, ad ampliarle. Ovviamente lo fa per interesse, perchè una salute migliore dei propri clienti vuol dire maggiori guadagni per loro. Con buona pace di Parodi e del suo naftone.

  2. Ognuno va in girò con che ha è con chi si permette, questa si chiama libertà. Non tutti hanno soldi per Tesla, è non a tutti piace elettrico. Ma a voi questa non va giù. Per me a chi piace elettrico può comprarlo. Ma io che voglio andare in girò con termico, mi rompe quando la gente non si fanno affari loro. Deve essere liberta di scelta è di movimento. Inquinamento lo lascio ai ambientalisti, io voglio che c’è libertà, non come adesso una dittatura.

    1. mario milanesio

      …anche la libertà di non subire il collasso climatico
      è una libertà.

      si parla si parla
      ma curiosamente non si parla mai del collasso climatico in corso.

    2. Scusi, nessuno le vieta di comprare un termico. Almeno fino ad oggi le termiche in generale hanno listini più abbordabili.
      Ma se nei prossimi 5 anni le elettriche dovessero costare meno a lei le fa schifo pagare meno ed inquinare meno?

  3. Ahahahaha Parodi! Ma chi sei? Il fratello delle spadellatrici con i basettoni di Neil Young? Ma vai a casa, vai…

  4. Di regola non faccio commenti ad personam, ma Parodi si veste ad oltre 60 anni come se dovesse partire per un raid nel deserto e si atteggia nella descrizione di sè come un Romiti che si è rotto le scatole di fare il manager di una multinazionale per dedicarsi al cazzeggio. Di conseguenza lo considero un personaggio colorito, come certi tizi che giravano al Jamaica in zona Brera. Secondo me, alla fine, è un simpaticone che gioca a fare il brillante, basta non prenderlo troppo sul serio.

    Però un pizzico di verità, un po’ come l’orologio rotto che segna l’ora giusta due volte al giorno, in fondo residua: una vettura pur vetusta, se sta ferma o marcia poco o nulla, inquina meno rispetto a rottamare la stessa vettura e sostituirla con una poco o nulla inquinante che continuerebbe a stare ferma e non raggiungerebbe mai il pareggio delle emissioni.

    L’unica fallacia nella generale vulgata pro elettrico, che per il resto condivido, sta infatti nelle priorità delle auto termiche da sostituire in quanto si sarebbe dovuti partire da chi fa molti chilometri e, di regola, dalla sostituzione di auto termiche abbastanza nuove e costose, e non da chi ne fa pochi o nulli. Gli incentivi, se lo scopo è di ridurre le emissioni, dovrebbero andare praticamente ai soli mezzi aziendali. So che non è un argomento piacevole, ma tant’è…

    I dati li avevo visti qualche tempo fa, ma la distribuzione dei chilometri annui è un po’ come quella delle tasse che vengono pagate praticamente per il 90% dalle persone con reddito tra i 35 ed i 50 mila Euro (lavoratori subordinati e professionisti onesti): anche il 90% o giù di lì del chilometraggio annuo è appannaggio del 20% o meno delle vetture.

    Perciò il naftone di Parodi, anche se gli mancano solo il cappello e la frusta per fare il prossimo Indiana Jones, è grosso modo ininfluente. Semmai è il messaggio che lancia Parodi ad essere diseducativo, ma pensate davvero che sia un opinion leader?

    1. Buon pomeriggio Luca.
      Per quello che ne so dalle mie reminiscenze di ragioneria un’auto aziendale acquistata o comunque in noleggio/leasing è detraibile in buona parte dalle tasse.
      Un’auto che un dipende usa, se pur poco ma la usa, per andare al lavoro non se la può detrarre dalle tasse.
      Le parlo da figlio di un ex partita iva e da lavoratore dipendente.
      Pertanto trovo corretto che non ci siano incentivi per le aziende ma che ci siano per i privati cittadini che vogliono sostituire la loro auto euro 0/1/2/3/4.
      Al massimo creerei dei disincentivi all’uso di termiche per le auto aziendali.
      Questo porterebbe ad un aumento di vendite di auto elettriche o comunque PHEV e pertanto ad una maggiore produzione con relativi abbassamento dei prezzi di listino.
      In poche parole metterei il divieto di acquisto di auto endotermiche da parte delle aziende già dal 2030 se non 2028.

    2. Guido Baccarini

      “una vettura pur vetusta, se sta ferma o marcia poco o nulla” verissimo, ma non mi pare che sia applicabile al Parodi, quantomeno non lo dice.

      “sta infatti nelle priorità delle auto termiche da sostituire in quanto si sarebbe dovuti partire da chi fa molti chilometri” altrettanto vero, infatti si è vista la cura che è stata riservata alle aziende da questo punto di vista con gli sgravi per installazione colonnina aziendale e incentivi mirati per le aziende. Le flotte erano la prima cosa da curare, così come il trasporto medio (furgoni), quanto è bello avere davanti un Transit che sfumazza…

      “anche il 90% o giù di lì del chilometraggio annuo è appannaggio del 20% o meno delle vetture” ma come, non servono 600 km di autonomia autostradale a tutti?

