La batteria della Megane al 94% a 32 mila km

La batteria della Megane di Nino, un lettore, è scesa al 94% dopo tre anni e 32 mila km: si può considerare un degrado normale o…? Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

la batteria della MeganeLa batteria della Megane ha perso nonostante ricarichi a casa: è normale?

“Salve a tutti, sono un lettore di Vaielettrico ormai da anni vi scrivo perché purtroppo ho un dubbio riguardo la mia Renault Megane. La versione è la Tecno, con pacco batteria da 60kWh con pompa di calore, 220cv. La macchina è immatricolata nel 2022 io ho preso l’auto con 11.000km dal concessionario (era quella in versione demo). Adesso, dopo 2 anni che la possiedo, mi sono accorto che la macchina consuma qualche kWh in più a differenza di prima. Allora, insospettito, vado dal concessionario e faccio fare un controllo alla batteria (anche perché conosco il concessionario e mi hanno fatto il favore). Bene, la batteria ha il 94% di stato residuo, la macchina ha 32.000km e da quando la posseggo io è stata sempre caricata a casa a 6kW. Tenuta sempre, e dico sempre, tra il 20% e l’80%. Percorro strada extraurbana e un po’ di salita, perché sto a 400 metri sopra il livello del mare. Grazie per l’attenzione spero possiate rispondermi in tanti. Nino Giunta

la batteria della Megane

Non ci sembra un degrado anomalo

Risposta. Un conto sono i consumi, un conto è la capacità della batteria. Per quanto riguarda il degrado di quest’ultima, siamo in linea con i valori che abbiamo rilevato in tutti questi anni con le batterie Renault. Il calo di capacità è più accentuato nei primi periodi di utilizzo, per poi stabilizzarsi su valori inferiori, ma un 6% dopo tre anni e 32 mila km non ci sembra fuori dalla norma. Significa avere perso circa 25 km rispetto ai 420 iniziali. Parliamo di dati di omologazione, naturalmente, poi sappiamo che nella realtà su strada le cose cambiano a seconda di tanti fattori, a partire da velocità e temperatura esterna. Comunque: Nino invoca una risposta anche da altri lettori: vediamo se condivono altri proprietari dello stesso modello.

– Leggi anche /A che prezzi ricaricano I consigli di Scame per le flotte aziendali elettriche: mercoledì 14 maggio h. 11 webinar con Gerald Avondo, Head of Product and Services  e-mobility. Il LINK per partecipare

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Visualizza commenti (29)
  1. Credo ci sia ancora da imparare sulla ricarica ottimale delle batterie al litio (che probabilmente dipende anche dalla chimica); non è detto che ricaricare rigorosamente a bassa tensione tra il 20% e l80% sia il modo migliore per mantenere la capacità di carica. Tra qualche anno forse ne sapremo di più.

  2. Caro Nino,
    con la mia Kona, equipaggiata con una batteria da 64 kWh, ho avuto un’esperienza persino peggiore della sua. Dopo due anni e circa 50.000 km percorsi, la batteria ha mostrato una perdita del 13% della capacità.

    Va detto, però, che la batteria della mia auto era stata sostituita in garanzia. Questo mi ha fatto sorgere il dubbio che potessero averne installata una ricondizionata anziché una nuova. Ricordo comunque che, subito dopo la sostituzione, lo “State of Health” risultava al 100% e rimase al 100% durante i primi 18000 km.

    Dopo aver constatato la perdida del 13%, ho effettuato il seguente test: ho scaricato la batteria fino al 7% e poi l’ho ricaricata al 100% utilizzando la wallbox choe ho a casa e che misura l’energia effettivamente caricata. Ho constatato che l’energia immessa era paragonabile a quella di una batteria nuova (assumendo un’efficienza di ricarica dell’88%). Questo mi ha fatto ipotizzare che il BMS (Battery Management System) si fosse semplicemente scalibrato. Forse proprio perché, come lei, ho l’abitudine di ricaricare fino all’80% e di rimettere sotto carica quando il livello scende intorno al 30-40%. Faccio eccezione solo per i viaggi lunghi, durante i quali ricarico al 100%, ma si tratta di eventi che capitano ogni 3-4 mesi, quindi piuttosto rari.

