La Aiways U5 secondo Matteo (Valenza). Il SUV elettrico cinese vuoi conquistare l’Europa, ma riuscirà anzitutto a convincere il nostro amico Youtuber? Ecco il suo giudizio: articolo+VIDEO.
La Aiways U5, da un marchio nato 4 anni fa
La Aiways è una start-up fondata appena quattro anni fa a Shanghai: la sua prima auto, la U5, è uscita nel 2020 in Cina e ora arriva sul mercato italiano. Si tratta di un Suv pensato per l’elettrico, a partire dalla piattaforma, progettata per un motore alimentato solo da batterie. Fino ad ora sono non ne sono stati prodotti tantissimi esemplari, circa 15 mila all’anno. Lungo 4,68 m. (7 cm. in meno della Tesla Model Y), largo 1,86 e alto 1,70, la U5 può trasportare comodamente cinque persone. Ha un bagagliaio abbastanza capiente, 430 litri, che diventano 1.555 con i sedili dietro ribaltati. I progettisti hanno utilizzato ingegnosamente lo spazio sotto al cofano per creare un ulteriore bagagliaio anteriore e hanno cercato di rendere il Suv il più leggero possibile: pesa poco più di 1.700 kg. Solitamente in veicoli di questo tipo dimensioni e peso penalizzano autonomia e prestazioni, ma Matteo assicura che qui è stato fatto davvero un buon lavoro
La Aiways U5: range di 400 km motore 200 Cv
LaU5 è dotato di una batteria di medie dimensioni, circa 63 kWh, che alimenta un motore sincrono a magneti permanenti da 150 kW, circa 200 CV. Con 300 Nm di coppia e un’accelerazione da 0-100 in circa 9″. La velocità massima è limitata a 150 km/h per preservare l’autonomia, che il costruttore dichiara essere intorno a 400 km. Siamo sui 17,4 kWh/100 km di consumo medio, secondo il ciclo WLTP. La batteria (garantita 8 anni o 150 mila km) è raffreddata da un sistema liquido governato dalla pompa di calore. La ricarica può avvenire in AC fino a 6,6 kW o in DC fino a 90 kW. “Mi sarei aspettato un caricatore di bordo a 11 kW“, sospira Matteo, “ma, trattandosi di una carica lenta che normalmente si fa di notte, anche 6,6 kW vanno più che bene“. A questa potenza in 10 ore per carichi da 0 al 100%. Nelle colonnine veloci, per passare dal 20 all’80% servono invece 35 minuti.
Sul cruscotto 4 schermi: quello centrale da 12,3″
Aiways ha puntato su un design particolare, per rendere “visibili” le zero emissioni: a partire dal frontale senza mascherina, molto originale. Con una certa cura dell’aerodinamica, vedi per esempio le maniglie a scomparsa. I gruppi ottici hanno un disegno unico e alquanto complesso, che li rendono carattertici. Più classici il frontale e la coda, mentre il montante superiore è nascosto da una superficie scura, in parte ricoperta da vetro. Sedendo al posto di guida, noti un abitacolo spazioso, design minimal e interni ultramoderni, basati su linee squadrate. Sul cruscotto trovi 4 schermi: tre dietro al volante, responsabili della strumentazione e di una serie di informazioni secondarie. Il quarto, invece, è centrale con diagonale da 12,3“, riservato all’infotainment. L’abitacolo è curato, impreziosito dall’utilizzo di pelle a rivestire sedili e plancia. Se li scegli in colore bianco, fa notare Matteo, ne guadagna in luminosità a tutto l’interno.
Già pronta anche per aggiornamenti over-the-air
Di serie troviamo l’impianto di aria condizionata bizona, fari a led, cerchi da 17, sedili regolabili elettronicamente, radar di parcheggio anteriore e posteriore, telecamera a 360° e WIFI. Con una moltitudine di comandi di guida e ausili vari. Come il rilevatore di stanchezza, l’avviso di cambio di corsia, cruise control adattivo, sistema di mantenimento della corsia, frenata d’emergenza e tanto altro. Altre opzioni rimangono però nella serie di lancio speciale, come portellone ad apertura automatica, caricatore a induzione per smartphone e sedili riscaldati. Tutti plus che ritroveremo poi sulla versione premium. Manca il navigatore satellitare, ma l’integrazione con Apple CarPlay è ottima. La U5 è dotata di una connessione con la rete, quindi è possibile scaricare gli aggiornamenti over-the-air.