      1. Edoardo Scortese

        Beh… Tutto giusto, però mi permetto di dire che 600km autostradali come direbbe Giorgione “Non servono, ma aiutano…” Sarà forse meglio quando ad ogni stazione di servizio, ci saranno delle HPC, fino ad allora doversi fermare a ricaricare in funzione delle colonnine o peggio, uscire dal tracciato per raggiungere il suc più vicino è comunque oggettivamente tedioso. Io me lo accollo perché i pregi superano i difetti, però insomma, non sapendo quando effettivamente troveremo ricariche rapide ad ogni area di servizi o permettimi di sognare almeno 500km reali autostradali!

      2. Ciao, infatti a mio parere, nonché secondo la maggioranza dei grandi viaggiatori con cui ho parlato (gente che fa oltre 70.000 Km annui per riunioni, pranzi, cene, cantieri, stabilimenti, non camionisti) 3-400 chilometri di autonomia autostradale a 130 senza stare troppo attenti alle accelerazioni sono sufficienti, solo che i tempi di ricarica attuali sono visti come un problema. La rincorsa ad autonomie massime un po’ ridicole come i famigerati 1.000 chilometri è indotta dalla difficoltà di “fare il pieno” elettrico in 5-10 minuti, ma spero che sia una deriva temporanea ed uno specchietto per le allodole per vendere di più. Certo, lo so anch’io che “caricare” 200 km di autonomia in una batteria più grande e potente richiede meno tempo che in una batteria piccolina a causa della potenza accettata e della curva di ricarica, però viaggiare con dei catafalchi da 600 chilogrammi non ha molto senso in ottica ecologica.

        Dopo di che anche solo 250 chilometri veri di autonomia autostradale suppongo che basterebbero a tutti quelli che non viaggiano per lavoro. In gita od in vacanza la sosta in trattoria/ristorante/autogrill è piacevole: se sei tirato per il lavoro, molto meno. E poi, chi non è abituato a viaggiare tutti i giorni, è poco ragionevole che si faccia una sparata di 500 km tutti di un fiato per andare in vacanza: è come se chi si fa mezz’ora di corsetta al giorno si improvvisasse maratoneta.

  5. Edoardo Scortese

    A me stà simpatico. I mean: Lo seguo come seguirei un comico, non è prendibile sul serio. Tra l’altro non credo a livello di seguito, abbia numeri tali da risultare un serio rischio all’informazione, forse su Facebook… che è tutto dire!

  6. Di cosa ci stupiamo? Siamo nel paese in cui il/la premier considera talmente basso il quoziente intellettivo del proprio elettorato che invita a mettere sulla scheda elettorale solo il proprio nome, per paura che l’elettore medio semi analfabeta del suo partito sbagli a scrivere il cognome. Quanto al sifolotto beh… un posto dove metterlo ce l’avrei, anche lì le emissioni di metano non scherzano!

  7. Gianni Barberi

    Se cercate su auto scout gli ibridi usati ne trovate migliaia, tutti con uno o due anni. Perché pensavano di risparmiare e invece no.
    Termo che molte verranno distrutte per non rovinate il mercato del nuovo, alla faccia del verde.
    Gli Americani sono pieni di elettriche pure, ma ora hanno scoperto gli svantaggi e si indirizzano sugli ibridi.
    Punto e a capo

    1. Buon dì Giovanni.
      A mio avviso tutto questa diffidenza sull’elettrico la hanno solo le generazioni con età dai 50 in su. Sarà paura del cambiamento? Sarà che abbiamo una scarsa visione delle opportunità che darà questa tecnologia? Sarà per pigrizia? Oppure perché a molti rovinerà il proprio business?
      Rimane il fatto che alla guida di una BEV vedo per la maggioranza persone con età che copre l’intervallo 30-40 anni o poco più.
      Persone come me che hanno superato la cinquantina sono poche ed ancor meno dai 60 in su.
      Chi le guida normalmente ha investito sulle rinnovabili a casa perché si è reso conto che alla lunga sta risparmiando gran parte dei propri guadagni, in più come effetto secondario ha iniziato ad assaporare (almeno intorno casa propria) un’aria con meno inquinanti (e sinceramente io che ho sia un auto termica che elettrica la differenza la noto).
      Sull’ibrido un solo appunto, per me sarebbe dovuta essere una teologia da usare/imporre nel primo ventennio degli anni 2000. Non è stato così, ora è troppo tardi.
      Faccio notare che ibrido o no un’auto termica produrrà sempre inquinanti e visto che la chimica ci dice che per ogni lt di benzina bruciato si produce circa 2,2 kg di CO2 capirà che ipotizzato una percorrenza media di 5000 km annui si produrranno sempre tra i 450 kg (per auto con consumo medio di 25 km/lt) e 750 kg (per auto con consumo medio di 19 kmq/lt) di CO2 ad auto.
      Ho trovato che in Italia per ogni kWh di elettricità si emettono 0,319 kg di CO2.
      Ora ipotizzando un consumo di 0,18 kWh a km (18 kWh ogni 100) sempre per 5000 km annui avremo 290 kg di CO2 per ogni auto elettrica. Per me ne segua che già questo mi basta per scegliere una elettrica (escludendo tutti gli altri argomenti sul pareggio delle emissioni tra BEV e termica tra i 60.000-90.000 km).

      1. E quel 18 kWh/100 km per me è sempre alto, negli ultimi 1260 km ho avuto una media a consuntivo di 13,5 e in mezzo ci sono anche 390 km di autostrada sui 120 km/h circa (casello di Campegine – Rimini Sud e ritorno)

        1. Villi ho esagerato appositamente sui consumi di un’elettrica per meglio evidenziare la minore CO2 che si potrebbe imputare.
          Io quei consumi li ho in autostrada a medie di 120 km/h con Tesla Model Y.

