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James Dyson: la mia auto elettrica faceva 965 km, ma…

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L'avventura di James Dyson nell'auto elettrica è finita ancor prima di cominciare.

James Dyson parla per la prima volta del progetto (cancellato nell’ottobre scorso) di produrre un’auto elettrica. E svela dettagli inediti, di grande interesse.

James Dyson l’aveva già guidata, ma il prezzo…

James Dyson
Il tweet con il quale il Sunday Times ha annunciato la sua intervista a James Dyson.

Il geniale imprenditore inglese, re dei piccoli elettrodomestici, ha raccontato tutta la storia in un’intervista al Sunday Times. Il giornale inglese pubblica anche un’immagine di Sir Dyson con l’auto che non vedremo mai nelle strade. È una macchina molto bella, che avrebbe dovuto essere la risposta inglese a Tesla, e questo aumenta il rimpianto per la decisione di non costruirla. Aveva tutto per avere successo. Tranne un piccolo particolare: il prezzo, almeno 150 mila sterline, troppo alto per essere competitivo. Eppure i rimpianti restano, perché la N526, questo il numero in codice dell’auto, era molto più di un progetto. Era una macchina fatta e finita, perfettamente funzionante: “L’ho guidata segretamente in un compund lontano da occhi indiscreti“, ha confidato all’edizione domenicale del Times ll geniale imprenditore-inventore.

Un Suv a 7 posti con doppio motore da 536 Cv

James Dyson
James Dyson, 73 anni.

La cosa stupefacente dell’auto elettrica by Dyson sarebbe stata l’autonomia: 600 miglia, pari a 965 km! Praticamente il 50% dei più efficienti modelli della concorrenza, Tesla compresa. Con un doppio motore elettrico in grado di arrivare a 536 cavalli di potenza massima, con una coppia di 480 Nm e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi. Velocità massima: 200 km/h, nonostante il non trascurabile peso di 26 quintali, con struttura in alluminio. Quanto alle dimensioni, stiamo parlando di un grande crossover da 5 metri di lunghezza, due di larghezza e 1,7 di altezza, con 7 posti a sedere su tre file. Il progetto è costato a sir Dyson 500 milioni di sterline (circa 560 milioni di euro) e cancellarlo non è stato facile. Il commento dell’interessato è un misto di saggezza e amarezza: “La nostra è una vita di rischi e fallimenti. Proviamo delle cose e vanno male. Non è facile la vita“. Ma non è detto che qualche geniale intuizione del progetto N256 non venga ceduto e messo in pratica da altri costruttori.

 

 

 

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86 COMMENTI

  1. Qualcuno ha pensato che prima di ricaricarle queste batterie bisognerà costruirle, con carenza di materiali e ricercatori in ansia di sostituire il litio con altri minerali…e poi smaltirle, evitando che qualche furbacchione affondi incidentalmente qualche nave ripiena di scarti di batterie esauste in qualche oceano o mare a caso….poi ci occuperemo di fonti rinnovabili e le definiremo ecologiche

    • Stia tranquillo, ci pensano in tanti, in tutto il mondo. E questo sito ne parla diffusamente.

    • E’ vero quello che dice, ma chissà se lo dice anche per le centinaia di petroliere che da quando c’è la benzina sono già state affondate negli oceani del mondo intero.
      ….non parliamo poi di scorie radioattive….

  2. Premetto che non sono esperto però vi porto la mia esperienza perchè ho letto molti dati poco precisi.
    Negli ultimi 2,5 anni ho fatto 100.000 km con la tesla model S 75. Il costo è stato di 80.000 euro trattato con leasing a 5 anni a tasso 0.9% e possibilità di riscatto dopo i 5 anni a 25.000 euro. Quando ho preso l’auto, Tesla mi ha regalato le ricariche illimitate presso i suoi supercharger. Per andare e tornare dal lavoro faccio 300km senza problemi. Visto che l’appetito vien mangiando la mia conversione all’elettrico è solo iniziata perchè ora, anche con il beneficio del 110% del decreto liquidità mi farò in casa, praticamente a costo zero, i pannelli solari, l’accumulatore Tesla, la colonnina (dovrò abbinarci la caldaia giusto per poter beneficiare dell’incentivo). Secondo me chi è scettico sull’elettrico dovrebbe provarlo e dovrebbe fare dei calcoli precisi a medio lungo termine (io li ho fatti a 10 anni visto che mediamente le macchine le tengo per lo stesso periodo). Vi assicuro che, oltre a fare del bene all’ambiente e a voi stessi, anche dal punto di vista dei costi avreste delle belle sorprese. Un saluto a tutti!