    A quel punto ho eseguito un ulteriore test: ho rifatto un viaggio abbastanza lungo (circa 310 km), esattamente lo stesso che avevo percorso quando la batteria era nuova. Si tratta di un itinerario misto che include autostrada, strade statali, tratti urbani e percorsi montani con salite e discese. Ho notato che sono riuscito ad arrivare a destinazione con un livello di autonomia residua leggermente superiore a quello del dello stesso viaggio con batteria nuova. Anche le altre condizioni (temperatura, traffico, persone a bordo e bagagli) erano pressoché equivalenti.

    La mia conclusione è che, nel mio caso, la batteria sia ancora in ottime condizioni e che il BMS si sia probabilmente scalibrato.

    Le consiglierei, se possibile, di replicare gli stessi test. Se non dispone di una wallbox in grado di misurare l’energia caricata, può utilizzare una colonnina pubblica in corrente alternata.

  3. Invece di baloccarvi con l’1% in più o in meno di batteria o i 25/30 km in più o in meno di autonomia, andatevi a leggere l’ultima intervista rilasciata da Horacio PAGANI su BEV e “dintorni”.
    Parliamo di Horacio PAGANI, non di Gian Basilio Nieddu o il professor Abbotto, con tutto il rispetto.
    Dopodiché…..meditate, gente. Meditate!

    1. @Lunetta … al tramonto 🌘

      Horacio Pagani produce hypercar da centinaia di migliaia d’euro ma non ha neppure la forza industriale di produrre prototipi elettrici come Ferrari o Lamborghini, che per altro creeranno qualcosa per “far vedere che ci sono”, con modelli unici da collezione più che modelli su cui basare le proprie vendite, che son sempre e comunque di nicchia.

      Qui si sta parlando della necessità di eliminare una delle più grandi fonti di inquinamento planetario, portando il trasporto DI MASSA verso forme più sostenibili per l’ambiente e la salute degli esseri viventi.

      E’ un settore ancora molto “giovane” visto che le auto elettriche hanno “solo” 15 anni o poco più ma i progressi sono infinitamente più veloci che quelli delle motorizzazioni termiche.. Ogni progresso anche dell’1% sommato a tutti gli altri in corso o ancora in studio fa fare al comparto BEV grandi salti qualitativi in breve tempo. Molti % di progresso possono venir pure distribuiti OTA a tutte le vetture già in circolazione, cosa impossibile con quelle ICE di vecchia concezione (nuovi SW OBC + Inverter + motore etc ).

      Per cortesia Lunetta .. non confondere più orologi meccanici da collezione con quelli “a pila” che abbiamo al polso tutti noi comuni mortali.

      1. federicofacchinettimilano

        Un’altra “delle più grandi fonti di inquinamento planetario” (anche più grande dei trasporti) è dovuta agli allevamenti intensivi, ma di smettere di ingozzarsi di fettine di vitello o di uova, nemmeno l’ombra…

        1. in effetti sarebbe un bel settore ove cambiare le regole del gioco:
          miliardi di animali allevati intensivamente, con emissioni dirette ma anche i milioni di ettari coltivati a foraggi/mangimi in modo intensivo e mono-colturale producono altrettanti danni all’ambiente.
          Sarebbe tanto meglio tornare a mangiare saltuariamente prodotti di origine animale Se allevati in piccole aziende in modo naturale piuttosto che trovare montagne di prodotti industriali nei supermercati (e soprattutto quelli iper-processati che son tanto nocivi alla salute )
          Purtroppo l’Italia è una Repubblica fondata sull’allevamento intensivo… e sarà molto difficile che qualche soggetto politico prenda a cuore questa battaglia…
          Solo con più conoscenze in materia alimentazione & salute si può arrivare a scelte personali oculate… Nella mia famiglia ci proviamo..

