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La 500e vende poco, stop alla produzione

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La Fiat 500 elettrica, un simbolo del made in Italy. (foto: Stellantis media).

La 500e vende poco, stop alla produzione fino all’11 ottobre. Per rendere più competitiva nel prezzo la piccola Fiat elettrica, è in arrivo una nuova batteria.

la 500e vende poco
Olivier Francois, capo della marca Fiat, con la 500 elettrica.

La 500e vende poco: l’attesa è per il nuovo modello, meno costoso

Stellantis ha comunicato ai sindacati che la produzione della 500 Bev a Mirafiori subirà una sospensione dal 12 settembre all’11 ottobre. Ecco la spiegazione: “La misura è resa necessaria dall’attuale mancanza di ordini legata all’andamento del mercato elettrico in Europa, profondamente in difficoltà per tutti i produttori. Soprattutto europei. Stellantis è fermamente impegnata a garantire la continuità di tutti i suoi impianti e delle sue attività. E sta lavorando duramente per gestire al meglio e traguardare questa difficile fase della transizione“. Stellantis Italia aggiunge che, per quanto riguarda Mirafiori,grazie a un investimento di 100 milioni di euro, presto sarà potenziata la produzione della Fiat 500e con una nuova batteria ad alto potenziale. Integrando nuove tecnologie per renderla più accessibile e migliorare l’esperienza cliente“. In sostanza: è in arrivo una versione che costerà mano con un’autonomia maggiore. E forse questo è uno dei motivi che frenano le vendite del Cinquino elettrico attuale.

In due anni le vendite si sono più che dimezzate in Italia

Il mercato in cui la 500e è più in difficoltà è paradossalmente l’Italia: nei primi 8 mesi dell’anno le vendite si sono quasi dimezzate, da 3.213 a 1.838 unità. Ma nello stesso periodo del 2022 le immatricolazioni erano state 4.718. Al momento Stellantis punta sull’ibrido, la motorizzazione che appare vincente sul mercato. Spiegando che “a cavallo tra il 2025 e il 2026 sarà anche avviata la produzione della Nuova 500 Ibrida, che sarà realizzata sulla base dell’attuale 500 elettrica“. Quindi un’auto di maggiori dimensioni rispetto al Cinquino ibrido attuale, che finora era realizzata sul corpo-vettura della 500 a benzina. L’azienda invita comunque i dipendenti torinesi a fare quadrato: “Stellantis rimane accanto ai suoi colleghi e colleghe in questo momento turbolento, con l’obiettivo di garantire continuità e crescita. Confermando il ruolo dell’Italia come uno dei pilastri globali del gruppo. Si tratta di un percorso impegnativo, che non risparmia scelte difficili e non offre soluzioni a portata di mano, ma esige unità d’intenti e visione, necessarie per accompagnare questa grande azienda, insieme a tutti i dipendenti, nel futuro“.

  • Fiat 500e: la VIDEO-PROVA completa di Paolo Mariano (anche con i consumi in autostrada)

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35 COMMENTI

  1. Nel 2015 ho acquistato una Y spendendo 11.000,00 euro e guadagnavo 1.800,00 euro al mese. Oggi la 500 E costa oltre 22.000,00 euro. Il mio stipendio non è raddoppiato. La differenza dove devo recuperarla ?

      • Se non la trova è merito delle politiche green e dell’imposizione dell’elettrico. Le due cose sono correlate

        • Quindi se l’Europa non avesse adottato politiche green e non avesse fissato il ban per le auto inquinanti al 2035 (da qui a 11 anni) una Y nuova costerebbe ancora 11.000 euro anzichè 30.000 e passa? Ci può spiegare il suo originale concetto del rapporto causa effetto?