        2. PS: nel 2024 puoi considerare circa 280 gr Co2/kwh
          (mix consumi italia, con importazioni svizzere e francesi),
          oppure 300 gr Co2/kwh (mix solo produzione nazionale)

          e per ogni anno successivo all’incirca scalano -20 gr Co2/kwh, non sembra ma modifica abbastanza il risultato sul conto di più anni di guida dell’auto.. poi nel suo piccolo è un dettaglio anche di soddisfazione, vedere che ci sono miglioramenti anno su anno

      2. Il conto non fa una piega. Andrebbe ridotto il più possibile anche quel 0,319 kg per ogni Kw/h prodotto.

        Ovviamente aumentando la produzione di Energia Green.

        Purtroppo non tutti sono d’accordo.

        Anzi ci sono movimento politici che da una parte gridano e vogliono più green e poi i loro dirigenti bloccano con leggi specifiche il progresso di Eolico e Fotovoltaico.

        Come sta succedendo in Sardegna dove il Presidente della Regione ha bloccato lo sviluppo Green per non disturbare il paesaggio e gli abitanti.

        In stile “armiamoci e partite…”

        A chiacchiere sono tutti bravi, poi quando si tocca l’orticello sotto casa diventano i peggiori contro l’ambiente…

        Solo gli stessi che gridano contro i complotti Governativi…ma poi li fanno loro…

        1. Buongiorno Craletto, sulla Sardegna e il settore energetico c’è una intera storia

          sono decenni che un gruppo politico “azzurro” pare avevesse già preparato le Società che dovevano gestire la realizzaione di una nuova rete metanifera in Sardegna (compreso un gasdotto dalla tunisa e che poi attraversando l’intera sardegna dovrebbe arrivare in toscana mi pare).. il progetto non era andato in porto, Eni stessa aveva previsto che in futuro non sarebbe stato sfruttato, ma questi non si sono arresi, specialmente un titolare di queste società

          questo politico scrive da anni articoli dal quotidiano principale sardo, in cui pure lavora, e diffama costantemente le inziative attuali per passare direttamente in Sardegna dal carbone e le bombole GPL, alle energie rinnovabili.. di recente ha trovato sponda nel nuovo governo che sta riparlando di fare gasdotti attraverso il mare

          sul sito del giornale cliccando sulla sua firma, è possibile visualizzare tutti i suoi articoli e sono una carrellata grottesca

          è spalleggiato anche da strani comitati locali (che sono intervenuti con commentatori anonimi anche qui su vailettrico quando si pralava di eolico off-shore a 40 km dalle coste) e magari anche dagli interessi della raffineria.. diffondono bufale e dubbi giocando sul tasto dolente del rapporto tra quella Regione e Stato.. molti sardi hanno comunque un atteggiamento più elastico.. valutano nel merito i vari progetti, e le occasioni di sviluppo, ma non fanno notizia sui media come queste campagne organizzate

          in questo scenario difficile, dove ci sono fronde sobillate di continuo, anche la rappresentante politica regionale appena eletto che citi tu (diciamo area di centro), ha scelto di mostrare una posizione di “difesa”, di chiedere di congelare i progetti per riesaminarli.. non cominciamo bene, ma capisco perchè lo ha fatto, penso per non essere scavalcata in populismo

          speriamo che poi in pratica trovi un equilibrio e i progetti vengano vagliati nel merito e quelli meglio studiati vadano avanti

      3. Bob non ne sarei così sicuro ho 68 anni ed la seconda BEV ho conoscenze e amici di 65 ,72,89 anni che viaggiano in elettrico da tempo , questo mio amico di 72 ,kia EV 6 GT da quasi 600 CV, noi vecchietti non solo vanno in elettrico ma pare che abbiano anche più moneta per comprarle

        1. Sulla grana son d’accordo.
          poi che ci sono le eccezioni che confermano la regola se ne può parlare.
          Non tutti gli ultra cinquantenni snobbano le BEV, ma attualmente a me sembra che la percentuale per fascia d’età sia maggiore.
          Vi auguro di godervi con le vs BEV come lo faccio con la mia.

          1. Certo che si e grazie c’è la godiamo alla grande anche se ultra sessantenni

    2. Si certo, come no. Personalmente ho una ibrida e ho un sacco di amici che guidano ibride ( hev vere, non mild ibride). Siamo estremamente soddisfatti, la avevo comprata per sostituire un diesel del 2009, mi ci trovo tutt’ora benissimo. È una euro 6b con 54000 km e credo che la terrò ancora parecchio, visto che consuma pochissimo e la guida è comoda come quella di una ev pura. Poi quasi sicuramente quando la cambierò mi orienterò su una elettrica ma per adesso va benissimo così

  8. L’auto elettrica mi può andar bene, ma ci vogliono batterie non inquinanti e riciclabili, una legge che preveda dei forti disincentivi al cambio dell’auto, della serie una volta acquistato un veicolo elettrico o lo rivendi o te lo tieni, solo energia pulita per ricaricare le batterie. Allora forse tutto questo avrà un senso.
    Solo io ho l’impressione che con l’auto elettrica siamo partiti ad estirpare il problema degli inquinanti dall’apice e non dalla radice?