Buona tenuta di strada, delude la frenata rigenerativa
Nei primi 10 minuti della prova su strada, Matteo testa l’auto con prove di frenata, accelerazione, cambi di direzione… ed è molto soddisfatto. “Si alleggerisce sull’anteriore quando si fanno delle forti accelerazioni e si impostano le curve”, spiega, ma è normale visto che non è un’auto pensata per la pista. La tenuta di strada è buona, anche quando l’auto è sotto sforzo. ABS, freno, tutta la tecnologia Bosch funziona alla grande. Il volante ha una conformazione sportiva, con un doppio taglio che ricorda quello della Peugeot e-208. La U5 è un’auto pensata per le famiglie: oltre a Matteo, durante il test, sono presenti altre 4 persone e tutte sedute molto comodamente a godersi la prova. Le modalità di guida sono Eco, Normal e Sport. Un po’ deludente per Matteo la frenata rigenerativa, non così incisiva come se l’aspettava. Anche qui abbiamo tre modalità, impostabili in real time dal controller centrale
La Aiways U5 secondo Matteo – Presto ordinabile anche online
Per quanto riguarda l’accelerazione, 9″ da 0-100 non sono poi così male. Lo scatto non è immediato, più o meno un secondo e mezzo di lag. Per il resto, l’auto è abbastanza “morbida”. Le sospensioni efficaci, il freno ben presente. Soffre un pochino di rollio, ma è un’auto piacevole da guidare. La Aiways conta su 11 concessionari in tutta Italia, ma presto si potrà ordinare anche online. Per ora disponibili due allestimenti:
- la versione base, comunque ben accessoriata, è proposta a partire da 42.750 euro
- la versione Prime, già ricercata, costa invece poco più di 45.500 euro.
L’equipaggiamento per entrambi i modelli è ben equilibrato, completo. Secondo Matteo, considerata la differenza di prezzo, di 3 mila euro, conviene acquistare la versione premium. Le concorrenti? In questo segmento sono tante, a partire dalla VW ID.4 e dalle coreane, Hyundai Kona e Kia e-Niro, anche se queste ultime hanno una taglia ben più ridotta.
Ma si, la macchina prende solo 3 stelle EuroNCAP, però ha dei bellissimi schermi e poi, vuoi mettere, gli OTA? Cioè, se fai un incidente ti ammazzi, però ha dei bei sedili e insomma, tiene bene la strada.
Se guardate EuroNCAP però prende solo 3 stelle….non ho capito bene il perché mentre 5 stelle vanno a Mio e MG!!!!!
Pensi che una azienda nata quattro anni fa abbia tutte le conoscenze di progetto per rottamare un po’ di auto e raggiungere EuroNCAP 5 ?
Waaoooa.. ho guardato le recensioni e sembra fatta bene. Prima non l’avevo considerata …. mi era caduto in disgrazia il marchio rover … poi naufragato con MG.
Interessante il prezzo della performance!!!
Da farci un giro sicuramente.
Grazie Enzo.
Penso che meriti di essere sottolineato il fatto che queste “cinesi” sono veramente poco sicure!
Soprattutto in rapporto alla concorrenza!
https://www.euroncap.com/en/results/aiways/u5/39672
Beh, che vuoi che ti dica, mi spiace notare che una prova seria ed approfondita, ricca di dati come quella dell’eccelelnte matteo valenza (che ricordiamolo, si muovo con una squadra video, eh) questa cosa non l’abbia sottolineata.
Solo questa pero’…..MG e Nio hanno 5 stelle…non capisco però quale sia il problema perché sembra che le prove le superi bene dal video EuroNCAP!
Hyundai Kona e Kia e-Niro, anche se queste ultime hanno una taglia ben più ridotta. (COSÌ C’È SCRITTO NELL’ARTICOLO) Ma se hanno lo stesso prezzo in versione 64kWh motore 204CV e 395Nm, 0-100 km/h in 7.5 sec. VMAX 180km/h e km nettamente superiori 450 dichiarati 440 reali con una capacità rigenerativa ottima e automatica col radar (penso una delle più funzionali). Allora la domanda sorge spontanea a pari prezzo perché dovrei scegliere una cinese rispetto una affidabile coreana che è presente nel territorio da anni? Non è che il vantaggio delle cinesi è nel margine per il concessionario che le vende e l’eventuale rischio se lo accolla il cliente?
Non credo proprio.
