Anche l’ambulanza può essere ad emissioni zero, come dimostra Mercedes Benz che ha appena consegnato una eSprinter 100% elettrica, allestita per i servizi sanitari. Il veicolo è stato sviluppato con il partner Ambulanz Mobile GmbH & Co. KG di Schönebeck, in Sassonia-Anhalt.
In tempi di pandemia, scrive Mercedes, aumenta in misura esponenziale la necessità di veicoli affidabili da impiegare per le attività di pronto soccorso e per il trasporto dei malati. Grazie ad un’autonomia di 120 chilometri e una velocità massima di 120 km/h, il veicolo elettrico adibito al trasporto di malati può viaggiare a emissioni locali zero non solo in città ma anche nelle aree metropolitane.
Nonostante i necessari componenti montati nel vano pazienti, l’ambulanza elettrica non supera il peso totale a terra di 3,5 tonnellate. Ciò consente di effettuare il servizio di trasporto malati anche ai conducenti in possesso di una patente di guida per autovetture.
Allestimento light per ridurre il peso
A tal fine, i progettisti per i lavori di allestimento hanno scelto con cura materiali dal peso particolarmente contenuto. E grazie all’installazione di due centraline, l’alimentazione di energia della sovrastruttura è separata da quella del veicolo di base. Ciò significa che la disponibilità dei dispositivi medici è indipendente dalla batteria del veicolo.
«Esattamente come i nostri veicoli a propulsione convenzionale, anche gli eVan di Mercedes Benz offrono una buona base per soluzioni specifiche dei diversi settori». sottolinea Sven Dannenmann, Responsabile del Centro allestitori e soluzioni di settore di Mercedes benzVans.
Alimentazione autonoma per le apparecchiature
Hans-Jürgen Schwarz, Amministratore Delegato di Ambulanz Mobile GmbH & Co. KG ha detto: «Costruire la prima ambulanza completamente elettrica rappresenta una sfida e il nostro speciale contributo consiste nel realizzare un sistema di alimentazione nella zona posteriore che sia autosufficiente dal veicolo di base»
La prima ambulanza elettrica pronta per l’uso è stata consegnata a Bindow, vicino a Königs Wusterhausen, a metà marzo. L’organizzazione evangelica Opera di soccorso dell’Ordine di San Giovanni, ‘Associazione regionale del Sud Brandeburgo’.la utilizza nell’ambito di un impiego sperimentale dal