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La Costa dei Trabocchi in e-bike: guida alla Via verde

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turismo elettrico

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La Costa dei trabocchi in e.-bike. L’abbiamo fatta e vi raccontiamo come arrivare e utilizzare la “Via Verde”, ciclabile fronte-mare di 42 km sulla costa abruzzese.

La Costa dei Trabocchi: una Via Verde di 42 km lontani dalle auto e quasi dentro al mare

la costa dei trabocchi
Uno scorcio della Via Verde della Costa dei Trabocchi: hai il mare in tasca e i trabocchi sullo sfondo.

Una vera pista ciclabile, con le auto e i mezzi ben distanti. Una maratona a pedali, attraversando nove comuni: da Francavilla al mare a San Salvo passando per Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino e Vasto. La “Via verde” nasce dallo smantellamento, bonifica e riqualificazione della ferrovia Adriatica. Via i binari, via le traversine, alzati i muri di contenimento, illuminate le gallerie e asfaltata la pista. Il panorama è sempre fronte mare, ci si può fermare e prendere la tintarella in una delle tante spiagge, mangiare nei ristoranti di pesce o nei Trabocchi. Questi ultimi sono vere e proprie opere di “ingegneria popolare“. Con i proprietari che hanno rafforzato le loro “macchine da pesca”, dotate di grossi reti da calare sull’acqua, con il materiale dismesso della ferrovia. Economia circolare ante-litteram. E la bici? Ne offrono di ogni tipo ai turisti  e per ogni gusto – dalla muscolare all’elettrica –  grazie a decine di società spuntate come funghi negli ultimi anni. Valorizzate dalla Camera di Commercio di Chieti/Pescara, come spiega Gianluca  De Santis, responsabile servizi alle imprese e al territorio.

La Costa dei Trabocchi: la bici puoi noleggiarla qui

la costa dei trabocchi
I nostri compagni di viaggio durante la prova sul campo della Via Verde: un’esperienza da consigliare a tutti.

La nostra città di partenza è Bologna. Scegliamo il treno. L’offerta è ampia, prendiamo il Freccia Rossa e in tre ore siamo a Pescara, da qui saliamo sul convoglio direzione San Vito Chietino. Frequenza alta, mezz’ora di percorso e all’arrivo in stazione ci attendono le bici a noleggio della Bike Station, promossa dalla Camera di Commercio Chieti/Pescara.

Solo 200 metri ci separano dalla “Via Verde“, dove si affacciano diversi noleggiatori delle due ruote (ne hanno piccole flotte anche i bed and breakfast). Incontriamo Fabiano Di Berardino, ha iniziato a noleggiare Sup e ora fa il pieno di bici: “Dall’inizio del Covid i flussi si sono quadruplicati“. Gli amanti della pedalata hanno fatto girare velocemente la voce: “Piace molto anche ai ciclisti esperti del Trentino, che riconoscono questa bellezza paesaggistica“. Gianluca De Santis ripercorre la cronistoria di quest’opera sul mare curata dalla Provincia, con la partecipazione attiva degli enti locali. Mentre il suo ente ha sostenuto le attività imprenditoriali.

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Una Via Verde, per ciclisti di ogni età e fiato

la costa dei trabocchi
Un papà in sella a una bici elettrica traina i due figli sul cartellini trasformato in passeggino.

L’itinerario che percorriamo con facilità è molto popolato. Anche di venerdì mattina.  Accanto a noi pedalano persone di ogni età, con bici di ogni forma, foggia e colore. Tante le elettriche, che moltiplicano la platea dei cicloamatori. E ci sono naturalmente anche delle colonnine per la ricarica, installate dal ristorante Caldora (ottimo per qualità della cucina e prezzo).  Pedala in elettrico anche un papà che fa fare un bel giro (a un costo più che accettabile, 12 euro per due ore) ai suoi due bimbi che traina facilmente con la pedalata assistita. Tanti i monopattini, spinti anche da anziani, e gli skate a batteria. Con la Via Verde in pochi anni si è ridata alla comunità una porzione di territorio prima attraversata solo dai treni. Un non luogo. Oggi si è creato del buon lavoro.

C’è chi noleggia e c’è chi si è lanciato sul servizio ristorazione ed extra-alberghiero. Microimprenditorialità diffusa. Il turismo  ha permesso di salvare i Trabocchi, dei veri e propri monumenti della civiltà dei pescatori della costa, alcuni datati al 1.600. Ma il contributo decisivo arriva dagli amanti della mobilità a emissioni zero…

la costa dei trabocchiPer saperne di più, cliccate sul link

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5 COMMENTI

  1. Purtroppo non è tutto oro quello che luccica…lo dico da abruzzese per esempio ricordando che mancano alcuni pezzi di posta e ad oggi non è ancora stato effettuato il collaudo…. quindi la via verde è ancora di fatto un cantiere che forse sarà finalmente inaugurato l’estate prossima….e questo tira e molla va avanti dal 2019….3 anni. Doveva essere il fiore all’occhiello di un Parco della Costa Teatina….il decreto di istruzione è fermo in qualche cassetto a Roma e intanto di approfitta per costruire, cementificare per il turismo di massa e certo non sostenibile, si fanno eventi come Art Bike Run senza permessi della Provincia proprietaria del tracciato, organizzando eventi sportivi su una pista ancora non collaudata….e chi ci va in privato lo fa a proprio rischio e pericolo…. È un grande progetto e idea ma ha bisogno di amministratori capaci per poter camminare…

    • Per la verità, Luca, correva il 2013 quando all’Aurum di Pescara fu presentato il progetto alla presenza dell’allora presidente della Regione, Chiodi. Io c’ero, invitato in quanto direttore de “Il Centro”. L’idea è bellissima e l’opera pure, ma effettivamente i tempi di realizzazione sono troppo lunghi.

    • Capisco le sue osservazioni. Ma io ci sono stato e ho visto in un giorno feriale centinaia di persone che utilizzavano la Via Verde, ho visto i locali pieni a inizio ottobre. Ho contato almeno una decina di noleggiatori di bici, monopattini, sup… in pochissimi chilometri. Una densità mai vista di operatori del turismo attivo. E a pedalare, camminare, farsi portare dai monopattini turisti stranieri, anziani del posto, famiglie con bambini, magri e obesi.
      Io già oggi do un bel 9 alla Via Verde (come hanno fatto anche cicloturisti esperti del Trentino) perché si tocca con mano la vitalità economica, con la gran parte delle imprese che ha rischiato i suoi risparmi e sta rientrando dall’investimento, poi il servizio è offerto non solo ai turisti ma anche ai cittadini.
      Ho parlato con gli imprenditori e si sono anche lamentati (2bisogna ancora finire dei lavori…”), ma molto chiaramente dicono: “Qui il turismo è quadruplicato”.

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