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La cinese GAC lavora alle batterie da mille km

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Un'immagine scattata durante il recente GAC TechDay, svoltosi in Cina.

La cinese GAC (Guangzhou Automotive Group) lavora alle batterie da mille km di autonomia. Una gara, quella del range con una ricarica, sempre più serrata.

La cinese GAC lancia la sfida al Battery Day di Tesla

Il mondo dell’auto elettrica aspetta con una certa dose di curiosità di sapere che cosa dirà Elon Musk nel Tesla Battery Day fissato per il 22 settembre. Un evento in diretta streaming in cui si capirà quali sorprese ci riserva per i prossimi anni la ricerca tecnologica dell’azienda di Fremont. Ma non è che la concorrenza stia a guardare. Da ultimo i cinesi di GAC (qui la storia del marchio) hanno annunciato di avere ottenuto ottimi risultati con una nuova generazione di  batterie al grafene. In una doppia ottica.

la cinese GAC
Elon Musk, fondatore e numero uno di Tesla.

Da una parte quella di accorciare i tempi della ricarica e quindi della sosta per chi si trova in viaggio. Con le nuove celle le auto elettriche GAC sarebbero in grado di recuperare fino all’80% della carica in solo otto minuti e una ricarica completa in dieci, su auto con un range totale di circa 300 km. Ma il dato che più colpisce è la possibilità di dilatare l’autonomia con una singola carica, grazie a una densità energetica di 275 Wh per ogni chilo di celle . Questo consentirebbe di percorrere distanze di 1.000 chilometri con un “pieno” di energia.

Una tecnologia che potrebbe essere ceduta ad altri

La cinese GAC
Uno dei modelli elettrici più popolari di GAC, la Sion S.

Secondo i media cinesi, GAC starebbe  iniziando a testare questa nuova tecnologia proprio in queste settimane. Applicandola alle sue auto di normale produzione,  commercializzate con i suoi marchi come Aion, Trumpchy e Gonou, sconosciuti da noi, ma molto popolari in Cina. E potrebbe successivamente vendere questo prezioso know-how a importanti clienti come Toyota, Honda o FIAT-Chrysler Automobiles.Il costruttore cinese è convinto di avere trovato la quadratura del cerchio, con una soluzione che garantirebbe non solo autonomie estese con batterie poco ingombranti, ma anche con costi di produzione contenuti. E con una tecnologia del tutto particolare. A questo punto la palla passa a Musk e al suo Battery Day: l’attesa è tanta e il patron di Tesla ha sempre saputo dimostrarsi all’altezza delle aspettative.

 

 

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