        2. Gli allevamenti estensivi inquinano più degli intensivi ed emettono più CO2 a causa del maggior consumo di suolo. Va ridotta la quantità di carne nella dieta se si vuole ridurre l’impatto ambientale dell’allevamento.

    2. Ma perchè dovrebbe essere rilevante l’opinione di Pagani?
      Cosa ha in più rispetto agli altri? E’ forse un produttore di BEV?
      E’ forse un produttore di batterie?
      E’ forse un produttore di auto di massa?
      Ah, spe, forse produce sistemi di ricarica?

      Ah, no, fa hypercar. Mh. Ok.
      Ma, chessò, il patron della Durex che dice? Tanto uno vale l’altro. 🙂
      Con la differenza che Durex fa prodotti più utili di Pagani. 😀

      PS: le Pagani mi piacciono. Sebbene siano fin troppo pacchiane. Ma qui si parla di BEV.

      1. “Ma perché dovrebbe essere rilevante l’opinione di Pagani?”

        Forse perché di auto in generale ne sa SICURAMENTE più di te e del patron della DUREX?
        Forse perché, dopo aver investito un discreto numero di milioni di euro sulla mobilità elettrica, ha deciso di chiudere i rubinetti perché “…il segmento è morto e le auto elettriche non si vendono….(cit.)”?
        Forse perché “….il settore dell’automobile in generale ha puntato sul motore elettrico per la pressione della politica, le normative, e quel 2035 come data cardine. Il problema è che la questione è diventata ideologica e la scienza non è ideologica. Non siamo ancora pronti per questo. Deve essere una transizione lenta. Bisogna cercare il modo di produrre l’energia per caricare queste macchine. Abbiamo corso troppo e questo ha creato dei disastri nell’industria automobilistica….(cit.)”?.
        Non so, fai tu.
        A proposito di opinioni espresse a vanvera….tu di cosa ti occupi nella vita?

        1. Scrive: “Deve essere una transizione lenta”.
          Quanto è quel lenta?
          quantifichi e spieghi perché.
          L’UE ha dato 15 anni per il ban del termico.
          Mica 3 giorni.

  4. Quanto tempo impiegheremo in Italia a capire che per il 90% dei propietari di auto elettriche attuali (con elettrolita) è il tempo a determinare il degrado della batteria e non i km? Tenetele scariche e al fresco… Come un buon vino da affinare 😉

  5. Daniele Sacilotto

    Curiosità: c’è una Megàne e-tech in vendita su Internet sempre del 2022 e stesso SOH del 94%, ma con 110 mila km

  6. Grazie di cuore per la risposta…io prima avevo i stessi consumi, ultimamente non riesco a farli più..sono su 15kwh ogni 100km in inverno e 13 in estate..giustamente devo decidere se tenerla e la macchina è bellissima, ho solo paura che dopo qualche altro anno devo cambiare la batteria.

  7. Caro lettore, il problema probabilmente è prorpio questo: sempre tenuta tra il 20-80%. Caricala al 100% di tanto in tanto anche se non ti serve e scarica sotto al 10% qualche volta, dovresti vedere una lettura più corretta. Non fissiamoci troppo con questo 20-80%. Se la si carica al 100% e poi la si utilizza non è un problema. Idem per quando si è sulla parte bassa della batteria. Basta non lasciarla al 100% o al 0% per troppo tempo. Io la carico a inizio settimana, alle volte faccio 80, 100km al giorno e la ricarico dopo 4-5 giorni o in base alle necessità. Sui viaggi lunghi o il weekend la scarico anche al 3-4% e la metto in carica appena arrivo a casa. Ho una batteria LFP ed ho perso l’1% in 26000km

    1. Grazie di cuore per la risposta…proverò a fare così 😀 io giustamente mi preoccupo perché la macchina mi piace tanto e tra un paio di mesi devo decidere se tenerla.

