Nonostante le numerose (e talvolta spettacolari) defezioni (leggi qui), la World Solar Challenge 2019 ha decretato i propri vincitori. Il successo finale è andato rispettivamente all’Agoria Solar Team dell’università belga KU Leuven (categoria Challenger) e al Solar Team Eindhoven dell’ateneo olandese TU di Eindhoven (categoria Cruiser).
Bluepoint al primo trionfo
Come da tradizione nelle gare di durata, le sorprese hanno segnato in modo indelebile l’esito della competizione. Forti folate di vento hanno condotto fuoristrada e costretto al ritiro la Red E dell’Università di Twente mentre era in testa alla corsa, così come la Sonnenwagen dell’RTWH di Aachen che era saldamente al quarto posto. La maratona australiana (oltre 3.000 km da Darwin ad Adelaide) sembrava quindi destinata a essere lo sfondo per l’ottava affermazione del Vattenfall Solar Team.
La (quasi) invincibile squadra del TU Delft ha visto però andare in fumo le proprie chance di vittoria a circa 250 km dalla bandiera a scacchi. Un grande incendio ha infatti distrutto NunaX, riducendo la macchina letteralmente in un cumulo di rottami e cenere. Così, all’ultimo giorno e inaspettatamente, i giovani del KU Leuven sono balzati al comando della categoria Challenger. La loro Bluepoint ha tagliato il traguardo in prima posizione (velocità media 86,6 km/h), davanti ai giapponesi della Tokai University e agli statunitensi della University of Michigan.
Il riscatto olandese
Contrariamente ai “cugini” del TU Delft, i progettisti dell’Università Tecnica di Eindhoven hanno rispettato i favori del pronostico. Per loro è arrivata la quarta vittoria consecutiva nella categoria Cruiser grazie a Stella Era; ma non è stata una passeggiata. Gli australiani dell’UNSW di Sidney sono giunti in testa ad Adelaide con la propria Violet (velocità media 71,3 km/h). Questa classe non premia soltanto la velocità, ma anche l’efficienza complessiva del veicolo secondo parametri come la capacità di carico, il consumo di energia e la praticità.
Pertanto l’ultimo sorpasso di gara è avvenuto “ai punti“, in occasione delle verifiche tecniche da parte della giuria. Il terzo posto è andato all’IVE Engineering Solar Car Team di Hong Kong (peraltro ultima vettura regolarmente passata sotto la bandiera a scacchi della propria classe). Tra le auto ritirate si segnala purtroppo Emilia 4 LT, i cui sogni di gloria sono svaniti per un cedimento strutturale. La prossima edizione della World Solar Challenge si terrà nel 2021 e c’è da credere che si osserveranno importanti progressi tecnici nella mobilità solare.
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