La 500e vende 10 volte meno della 500 a benzina, perché? Con un tono un po’ provocatorio, Francesco chiede come spiegare questa differenza. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri messaggi vadano inviati a info@vaielettrico.it
La 500e vende 10 volte meno, come spiegate questo fallimento totale?
“La 500 e non vende per niente, dieci volte meno, e dico dieci volte meno, della termica, 10% contro 90%,come era facilmente prevedibile. Stellantis sta pensando di spostare la produzione della 500 termica a Mirafiori, dove verrebbe prodotta solo la termica . Lei direttore come se lo spiega questo fallimento totale delle vendite dell’elettrico? Mi dia una risposta intelligente se ce l’ha per giustificare i numeri di questa debacle. Grazie„. Francesco Palazzi

Succede solo in Italia, per due ragioni soprattutto
Risposta. Caro Francesco, Le consigliamo anzitutto di unire alla Sua sferzante ironia un bel ripasso dell’italiano: abbiamo dovuto correggere un numero impressionante di errori di ortografia. E anche in matematica non ci pare ferratissimo dal momento che uno sta a dieci come dieci sta a cento: perciò in un mercato dell’elettrico che copre il 4% dell’immatricolato, il 10% è ancora il doppio della media. Dove sarebbe la debacle della 500 elettrica?
Ma veniamo al quesito. La 500e vende molto meno della termica (ma solo in Italia) per una serie di ragioni. La prima è che la la Fiat ha deciso di realizzare una citycar premium, con un prezzo molto elevato, molto superiore al modello a benzina. Tanto per fare un raffronto: tra le versioni meno care della Twingo elettrica (24.050 euro) e benzina (15.350) ci sono 8.700 euro di differenza. Tra la 500e (28.950) e la termica (17.700) la differenza è di 11.250 euro.
Seconda ragione: la piccola Fiat elettrica non è la versione a batterie del modello a benzina. È proprio un’altra macchina, su una base tecnica diversa, di dimensioni maggiori: è più lunga di 6 cm, più larga di 5 cm e più alta di 4 cm. Ed è molto più spaziosa all’interno.
Morale della favola: in Italia, mercato in cui si guarda solo al prezzo, la 500 ‘normale’ vende molto di più e dell’EV si piazzano poche centinaia di pezzi al mese. In Paesi come la Francia se ne vendono molte di più: 2.114 solo in febbraio.
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Io invece l’avrei pubblicata con tutti gli errori di ortografia così da far capire bene il livello di cultura medio degli haters
I concessionari in Italia siamo sicuri che siano incentivati dalla casa madre a vendere la 500 elettrica? Ho iniziato un tour con l’obiettivo di provarla e poi di acquistarla ma non ho trovato un solo concessionario Fiat/venditore veramente convinto nel volermela vendere. Da autentica presa in giro l’iniziativa che ad aprile 2023 prevedeva di ottenere in uso per una settimana la 500 elettrica. L’inserzione pubblicitaria che circolava via email era ben fatta e convincente. Ma compilato il modulo con i dati del driver/tester e scelto il concessionario, tutto è rimasto lettera morta. Non hanno nemmeno mandato il preventivo per un eventuale potenziale acquisto. Ridicoli.
Scusate ma se andate a calcolare la percentuale delle 500e vendute rispetto a tutte quelle vendute ( termiche + elettriche) notterete che superano il 10% (più della penetrazione delle elettriche nel mercato Italiano). Quindi per FIAT è già un successo, visto che il target dei clienti è più o meno lo stesso.
Poi che speravano in qualcosina di più ci può stare.
