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John Deere: “Entro 2026 trattore elettrico ed autonomo, e non solo”

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John Deere ci prova da anni, pure con il modello con cavo lungo e un altro con mega batteria, ma ora annuncia con precisione quando arriverà sul mercato il suo trattore elettrico. Entro il 2026 è previsto il lancio del veicolo completamente autonomo, alimentato a batteria ma sotto i 100 CV.

Pessimismo sui grandi trattori, ma pronti tanti elettrici per la cura del verde

escavatore elettrico
John Deere verso la transizione energetica

In John Deere al momento sono scettici sull’elettrificazione dei trattori più potenti: “A differenza dell’industria automobilistica l’elettrificazione delle macchine agricole è attualmente possibile solo in misura limitata. I prototipi alimentati a batteria dei trattori di medie e grandi dimensioni non sono attualmente industrializzabili in quanto la densità di potenza delle batterie è troppo bassa”.

Il video con un prototipo elettrico

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Ma c’è tanto spazio nel segmento al di sotto dei 100 CV. Qui  John Deere punta sull’elettrificazione: “in tutte le famiglie di prodotto“.  Un programma completo: “Entro il 2026, l’azienda lancerà un’alternativa a propulsione elettrica in ogni famiglia di trattori per la manutenzione del verde e di veicoli utilitari compatti”.

Per l’agricoltura sul mercato nel 2026 il primo trattore elettrico

La cura del verde vede tanti competitori sulla linea del traguardo e con piani ambiziosi e lo stesso si può dire per i veicoli dedicati ai vigneti e ai frutteti. E c’è anche John Deere che annuncia il calendario: “Per l’agricoltura entro il 2026 è previsto il lancio di un trattore elettrico completamente autonomo alimentato a batteria nella classe sotto i 100 CV“.

Sesam 2 jhon Deere
Un prototipo di trattore elettrico e anche autonomo della John Deere

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Un campo sempre più ricco di competitori dove c’è tanta Italia. A iniziare da Energica di Soliera, in provincia di Modena, che fornisce il powertrain al trattore californiano Soletrac acquisito da un gigante come Ideanomics. Parliamo di 4100 trattori elettrici l’anno (leggi qui).

Grandi numeri anche per il Monarch californiano, azienda partecipata da Cnh, che sarà prodotto da un big come Foxconn (leggi qui). Sul traguardo elettrico anche Keestrack/Goldoni che a Carpi produrrà il nuovo trattore Rigitrac SKE40 (leggi qui) e grande investimento di Cnh a Modena per il suo trattore elettrico (leggi qui).

trattore autonomo
Il trattore senza conducente jhon deere

Tanta Italia ma soprattutto la Motor Valley emiliano-romagnola in transizione verso la e-Valley. Nel suo piccolo lo dimostra la storia di RamSes, il primo veicolo elettrico rimesso in moto da tre aziende emiliano-romagnole: la Elektrosystem di Cento,  Flash Battery di Sant’Ilario d’Enza e la Motori Brusa di Lugo (leggi qui).

In attesa John Deere  presenta l’ibrido con elettrificazione delle attrezzature

Dall’azienda sono precisi nell’uso dei termini e parlano di “elettrificazione parziale (ibrido)” per il trattore 8R 410 eAutoPowrTM.

agricoltura elettrica
Un modello a guida autonoma di J Deere

Presentato dal vivo  per la prima volta ai Sustainability Days dei giorni scorsi. “Si tratta della prima trasmissione a variazione continua equipaggiata con power split elettromeccanico. Tra i suoi vantaggi, un’usura estremamente bassa e una lunga durata”. Poi “l’azionamento elettrico è dimensionato in modo da alimentare non solo il trattore ma anche fornire fino a 100 kW di potenza elettrica per le attrezzature, rappresentando un passo importante per l’elettrificazione di una vasta gamma di accessori”.

In elettrico anche la seminatrice ValoTerra di Monosem

Batterie anche a bordo della seminatrice pneumatica di precisione ValoTerra di Monosem (acquisita dal gruppo nel 2015), utilizzata in campo durante i recenti Sustainability Days del gruppo.

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Monosem ValoTerra, la seminatrice di precisione elettrica

Vediamo alcune caratteristiche tecniche illustrate nel materiale informativo: “Abbiamo optato per un sistema a 56V per liberare il potenziale prestazionale della seminatrice ValoTerra. Significa che si possono aggiungere più motori grazie a 5,6 kW di potenza. Un volano verso un’agricoltura ultraprecisa“.

Si ottiene un altro risparmio economico ed ecologico: “Ottimizza la densità dei semi e il dosaggio degli altri input, insieme alla loro distribuzione, in base alle caratteristiche dei campi”. Dall’azienda sintetizzano i benefici di questa applicazione di agricoltura di precisione: “Riduzione dei costi del 21% e della perdita di nutrienti e sono necessarie meno uso del trattore grazie all’ottimizzazione del fertilizzante“. Infine “la precisione riduce la volatilizzazione dei fertilizzanti, portando a una riduzione dell’80% delle emissioni“.

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