    1. Le batterie sono riciclabili al 90%. Se l’auto non viene rottamata prematuramente, il cambio di proprietario non ne aumenta l’impatto ambientale. Ogni auto elettrica immatricolata oggi beneficerà dell’energia sempre più pulita prodotta domani. Mi sfugge il motivo per il quale dovremmo prima decarbonizzare la generazione elettrica e solo successivamente iniziare a convertire il parco auto. Cosa impedisce di farlo insieme?

      1. Luca Dell'Oca

        Semplice, col solito benaltrismo evitiamo di toccare lo status quo di chi vuol ancora girare col termico.

        Ma l’obbligo di tenersi l’auto per almeno tot anni lo applichiamo a che a chi cambia ogni due anni una termica?

    2. Guarda alla macchina elettrica come ad una palla di neve..la compri evitando da subito meno emissioni e soldi risparmiati in carburante,poi sai che ti aumenta il consumo elettrico di casa allora ti conviene fare il FV..poi dato che hai corrente cambi il piano cottura con induzione…userai di più gli split per climatizzare casa… la ev è una leva potente per il cambiamento….e poi ci sono i contratti fornitura da rinnovabili…per l’usato invece sono per la libertà di ognuno di scegliere cosa fare del proprio mezzo quando questa libertà non danneggia la salute pubblica

    3. Ricaricare auto elettriche con energia prodotta da centrali a gas metano inquina meno rispetto ad avere migliaia di piccoli, inefficienti motori termici. Io metano è pure possibile crearlo (biogas), diesel e benzina no, se non con processi ancora tutti da provare e a caro prezzo (i combustibili sintetici)
      Quindi anche nella peggiore delle ipotesi elettrico vince.
      Bisogna lavorare certo sui prezzi di acquisto e sulla rete di ricarica, ma la strada è tracciata.
      C’è ancora troppa confusione, meno male che c’è Vaielettrico

  9. Stefano Tetti

    È uno dei tanti cavalli di battaglia del popolino dei no-elettrico: quel principio totalmente fallace, secondo il quale tenersi l’auto a combustibile fossile il più a lungo possibile sia una mossa ecologica, addirittura più ecologica di passare all’elettrico. Pensano tragicamente solo al metallo e alla plastica del quale è fatto il loro naftone ma dimenticano le tonnellate e tonnellate di gasolio o benzina e oli lubrificanti che continuano a bruciare nell’atmosfera, e più vanno avanti più peggiorano. Solo l’auto elettrica è capace di sfruttare l’elettricità pulita. Punto.

    1. Una singola nave porta container, che trasporta anche le vostre “amate elettriche” immette GIORNALMENTE l’equivalente di sostanze inquinanti pari a quelle ANNUALI di MILIONI DI UTILITARIE. E ve la prendete con il naftone di parodi…..
      Ma per favore, scendete dal pero

      1. Il problema è che si fa tanta confusione a riguardo e ci si riduce a fare il tifo (come per qualsiasi argomento, oggigiorno):

        – Le navi cargo sicuramente inquinano uno sproposito e bisogna ridurre l’inquinamento prodotto da queste.
        – La produzione di energia, passando alle elettriche, diventerà la prima fonte di inquinamento quindi sarà necessario spingere il più possibile verso le fonti rinnovabili e riducendo al minimo l’uso di fonti fossili per produrre elettricità.
        – Le navi cargo, oltre a trasportare le auto elettriche, trasportano anche petrolio e carburanti ma con una differenza “sostanziale”: l’auto elettrica fa un viaggio solo mentre il petrolio/carburante va trasportato regolarmente.
        – Diversi articoli che ho letto riportano i 100k km come punto di pareggio dell’inquinamento prodotto da una elettrica e quella di un’auto di pari categoria, con il mix energetico attuale. Migliorando quest’ultimo il gap si riduce di molto.
        – Le auto, oltre ad inquinare l’ambiente, hanno un impatto decisamente più elevato sulle malattie respiratorie di chi vive in città.

        Ovviamente le elettriche hanno degli svantaggi ma facciamo un gioco:

        Sei in un edificio completamente isolato dall’esterno, senza finestre e con sole 2 vie d’uscita, e un’altra stanza (in cui ti trovi ora, alta 3 metri) con il soffitto che si abbassa di 60cm ogni ora che passa:
        – La prima è comoda, tutta dritta, ben illuminata, la attraversi in 20 minuti correndo ma da un lato e dall’altro del corridoio ci sono diverse mitragliatrici che sparano senza sosta proiettili all’uranio
        – La seconda è buia, piena di rovi e la attraversi in 3h correndo lungo i corridoi ci sono le stesse mitragliatrici ma anziché sparare proiettili veri sparano palline di spugna.

        Fuori dall’edificio c’è casa tua. Cosa decidi di fare?

