Ivan torna al Nord, e come promesso ci aggiorna sul suo viaggio con la Skoda Enyaq 80XSportline aziendale. Non ha vinto del tutto la sfida contro il tempo (ha recuperato un’ora scarsa rispetto all’andata, contro le 2 ore ipotizzate) ma ha ritrovato il piacere di una guida rilassata, fra buona musica e chiacchierate con la figlioletta undicenne.

di Ivan Bernardi
Eccomi qui per raccontare il ritorno del mio primo lungo viaggio in elettrico: praticamente stesso percorso di 940km dalla Puglia alla Brianza dell’andata tranne una piccola deviazione di 15 minuti che al ritorno non ho fatto. Prometto che sarò più sintetico rispetto al racconto dell’andata.
Stesso carico, velocità 120 km/h fissi
Partenza sabato alle 10:50, con una configurazione dell’auto simile all’andata: solo io e mia figlia ma in compenso sedili posteriori abbattuti e bagagliaio pieno fino all’orlo per un carico totale di circa 120 kg. In totale il peso tra andata e ritorno è stato quasi del tutto sovrapponibile per circa 150 kg oltre il conducente.
Clima sempre acceso a 22° – 23° (disattivato nella parte posteriore) sempre con l’unica eccezione di alzare la temperatura durante le ricariche; riscaldamento sedili per circa il 20% del viaggio, disattivato quasi sempre il riscaldamento del volante.
Batteria alla partenza al 77% causa impossibilità di caricare al 100% nelle prime ore della mattinata e pianificazione sempre tramite ABRP, settato meglio rispetto all’andata anche grazie all’esperienza fatta.
Strategia adottata: 120 km/h fissi con ACC (fortunatamente mantenuti per praticamente tutta la tratta autostradale) e più fermate alle stazioni Free to X per ricaricare, ma di durata nettamente inferiore rispetto al viaggio di andata.

Un’ora di viaggio in meno all’arrivo
Sintesi per chi non vuole dilungarsi:
- Arrivo alle 21:33 dopo 941 km percorsi in 10 ore e 43 minuti, di cui 8:23 di strada (media di 112km/h) e 2:20 di sosta per ricariche (tempo di ricarica + operazioni di ricarica); all’andata invece erano state 12 ore totali di cui 2:45 per ricariche. Al netto della deviazione di 15 minuti avuta all’andata, ho quindi risparmiato 25 minuti di minore tempo di ricarica e circa 40 minuti di minor traffico/ andatura più costante.
- In termini di consumi la velocità quasi costante dei 120 km/h ha favorito un consumo inferiore rispetto all’andata: 24,9 kWh/100 km rispetto ai quasi 29 dell’andata in cui l’andatura era stata più ballerina (e una parte del viaggio fatta a 136 km/h)

- In termini di costi, il ritorno ha comportato un consumo totale circa 235 kWh rispetto ai 280 kWh dell’andata per una spesa di circa 75€ (in questo caso non ho potuto caricare gratis dai pannelli di casa): spesa leggermente inferiore a quanto avrei speso con il vecchio diesel della Laguna ipotizzando circa 20 km/l con diesel a 1,7€/l
La strategia delle 6 ricariche veloci
Qui il dettaglio delle 6 ricariche fatte con l’indicazione dei kWh ricaricati e l’effettivo tempo di ricarica:
- Dopo 106 km sosta ad Andria: 11 kWh in 13 minuti, giusto per veloce sosta in bagno
- Dopo 128 km sosta a Chieuti: 47,5 kWh in 28 minuti sfruttati per il pranzo
- Dopo 130 km sosta a Torre Cerrano: 12 kWh in 8 minuti
- Dopo 72 km sosta a Campofilone: 46 kWh in 30 minuti, merenda in autogrill
- Dopo 179 km sosta a Savignano Rubicone: 37 kWh in 21 minuti
- Dopo 143 km sosta a Modena: 54,5 kWh in 34 minuti

A questi tempi di ricarica serve aggiungere circa un minuto a sosta di “tempo morto” tra fermo del veicolo e reale inizio della ricarica e tra fine ricarica e ripartenza. Anche in questo caso non ho mai trovato colonnine occupate né da altri viaggiatori elettrici né, per fortuna, da auto termiche. Tra gli aspetti migliorabili dell’infrastruttura, oltre ad una ancor maggiore capillarità in tutte le aree di servizio, sarebbe un’ottima cosa che le colonnine fossero riparate da una tettoia così che, in caso di intemperie, non si debba armeggiare con l’ombrello.