          • Si è proprio così. Costerebbe l’equivalente di 11000 euro rivalutati all’inflazione. L’aumento spropositato dei prezzi è il risultato del combinato disposto del recupero degli investimenti sull’elettrico e della speculazione senza nessun controllo

          • Aggiungo anche l’effetto delle normative euro che hanno portato al downsizing dei motori e all’installazione di dispositivi antinquinamento sempre più costosi e fragili pesando sulle tasche dei cittadini. Non è un mistero che le auto di segmento A non vengono più sviluppate ed andranno a morire per i costi insostenibili, su questo segnento, dei dispositivi antinquinamento. Su un articolo che parlava della prossima introduzione dell’euro 7 c’era chi giova dei 4/5000 euro in più sui listini delle termiche. Poi mi chiede pure di spiegare il mio originale concetto di causa- effetto?

          • Bruciare petrolio inquina; l’inquinamento causa problemi sanitari e ambientali; la crisi ambientale mette a rischio la sopravvivenza dell’uomo su questo pianeta. Quindi, in base alle mie umilissime conoscenze del concetto di causa-effetto, i vincoli alle emissioni delle auto termiche sono giustificati dalla necessità di non bruciare più petrolio. Così come i costosi dispositivi introdotti negli ultimi decenni – freni a disco, Abs, doppio air-bag, controllo di trazione e via dicendo – sono giustificati dalla necessità di farci viaggiare più sicuri.

  2. Alcuni commenti la dicono giusta.

    La tecnologia che si sviluppa in continuazione con annunci sempre più fitti…una gara a chi la dice più grossa, “nuove batterie, più piccole, meno pesanti, meno costose, più autonomia, più rapide a caricarsi, non si deteriorano mai…” ecc, ecc

    In questo contesto di annunci a go go, la gente è disorientata nell’accostarsi all’elettrico.

    Sa perfettamente che comprare un auto oggi significare comprare un prodotto già profondamente vecchio…

    Poi se ci mettiamo errori di progettazione e valutazioni sbagliate, la gente scappa.

    E tutto questo senza parlare di punti di ricarica e dei relativi costi… altro settore difficile da valutare.

    Anche le normative ci stanno mettendo del loro.

    I nuovi test di sicurezza indicano che le auto che hanno tutti i parametri su schermo touch, sono pericolose perché distraggono dalla guida.

    Ed ecco che auto appena uscite come la Volvo Ex30, che ha impostato tutte le funzioni sul touch si trova già fuori mercato per gli utenti più attenti.

    Molti produttori stanno tornando indietro implementando tasti fisici magari posti sul volante…

    L’Europa sta pensando ad una norma per rendere fuori legge le auto “tutto Touch”

    Insomma le incognite sono veramente tante e la scelta di elettriche veramente convenienti è una chimera…

    Dovremo vedere la luce e tempi migliori verso la fine di questo decennio.

    Prima… vedremo uscire sul mercato solo tante Ibride e tante plug in…

    Elettriche a costi bassi solo Cinesi…

    Ma chi sono i pazzi che comprano Cinese?

    In Cina ci sta gente disperata perché le auto che hanno comprato presentano difetti al Software importanti ma i produttori che le hanno costruite nel frattempo sono falliti…

    Le auto sono diventate dei pezzi di ferro inutilizzabili…

    Già oggi vediamo problemi seri con i produttori solidi che hanno più di 100 anni di storia, ma che alla fine ci sono sempre…

    In Cina durano 2 o 3 anni e poi chiudono…

  3. La 500 in generale non mi piace, detto questo però ci sono da fare delle valutazioni, è normale che alla fine di una campagna mediatica, soprattutto in Italia, anti elettrico, i le fabbriche le chiudiamo, dopo il covid c’era stata una buona crescita di acquisto di auto elettriche poi le cose sono cambiate (Porro e soci hanno fatto del loro meglio) e adesso si arriva a quest, se poi ci metti che i modelli stellantis sono limitati, e che le cinesi costano meno, la frittata è fatta.