        Soluzione A) Aspetti che le mitragliatrici si fermino sapendo che in poco meno di 10 ore verresti schiacciato dal soffitto;
        Soluzione B) Prendi la strada veloce andando incontro a morte sicura ma “almeno non soffro”;
        Soluzione C) Prendi la strada tortuosa e scomoda, che sicuramente ti farà soffrire ma con cui hai una possibilità di salvarti e arrivare a casa;

    2. Ma se se la tengono senza circolare a me va benissimo. Vanno di mezzi pubblici e monopattini e via così

        1. Le chiedo scusa signor Salvo.
          Non so perché il mio commento è finito sotto al suo, quando in realtà doveva andare in coda quello dell’amico Astuto astuto che parlava di scorte dei pistoni…

  10. Nell’attuale periodo di rapido cambiamento tecnologico, le aziende automobilistiche si trovano di fronte a una sfida unica: passare dalla vecchia alla nuova tecnologia senza compromettere né l’efficacia della produzione né la percezione dei consumatori. Questo processo richiede un delicato equilibrio tra la gestione delle scorte esistenti e la promozione dei nuovi prodotti, scorte di motori, pistoni, alternatori, ecc… In alcuni mercati tradizionalisti, la transizione verso l’auto elettrica può essere rallentata dalla necessità di esaurire le scorte dei modelli a combustione interna. In questa fase di transizione, le aziende adottano strategie di marketing mirate, incluso Parodi, si tratta di sostegno a organi di informazione che continuano a promuovere la vecchia tecnologia, il fine è chiaro, mantenere vivo l’interesse dei consumatori mentre si preparano al lancio dei nuovi prodotti. l’Italia è il mercato prescelto, il migliore dove rifilare lo stock invenduto. Chiaro.

  11. È solo un poveretto, che soffre di un grandissimo complesso di inferiorità. Vorrebbe girare con un Cayenne come le sue sorelle, ma deve accontentarsi di un rottame…. e cerca di convincersi che girare con il naftone euro zero è trendy.

    1. Ma si può ancora girare fuori dai campi con un bagaglio del genere,ma non sarebbe ora di rottamarli obbligatoriamente.

      1. Certo rottamiamo obbligatoriamente, poi la paghi tu una bella elettrica nuova ad un operaio che con 1500 € al mese deve mantenere una famiglia e non arriva a fine mese. Siete ridicoli

        1. Tra un naftone di 30 anni ed un’auto nuova ci sono milioni di casi intermedi sicuramente meno inquinanti del naftone e alla portata dell’ “operaio con 1500 euro/mese” e non parlo necessariamente di BEV. Non ti viene il sospetto che quello “ridicolo” e “sul pero” forse sei tu?

        2. A 174vam se hai i soldi per mantenere un rottame del genere puoi trovare sicuramente a cifre irrisorie qualcosa di molto meno devastante per il pianeta ma soprattutto per me che devo respirare il tuo schifo. Il credere che sia un tuo diritto l’ utilizzo di un un mezzo del genere contrasta non poco con il mio diritto di respirare.

          1. Se passa la revisione ed è autorizzata a circolare per legge , si ha tutto il diritto di andare per strada e per campi

          2. Eraldo certo non ho mica detto che è fuori legge se passa la revisione,anche se mi piacerebbe sapere come,ha tutto il diritto di girare , chissà forse è la legge che andrebbe rivista , questi oggetti vanno messi nei musei se vale la pena o rottamati .

    2. Alessandro D.

      -È solo un poveretto-

      Le posso assicurare che il nostro amico è tutto tranne che un poveretto. ahaha! 😉

  12. Io vorrei capire questo: se il popolo Italiano ha deciso con due referendum di rifiutare il nucleare, quale diritto ha il ministro dell’ambiente e il governo di impegnare lo stato italiano, come ha fatto oggi, in progetti che riguardano la costruzione di reattori nucleari a fissione, come quelli che i due referendum hanno rifiutato? Sono questi signori al di sopra del popolo italiano? Ci sono strade per fare valere la volontà del popolo e non gli interessi privati di quelle facoltose famiglie italiane che hanno investito in Nucleo? Qualche giornalista coraggioso vuole fare luce su questo scandalo che si sta consumando alle spalle dei cittadini?

    1. ===== reattori SMR costi da truffa del secolo ===

      tabella di un studio presentato da un ministro australiano che compara i prezzi energia elettrica di diverse fonti energetiche

      A) energie rinnovabili (nel loro caso mix “inefficente” con solo 2 fonti, solare e eolico)

      B) energie rinnovabili consolidate ( = eneria resa disponibile h24 usando imponenti sistemi di accumulo a batteria, già in crescita rapida in Autsralia, perchè hanno poco idroelettrico da poter usare come bilanciamento)

      C) reattori di piccola taglia SMR

      A) 47-109 australian dollar –> 28-66 euro/MWh
      B) 94-134 australian dollar –> 57-82 euro/MWh
      C) 383-686 australian dollar -> 233-418 euro/MWh

      tra B) e C) c’è un fattore costo tra x2 e x7 (…)

      https://www.minister.industry.gov.au/ministers/husic/media-releases/gencost-confirms-renewables-remain-cheapest-form-energy-cost-nuclear-reactors-skyrocket

      ===== da 2,5 a 30 volte più scorie radioattive ===

      I reattori di piccola taglia SMR in proporzione non solo costano di più dei già cari e fuori mercato reattori classici, ma anche producono molte più scorie rispetto ai reattori di grande taglia, per una questione di rapporto superficie/volume

      si va da x2,5 scorie per i pressurizzati ad acqua, sino a x30 per i sodio o piombo

      studio di scienziati della Stanford University e della University of British Columbia: https://www.pnas.org/doi/full/10.1073/pnas.2111833119