Vivere lento, una volta tanto
Per concludere il racconto della mia esperienza:
- Viaggiare in elettrico comporta ovviamente un aggravio di tempo, nel mio caso quantificabile in circa il 25% sui lunghi viaggi e un risparmio non particolarmente elevato agli attuali costi di carburanti ed energia elettrica (allego una fotografia con i prezzi diesel/benzina trovati ad una delle aree di servizio). Nel mio caso specifico, i benefici descritti nel precedente articolo per il resto degli altri spostamenti compensano più che abbondantemente l’aggravio di tempo dei pochi lunghi viaggi
- Il piacere di guida è comunque maggiore rispetto agli stessi viaggi fatti con i diesel sia per l’assenza di vibrazioni e rumori del motore sia per il fatto di arrivare a destinazione meno stanchi. Ma questo è un aspetto molto personale e probabilmente i nuovi ADAS non presenti sulle precedenti auto incidono non poco.
- In Italia, almeno sull’A14, non è problematico fare un viaggio di circa 1.000 km, anche per un automobilista senza esperienza elettrica come me: basta una buona app per pianificare le soste e un abbonamento con un operatore che abbia un buon roaming con gli altri.
Buona musica e tante chiacchiere
Infine una chiusa molto personale. Il ritorno è stata un’occasione per un viaggio on the road con mia figlia che ci ha permesso di parlare molto e ascoltare ottima musica insieme. Da questo punto di vista è stata davvero una bellissima esperienza, anche a detta sua apprezzando in particolare la silenziosità dell’auto, la rilassatezza del viaggio e il senso di avventura nel fare qualcosa di diverso dalla maggior parte delle altre persone.
Se avessi fatto anche questo viaggio con un’auto endotermica, avrei optato per il solito viaggio in notturna così che lei e il fratello dormissero e non (si) annoiassero e avrei probabilmente perso questa buona occasione per trascorrere qualche ora tra di noi.
Una semplice domanda (da termico).
Perché quando si passa all’auto elettrica tutti dicono che hanno più tempo per godersi viaggio, panorami, famiglia, cibo ecc? Nessuno é obbligato a comportarsi diversamente quando si guida un auto termica o sbaglio?
Perchè cala moltissimo l’ossessione di arrivare il prima possibile che generalmente il diselone da 800km di autonomia ti invoglia a fare.
Con una velocità di 120kmh cala la tensione per la gestione del traffico e ci si può permettere di distrarsi un pochino di più.
Già solo questi 2 punti fanno una bella differenza.
Ovvio che se già guidi così cambia solo l’assenza di rumore e di vibrazioni del motore, anche questo aiuta ad avere più relax e a sentire meglio altri rumori della strada
guarda: non lo so.
ma è un dato di fatto che è accaduto anche a me.
forse, come dicono altri, è che si fa più attenzione ai consumi anche quando non si è stretti di autonomia
e se è così
allora vuol dire che l’auto elettrica è un bagno di sobrietà (NON di povertà decrescista), un salutare bagno di sobrietà che apre orizzonti nuovi sul modo di vivere.
per me è così: son passato all’elettrico per risparmiare e come investimento, e ha funzionato,
ma tutto quel che si è tirato dietro in termini di qualità della vita (anche io passo almeno 1h delle 16 utili quotidiane alla guida) è stato del tutto inatteso
ma decisamente gradito
e mi dà da pensare (ma come diamine vivevo prima???)