  4. Stellantis vista la prosperosa galassia di marchi che si trascina dietro dovrebbe essere a rigor di logica quella più attrezzata per la transizione ma quando a gestire le aziende ci metti gente che piuttosto che affrontarlo e farlo il mercato si concentrano più su come aumentare i dividendi degli azionisti o intascare più soldi il risultato è questo.
    Se arrivati quasi al 2025 non riesci a produrre una Stelvio ibrida tanto e rigida la piattaforma o ad evitare che te la fregano in 2 minuti, cosa pretendi!
    Stellantis è un abominio automobilistico, 20 marchi incapaci di sinergie ed evoluzione dove alcuni sono stati portati ormai all’agonia in attesa del colpo di grazia. Che schifo!

    • Parecchi anni fa girava voce che le fabbriche di automobili mondiali erano troppe e generavano sovrapproduzione e qualche marchio storico avrebbe dovuto chiudere. Mi pare che il momento sia arrivato …

  5. Non comprerei una 500 manco se me la regalano. 🙂
    Detto questo non sono però d’accordo quando si punta il dito ” sulla svalutazione dovuta all’evoluzione tecnologica”. Chi compra un’auto, soprattutto un certo tipo di auto non è generlamente nè un grande appassionato di motori nè un misto fra nerd e geek.
    Per me i problemi sono soprattutto due:
    prezzo folle e batteria neanche da minimo sindacale perchè auto piccola non significa affatto viaggi da 50 km al massimo.
    In sostanza hanno prodotto “un’auto-truffa” ed ora ne pagano le conseguenze solamente le maestranze.

    • Io ho un’auto dello stesso segmento, con batteria molto più piccola e potenza molto più alta, che costava molto di più della 500. Eppure è stato un discreto successo commerciale considerando tutto e la batteria non ha mai rappresentato un limite per me. Credo che per la 500 ci sia un problema diverso: si rivolge ad un pubblico che non cerca il premium, non appare premium, ma costa come le utilitarie di un marchio premium.

    • 50km al massimo?
      Stai forse parlando di quelle 500 giocattolo per i bambini che si trovano a 200€ su Amazon? XD

  6. Tecnologia quella delle batteria che non decolla.
    Sembra di vedere la sagra del processore Qualcomm implementato ogni anno Gen.1…Gen.2 Gen..3 sui nuovi Smartphone.
    Almeno li qualcosa di sviluppo si è visto negli anni passando da 6…a 5 a 4.
    Ma dove si presenta la 500 con quell’autonomia ridicola. Ma roba da matti e pensavano di venderla.
    Voglia parlare della versione Abarth….😂😂
    Mi lamento della mia Model 3 rwd….figuriamoci sta 500.

    • Io ho preso una M3 RWD e mi trovo benissimo. Non è un’auto per chi fa il rappresentante o spesso viaggi lunghissimi, ma ha una notevole autonomia e, ad oggi, l’efficienza migliore tra le elettriche. A 35k con gli incentivi lo ritengo un prezzo più che buono. Se si lamenta evidentemente le sue percorrenze non sono state valutate correttamente, avrebbe dovuto spendere almeno 10/15k in più per una maggiore autonomia.
      La 500e e la M3 RWD sul piano di rapporto prezzo/qualità (non finiture beninteso) e efficienza sono anni luce distanti.

  7. Che strano. Un veicolo con quelle prestazioni, quella autonomia e un software antidiluviano a sole 35 carte, non si capisce davvero come mai non venda

  8. La mia MG4 luxury, in pronta consegna, 32500€ da cui detrarre poi gli incentivi.

    Ci credo che non la vendono costa come la mia.

    • Sarei intenzionato a sostituire, dopo i canonici tre anni, la mia Twingo con la mg4. Avevo chiesto lumi sull’affidabilità dell’auto ma non ho ricevuto risposta. Se potesse essere così cortese da fornirmi le sue impressioni lo apprezzerei molto. Ringrazio anticipatamente.