  3. Concordo con Annms. La vettura a batterie non ha futuro. Troppo costose, troppo ingombranti, troppo pesanti, troppo impegnative da smaltire. Penso che la soluzione sia l’idrogeno. Con il FV si fa idrogeno con idrolisi inversa, si accumula in bombola, stoccaggio casalingo, sicure, costruite con sistema interno a spugna, in alloggiamenti in c.a.. Si caricano le bombole dell’auto, si alimenta la cella a combustibile per produrre sull’auto corrente elettrica. La cella a combustibile ha molta autonomia, più delle batterie, si cambiano le piastre anodo e catodo. Il pericolo dell’esplosività si riduce con tecnologie di gestione moderne, controllate, certificate. La circolazione indipendente e singola va limitata. Si devono costruire più sistemi fissi collettivi, tutti elettrici, infrastrutturare percorsi filoguidati (riprendere l’esperienza di Trieste tipo Polistyl) per alimentare il veicolo con impianto fisso. Si deve dotare il veicolo di vetri e lamiere con film FV. Tutto deve concorrere alla generazione solare.
    Robby.

  4. Qui gente che discute di sostenibilità quando la matetia prima viene estratta sfruttando persone in Africa, dai cinesi ora, per costruire batterie di telefoni e auto. E chi le smaltirà visto che non vogliono nemmeno omogeneizzare le forme delle celle x permettere di costruire impianti x il recupero perchè ai costruttori conviene vendere? Al momento il motore metano con avviam a benzina sembra il più sostenibile.
    L elettrico non è il futuro. Avrebbe già dovuto essere il passato. Gambe e bici quando possibile e tram elettrici a cavo.

  5. Stupidate se era davvero così performante qualche centinaio di sceicchi che se la compravano li avrebbe trovati ma sicuramente aveva grossi problemi magari di sicurezza o cose simili.. certo non era un auto da poveracci ma e come fabbricare una Ferrari.. se pensiamo al prezzo avrebbero annullato la produzione di tutte le auto di lusso.

  6. Ma per favore un aspirapolvere costa quanto una casa nuova, un ventilatore (senza pale) costa più di un efficiente climatizzatore inverter, io non capisco i “pazzi” che spendono un botto di soldi per un ventilatore. Fosse per me dyson potrebbe fallire immediatamente

  7. Se l’alternativa a piccole utilitarie a benzina, che montano piccoli motori a benzina o gas, che consumano piccole quantità di energia, è un suv progettato solo per ricchi, che pesa uno sproposito, dotato di quintali di batterie, con un impatto ambientale devastante… Mbe, teniamoci le utilitarie benzina e gas che sono più rispettose dell’ambiente. Siete fuori strada. Dovete pensare alla panda anni 80 con motore elettrico. Semplice, spartana, leggera, economica, che si possa ricaricare con la rete domestica e soprattutto ecologica… Buon lavoro “signori”…

  8. La Land rover Range Rover – PARTE – da 108.000 e mettendoci su qualche optional e optando per una versione intermedia o lusso si arriva anche a 150.000 € vabbe che i geni sono incompresi ma sarà che si è reso conto delle cazzate che diceva sicuramente non sono quelli i motivi

  9. Meglio così: di SUV ne abbiamo abbastanza, risorse minerarie, energetiche e spazi scarseggiano!
    E poi voler fare concorrenza a Tesla proprio dove lei è più forte è veramente stupido!
    Si deve far concorrenza a Tesla nelle utilitarie.

  10. Dyson…..manco la tua scopa elettrica utilizzo, meglio Vorwerk a filo. 600 miglia di autonomia, ma se si scaricano subito pure quelle scope elettriche che vendi!

