La 500e si consola nelle vendite in Germania e Francia, i principali mercati europei. Rifacendosi dei magri risultati raccolti sull’asfittico mercato italiano.

La 500e si consola…/ Solo Model Y e VW ID.4 la battono nel grande mercato tedesco
I dati parlano chiaro: la piccola Fiat in patria vende in 6 mesi meno di quel che in Germania è in grado di immatricolare in un mese. I dati di giugno lo confermano: sul mercato tedesco 3.004 auto vendute nell’ultimo mese, in Italia 2.870 nel semestre. Solo l’imbattibile Tesla Model Y e l’accoppiata di casa Volkswagen ID.4-ID.5 fanno meglio del Cinquino, che si prende il lusso di battere ancora a domicilio la ID.3. Quella che, nei piani VW, doveva essere un’auto epocale, in grado di replicare il successo di miti come Maggiolino e Golf. Da notare che la 500e è l’unico modello del mega-gruppo Stellantis nella top ten, un successo per il made in Italy. Ma c’è un altro dato da segnalare: il mese scorso la Tesla Model Y si è piazzata al 3° posto nella classifica assoluta della auto più vendute in Germania, con 6.098 immatricolazioni. Molto vicina alle prime due: VW Golf (7.019) e Tiguan (6.329). E infine, checché se ne dica, la quota di mercato delle EV in Germania continua a crescere: in un anno dal 14,4% al 18,9%.

E anche in Francia è sul podio, dietro alle due Tesla
La piccola Fiat se la cava piuttosto bene anche in Francia: in giugno si è piazzata nuovamente sul podio, battuta solo dall’accoppiata Tesla, Model Y e Model 3. E prendendosi ancora una volta la soddisfazione di superare a domicilio tutti i marchi francesi, compresi i tanti della scuderia Stellantis. Colpisce anche il 4° posto di un marchio cinese, con la sempre più popolare MG 4, davanti alla Dacia Spring e alla prima Renault, la Megane. Ancora una volta la Zoe, che è stata a lungo il modello più venduto in Francia e in Europa, è fuori dalla top ten: l’anno prossimo lascerà il posto alla nuova R5 elettrica. Anche per il mercato francese meglio non dare retta ai tanti che parlano di un ripiegamento per l’elettrico. I numeri parlano di una quota di mercato salita in un anno dal 12.8% al 17.4%. In calo, quelle sì, sono le ibride plug-in. Tutto il resto sono chiacchiere (o voluta disinformazione…).
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I dati della Germania sono in chiaroscuro: è vero che le elettriche sono cresciute ma la quote delle auto alla spina (BEV + plugin) è calata, erano il 26% il primo semestre del 2022, ora la quota è al 24.6%.
In Francia il primo semestre vedeva lo scorso anno una quota dei veicoli alla spina (BEV + plugin) al 19.8%, quota che quest’anno è cresciuta a 24.3%. La Francia è il paese che sta performando meglio, escludendo la solita Norvegia con una quota di auto alla spina superiore al 90% (!!) sempre nel primo semestre.
La spiegazione di questo diverso comportamento tra Francia e Germania può forse ricadere sugli incentivi: in Germania hanno tagliato gli incentivi alle plugin, facendo crollare la domanda (che non è stata assorbita completamente dalla quota di BEV), mentre in Francia il problema non c’è e anzi hanno prezzi alla colonnina calmierati e vantaggiosi. La Francia ha anche tantissime colonnine e operatori diversi che aiutano a tenere i prezzi bassi (inclusa Total che ha ottime offerte).
L’Italia è fuori mercato e qui da noi EnelX si appresta all’ennesimo aumento da gennaio con condizioni notevolmente peggiorative.
*da agosto, non da gennaio