  9. Il problema che le case automobilistiche non sono minimamente pronte a lanciare sul mercato un prodotto ogni 2 anni con caratteristiche e prestazioni migliori ad un prezzo più basso cosa invece normale nel mercato dell’elettronica dove i primi telivosi piatti costavano 100K adesso televisori migliori più grandi costano meno di 1K

    • A me pare che stellantis Italia sia più interessata ad accompagnare i dipendenti fuori dal cancello che non verso il futuro visto gli incentivi agli esodi volontari.
      Altro che investimenti da 100 milioni, fanno ridere in confronto a quelli che spendono per mandare via la gente.

  10. La 500e fotografa l’incapacità della classe dirigente dei produttori europei: hanno preso la 500, le hanno raddoppiato il prezzo, prestazioni e autonomie sono ridicole ed erano convinti di fare il boom. Non hanno capito che gli italiani comprerebbero una 500 elettrica alla metà del prezzo rispetto alla 500 benzina e non al doppio, perché ricaricare è più scomodo, l’autonomia è inferiore, la longevità dell’auto è un rebus (le 500 a benzina di 70 anni fa ancora circolano …) e l’auto si svaluta alla velocità della luce perché va nel competitivo segmento delle elettriche tutta-tecnologia anziché in quello collaudato e stabile dei veicoli con motore a scoppio.

    Pensare che una 500e con batteria da 42 kWh costa come una Xiaomi SU7 cinese (che è una Porsche Taycan made in China) o come una MG4 da 450 km di autonomia dà il polso di come Stellantis sia destinata a perderla la battaglia.

    Emblematica anche la conversione delle piattaforme da elettriche pure a benzina/ibrida. Manca solo la Renault 5 a benzina, quando De Meo guarderà i numeri di vendita, capirà …

    • Come in VW, hanno fatto sparire le utilitarie per fare solo segmenti dove marginano molto di più ed ora si lamentano che gli mancano 500mila auto da vendere. Io veramente mi chiedo cosa capiscano gli esperti di marketing, i vari manager di sviluppo prodotto etc etc… Invece di licenziare operai forse bisognerebbe dare una bella sforbiciata a questi.

      • Ed é un peccato. Se avessero mantenuto la logica di sviluppo di una piattaforma BEV nativa FCA, avrebbero tranquillamente potuto aggiornare la densitá energetica del pacco batterie e modificare la variabile, legata agli Ampere, del Software BMS. In questo semplice modo (pensando che nelle BEV e’ il Software che aiuta allo sviluppo dell’auto) e senza costi stratosferici, avrebbero potuto diminuire il costo dell’auto ed aumentare la possibile penetrazione sul mercato.

  11. Ma chi l’avrebbe mai detto?

    Scusate se la metto sul ridere, ma quando ho letto nuova batteria meno costoso, ho pensato alle intramontabili Batterie AA, Pile alcaline 1.5V LR6 ^^

    Tornando seri, è un problema grosso, perché non è come una termica dove magari c’è un 1.0, un 1.5 e un 1.9 diesel…si può scegliere tra 3 motori che sono diversi. La gente la vettura la compra perché la tecnologia è stabile da tempo.

    Con l’elettrico la tecnologia è in divenire continuamente, le auto si differenziano per avere batterie più o meno capienti (per cui ci vuole più o meno tempo per caricarle), ma magari si sa che il produttore sta lavorando a batterie più efficienti che arriveranno tra X mesi, oppure che tra 1 anno sul mercato verrà introdotta una nuova tecnologia che darà più capacità e minor tempo per ricaricare…e il proprio prodotto acquistato attualmente diventerà vecchio in un attimo e subirà una svalutazione profonda. Proprio quel che sta succedendo.

    Le persone non comprano perché la tecnologia non è ancora matura. Certo, ci sono i pioneri, ma i peones col portafogli con le ragnatele rappresentano la maggior parte degli acquirenti, specie in mercati “povery” come quello italiano.