la 500-E concordiamo penso tutti ha come deterrente principale il prezzo parecchio alto, cioè il posizionamento commerciale come utilitaria “premium” ; questo limita i numeri di vendita (comnuqnue non cosi bassi in europa sinora), anche se permette al costruttore di fare più utile sulle unità vendute
anche il non avere 5 porte rafforza questo tipo di posizionamento, non vuole essere una auto unica e tuttofare
aggiungo una annotazione tecnica: la batteria è un poco datata, non è stata mai aggiornata, e mi pare che in modo anomalo siano dichirati i kwh lordi ( 42 ) invece del netto usabile ( circa 37,3 kwh )
se i kwh netti sono 37, il power train anche non è ai vertici, ne l’aerodinamica può esserlo su un’auto piccola, allora i dati di bassa autonomia ad alta velocità sono spiegabili
la batteria sono celle Sansung ancora chimica NCM 622; il pacco batteria ha una grossa cornice in alluminio che collabora al raffreddamento ad aria, insieme a un sistema a liquido ma che potrerebbe ad oggi essere migliorato; il peso totale è circa 294 kg
se il pacco batteria venisse aggiornato con chimiche e criteri di oggi, e volendo non aumentare il peso, avrebbe circa:
celle NCM 622 datate -> 42 kWh lordi (situazione attuale)
celle LPF molto economiche -> 42 kWh lordi
celle LFP economiche Blade -> 44 kWh lordi
celle NCM 712 (es. LG 2020-2023) -> 50 kWh lordi
celle NCM 811 (es. CATL 2023-2024) -> 52 kWh lordi
In effetti avete ragione, il quesito, ortografia a parte, era mal posto, avrebbe dovuto essere diciamo così: come mai, IN ITALIA, alcune automobili, come ad esempio la fiat500 oppure la jeep avenger, in configurazione full electric vendono meno della loro corrispettiva endotermica?
Allora si si sarebbe potuto instaurare una discussione seria, su prezzo (ovviamente rapportato al salario/pensione media italica), autonomia, facilità di ricarica ecc per capire questo fenomeno e poi capire pure se i bonus dati dal governo servono a pareggiare questo gap o, come successo in passato, servono a premiare soprattutto chi una elettrica (soprattutto tesla) l’avrebbe comunque acquistata anche senza bonus.
Insomma credo che il discorso sia piuttosto complesso e paragonare le vendite italiane con quelle fatte all’estero credo aiuti ben poco a approfondirlo senza specificare anche le differenze salariali, il costo dell’elettricità, la facilità di ricarica e tutti gli altri fattori che fanno decidere o meno all’acquisto di una motorizzazione piuttosto che un’altra.
Chiedo scusa, perché dice che solo alcune automobili elettriche vendono meno delle corrispettive termiche? Mi perdoni l’ignoranza ma quali sarebbero queste automobili?
Bhe come ho detto la fiat 500 e la jeep avenger oppure la opel corsa (Opel Corsa-e: 1.493 contro Opel Corsa benzina 17.009) oppure la peugeot 208 2045 elettriche contro le 24151 endotermiche … e diverse altre basta andare a fare una ricerca fra auto elettriche vendute 2023 e compararlo con il corrispettivo endotermico.
Caro Francesco, ma perché metterla subito sul personale? Su queste pagine nel modo giusto si può dire di tutto. Per esempio avrebbe potuto citare l’ultimo articolo del Corriere della Sera dove si dice a chiare lettere che a causa delle vendite decisamente sotto le aspettative, in Stellantis stanno pensando di modificare la piattaforma della 500 elettrica per poterla fare anche a benzina. Ne sarebbe venuta fuori una discussione sicuramente interessante senza per questo partire lancia in resta con attacchi quasi personali… 😉😉😉
se ho capito bene:
in Polonia è in chiusura entro un anno uno stabilimento dove producono la 500 termica (che ha una scocca leggermente più piccola, oltre che diversa nel pianale) e il programma Stellantis era di continuare la produzione dei motori in Brasile e delle scocche in Marocco
la cosa però sarebbe sembrata un po’ uno smacco agli stabilimenti italiani, viste le richieste di aumentare le produzioni da noi e il miliardino di incentivi sganciato questo anno dal governo ( ricordiamolo: quasi tutti i fondo vanno all’aqusito di auto termiche)
la 500 termica prodotta in italia sarebbe un contentino, un tappabuchi di 2-3 anni (poi verrà dismessa), il piano B o C, comunque ben venga se da più tempo alle filiere di prepararsi alle produzioni Bev
in fondo si tratta di una utilitaria di 3,6 metri e con motore a benzina mi pare tra 1.0 e 1.3 Firefly, si può considerare a relativamente a basse emissioni (partendo già dalòla fase prottuttiva, voisto che la scocca è leggera) se è una ICE, per chi fa pochi km in un anno ha anche senso
il dubbio è che però non sarebbe qualcosa di strutturale, se non si punta sulle BEV si rimanda una possibile delocalizzazione degli ultimi impianti