  11. Cari amici
    Leggete le invenzioni di Tesla… E chiedete agli americani perché le tengono nascoste.
    Avere l’energia gratis per tutti sarebbe il tracollo dell’economia

  12. Dato il peso, il volume ed il costo che hanno ancora purtroppo le batterie delle auto elettriche non sarebbe meglio prima sviluppare autobus elettrici?
    Innanzitutto il motore elettrico si comporta meglio su di un mezzo, l’autobus che oltre il traffico cittadino, deve effettuare continue fermate e ripartenze per far scendere e salire i passeggeri.
    Inoltre le batterie le può ricaricare tranquillamente durante la notte quando sta in deposito in attesa di ripartire all’alba.
    Calcoliamo poi il giro che ogni giorno fa un autobus e vedremo che le batterie potrebbero essere sufficienti, e se pure si esauriscono, un altro autobus gli può dare il cambio.
    Il costo poi non dovrebbe essere un dramma sopratutto per comuni “turistici” che si vantano della purezza della loro aria.

    • Gli autobus elettrici li hanno già inventati, come scoprirà leggendo i nostri articoli. Molte città già li adottano e li adotteranno nei prossimi anni. Guardi però che anche le auto elettriche si ricaricano di notte

  13. L’Italiano che aveva costruito una macchina a idrogeno che trasformava l’acqua in idrogeno direttamente nel consumo, senza nessun rischio di esplosione, che fine ha fatto? Era una genialata, era una soluzione fantastica, in caso di incidente il massimo era riversare per strada solo l’acqua. Il progetto era a buon punto, aveva costruito un’auto funzionante e ricordo che stava cercando una ditta per procedere… tutto sparito! 🙁

      • Non era un sogno, ma una realtà.Una realtà scomoda. Una realtà del toscano Lorenzo Errico e si chiamava (se ricordo bene era il 2011) Hydromoving. Informati.

        • Si informi lei. l’ “invenzione” di Hydromoving fu smascherata perfino dalle Iene, oltre che da uno stuolo di tecnici. Il miracoloso idrogeno ricavato dall’acqua veniva ottenuto con un motore a benzina….

          • Comunque, una ibrida che miscela dal 30% al 70% è sempre qualcosa, visto che le auto “ibride” sembrano andare più di quelle solo elettriche che richiederanno lo smaltimento delle batterie.

  14. I dati di potenza e autonomia chi li ha verificati?Un ente preposto o e’ come sembra un caso di ‘parola di re’?Certe comparsate servono più a lucidare certi ego,a fare autopromozione,’sapete avevo fatto un capolavoro ma ho dovuto abbandonare tutto perché costava troppo.Grazie al….un carrarmato del genere poco non può costare.L auto elettrica che ‘salva il pianeta’(quando solo un 10/15 per cento di emissioni proviene dalle auto camion moto)e’ una bufala,la più grande del secolo.Spinta da movimenti tipo Greta Thunberg per portare a cambiamenti legislativi che rendano il suo acquisto obbligatorio.Solo che con i milioni di disoccupati post pandemia l’auto elettrica e’ nata già morta.E meno male

    • Penso che lei si sbagli su tutti i fronti. Sia sui benefici ambientali (che ci sono e sono dimostrati, altro che bufala) sia sulle conseguenze della pandemia che ci ha aperto gli occhi sulla necessità di un nuovo modello di sviluppo.

  15. se non risolvono il peso delle batterie, il tempo di ricarica e l’autonomia e per ultimo un prezzo adeguato a tutti non si va da nessuna parte, cmq continuare a studiare anche l’idrogeno

  16. Dovrebbe finire il petrolio prima che le elettriche e fermarsi la produzione dei carburanti estratti da fonti rinnovabili come il bioetanolo e compagnia.
    Le auto elettriche resteranno solo un giochino per i ricchi

  17. A mio avviso il problema non è lo smaltimento perché come si è visto con l’amianto o con i pannelli fotovoltaici, si fa e crea posto di lavoro. Il problema è perché realizzare auto a 7 posti, quando una famiglia media è composta da 3 persone. Meno peso = meno potenza, meno batterie, meno inquinamento, tempi di ricarica inferiori. Comunque oggi la tecnologia (elettronica, batterie, colonnine, telai, motori, ecc.) è ancora lontana dall’essere efficiente, soprattutto quando abbiamo dei motori moderni e carburanti sintetici, poco inquinanti. Fra 10 anni , forse avremo l’auto elettrica ottimale, prima solo opinioni.