      ==== allora perchè alcuni gruppi politici li propongono? ===

      se nostri amministratori spingono per questa spazzatura, nella mi opinione sono corrotti e in cerca della mega-tangente dalla madre di tutte le truffe

      sono le fonti di energia più care di tutte, e con una struttura che si presta a fare magheggi sui prezzi addossando buona parte delle spese allo Stato, e una volta iniziato a csotruire, sei costretto a continuare a spendere per altri 80 anni, anche per chiuderli, è come mettersi in mano allo strozzino.. ci anno preso per l’argentina e vogliono spremerci come polli

      ==== camagne di pubblicità ingannevoli ===

      sono spalleggiati da un martellante campagna mediatica su youtube tv e internet che a occhio costa milioni di euro ogni anno.. che sono briciole considerando che anche solo uno studio propedeutico e clausole di rescissione prenderebbero già miliardi dallo stato.. mentre si passa a decine e centinaia di miliardi se per assurdo i prigetti andassero avanti

      ci sono una decina di canali youtube anche ad alta visibilità arruolati o creati appostitamente per fare unpoalla volta lavaggio del cervello e pubblicità ingannevole mascherata da aprofondimenti informativi

      un esempio è il canale “ingegneria italia” con un target giovanile e creato appostitamente.. quasi in ogni video insinuano una idea svilente delle rinnovabili e un pensiero magnificante e ingannevole del nucliar.. una manipolazione continua

      ==== finestre di Overton ===

      sono tecniche banali in pubblicità, se ci butti abbastanza soldi e perseveranza usi la ripetizione ossessiva per creare nell’opinione pubblica delle “finestre di overton”:

      un po’ alla volta rendi “accettabile” per gradi un qualcosa che prima era detestato, l’esempio originale era sul rendere accettato il cannibalismo, ma si puà anche fare altri esempi es. “mangiate m@@@a perchè è buona, lo dicono le mosche”.. oppure ” ci servono proprio dei costosissimi reattor e che lasciano una scia di scorie peggiore dei precedenti”

      è la tecnica che stanno usando in modo programmato, hanno deciso che in italia siamo abbastanza polli da provare spennarci anche così

      ==== pure le start-up ===

      intanto Nuwcleo sta riproponendo in europa il giochino di prendere finanziamenti per start-up da privati e dal pubblico, operazione già spremuta lo spremibile in america prima di essere definitivamente chiusa, con il progetto Nuscale (che già in fase di progetto costava 20 cents al kwh, e in fase di realizzaizione avrebbe sfondato i 30 cents kwh); non hanno neppure cambiato più di tanto il nome, e anche loro hanno i loro trollini che postano su ogni sito web, li ho giò incontrati ceh spiegano che addirittura i loro progetto mangerebbe le scorie invece di aumentarle (per chi non lo sapesse è la panzana che si ricicla da 40 anni sui reattori chaimato “veloci”, ottimi per la proliferazione incontrollata di armi nucloari)

      ==== cosa dobbiamo fare? ===

      iquando posso condivido informazioni, ma se questi gruppi politici vengono votati ancora a giugno, garzie al martellamento mediatico, oppure perché proprio piaciono perché difendono la mozzarella italiana, e intanto bruciano anche i fondi pensione dello Stato dopo queli di bilancio, con questi truffe da decine di miliardi se si fermano allo stadi inziale, sennò centinaia di miliardi.. vuol dire che a molti va bene farsi fregare e lasciare costosi debiti e ricordini radioattivi millenari ai nipoti

      1. Eugenio Davolio

        Propongo di nominare R.S. giornalista investigativo ad honorem per la fantastica capacità di scovare dati e fonti di informazioni tecniche!

      2. Un’informazione: ma questi di NewCleo hanno già aperto centrali SMR oppure sono ancora chiacchiere? E’ vero che poi hanno solo finanziatori privati? E soprattutto sono realmente in grado di costruire SMR e gestirli?

        1. Di SMR non ne sono mai stati costruiti !!! Nemmeno uno. Tutti i progetti sono semplicemente in fase di studio. Ma in Italia la propinano al popolo come se esistessero veramente. E perchè mai lo fanno? La cosa è complessa, ma le grandi famiglie dell’industria come EXOR degli Agnelli-Elkann hanno già fiutato l’affare e capito che ci sono tanti soldi pubblici pronti ad entrare nelle loro tasche per poi mollare “la sola” allo stato………

        2. in un certo senso gli SMR esistono dal dopoguerra, sono i motori dei sottomarini militari e di un paio di porta-aerei USA e rompighiaccio Russi; in passato erano già state esaminate tante combinazioni ( acqua , sodio, piombo) e cicli di decadimento dei combustibili lenti, veloci, etc.. che oggi ti ricicciano come “nuovi”

          non sono stati usati nel civile perché sono meno efficenti, come costo e come scorie, dei reattori grandi, e gli stessi reattori grandi hanno inziato a costare troppo già negli anni ’90

          ad oggi (ma forse anche negli anni ’60, vedi Francia, Inghilterra, USA, etc) hanno giusto senso se devi farti le tue scorte private di Plutonio e Mox (una miscela mista) per armamenti (la Cina in questo momento).. scarichi una parte dei costi sul settore militare.. o per una base sulla Luna, li anche se producono kwh a 30-40 censt va bene..è un affarone