a me fa specie che per non cannibalizzare il mercato delle BEV di taglia un po’ più grande, o direttamente fare una concorrenza più agguerrita alle ICE utilitarie, preferiscano vendere relativamente poche 500-E piuttosco che tagliarle i prezzi oppure aggiornare la batteria; sino al 2026 circa non è previsto dalla startegia commerciale di offrire BEV migliori come qualità/costo nel segmento A
andrebbe bene aggiornare la batteria anche NCM, se le LFP ancora non sanno gestirle; sarebbe la prima utilitaria segmento A con circa 48-52 kwh di batteria, inzierebbe a diventare una tuttofare, una prima auto super-compatta e ben disegnata (a parte la mancanza delle 5 porte, ma non stiamo a cavillare troppo, e volendo hanno l’opzione della mezza portiera posteriore)
oppure se è troppo sbattimento ricellare la batteria e fare i test e aggiornare i contratti con i fornitori ( e però questi fanno automobili, potrebbero sbattersi un poco lato tecnico, non sono una agenzia commerciale che rivende pacchetti di viaggio per le vacanze) basterebbe mollare un poco sul prezzo, capisco che produrla gli costasse nel 2020, ma a oggi hanno margini Stellari su questa auto, la batteria attuale poi è quasi da antiquariato come chimica, che ci può anche stare per l’uso in città, ma allora ci deve essere il prezzo
mio sfogo personale di dispiacere per il ritardo furbetto con cui si muovono Stellantis e Renault, in potenziale posizione privilegiata per poter inondare l’europa di Bev piccole e funzionali
e forse appunto posizione troppo privilegiata da monopolisti, se ne approfittano per fare cassa sulle altre alternative, anche grazie alla questione dazi già esistenti e altri futuri, poi propongono il contentino della 500 termica in italia.. vabbè
Tutto vero, tutto giusto e tutto condivisibile.
Ma sull’articolo del Corriere che ho citato non si parla di continuare a produrre la “vecchia” 500 ma si scrive a chiare lettere che l’idea è quella di modificare la piattaforma della “nuiova” 500 elettrica.
(Cit. dall’articolo: “Caro fornitore, ti chiediamo di valutare costi e capacità industriali per rispondere all’eventuale produzione di componenti auto destinate al modello 332 (Fiat 500 Bev, ndr) anche nella versione a motore endotermico per circa 175 mila vetture l’anno”)
Questo per offrire le due motorizzazioni in parallelo sullo stesso modello.
Cosa che che adesso si scopre essere possibile con 20-30 milioni di investimento, (cit: “Ma l’architettura dell’auto va ripensata, e potrebbero servire più di 20-30 milioni di investimenti”)
Al netto della prima impressione sull’apparente enormità della cifra, chi è un minimo addentro a queste cose sa che in realtà è pochissimo per questo tipo di trasformazioni radicali. Ergo la cosa evidentemente era già prevista in origine seppur non detta.
Detto questo, nulla vieta che l’articolo del corriere riporti informazioni magari di per sè vere, ma non rispondenti a ciò che Stellantis vuole fare veramente.
Hai perfettamente ragione. 30 milioni sono meno di briciole, evedentemente ci avevano già pensato prima.
si avevo visto, mi tengo il dubbio che forse useranno la scocca 332 della BEV; si può fare tutto, anche rifare parte dei lamierati bassi della scocca, non è un dramma, e poi dopo risparmiano avendo le altri parti unificate tra BEV e Termica, cioè dismettendo la vecchia scocca leggermente più piccola (che comunque aveva il suo perchè come super-utilitaria da 1000cc, ma forse è meno buona nei carsh-test, mentre la scocca BEv sembra fatta bene, anche perché in versione BEV si porta dietro 1300 kg di auto)
a me comunque fa specie che non si facciano problemi davanti ai costi per spostare la produzione del termico tra Polonia e Marocco ( o in alternativa Italia), se serve aggiornare la scocca (richiederà di rifare anche le omologazioni)
mentre se ne facciano a “ricellare” la batteria e relativa messa a punto, per riportare la versione BEV ai vertici (non esiste sul mercato nessuna segmento A con batteria da 48-52 kwh, sarebbe un salto nel futuro di 2-3-4 anni)
mi da idea che di vendere alti numeri di utilitarie Bev per ora non gli interessa un fico secco, al massimo avrano calcolato le vendite di un certo numero di e-c3 ma per fine anno
..mi rifiuto di credere che non abbiano un gruppo di (electro-)tecnici e manager capaci di trattare con i fornitori di batterie (ormai prodotte in europa) e mettere in atto l’aggiornalento delle batterie della 500-E
chissa, forse lo faranno ma tra 2-3 anni.. torno nel mio bar sport dei desiderata come utente .. gli industriali ( e soprattutto i commerciali ) lo so che sono loro
PS: ho una curiosità, qualcuno sa perchè viene chiuso questo stabilmento in Polonia?
preferendo eventualmente Marocco (oppure se aiutati economicamente o pressati politicamente, anche l’italia?)