e mi dà da sperare (creare le condizioni ambientali genera cambiamento interiore e di approccio) per il nostro futuro, in generale, al di là di una quattroruote a batteria
Ciao Ivan,
grazie per i piacevoli racconti, mi sono rimasti in mente un paio di cambi di prospettiva:
– l’occasione di guidare più rilassati e con meno rumore, sfruttabile per chiaccherare con i parenti, per me è tempo di vita guadagnato, comprese le soste più frequenti per sgranchirsi, invece che tempo perso come accennavi se avessi guidato di notte e di corsa
– il gusto del gioco, come si faceva una volta con le cartine stradali su percorsi non già noti, ora si fa con i navigatori, rendere un po’ diverso un viaggio che altrimenti sarebbe stato più noiso, andando “a caccia” dei punti di rifornimento e allenandosi a fare qualche calcolo su quanti kwh caricare ogni volta e con quanta carica di batteria arrivare alla ricarica
per chi ha questo gusto del navigare, giostare al meglio i parametri, scegliere i rifornimenti diventa un occasione di gioco e piccole soddisfazioni, non mi sembra molto diverso da chi una volta usava del tempo per regolare i carburatori da sè anche se l’auto andava lo stesso o prendeva strade nuove dal solito giusto per provare a orientarsi 🙂
PS: nel sito che ha trovato Marco.P nei commenti qui sotto, si vede una forte differenza a seconda che si usi il riscaldamento, cioè incide parecchio l’inverno se manca la pompa di calore optional
a 110 Km/h -> 23,7 KWh x 100 km con temperature rigide e riscamento (senza pompa di calore)
a 110 Km/h -> 18,3 KWh x 100 km con temperature miti
penso che questo spieghi i consumi riportati; poi considerando che sei contento delle tante qualità dell’auto e che fai questa lunga tratta in inverno solo sporadicamente il dettaglio diventa marginale
anche le auto di Stellantis senza pompa di calore mi pare avevano molto scarto tra i consumi invernali e quelli normali
Però adesso non facciamo passare il messaggio che con auto termiche, su lunghi viaggi, il livello di confort e rumore sia tale da non riuscire a conversare con i propri figli, suvvia! La mia Scenic 1.5 dci del 2012, 275mila km, a 130/h in sesta sta a 2200-2300 giri, io non avverto niente, se non il rotolamento degli pneumatici e i fruscii aereodinamici, e parlo tranquillamente coi miei figli. Parlare di risparmio di co2 è giusto, ma attaccarsi a queste piccolezze mi pare esagerato, come esagerati continuano a rimanere i prezzi delle bev, soprattutto quelle che dovrebbero sostituire dei monovolumi, e tra spendere 50mila euro per una Enyak, o una Y o una nuova Scenic per sostituire la mia, che oramai accusa anni e km, non ho alternativa che rivolgermi ad un’altra uguale, o una Verso, con 7 anni e 80mila km, che vengono via a 10 mila euro massimo. Come viene ripetuto spesso anche qui, le bev non sono per tutti
era un commento di apprezzamento, per il racconto del Signor Ivan 🙂
la qualità del tempo in compagnia la fa il viaggiare con calma e facendo qualche sosta, rispetto a spararsi a 140 km per 8 ore tesi a sorpapassare cercando di guadagnare i minuti, per forza ti “isoli” alla guida; per me, il termico perde il vantaggio teorico in autostrada, il viaggio lungo “sparato” è una modalità che facevo da pischello (anche più pericolosa con il sennò di poi) ma che non uso più
c’è anche meno rumore e vibrazioni, di varie frequenze, un 4 cilindri in linea, non boxer e senza contralberi, anche con buoi supporti smorzanti, manda sempre in risonanza la scocca, di più sulle auto basiche, e un poco anche sulle altre; su un viaggio lungo la differenza si avverte, invita di più alla chiacchera e ti fa arrivare meno affaticato
che le auto elettriche rispondano al problema della CO2 e delle emisioni di polveri e Nox, non vieta che possano avere altre qualità, viaggiare come in limousine, con comandi più immediati, con meno rollio, etc, per assurdo per alcuni contano più dell’aspetto ambientale
senza niente togliere alla tua auto, Scenic, un progetto intelligente e auto di buon confort; spero ti permetterà di attendere il tempo necessario a trovare una sostituta che riterrai valida (magari elettrica se calano ancora un po’ i prezzi o salta fuori un buon incentivo regionale)
Come ” monovolume ” in effetti la Model Y parte da 47 K, e anche la Eniaq qualcosa di più; che costino meno mi vengono in mente delle “quasi” monovolume sui 4,3 metri:
> Mg4 con il taglio batteria massimo da 77 kwh ( 40 K, a cui togliere gli incentivi)
> MG4 con battereia 64 kwh o 51 Kwh
> Volvo EX 30 ( prezzi 35 K o 41 K )
> BYD Dolpin da 60 Kwh
> BYD Atto 3 ( questo è un suv, anche se con un peso accettabile)
> opel Astra ( se abbassano il prezzo)
> per chi fa molta autostrada forse (?) meglio una MY o una Kia prese usate..