  18. Io non vedo perché un progetto così importante sia stato ritirato. Il prezzo del progetto è stato 500 milioni,e penso che non sia eccessivo, perché se l’auto dovrebbe costare 150 mila sterline e paragonato ad una tesla che costa più o meno lo stesso. Pensando poi che l’auto dovrebbe fare 400 chilometri in più di una tesla per me sarebbe stata un auto riuscita. Poi se paragoniamo un suv tipo Audi a benzina il prezzo è quello. Fossi in lui continuerei con il progetto non è male. Parlando di un elettrico che è il futuro e si sa che costa molto di più un auto a gasolio ma a livello ecologico e di consumi sono migliori gli elettrici. Per quanto riguarda il peso fatevene una ragione le auto con elettriche pesano di più. Ma sono il futuro. Sicuramente i prezzi con il tempo abbassareranno e io sono uno a favore del progresso

    • Finalmente uno che scrive utilizzando il cervello, esemplare raro! Probabilmente Dyson non ha raggiunto gli obbiettivi che sperava… magari lo rivedremo presto.

  19. A mio vedere, con l’elettrico si è proprio sbagliato il concetto è evoluzione della mobilità, ma provo a spiegarmi: 100 anni fa avevamo tanti treni a vapore che giravano su e giù per il mondo, ma con l’avvento dei motori elettrici, si capì che era da folli insistere sul carbone e di conseguenza iniziò una lenta transizione. La questione però è che in problema di affrontato alla radice, elettrificando sia i treni (motore) che “le strade” energia. Certo, è bello pensare che domani un genio del male inventerà una batteria da 2 chili, ricaricabile il 20minuti, ed un autonomia di 1000km, ma fino ad allora che senso ha pensare di cambiare la mobilità con auto pesantissime che distruggono gomme e freni oltre che le strade, e producono tonnellate di rifiuti sotto forma di batterie esauste?

  20. Facevano un’auto sportiva in fibra di carbonio a 4 posti dal costo massimo di 50.000 euro ed era più fattibile

    • ottimo punto di vista… per chi non sa quanto costa costruire. Parli auto sportiva in fibra di carbonio da 50000…si forse il telaio!

  21. Certamente è da folli concepire un’auto elettrica a 7 posti con 2,6 t di peso an he se con una autonomia di 960 km. (?) A cosa serve, più corretto pensare ad un prodotto si innovativo ma che sia fruibile da molti. Sulla ricarica ad induzione ho seri dubbi sua realizzazione in generale ed in particolare da noi in Italia dove ancora non abbiamo le strade “normali”. Forse nel potremk parlare nol prossimo secolo. In ultimo sono d’accordo con molti di Voi sul problema dello smaltimento delle batterie : che ne sarà? Boh.

    • Io non sarei tanto pessimista, perché confido nelle batterie a Solfuro di Litio realizzata da un’ azienda australiana, la Brighsun New Energy e sono già in fase di test su veicoli industriali. Queste hanno densità energetiche di oltre 2.100 Wh/k, con questa densità un auto potrebbe fare oltre un 2000km di strada con una singola ricarica.

  22. Bei commenti. Davvero. Ma come si pensa di smaltire le batterie desuete: biodegradandole come il detersivo per il bucato ? Con quale modalità si deve produrre l’incremento di energia per caricare le batterie ? Con le pale eoliche ? Ma per favore….

  23. Scusate, ma io la penso diversamente da molti di voi. I punti centrali, a mio modo di vedere, sono due: 1) James Dyson era e resta un grande imprenditore, un visionario che ha sempre preferito tenersi lontano dalla finanza (la sua azienda non è neppure quotata in Borsa) e concentrarsi sui prodotti, inarrivabili per la concorrenza. E capire in tempo quando si è imboccata una strada senza uscita, prima di andare a sbattere contro il muro finale, è una grande qualità. 2) Alla lunga si è reso conto che l’enorme vantaggio competitivo accumulato da Tesla in questi anni è anche e soprattutto su un aspetto di cui si parla poco: la capacità di produrre a costi contenuti. Su questo Elon Musk ha lavorato moltissimo e sono convinto che la concorrenza se ne renderà conto nei prossimi anni. E dato che il benchmark della Dyson era Tesla, sir James ha capito che sarebbe andato incontro per diversi anni a un bagno di sangue, prima di raggiungere quel livello di costi. Tanto più che nell’automotive il suo brand non ha la forza che ha negli aspirapolvere & c.