          chi ha già avuto il nucleare nel secolo scorso ha soddisfatto la scorta per usi militari e poi ha iniziato ad avere troppo Mox e Plutonio, che non puoi sotterrare subito ne dappertutto, e i depositi in superficie vanno sorvegliati dai furti, sono un rischio e un costo, questo pare abbia pesato in USA per frenare sul nucleare già negli anni ’70.. mi pare da allora hanno giusto termitato due reattori a Vogtle, in mezzo a una serie di cause legali aperte, la municipalità ha ricaricato sui cittadini una spesa di circa 1000e a testa per reattore (che è circa lo stesso costo che risulterebbe in italia) Westing House che produceva gli impianti nel frattempo si è data.. ha dischiarato fallimento.. altri reattori americani invece hanno accesso a fondi federali, vengono tenuti in funzione per questo.. di suo li avrebbero già chiusi

          in inghilterra hanno frenato negli anni ’90, dopo che la Tacher aveva privatizzato il settore energia..ovvero niente più soldi pubblici, solo progetti e investimenti privati.. inziando a valuatare anche i costi di smantellamento e trattamento scorie, si è visto che già inziavano a non essere convenienti dopo che gli armamenti avevavo già fatto la scorta di plutonio .. anche il fatto che è diventato illegale smaltire in mare i fusti delle scorie in eccesso.. oggi sembra incredibile e si vanno a ripescare i rifiuti, ma prima si faceva.. poi hanno smesso ..oppure qualche nave è affondata “per sbaglio”, o è stata spedita altrove (vicenda Ilaria Alpi)

  13. Avviso di servizio: non so chi sia parodi ne mi interessa e non ho letto l’articolo sulla stampa, per tanto mi baso solo su quelll scritto qua…

    Ora cerco di spiegarvi perché parodi PUÒ (diverso da ha) avere ragione…

    Riassunto breve: nessun dato

    Spiegando… Lui dice di avere un euro 0, e che così facendo si inquina di meno che cambiare auto ogni qualche.
    Se noi analizziamo la cosa é più che possibile che abbia ragione, basta mettere i dati giusti
    Una macchina euro 0 non sarà mai una prima macchina, ma al massimo la macchina di qualcuno che la usa poco (questo perché é un mezzo con più di 30 anni, di cui quindi con un uso un minimo intensivo si andrebbe incontro a problemi meccanici e alla mancanza di ricambi oltre chr al nessun senso logico nella riparazione) quindi diciamo 20 km la settimana

    Cosa molto furba che fa é dire “ogni qualche” il che come ambiguo ammette 2 come risposta

    Quindi, su una media di 20 km la settimana, considerando l’intero ciclo di vita di una macchina, consuma di più avere 15 auto nuove elettriche oppure una sola auto euro 0?

    Credo che la sfida mettendo questi valori arbitrari sia impari

    Ps, anche voi fate disinformazione (o per meglio dire omissione parziale) dicendo dei 63 mila morti l’anno per danni da inquinamento, senza specificare come questo inquinamento viene emesso, quindi vi abbassate abbastanza al suo livello (poi ovvio dovete fare interazioni per guadagnare e questo lo capisco)

    1. Ps, anche voi fate disinformazione (o per meglio dire omissione parziale) dicendo dei 63 mila morti l’anno per danni da inquinamento, senza specificare come questo inquinamento viene emesso
      ———–
      fesseria qualunquista
      il colpevole sono le fossili
      che siano usate in un modo o in un altro non cambia la sostanza
      NON SI DEVE USARE LE FOSSILI

    2. Iorio Cavallini

      Chissà che non c’è l’abbia davanti uno di questi giorni…anzi tutte le volte che la usa…in quei pochi chilometri…se x caso in auto ( nella sua) qualcuno si lamenta perché s’inchiodano i polmoni risponde , ovviamente, che non c’è niente di cui preoccuparsi!! X quanto riguarda il “livello “ mi sembra di poter capire che lei ritiene di trovarsi sopra un bel piedistallo!

    3. Continuiamo a dimenticare che l’auto cambiata ogni 2 anni non viene rottamata ma sarà usata da altri……

    4. Daniele Sacilotto

      Non serve confutare ogni fesseria detta da chiunque anche perché non credo che chi ha letto quell’articolo venga poi su Vaielettrico a leggerne la risposta. Come diceva una vecchia canzone “niente paura, ci pensa la vita”.
      Quando l’Europa sarà convertita all’elettrico con percentuali da maggioranza, questo signore e i suoi 4 gatti di seguaci si accorgeranno di essere rimasti appesi al dorso del dinosauro e che mentre il mondo evolveva loro stavano solo perdendo tempo a lamentarsi e fare propaganda

      1. Leonardo (R)

        Sì è chiaro che saranno spazzati via dagli eventi, come sono stati spazzati via tutti i detrattori delle fotocamere digitali, degli iPhone, dei TV LCD, eccetera.
        Abbiamo un’ idiosincrasia latente contro le novità abbastanza diffusa, il problema è che saltiamo sui treni troppo tardi e se lo facciamo, lo facciano da consumatori e non da protagonisti del cambiamento.
        Lo dico in media ovviamente, ci sono anche in Italia molti innovatori, ma la politica è governata e influenzata principalmente da chi cerca di non cambiare mai nulla.

