La cinese Chery sbarca in Italia con un primo veicolo elettrico, la Omoda. La Casa di Wuhu ha scelto il nostro come primo mercato per l’espansione in Europa.
La cinese Chery arriva nel 2023: l’ennesimo Suv
L’ennesimo Suv cinese arriverà nel 2023 e avrà dimensioni medie: lunghezza 4,40 metri, larghezza 1,83 e altezza 1,58, con un passo di 2,63. L’annuncio è stato data dalla stessa Casa di Wuhu (qui il sito), senza fornire dettagli tecnici. Lo stesso prezzo verrà comunicato più avanti, probabilmente entro fine anno. Si parla di un motore da 150 kW (201 CV) Permanent Magnet Synchronous, ma anche questo è un dato da confermare. Quel che è certo è che Chery ha una storia alle spalle, non è uno dei marchi spuntati come funghi negli ultimi anni con la nuova frontiera dell’elettrico. Per 19 anni consecutivi è stato il costruttore cinese che ha fatto registrare i migliori risultati nell’export, arrivando a vendite cumulate di 2 milioni di auto. “Siamo stati in testa alle esportazioni di veicoli a combustione interna per molti anni e lo stesso vale per i veicoli a nuova energia”, dice Zhu ShaoDong, Vice Direttore di Chery International.
Per ora dai marchi cinesi niente piccole elettriche low-cost
Chery, al momento, è impegnata in più di 80 paesi in tutto il mondo e ha già prodotto e messo in strada più di 10 milioni di veicoli. Mancava l’Europa, ma a partire dall’anno prossimo questa lacuna verrà colmata. Il marchio cinese fa sapere di voler “creare una solida rete di vendita e di assistenza nel nostro Paese. Convinta che per avere successo in Italia debba adottare una strategia in cui tutto ruota intorno all’utente”. La scelta della Chery di arrivare in Italia con un Suv di queste dimensioni conferma quanto abbiamo scritto pochi giorni fa. E cioè che in questa prima fase i costruttori del grande Paese asiatico non hanno nessuna intenzione di portare in Europa le piccole elettriche low-cost che tanti si aspettavano. Puntando piuttosto su Suv e berline di una certa dimensione, con batterie da 50 kW in su. Con prezzi competitivi, ma certo non stracciati.
Sicuramente il guadagno è molto maggiore per le case ma sia una scusa anche per rallentare il tutto… Due piccioni con una fava!