Home Nautica Jason e Claudia da Trento: la coppia elettrica che solca gli oceani

Jason e Claudia da Trento: la coppia elettrica che solca gli oceani

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Hanno conquistato l’autonomia energetica della barca con il sole. Ma l’australiano Jason Gard e l’italiana di Trento Claudia Bernardi, girano il mondo a bordo di Trimaran Spirit,  coltivano il sogno di diventare full electric, anche nella propulsione.

Il vento regala il 99% dell’energia necessaria per navigare, il sole offre loro tutta l’energia per gestire l’elettronica di bordo ed il desalinizzatore, per caricare tutti i dispositivi, per azionare l’anchor winch e per far funzionare il Bimby. Vivono nell’acqua, ma non si fanno mancare niente Jason e Claudia: “Quando approdiamo in un porto ci chiedono se vogliamo acqua ed energia, alla seconda rinunciamo – ci racconta Claudia dalla Thailandia -. Il merito va ai pannelli solari che ci garantiscono l’autosufficienza. Sarebbe bello chiudere il cerchio con la propulsione”.

 

Questo il sogno di Claudia, condiviso da Jason. Compagno della ragazza di Trento e capitano del trimarano: “Al momento non c’è una soluzione per le nostre esigenze perché Spirit è una vela da regata che non regge molto peso. Ci sono barche a vela con il sistema elettrico, ma non un fuoribordo adeguato”.

I pannelli sono Solbian

I pannelli solari sono gli italiani Solbian: “Abbiamo quattro pannelli solari da 125 watts l’uno per un totale di 500 –  spiega Jason -. Hanno la capacità di produrre fino a 2000 watts di potenza al giorno ma in questi anni abbiamo constatato che non ne  usiamo più di 800-1000 watts al giorno”. Insomma vi è un sovra produzione, l’autonomia energetica è piena. 

 

Lei in fuga dalla “frenetica monotonia” di Trento

Interessante anche la storia di questa italiana sfuggita alla montagna per solcare gli oceani del mondo: “Ho gestito un bar con pasti veloci nel centro di Trento per 4 anni, poi stufa della “frenetica monotonia” della quotidianità italiana sono partita per i Caraibi con il sogno di girare il mondo in barca a vela. Ho preso la patente nautica vela/motore per imbarcazioni entro i 25 metri – racconta l’ex barista trentina -. Per due stagioni ho lavorato come cuoca su un Lagoon 420 e poi cercando di attraversare finalmente un vero oceano mi sono imbattuta nel “mio” capitano”.

Jason vive in acqua dai dieci anni

Nel 2014, a St. Martean, nei CaraibiClaudia conosce Jason. Una biografia tutta da raccontare: a soli 10 anni va a vivere in barca, quando la sua famiglia decide di vendere la casa e seguire il sogno di vivere sull’acqua. Sboccia la passione e Jason diventa uno skipper professionista. Alla scuola preferisce la carriera marittima, ha la fortuna di lavorare su alcuni dei più grandi yacht a vela del mondo e percorrere più di mezzo milione di miglia sugli oceani. Al timone dal Mar Baltico al Mediterraneo, dal Pacifico agli oceani Atlantico e Indiano.

Vivere semplice, a emissioni zero

Claudia e Jason hanno realizzato il sogno di vivere in acqua, poi lavorano su altre barche e nel settore nautico. Le loro parole: “Il nostro obiettivo era creare una piattaforma per vivere entrambi nel modo più semplice ed efficiente possibile. E soprattutto a stretto contatto con la natura. Altri obiettivi, non meno importanti, sono stati quelli di produrre tutta la potenza di bordo con metodi sostenibili come il solare”.

Tutta da conoscere anche la storia di Spirit.   Si è fatta valere in numerose regate, un buon curriculum sportivo. E’ stata progettata da Bruno Fehrenbach alla fine del 1986 alla Court House Farm, vicino a Bristol nel Regno Unito. Un travaglio perché l’anno successivo finirono i soldi quando uno degli sponsor si tirò indietro. Fu completata tempo dopo fino a che il timone fu preso da Peter Clutterbuck, il velista che vinse 15 gare e batté 5 record di regata con un giovane Brian Thompson. Nel 2001 arrivò negli Stati Uniti fino al 2010 quando venne acquistata da Jason che la restaurò nel 2014 con Claudia. Una storia d’amore e di energia sostenibile.

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