    5. Solitamente l’auto vecchia è quella che si usa di più; io mi muovo tutti i giorni casa lavoro con un fuoristrada che ha 25 anni (60 km al giorno); nn ho timore che venga ammaccata perché viene mollata in giro, nn ho Timore che mi venga aperta per rubare componenti costosi presenti sulle auto di oggi, con poco la si ripara (per i veicoli made in usa come il mio trovi sempre ricambi a costi contenuti) , come ultra ventennale non pago più bollo e superbollo , non serve pagare furto incendio e una RCA bassa , pago 400€ con polizza cristalli, assistenza stradale nessuna rivalsa per ritiro patente in caso di giuda in stato di ebrezza, copertura extra infortuni conducente.

      1. Leonardo (R)

        E’ il modello cubano, poi ci si meraviglia che l’economia italiana sta diventando anche peggio del Portogallo.

        1. il modello Cubano è stato il risultato di decenni d’embrago usa e dittatura di sinistra interna, noi non abbiamo ne l’una ne l’altra fortunatamente; la nostra economia è il risultato di scelte in parte scellerate che che vanno avanti dal oltre sessant’anni e spero ahe si faccia un reset ma l’acquisto si una vettura elettrica non incide con l’economia di scala italiana visto che o prendi un prodotto made in Usa o made in China …. il resto non esiste.

  14. …lui parla da benestante nostalgico. Anche a me piacciono le cose vintage. Bisogna accettare il futuro e pensare che l elettrico è il futuro… Basta combustibili fossili.

  15. Iorio Cavallini

    Poi non mi sorprendo di certa stampa…non solo come testata…che tristezza…che squallore!!

  16. A forza di ripetere falsità pericolose come quella che ci sono auto termiche che inquinano “meno di una scorreggia di criceto” la gente ci crede e per riscaldarsi rimane col motore acceso anche dentro il garage, come accaduto a due giovani un paio di mesi fa. La libertà di espressione dovrebbe essere limitata con sanzioni quando diffonde informazioni pericolose per la salute.

    1. Leonardo (R)

      Che poi a dirla tutta è proprio il meccanismo degli Euro che siamo costretti a cambiare auto continuamente senza mai risolvere il problema dei miasmi tossici nelle città. Se non altro con una BEV non ti possono dire di non usarla più perché non rispetta i limiti di emissione. Però accendere il cervello è difficile e si compra con fiducia la mild hybrid, magari diesel…

      1. Tranquillo, inventeranno altri limiti per non fartela più usare. Come ho già detto, e sono certo che il tempo mi darà ragione, è in atto una guerra alla mobilità privata, in qualunque forma.

        1. Leonardo (R)

          Mi spiace deluderla ma non serve la sfera di cristallo visto che nelle grandi città la riduzione della mobilità privata è già in atto da anni (in Italia siamo soltanto indietro rispetto ad altri Paesi).
          Al contrario chi vive nelle città ciclo-pedonali sostiene che siano molto più vivibili.

          Ma guarda un po’… 🤷

          1. Stia sereno sig. Salvo, vedrà che oltre alla città progressivamente la ostacoleranno anche per muoversi autonomamente FUORI dalla città. A quel punto magari verrà dalla mia parte (Forse. Magari. Ma non credo.).

          2. Siamo ai limiti dell’ossessione. Ma dico: se l’oscuro obiettivo dei poteri demoplutogiudaichi è impedirci la mobilità, non bastava chiudere i rubinetti del petrolio? Che c’entrano le auto elettriche?

  17. Piccolo appunto per tutti.
    D’articolo ho capito che noi italiani dovrebbero essere orgogliosi visto che dovremmo essere dei virtuosi con il nostro contributo al 1,7% di emissioni inquinanti.
    Peccato che i circa 59 milioni di italiani rappresentino lo 0,75% della popolazione mondiale e pertanto per essere dei virtuosi non dovremmo stare sul 1,7% ma sotto lo 0,75%.
    Quindi, su via rimbocchiamoci le mani e scendiamo con le nostre emissioni.
    Ps da qui al 2050 la popolazione italiana scenderà sotto i 50 milioni e la popolazione mondiale salirà dai 7,9 miliardi agli 11 miliardi e pertanto per essere virtuali dovremmo scendere ancora ed in particolare sotto lo 0,45%.
    Meditate gente.

    1. non so perché vaielettrico partecipa a trasmissioni diseducative come piazza pulita dove si da pari dignità a sostenitori di ovvietà e di imbecillità o perché insegua imbecilli analizzandone ogni virgola ovviamente imbecille espressa per poi portare dati e fatti utili a sottolinearne l’imbecillità

      vaielettrico si diletta con questi casi umani, era il caso di sprecare tempo a leggere e confutare anche quest’altro genio ?
      come al solito secondo me NO

  18. Enrico Ambrosini

    Caro TUTTOLOGO Roberto Parodi
    Visto che il tuo “naftone” non inquina perché invece di buttare i gas di scarico all’esterno non li fai passare prima dall’abitacolo, così ti profumano l’ambiente e puoi fare a meno dei deodoranti (Avrei Magique).
    Vediamo quanti chilometri riesci a fare…

    1. Secondo me fanno bene a rispondere. Dobbiamo sempre tenere presente che la disinformazione attecchisce dove l’ingoranza abbonda … e in italia … bhe

  19. Parodi vive di provocazioni, più o meno marcate, come tante persone che traggono guadagno dalla loro esposizione mediatica. Ma c’è ben di peggio, vedi il Cruciani e altri ancora, non mi starei minimamente a crucciare di quello che dice, domani se gli convenisse potrebbe sostenere esattamente il contrario di quello che dice oggi.

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