La vita è breve, la lentezza la lascio agli altri.
Grazie per aver dedicato qualche minuto del tuo tempo a leggere l’articolo e ad averci illuminati scrivendo questa perla di saggezza, signor astuto. Non tutti possono godere del privilegio di bruciare carburante e contribuire al progresso ambientale. La tua dedizione è davvero un faro di illuminazione per tutti noi che ci muoviamo lentamente verso il futuro.
ma si vive per stare in compagnia, non si vive fine a se stessi
un viaggio rilassato chiaccherando e sgranchendosi in soste più frequenti lo trovo un migliore utilizzo del tempo vita per la mente e anche un pratica più salutare per il fisico, rspetto a una tirata di corsa concentrati sul volante per guidare tesi a 140, scancherando adrenalina per otto ore strappando qualche sorpasso in più
Sono opinioni. Grazie per la risposta.
Vorrei portare un parere personale, senza voler dar contro a nessuno: Io il tempo del “viaggio” se per viaggio si intende portarmi dal punto A al punto B, preferisco duri il meno possibile. Discorso diverso sarebbe un viaggio programmato a tappe, dove si passa tra borghi o strade panoramiche e ci si gode il paesaggio ma signori, se viaggio in autostrada ed ho di fronte 5-600km di cemento, stazioni di servizio e guardrail, prego il signore che il tragitto sia rapido e indolore!
Onestamente facevo i 130 (o oltre dove concesso, ad esempio in Germania) con la mia termica, faccio i 130 o oltre dove concesso con la mia elettrica. Questo non toglie assolutamente nulla al dialogo con gli altri passeggeri che si attesta sempre su buoni livelli, quindi -almeno per me- la correlazione velocità/dialogo non trova riscontro.
Sinceramente se l’auto elettrica mi avesse tolto troppo più tempo rispetto a prima, probabilmente non avrei scelto un’auto elettrica.
Bello il racconto Ivan, come sempre. Nota a margine:
– il pieno di benzina/diesel lo si fa prima di partire, così la si paga 1.7 e non 1.8 come da foto.
– 25 kWh/100 km a 112 km/h di media resta un consumo terribilmente alto, probabilmente il cx “alto” (0,257 vs 0.219 della nuova Model 3), il maggior peso dovuto alla batteria da 77 e pneumatici e cerchi in lega non proprio ottimali hanno portato a questi consumi
– il sito di Skoda fa pena. Andando qui https://www.skoda-auto.it/modelli/gamma-enyaq/enyaq-sportline-suv il simulatore non funziona, contattato “l’esperto” via chat mi ha invitato a recarmi in concessionaria. Il medioevo, stavo per chiederglielo se la concessionaria aveva un abbeveratoio e un po’ di fieno per il mio destriero
Ciao Enzo, concordo che i consumi siano rimasti alti. Il CX non è altissimo per essere un suv ma resta comunque più elevato di altre auto simili di produttori più attenti all’aerodinamica (es Tesla model Y).
Gli pneumatici sono da 20″ e per di più invernali: mi aspetto un po’ meglio col treno estivo ma non prevedo miracoli. Sul sito Skoda stendiamo un velo di pietà.
Praticamente viaggiare in elettrico è come avere un incontinente in auto, fermarsi ogni ora ah ha ha… Oltre a viaggiare lenti. Mah
praticamente viaggiare a benzina/gasolio è come avere uno sprone a bordo che ti incita a violare i limiti di velocità, sgasare, fare partenze a razzo per dimostrare la potenza del “mezzo”
e lamentarsi di continuo che la benzina è cara e la colpa è delle acc
praticamente viaggiare a benzina/gasolio è come avere uno sborone a bordo che ti incita a violare i limiti di velocità, sgasare, fare partenze a razzo per dimostrare la potenza del “mezzo”
e lamentarsi di continuo che la benzina è cara e la colpa è delle accise.
intanto Cristiano Ronaldo sverna in Arabia Saudita con uno stipendio di 100mln di euro/dollari all’anno. Chissà mai come fanno a pagarlo tanto.
