Home Auto La BYD Han, ammiraglia cinese da 600 km di autonomia

La BYD Han, ammiraglia cinese da 600 km di autonomia

5
La BYD Han: accelera da 0 a 100 in 3,9 secondi e dichiara 605 km di autonomia.

La BYD Han, eccola l’ammiraglia sportiva in grado di smentire chi pensa ancora che I cinesi siano in grado di costruire solo piccoli trabiccoli privi di tecnologia.

La BYD Han accelera da 0 a 100 in 3,9 secondi

L’arrivo della Han EV (questo il nome completo) è stato annunciato con un tweet sul profilo ufficiale della Casa di Shenzhen, nella Regione del Guandong. Snocciolando dati impressionanti: 375,93 miglia di autonomia (605 km), accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi e prima modello ad adottare le rivoluzionarie Blade Battery, le batterie piatte brevettate da BYD. Difficile pensare che un’auto del genere sia destinata solo alla Cina: la Casa di Shenzhen sta dimostrando di ragionare sempre più in termini globali e c’è da aspettarsi di vedere quanto prima la Han anche in Europa.

La BYD Han
Il tweet con il quale la BYD ha annunciato l’arrivo della sua ammiraglia, la Han

In termini di prestazioni, è chiaro che quest’auto va a inserirsi tra i modelli più performanti. Tanto per dare qualche parametro di riferimento: la Tesla Model S dichiara di accelerare da 0 a 100 in un decimo di secondo in meno rispetto alla Han, 3,8″. Solo nella versione Performance scende a 2,6 secondi. La stessa Porsche Taycan nella versione “base”, la 4S, dichiara 4 secondi tondi. Mentre la Audi e-tron Sportback non scende sotto i 6,6 secondi. Chiaramente i dati dichiarati dalla BYD andranno verificati sul campo, così come dovremo capire secondo quale standard di omologazione si fa riferimento ai 605 km di autonomia.

Un’azienda leader anche nei bus elettrici

La BYD Han
Wang Chuanfu, fondatore e n.1 della BYD.

Quel che è certo è che il lungo sonno imposto dal Corona Virus all’economia cinese non ha annacquato i piani di sviluppo della BYD nell’elettrico. La botta c’è stata ed è stata pesante: secondo China.org (qui l’articolo), a febbraio la casa di Shenzhen immatricolato soltanto 2.803 vetture tra elettriche e plug-in hybrids. Nello stesso mese del 2019 erano state 14.429, con un calo di oltre l’80%. Ma nel presentare le Blade Battery e la Han EV (qui la nota ufficiale) il presidente Wang Chuanfu, un magnate che in Cina ha la popolarità di personaggi come Bill Gates o Elon Musk, ha confermato che le ambizioni restano intatte. Anzi, forse rafforzate. Non solo nelle auto: nei bus elettrici BYD è leader mondiale ed è presente con le sue flotte in molte città europee, tra cui Torino.

— Leggi anche: la Cina produce di nuovo, mi sa che arrivano

La Byd Han

 

 

 

 

 

 

Apri commenti

5 COMMENTI

  1. Il vantaggio principale è la sicurezza in caso di danneggiamenti fisici della batteria. Una normale Li-Po ( che sia essa 18650, 21700, pouch o prismatica) in caso di perforazione sviluppa calore che porta al cosiddetto thermal runway, quindi un discostamento incontrollato della temperatura dalle condizioni di equilibrio fino a raggiungere i 500°C, con ovvia generazione di un pericoloso incendio. La Blade battery di BYD, dopo il test di perforazione (mail test), rimane stabile evitando il runway termico. Questo è un risultato importantissimo dal punto di vista della sicurezza.

  2. Per saperne di più di queste batterie piatte? Vantaggi rispetto alle 16850 litio (quelle che adotta Tesla per intenderci)??
    Grazie per l’info.

Rispondi