  24. Di prototipi eccezionali ne abbiamo visti tanti. Un prodotto disponibile sul mercato nei volumi richiesti è un’altra cosa.

  25. So che tra gli esperimenti della fondazione Wilhelm Reich ci sono motori a orgone con energia illimitata ma non sono accettati dalla società consumista e sballata come la nostra e il fondatore morì in prigione

  26. Hai perfettamente ragione. Un po’ perché appare strafatto, un po’ per la batteria sicuramente. Ma se il target è massimizzare la percorrenza, dubito che ci sia molta scelta su come “girarci intorno”… Tanti km vogkio, tanti kg batteria ne vengono necessari. E poi puoi ricamare sopra poco altro se non quel vestito. Certo non una 500: quando avremo 1kWh/kg allora potremmo farci un pensiero.

  27. Meglio continui a costruire aspironi, magari meno cari e raccontare meno balle, se quello che dice e vero, può sempre vendere il progetto o tecnologia, altrimenti, solo sbruffonate da pub, di un progetto finito male.

  28. Il futuro prossimo probabilmente sta in pacchi batteria modesti e strade con ricarica a induzione {come sperimentato in Israele) e veicoli biposto a pedalata assistita (velomobile)

    • Io penso sarà più efficiente brevettare un sistema di ricambio batteria “a sottocelle”, anche se sarà dura standardizzare un certo formato con certezza che durerà un 50 anni, con la tecnologia di oggi. Ma se la presa usb ha avuto tanto successo, che sono più di 20 anni che è così, qualche speranza ce l’ho.

  29. Giusto progredire, ben vengano progetti innovativi, resto nel dubbio che l elettrico ,per quanto riguarda le auto, sia il giusto percorso per una “regolarizzazione” dell’ambiente atmosferico, non sono a impatto zero, freni e gomme provocano polveri sottili, poi le batterie? Produzione e smaltimento di quest’ultime . Piuttosto , visto che qualcuno già aveva messo su strada macchine con propulsori a acqua, idrogeno (un po’pericoloso) oppure i diesel di nuova generazione senza FAP che è sbagliato a mio avviso ma ricercare la miglior nebulizzazione del combustibile .Ci sono aziende che già da qualche decennio progettarono motori che facevano molti km con 1lt.

  30. C’è di buono che ha sperimentato la batteria a stato solido. Ed è su questo itinere che si deve procedere, casomai per modelli più piccoli e meno costosi.

  31. Queste macchine non sono rivoluzionarie… La tecnologia si è infossata in esperimenti sulla stessa direzione.
    Non c’è genialità…
    Forse un domani avremo un luminare… Fino ad allora teniamo i piedi perterra

    • Neanche tanto: l’Audi e-tron 55 pesa 25,65 quintali, siamo lì, questi grossi Suv o crossover hanno pacchi-batterie enormi, che pesano un botto.

      • Ma appunto. Ma davvero vogliamo introdurre un modello di mobilità sostenibile da 26 quintali? Ma che soluzione è? Sono giocattoli per ricchi.

          • E se non vedi il problema e’ un guaio, vuol dire che di auto non capisci nulla.. il punto e’: ma perche’ non informarsi prima di parlare???

        • Sostenibilità non vuol dire costruire auto “peso piuma”, almeno nel mondo delle auto elettriche non ha proprio senso, almeno perora, fino a quando, e a breve, metteranno in produzione batterie ad alta efficienza energetica, vedi articolo di batterie a solfuro-litio. Nel mondo delle auto con motori a combustione interna invece è l’opposto contrario; più leggere sono, più piccoli i motori possono essere adottate e quindi minore consumi e minore inquinamento.
          Comunque, se per te, un auto elettrica non è sostenibile per lo smaltimento batterie, ti dico che già ci sono aziende che, non solo le riciclano per ottenere tutti i metalli preziosi di cui sono composti, ma è possibile rigenerarli quando questi perdono efficienza energetica, riportandoli quasi a nuovo. Mi pare che a tal proposito in questo portale ne abbia trattato con tutti i santi crismi.
          Buona giornata.