Io a Verona c’ero e Matteo Valenza l’ho incontrato.
Non sono un suo fan ma seguo qualche suo filmato con attenzione. Questo in particolare. Chiariamo subito che a Verona c’era anche quattroruote e che i clienti che hanno fissato appuntamento sono stati seguiti benissimo. Valenza era con una squadra video ed è rimasto parecchio tempo per fare le sue valutazioni. Valutazioni che ho fatto anch’io per la prima volta e che altrimenti le devi fare leggendo gli articoli di giornale spesso sterili e comunque legati ai campanilismi del vecchio sistema. Voglio stracciare il concetto con un esempio. Le tesla nel 2017 non erano neanche citate nei paginoni dei giornali ma dovevi andare a un tesla revolution day per poterne apprezzare lo stacco tecnologico.
Ora, Valenza fa il suo mestiere di youtuber e lo fa bene tanto che se n’è andato con una xev ben cosciente dell’autonomia 😅😅.
È stato equilibrato nella recensione. La prova era di 15/20 minuti perciò vai a capire le differenze se non per i confronti con la id4 e la Kia.
Piccolo appunto: i posti comodi sono per 5 persone.
Altro appunto sulla aiways dove ripone il cellulare: lo sportello aveva la molla rotta (il che non è un ottimo biglietto da visita per un’auto nuova).
Altro appunto: lo sportello della carica e’ in orizzontale (poco comodo).
Altro appunto sulla pelle dei rivestimenti: non era incollata a dovere e così tra due o tre anni di sicuro si formeranno delle bolle.
Altro appunto: il bagagliaio ha un rivestimento base che sembra di plasticone e si deforma facilmente.
Gli schermi all’interno non sono come quelli di una Mercedes eq.
Altro appunto: il cassetto fronte passeggero non c’è e quello che si vede è un pezzo di plastica con due bottoni. In compenso ci sono dei vani porta oggetti sui lati passeggeri.
Sedili fantastici e comodissimi ma il vano sotto il tunnel con la retina tipo corriera di linea .. forse hanno alleggerito anche lì 😅😅.
I vetri… guardiamoli bene perché lo spessore non è quello di an’audi a6.
I fanalini apri porta assenti e mi sembra anche il tunnel per gli sci.
Tetto panoramico bellissimo ma io lo detesto per il caldo che ti porta d’estate e il freddo d’inverno.
Per il resto ragazzi… basta prendere la macchinina e andare a vederla a Verona.
Di certo Aiways spacca un segmento e lo farà ancor di più quando arriverà la u6 con batteria da 70.
A quel punto Vw e Audi cominceranno a guardarsi le spalle ma si accorgeranno che è un po’ tardi (vi ricordate Nokia e Apple?).
Qui c’è un’auto che nasce dal 2017 ed è TUTTA elettrica. Diamogli un po’ di tempo per testare i punti deboli e poi vedremo (come ha detto Valenza) se hanno fatto un buon lavoro.
Io la tengo in considerazione ma aspetto tagli di batteria più grossi.
Scusa Fede, visto che mi sembri ferrato, ma non è 100 volte meglio la MG Marvel R elettrica in offerta a 32550? Batteria da 70 kWh, cambio a 2 marce automatico, 200 km/h di velocità massima (contro i 150 di questo “coso”), 0-100 in 7.9″ e non in 9″, 402 km di autonomia wltp, tetto panoramico, clima bizona, pompa di calore, predisposto per gli aggiornamenti OTA, estetica migliori, dimensioni leggermente maggiori ma soprattutto 7 anni di garanzia su tutto, così non devi vivere nel terrore. Sono 10.200 euro in meno!
Altrimenti, anziché spendere i 45k per la versione full optional, vado con 49k sulla MG Marvel R Performance che fa lo 0-100 in 4.9″, 212 kw di potenza e 665 nm di coppia.
Scusate ma se guardate gli adas , il lag in accelerazione , i sedili riscaldati 4 e ventilati 2 , 7 anni garanzia , rete di assistenza. Io vado con Kia tutta la vita
infatti concordo appena preso 3 mesi fa la KIA E-NIRO… che macchina. stesso prezzo di questa cinese.. ho la versione 64kWh motore 204CV e 395Nm, 0-100 km/h in 7.5 sec. e km nettamente superiori 450 dichiarati 440 reali (410 ora in inverno) con una capacità rigenerativa ottima e anche automatica col radar e sensori discesa (penso una delle più funzionali).