    • “e il proprio prodotto acquistato attualmente diventerà vecchio in un attimo e subirà una svalutazione profonda”.
      Ma continuerà a fare quello che sta facendo adesso…… L’auto non è un titolo azionario… è un costo per un servizio…….. se adesso ti va bene perchè preoccuparsi se si svaluta o diventa “vecchio”. Usalo fino alla fine. Se la scelta è stata indovinata e le tue esigenze non cambiano che problema è?

      • il fatto è che se a un certo punto “non va più bene”, e voglio vendere l’usato, mi ritrovo a dover vendere a briciole dello speso iniziale! a differenza delle termiche, basta vedere quanto sono alti i prezzi delle ICE usate!

        • Spero che @Antonio Gaucci la legga e ne faccia tesoro. Per lui l’usato elettrico è troppo costoso. Mettetevi d’accordo

  12. L’ibrida utilizzerà la stessa carrozzeria… quindi si ammortizzerà quella parte (che ha un costo non trascurabile). La batteria sarà una LFP, immagino. Vedremo.

    La 500E ha sempre avuto un unico insormontabile difetto: il prezzo.
    Il fatto di essere dannatamente charmant e perfetta per un certo target (quello della Y10 per intenderci ma anche della 500 termica) non era sufficiente a controbilanciare un prezzo davvero importante (e ingiustificato).

    Il fatto che ne venga sospesa la produzione (nella stessa settimana in cui ai dipendenti FCA viene sfrontatamente annunciata la convenzione per acquistare Maserati a condizioni di favore) è una triste notizia (chi era che diceva che si puntava tutto sul Made in Italy?) perchè crea danno in due settori, entrambi fortemente in affanno: quello dell’automobile italiana e quello della transizione energetica.

    • forse unificano con la batteria LFP (mi pare celle fornite da Svolt) da 44 kwh della E-C3, ma con questo ritmo lento con cui procedono ( è già un po che avevano iniziato a parlarne) quando esce forse sarà di nuovo debole come specifiche rispetto ai concorrenti

    • Eh si, concordo…
      L’auto è un ottima city car, con consumi anche bassi, il problema è penso il costo della batteria, che il “povero” gruppo acquisti ha contrattato oramai anni fa… è uscita nel 2020, sicuramente i prezzi batteria per la produzione sono stati chiusi nel 2018/2019 immagino con previsioni di produzione anche diversi… e quindi hanno faticato a tenere basso il prezzo sicuramente ritarato, ma partendo da valori altissimi, non penso si sia scesi di molto…
      Le prime EV per un produttore ICE, sono drammaticamente difficili, vedendo cosa è successo ai vari produttori… a Torino Stellantis ha da poco un Battery Lab, che sicuramente servirà anche a evitare questi errori in futuro, permettendo di fare sviluppo sulle celle internamente.

      Inoltre penso che purtroppo per noi acquirenti, abbiano preferito diminuire le vendite, marginando il più possibile rispetto invece ad aumentarle abbassando il prezzo al pubblico, perché con diversi K€ in meno il prodotto farebbe gola a molti…ma così com’è manco la prendi in considerazione, e anzi contribuisci a far prendere in odio la mobilità green…

      • Ma dai, anche i grossi SUV sono city car!
        Quanti sono davvero quelli che ogni giorno percorrono 300/400 km?
        Ormai anche gli agenti di commercio viaggiano poco. Ce ne sono sempre meno.
        È in corso una campagna denigratoria nei confronti dell’elettrico in particolare in Italia che non trova giustificazione se non negli schieramenti politici e interessi delle lobby per cui gli schieramenti agiscono.
        Se si crea il caos, sarà più difficile per il cittadino, in questo caso il consumatore, scegliere. Quindi resta in difesa in attesa di chiarezza.

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