>> energia elettrica più pulita e meno costosa in Marocco?
>> i lavoratori Polacchi si sono sindacalizzati e inc@@@ti e allora si si smamma da un’altra parte come le cavallette?
>> maretta con i Governi locali?
La 500e è carina, “stilosa” e sa di italian style, sicché venderne un bel po’ a qualche benestante transalpino come seconda/terza/quarta macchina si può fare, magari anche facendoci dei bei soldini. Probabimente sono gli stessi transalpini che vedi scendere in Italia con la “Duetto” ben conservata che utilizzano 15 giorni all’anno:)
Però bisogna essere sinceri e dire che è un’auto costosa da città/tangenziale e che farci un viaggio in autostrada di 250-300 km sarebbe un mezzo incubo per questioni di autonomia. Con circa 160 km di autonomia autostradale, ammesso di partire col 100% di carica (cosa poi forse sconsigliabile) anche un banale viaggio turistico da Milano al mare romagnolo di 350 km richiederebbe un paio di soste una di 35-40 minuti ed un’altra di un quarto d’ora per un rabbocco. Soste scomode da turisti se non coincidenti col pranzo e proprio incompatibili con un viaggio di lavoro.
E’, in sintesi, un veicolo che assomma tutti i peggiori difetti dell’elettrico (prezzo un po’ esoso ed autonomia minima in autostrada) mentre ormai proliferano -ed a prezzi non enormemente superiori- diverse elettriche con limitazioni d’uso relativamente modeste rispetto ad una vettura termica che consentono di godere pienamente dei plus della trazione elettrica. Anche tralasciando le tematiche ambientali.
La mia opinione è che se, accanto alle elettriche “serie” ed adatte ad un uso all-around, vogliamo vendere mezzi elettrici solo per città e tangenziale, siano essi quadricicli o vetture vere e proprie, la soglia di caduta per la diffusione non sarà il prezzo delle vecchie citycar con le quali, all’occasione, ci si poteva fare tutto: ci si dovrà rassegnare a competere con gli scooter e stare intorno ai 10.000 Euro scarsi. Con le economie di scala e, risparmiando non sulla sicurezza ma su quegli optional che in città non servono a nulla, ci si starebbe anche dentro, basterebbe smetterla di pensare agli acquirenti come pollastri da spennare… E, per renderli appetibili, nelle aree C si potrebbero fare circolare solo questi mezzi invece dei suv al limite delle 2,5 tonnellate che, per quanto elettrici, hanno la stessa logica di mettere Dracula alla guida dell’Avis. Se ci si pensa, le Kei car giapponesi, seppur termiche, già ere fa seguivano questo paradigma.
Questo governo con il congelamento degli incentivi promessi già mesi e mesi fa ( ministro Adolfo D’Urso) sta difatti cullando gli interessi degli associati di Confindustria Italia. A scapito della salute e del progresso di tutta la Collettività Italia.
Vorrei anche far notare che la “politica” del nostro governo sta gravemente danneggiando il settore auto elettriche e mi permetto di credere che lo facciano con cognizione di causa. L’alternativa è accettare l’idea che siamo in mano a un branco di incapaci.
Spiego questa mia affermazione.
Il governo ha promesso incentivi mirabolanti ma poi ritarda a darli. Ovviamente tutti attendono che tali incentivi diventino operativi per acquistare un veicolo elettrico.
Faccio un esempio. Io ho firmato il contratto a Dicembre e pagato il relativo anticipo per l’acquisto di un veicolo elettrico. Quando a Gennaio mi hanno detto che potevo ritirarlo ho detto ovviamente no perchè aspetto i nuovi incentivi che mi darebbero un vantaggio economico di circa 3.000 €.
Quindi per non perdere 3.000 € aspetto che il nostro governo con il suo pregiato lavoro trasformi gli annunci in fatti concreti. E vediamo cosa succede….
Alessandro, come ho già scritto vorrei tanto che lei avesse ragione. Sa perchè? Perchè vorrebbe dire che la politica non è cerebralmente morta. In realtà i ritardi del governo sono su tutti i fronti. Vi sono bandi in ritardo di un anno e mezzo, si figuri.