E chissà mai chi paga.
Marco che sia scomodo sui lunghi viaggi è innegabile però varia da caso a caso, quanti sono i lunghi viaggi che capitano in un anno? Questa è una osservazione sensata: tutto il resto dell’anno, soprattutto se si ricarica a casa, inconvenienti non ce ne sono.
Anzi, ti dirò un vantaggio dell’elettrico che ad oggi non è mai emerso o se n’è parlato poco: siccome ogni giorno si fanno pochi km, soprattutto col clima freddo, saprai bene che l’auto a benzina impiega circa 4 o 5 minuti ad andare in temperatura e durante quei minuti devi tenerti basso di giri. Con l’elettrico no (è vero che le gomme non sono in temperatura), non devi aspettare che il motore si riscaldi. Quindi, soprattutto se per lavoro si fanno brevi tragitti (dai 20 ai 30 minuti) ogni giorno ti godi il vantaggio di un motore subito pronto.
Poi, certo, su un viaggio lungo piangi (io almeno piangerei perché le mie medie sono parecchio alte e a 120 io dormo, letteralmente).
Però, vedi, anche messa così pro e contro vincono i pro.
Non solo, la mia model y mi aspetta carica, con il clima acceso e sedile e volante caldi.
Ho verificato a questo link https://ev-database.org/car/2020/Skoda-Enyaq-85 e sembra che non ci sia nulla di anomalo nei consumi, in autostrada, in inverno, a 110kmh consuma 237 Wh/km
Io sono meravigliato. Un viaggio in auto diventa una sfilza di numeri, percentuali, tempi, velocità, pit stop, confronti, paragoni, confronti al risparmio.
È tutto molto bello, davvero, viva la tecnologia e l’essere ecologici, verrà il momento in cui non ci saranno più auto a combustione interna e ben venga, viva i treni elettrici e le biciclette a pedali, ma questi racconti sono un mix tra le telemetrie della formula uno la spesa al risparmio confrontando 10 supermercati diversi..
Io così non voglio vivere, piuttosto rinuncio, per ora la limito al massimo
Ho recentemente percorso circa 1400km in elettrico (700 andata e 700 ritorno) e mi sono convinto che il problema vero sui lunghi viaggi non è l’autonomia quanto la scarsità di infrastrutture di ricarica rapide in autostrada soprattutto al centro/centro sud. Se ogni stazione avesse la sua ricarica ultra da 2-300kW praticamente non bisognerebbe programmare nulla e anche il dispendio in termini di tempo, sarebbe decisamente ridotto. Se si vuole davvero favorire la mobilità elettrica bisogna anche essere in grado di fornire la certezza che l’automobilista abbia a disposizione ad ogni sosta ricariche veloci dove si va veloce
Scusate ma per chi se lo può permettere non sarebbe meglio comprare un’elettrica medio piccola ed affittare una termica per questi viaggi? Ci sono già metodi per calcolare l’eventuale risparmio?
Ciao Davide, nel mio caso ho una Laguna del 2014 che usiamo normalmente. Onestamente però sono abbastanza convinto che la prossima estate rifarò il viaggio in elettrico (previo accordo di non divorzio con mia moglie… 😉)
praticamente viaggiare a benzina/gasolio è come avere uno sprone a bordo che ti incita a violare i limiti di velocità, sgasare, fare partenze a razzo per dimostrare la potenza del “mezzo”
e lamentarsi di continuo che la benzina è cara e la colpa è delle accise.
intanto Cristiano Ronaldo sverna in Arabia Saudita a 100mln all’anno. chissà chi paga
In effetti io vedrei la moglie (ed il cane) assai contenti di tutte queste soste.
A ben guardare, credo che per il mio caso la durata di questa tratta con una termica corrisponderebbe alla tua durata con l’elettrica. Comunque sarei interessato a capire dove sarebbe il vantaggio nella situazione da me proposta (ammesso che ci sia).
Tieni comunque in considerazione che con la mia termica in inverno con le gomme invernali consumo circa il 10% in più rispetto all’estate.
L’elettrico in autostrada impone ciò che tutte le associazioni del mondo automobile raccomandano da anni: fare soste, anche brevi, almeno ogni 2h di guida. Solo che prima con i motori termici nessuno le rispettava con totale disinteresse per la sicurezza. La mia vecchia A4 del 2002 aveva quasi 1000km di autonomia ma dopo 2h di guida continuative suonava un alert sul computer di bordo che consigliava di fare una sosta.
