Joby decolla a Dubai con l’S4 elettrico

La californiana Joby Aviation (sostenuta anche da Toyota) ha mantenuto le promesse (leggi qui) e qualche giorno fa il suo eVtol S4 si è alzato in volo nei cieli di Dubai. Siamo alle battute finali della fase di convalida dell’apparecchio nella transizione completa tra volo verticale e orizzontale. Il prossimo obiettivo è il lancio commerciale previsto per il primo trimestre del 2026.

Joby punta in alto: servizio di aerotaxi dal 2026

«Gli Emirati Arabi Uniti sono il trampolino di lancio per una rivoluzione globale del modo in cui ci muoviamo» ha detto JoeBen Bevirt, fondatore e CEO di Joby Aviation. «Oltre ad aver costruito un aereo performante, abbiamo elaborato un programma per un servizio passeggeri con capacità operative globali, unito a una produzione scalabile e duratura». A Dubai, l’azienda statunitense conta di introdurre nei prossimi mesi un servizio completo di aerotaxi rivolto sia ai residenti che ai visitatori. Secondo i vertici di Joby, la possibilità di volare a emissioni zero rafforzerà anche l’integrazione con i sistemi di trasporto pubblico e con le opzioni di mobilità individuale come e-scooter e biciclette, consentendo viaggi multimodali senza soluzione di continuità. Dubai sarà ancora più connessa e offrirà ai passeggeri un’esperienza “fluida” e conveniente.

Toyota ha investito in Joby 894 milioni di dollari

L’eVtol S4, un pilota e quattro passeggeri per 240 km

Il protagonista dell’innovazione di Joby è l’S4, un eVtol che può ospitare un pilota e 4 passeggeri. Il velivolo ha un sistema di propulsione a 6 rotori, una velocità di crociera vicina ai 320 km/h e un’autonomia dichiarata di circa 240 km. La sfida più grande resta sempre quella di passare in sicurezza dalla fase di decollo e atterraggio verticale a quella di crociera orizzontale, evitando il rischio di stallo. I motori ottengono energia da quattro pacchi batteria agli ioni di litio elettricamente isolati, due per ala. La densità energetica di ciascuna batteria è di 288 Wh/kg a livello di cella e di 235 Wh/kg a livello complessivo, con un efficace sistema di raffreddamento  liquid-cooled.

Dopo i voli di collaudo, il traguardo finale dell’azienda di Santa Cruz (che ha aperto uno stabilimento produttivo in Ohio con il supporto di Toyota che ha investito quasi un miliardo di dollari) sarà il completamento delle certificazioni FAA negli Stati Uniti e GCAA negli Emirati, avviando la commercializzazione su larga scala dell’apparecchio.

 

L’eVtol S4 visto dall’alto

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Non solo elettrico

Oltre all’elettrico Joby può vantare anche un volo di 840 km percorso da un Vtol alimentato a idrogeno liquido. Il prototipo è stato realizzato nel 2024 partendo da un precedente modello elettrico. Ha volato nei cieli della California tornando alla base con il 10% di carburante ancora disponibile. I costi di produzione, tuttavia, sono piuttosto elevati e le emissioni di C02 non sono trascurabili. Circa il 95% dell’idrogeno prodotto negli Stati Uniti proviene infatti da gas naturale e l’idrogeno verde estratto da fonti rinnovabili è ancora poco sviluppato.

 

Il prototipo a idrogeno

LEGGI anche “Ammoniaca: il carburante quasi perfetto (automobili a parte)<

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