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L’usato delle auto tradizionali crollerà. Parola di Elon Musk

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usato elettrico

L’usato delle auto tradizionali è destinato a crollare. Lo sostiene il fondatore di Tesla, Elon Musk. Mettendo in guardia chi si appresta a comprare una macchina a gasolio o benzina sui rischi di perdita di valore.

L’usato delle elettriche, invece…C’è da credergli?

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Elon Musk (foto dal profilo Twitter)

Musk, naturalmente, parla pro-domo sua. E sostiene addirittura che le Tesla sono invece “appreciating assests“, beni che si rivalutano. Questo grazie al fatto che alcuni contenuti, come il pilota automatico, sono destinati nel tempo ad avere prezzi crescenti, molto superiori a quelli attuali. E al fatto che le auto vengono continuamente aggiornate e migliorate intervenendo sul software da remoto.

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Il dialogo su Twitter nel quale Elon Musk parla del valore dell’usato delle auto tradizionali.

In realtà non c’è una controprova a quello che dice Musk. L’usato delle auto a benzina e a gasolio crollerà? Per verificarlo occorrerà attendere la seconda metà di questo decennio. Quando sul mercato dei veicoli di seconda mano comincerà ad arrivare un numero consistente di Model 3, il primo prodotto Tesla venduto in centinaia di migliaia di pezzi. Il fatto certo è chi compra un’auto oggi, qualsiasi motore abbia, deve porsi in anticipo il problema del valore della rivendita futura, se vuol fare bene i conti. Oggi, in media, una macchina la si tiene poi per un periodo di 8-10 anni. Questo significa arrivare alla fine del decennio, in una fase in cui, secondo molti analisti, la stretta sulle auto tradizionali potrebbe essere in una fase addirittura finale.

Monitorare bene le mille incognite prima di decidere

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La Tesla Model 3 saprà reggere il valore dell’usato nel tempo, come assicura Elon Musk?

La Gran Bretagna, addirittura, ha da pochi giorni deciso che dal 2035 non si potranno più acquistare auto a benzina o a gasolio. L’Italia? Non si sa bene che cosa farà, siamo abituati a vivere alla giornata, più che a programmare a lunga scadenza.La verità è che nessuno può sapere che cosa accadrà realmente. Le incognite sono troppe e naturalmente riguardano anche le auto elettriche. Quale sarà il degrado reale delle batterie (e dell’autonomia) nel lungo periodo? Lo scopriremo solo vivendo, quando il parco in circolazione avrà percorso milioni e milioni di km. E avremo un campione significativo. È ovvio che questo influirà in modo decisivo sulle quotazioni. E sarà fondamentale anche comprovare che le auto a batterie hanno una difettosità nel tempo nettamente inferiore ai modelli endotermici.

“La svolta tra il 2022 e il 2025”

L'usatoQuanto alle auto tradizionali, è impossibile stabilire ora se e quando questi divieti verranno effettivamente messi in pratica. Troppe volte la politica ci ha abituati a repentini annunci e ad altrettanto repentine retromarce. L’editore del popolare sito americano Electrek, Seth Wintraub, è convinto che il crollo pronosticato da Musk avverrà tra il 2022 e il 2025 (clicca qui). Quando l’inesorabile affermarsi dell’auto elettrica sarà chiaro a tutti. Vedremo. Di sicuro il tema è da monitorare con attenzione, se vogliamo spendere bene i nostri solidi. E su cui dovranno riflettere bene i concessionari d’auto: l’usato, si sa, è una parte fondamentale del loro business.

 

 

 

 

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3 COMMENTI

  1. Se l’usato delle auto tradizionali crollerà farà felice gli italiani potranno portarsele a casa per molto meno, dato che ce un crollo delle vendite di auto nuove in italia vuol dire che gli italiani hanno sempre meno soldi in tasca, però ce un aumento di chi le vuole in noleggio questo sicuramente sarà il futuro in italia? tra un’auto elettrica usata e una termica per esempio di 5 anni il 99,9% degli italiani prendono la termica come mai? forse per il problema della batteria? su autoscout 24 di auto elettriche a km 0 e usate ce ne sono quasi un migliaio in vendita anche con qualche mese di vita come mai così tante? i ricchi si son pentiti di aver preso un’auto elettrica? le auto elettriche e le plug-in costano troppo le prendono solo i ricchi!!!

  2. Ohimmena tutti questi mediocri che quando parlano di Musk pensano sempre che “non sappia” o “non abbia chiaro…” o “forse non sa che…” e poi quando passano degli anni si vedrà che, come al solito, aveva ragione ed i mediocri non solo non ammettono mai ma nemmeno concedono.

    Molti si lamentano che ci vorrebbe un bagno di umiltà da parte di Musk, ma dopo anni che lo osservo posso dire che la cosa più disarmante è la mediocrità e l’arroganza di chi a priori pensa sempre di essere più intelligente.

    E, tra parentesi, Tesla non ha l’1%, ma è il mercato dell’elettrico che è circa l’1% del mercato totale, ed al suo interno Tesla ha una percentuale di copertura del mercato che va dai 70 agli 80%. Almeno i numeri cercate di guardarveli corretti se volete parlare

  3. Non credo che sua eccellenza abbia chiaro in concetto fondamentale: quello della scarsità di dindini. Se il mercato dell’usato crollerà sarà a spese di cui non può permettersi altro. Ora che il motore elettrico non é più un’esclusiva Tesla possiamo chiamarle per quello che sono: auto di lusso. Che si, magari diventeranno d’epoca come tutte le altre. Però da uno formato In economia come lui chiamarle addirittura appreciating assets.. non sono molto convinto e forse non lo é nemmeno quello tizio che ha comprato la s usata e si é trovato la guida assistita disabilitata.

    Ah e comunque Tesla ha dimostrato al più all’1% (la popolazione che Tesla seleziona) la viabilità dell’elettrico. A quello ci stanno pensando le LEAF, le zoe, le twizy ma anche i mini camioncini leggeri che si solito usano le municipalizzate.

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