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La colonnina con stoccaggio di E.ON e VW entra in funzione

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Thomas Schmall (Volkswagen) e Patrick Lammers (E.ON) davanti all’E.ON Drive Booster.

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La colonnina con stoccaggio di E.ON e VW entra in funzione. Si chiama E.ON Drive Booster e non necessita di interventi strutturali o di connessione alla rete.

la colonnina con stoccaggioLa colonnina con stoccaggio ricarica due auto a 150 kW

L’E.ON Drive Booster può caricare due veicoli contemporaneamente a 150 kW. E non necessita di attingere l’energia direttamente dalla rete: dispone di un proprio sistema integrato di stoccaggio con batteria.Ciò significa che l’espansione di una fitta rete pubblica di stazioni di ricarica rapida può diventare realtà molto prima del previsto”, annuncia con enfasi la Volkswagen in una nota. Spiegando che una normale presa di corrente, come quelle che si trovano al supermercato, con la batteria interna forniscono la capacità che serve. In media, ci vogliono solo 15 minuti per caricare le auto con energia sufficiente per dare un’autonomia aggiuntiva di circa 200 km. Il primo E.ON Drive Booster, presentato come prototipo nel febbraio 2020, è stato realizzato da Volkswagen Group Components e ora entra in funzione. Ed è ordinabile in Germania.

“Costi minimi e installazione semplicissima”

Spiega Patrick Lammers di E.ON: “Per rendere i veicoli elettrici ancor più attraenti, abbiamo bisogno che le stazioni di ricarica siano ampiamente diffuse e potenti. Con E.ON Drive Booster possiamo offrire una soluzione interessante e immediata ad aziende e municipalità che desiderano installare stazioni di ricarica senza spese ingenti”. Thomas Schmall, CEO di Volkswagen Group Components, aggiunge: “Puntiamo a lavorare con partner forti per quintuplicare il numero di stazioni di ricarica rapida in Europa entro il 2025. Questi dispositivi sono ideali per sostenere la rapida espansione dell’infrastruttura di ricarica: tempo e costi necessari per l’installazione sono minimi“. Anche una normale colonnina di ricarica, secondo VW, può diventare molto facilmente un Booster. L’installazione? “È facile: si posiziona, si collega e si configura online una stazione di ricarica plug-and-play. Non sono necessari costosi adattamenti alle infrastrutture o interventi di ingegneria civile“.

 

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7 COMMENTI

  1. Rispondo ai diversi commenti, noti i dati tecnici scaricabili dalla pagina: https://www.eon.com/en/business-customers/eon-drive-booster.html

    La potenza massima prelevabile dalla colonnina Drive Booster é pari a 250 kW, di cui fino a 42 dalla rete (presa CEE 63A) e i restanti 208 dalla batteria integrata di 193.5 kWh, che come si evince (da completamente carica) potrà fornire tale potenza per 40 minuti circa. Ci vorranno probabilmente circa 5 ore per ricaricare completamente la batteria, escludendo la ricarica di un altro veicolo.
    Parlano di costi ridotti presumo perché evitano l’installazione della cabina di trasformazione dedicata.
    Non c’è dubbio però che questa soluzione abbia dei limiti nel fornire continuativamente ricariche con potenze superiori ai 60/70 kW, ma può essere accettabile per brevi (o lente a bassa potenza) ricariche in prossimità di attività commerciali.
    La connessione diretta (lato dc preferibilmente) di un possibile impianto fotovoltaico non sembra possibile (E.ON puoi smentirmi?) e si presume pertanto che possa avvenire solo a monte, vanificando (parzialmente) il diretto autoconsumo fotovoltaico. Soluzioni FV-Storage-charger ben integrate sono in divenire.

  2. Immagino abbia integrata una batteria da almeno 100 kWh collegata a una fonte di energia di almeno 11 kW. Per ricaricarla ci vorranno 10 ore ma se verrà utilizzata saltuariamente dovrebbe restare spesso carica così da permettere una carica veloce (40/50 kWh in media dal 20 al 80%) in 20/25 minuti a 150 kW massimo di potenza (sappiamo che la media è di 60/80 kW)

  3. Per la mia (breve) esperienza come proprietario di una EV penso che quello che serve veramente sia la possibilità di ricaricare in ciascuna area di sosta in autostrada.
    Ben vengano queste novità ma senza le colonnine in autostrada parliamo del nulla.

  4. presumo si carichera’ sempre a basse potenze (giorno e notte di continuo). E’ chiaro che di macchina ne potra’ caricare ben poche (forse 1 sola), per poi doversi ricaricare se stessa

  5. Molto interessante… ma lo storage verrà ricaricato dalla rete a cui sicuramente sarà installata? o ci sarà anche un supporto tramite impianto fotovoltaico? Bè comunque molto molto interessante per stressare meno la rete 😀

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