Se lei non capisce la differenza fra raccomandazione e costrizione….
Dove le raccomandazioni non funzionano è bene che arrivi la costrizione (vedi trasporti pesanti, con uso di tachigrafi e quant’altro ).
Immagino che lei sia una di quelle persone che vede il limite di 130km/h ma lo supera tranquillamente perché tanto è solo un cartello, giusto?
…se lei non capisce che è noioso e pedante…
-sedili posteriori abbattuti e bagagliaio pieno fino all’orlo-
Bene Ivan. Parliamo di cose serie: cosa CI ha portato di buono da mangiare da giù? 😀
Ciao Alessandro, in realtà solo un po’ di olio, bombette e zampine di San Michele. Il grosso è stato un trampolino per bambini e un dondolo. Mi alzi la palla per un accenno ad un buon pregio della Enyaq: bagaglio davvero molto spazioso e ben utilizzabile. Su questo e sull’abitabilità dell’auto in generale, davvero complimenti a Skoda: si viaggia davvero comodo e c’è davvero molto spazio sia per i passaggeri che per i bagagli
Sammichele, non San Michele 😉 rischi che i cittadini del luogo si offendano.
La media dei consumi mi sembra alta, 4Km/KW.
Forse il cruise ha influito. La Laguna che cilindrata è? Mia moglie ha una Clio 1.5 dci e in autostrada Milano/Roma, con una media di 120km/h, clima spento e cruise attivo, ha fatto 21.8 di media a litro.
Sui rumori il problema è Renault, qualsiasi altra auto ne avrebbe fatto meno…
Ciao Dubbioso e grazie per la nota su Sammichele.
Laguna 2.0 150cv: su viaggi del genere siamo intorno ai 16km/l a 136km/h; quelle poche volte che ho fatto un viaggio a 120 direi che si sale a circa 18km/l. Molto meno viaggiando tra i 100 e 110 dove, sulle statali ho fatto anche oltre i 22km/l.
Il tutto con auto comunque carica e clima acceso.
Il “(si)” tra parentesi mi ha spaccato. (Figlio 7enne, condivido lo stesso sentiment)
Complimenti ad Ivan per la simpatia, mi sembra una bella persona.
Riguardo ai freddi numeri rimango abbastanza sorpreso negativamente dai consumi della sua Skoda. Spiace dirlo perchè non amo i plutocrati di destra, ma credo che la solita MY, paragonabile per prezzo e spazio avrebbe fatto decisamente meglio.
Bellissima esperienza e grazie mille per avercela condivisa! Va precisato, ciò che è già stato detto nel primo post, che tali viaggi sono saltuari, non vengono fatti ogni giorno. Quindi anche fossero una volta al mese (e così non è) a mio avviso ci può stare perdere 2 ore in più di viaggio, tenendo anche conto che sono stati fatti nella situazione peggiore (ovvero d’inverno). Sono certo che d’estate andrà meglio e riuscirà a recuperare un’ora circa. Lo dico in forza del fatto che posseggo una ID3 pro s, che ha la stessa batteria della Skoda. Si poteva fare di meglio? Sicuramente con una Tesla o con una Hyundai Ioniq 6 sì, ma ripeto questi sono viaggi sporadici durante l’anno. La Skoda che guida è un’auto spettacolare sotto molti punti di vista, un confort ai massimi livelli e soprattutto in totale sicurezza, che è la cosa più importante! Grazie ancora per la condivisione di questa esperienza!
Ciao Massimo, per quest’estate conto in effetti di risparmiare un po’ di tempo sia per le gomme estive che per le temperature esterne più consone alla batteria e alla minor energia per la climatizzazione dell’abitacolo. Non credo comunque di scendere sotto le 10 ore ma lo prendo come un obiettivo, sfidante ma non irraggiungibile (9 ore e mezza forse sarà fin troppo ottimistico). Confermo il fatto che siano viaggi molto sporadici, uno in inverno e uno in estate per i quali le poche ore in più di elettrico non costituiscono un problema insormontabile. Ovviamente se fossero viaggi con frequenza settimanale la cosa cambierebbe non poco.