      1. Non farti gran problemi, la batteria probabilmente ti durerà per tutta la vita dell’auto. E’ pieno di tesla con migliaia di chilometri e diversi anni alle spalle (prendo ad esempio perché circola da molto tempo). Ad ogni modo le batterie perdono qualche punto percentuale più velocemente nel primo periodo per poi rallentare molto assestarsi perdendo pochissimo negli anni successivi

        1. Più che da quanti chilometri o modi di ricarica, dipende anche dal numero di cicli di ricarica, se hai il piede pesante ed è facile con una elettrica, molto divertente in accelerazione. Dopo tre anni puoi avere caricato il doppio di uno che ha il piede leggero, quindi stessi chilometri stesso tempo ma consumando di più, molti cicli di ricarica in più. Questo si che fa la differenza.

    2. Sulla carica al 100% ogni tanto sono tutti d’accordo , ma dove sono studi che parlano di scarico sotto il 10%? Da dove arriva questa convinzione?

      1. Per far si che il BMS legga in modo corretto la carica della batteria. Ad ogni modo c’è il buffer dei batteria non utilizzabile, dunque anche andando a zero non dovrebbero esserci problemi se per un breve periodo

    3. Io ho capito che la Renault Megane con batteria da 60 kWh ha la chimica NCM e non LFP come la sua auto. Quindi, anche se le sue raccomandazioni non sono sbagliate, non confronterei l’eventuale perdida di autonomia tra batterie con chimica differente.

        1. Molto sinceramente, la necessità di caricare al 100% per bilanciare le celle mi sembra una raccomandazione infondata. O meglio, al giorno d’oggi non è più attuale.
          Ho letto su internet che il BMS svolge anche la funzione di mantenere tutte le celle (almeno quelle sane) equilibrate a tutti i livelli di tensione (e quindi di carica). Pertanto non è necessario caricare al 100% per equilibrare le celle. Personalmente, usando un lettore OBD e un car scanner, ho verificato sulla batteria della mia Kona che le celle sono sempre equilibrate, a qualsiasi livello di carica.
          Variare la carica da un livello basso (esempio 10%) al 100%, dovrebbe servire alla calibrazione del BMS.

          1. ci sono tanti tipi di BMS e modalità operative degli stessi, non si può fare un discorso generalista, gli studi fatti dicono così, il resto sono opinioni.

        2. Caro Daniele,
          scrivo qui relativamente al suo ultimo commento perché non ho altro modo di inserirlo.
          Nel suo commento ha scritto “gli studi fatti dicono così”. Se li conosce, potrebbe condividere i collegamenti a siti internet dai quali potrei scaricare copia degli studi da lei citati? Grazie.

  8. La mia “Maggie 🚙” stesso modello e anno… quasi 35000 i km .. non ho ancora sentito necessità di farmi certificare il SOH ..ma empirVicamente ho visto anche venerdì scorso che caricando da casa (di giorno…WB a 3kW..non uso i 6 notturni..sfrutto il FV) è arrivata al 100% indicando 473km autonomia, ossia il 100% del WLTP omologazione.
    Uso la vettura più o meno con le stesse % di strade … sto attento a sfruttare le modalità rigen , a volte vado tranquillo..a volte un po’ sportivo (facendo agitare un po’ mia moglie..) quindi non una economyrun. Molti percorsi collinari .. visto che mi muovo settimanalmente tra appennino e mare.

    Rarissime le ricariche HPC (visto che faccio sui 400km a w.e. vado e torno con quanto carico da casa.. oppure 1 ora AC22 dove faccio spesa).

    Penso che andrebbe provata una “calibrazione” OBC facendo qualche 10>100% e vedere come reagisce…

    NB l’ andamento dei miei consumi è ancora identico (inverno stabilissima su 12.8kWh 100km medi… ora nuovamente sui soliti 10.9 ..Senza alcuna necessità di PdC x caldo/fresco).. Pneumatici 4stagioni ancora montati ..ma sempre regolata la pressione (non influisce sullo stato batterie..ma sicuramente sui consumi/autonomia 😉).

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