  32. Però se ricordo bene ha deciso di non produrre l’auto ma di continuare nel settore batterie. Corretto?

    • Sì, e trovo verosimile che più di un gruppo automotive si sia rivolto a Dyson per una preziosa consulenza.

    • Musk ha avuto lo stesso problema del prezzo ,lo ha risolto con la prevendita,con l’anticipo di centinaia di migliaia di persone ha retto i costi di produzione. Anche le Tesla inizialmente erano parecchio costose 100k $

  33. Magari restando all’inizio in perdita (come tutti quelli che hanno iniziato) e poi facendo economia di scala….peccato…ho il purificatore Dyson e per ora funziona egregiamente.

    • Perché un auto piccola avrebbe comunque costi elevatissimi ma un potenziale target inferiore. Di suv con prezzi elevati e pubblico pronto a spenderli probabilmente si. Il problema Dyson sono le infrastrutture di ricarica che tesla ha e quindi il mercato anche se disposto a spendere tende ad orientarsi dove il servizio di ricarica(tallone di Achille del comparto elettrico) è più sviluppato. Questa è solo la mia opinione

        • Meno male che si sia fermato, di cassoni pesanti e costosi ne siamo già invasi.
          Piú utile oltre che entusiasmente per una svolta, una panda elettrica al costo di 10mila euro…..

          • Per l’appunto…
            Il mercato delle elettriche non decollera’ mai finché ci saranno prezzi così alti.
            Inoltre l’elettrico non è la panacea per diminuire l’inquinamento, almeno finché l’elettricità non provenga al 100% da fonti rinnovabili e non dal carbone o petrolio.
            Attualmente penso che l’ibrido, pur tuttavia con i suoi limiti, possa ancora essere una valida opportunità, o il gpl o metano, scarsamente supportati.

          • Sappia che in Italia nemmeno un elettrone arriva dal petrolio e meno del 10% dal carbone

      • Massimo Degli Esposti, non so dove abbia preso i dati sulla produzione elettrica Italiana ma i dati aggiornati al 2017 danno che il 70% arriva dal termo elettrico che rispettivamente usa 1,9% Petrolio e derivati; 67,2% GAS (combustibile fossile); 15,6% carbone (sempre combustibile fossile e ben oltre i suo 10%) e il restante 14% circa sono Biomasse, Rifiuti, Bitumi ecc (tutt’altro che ecologici)

          • E in questo lasso di tempo la informo che siamo rimasti circa alle stesse cifre di produzione elettrica attraverso Combustibili Fossili dato che più del 12% del fabbisogno elettrico eravamo costretti a comprarlo all’estero. È aumentato il rinnovabile, ma di certo non è una produzione sostenibile come giustamente afferma Mike.
            Ora è convito della cantonata che ha preso Massimo Degli Esperti?

          • Lei fa il professorino ma è male informato. Le rinnovabili hanno coperto il 34% del consumo nel 2019. Il 12 % circa importato da Francia e Svizzera non proviene da carbone o da petrolio (è in gran parte nucleare).
            Lo scorso aprile (fonte GME) il 47,9% era da fonti rinnovabili, il 43,3% da gas naturale, l’1,7& dal carbone, il 7% da pompaggio e ciclo combinato. Ovviamente non tutti i mesi sono altrettanto favorevoli, e in aprile scorso, causa coronavirus, i consumi sono diminuiti del 17%. ma vedrà che a fine anno con le rinnovabili saremo vicini al 40%. Le centrali a carbone saranno eliminate entro il 2025.

    • Le case automobilistiche essendo tutte sotto il comando degli Illuminati non faranno altro che rubare la sua tecnologia

      • Dyson, ho la soluzione: assumi questi laureati su Facebook, il complottista come CEO e la strategia giusta è garantita.

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