Ridurre l’iter burocratico per l’installazione delle colonnine di ricarica pubbliche. E’ l’obiettivo di un accordo sottoscritto oggi da MOTUS-E, in rappresentanza del sistema della mobilità elettrica, e i distributori di energia E-Distribuzione e Utilitalia. Intanto un emendamento al Decreto Semplificazioni approvato in via definitiva l’altro giorno modifica le procedure autorizzativa in capo agli Enti territoriali.Â
I tempi? Oggi 250 giorni, domani 50-70
Oggi possono trascorrere fino a 250 giornate lavorative tra l’avvio dell’iter per l’installazione di nuove colonnine e la loro attivazione. Tempi che potrebbero ridursi a solo 50-70 giorni. Perché? Una delle ragioni è la successione degli step. Ogni pratica, infatti, deve attendere la conclusione di quella precedente prima di essere avviata, anche se l’ Ente competente è lo stesso. I Comuni, per esempio, devono autorizzare l’occupazione del suolo pubblico. Poi le manomissioni e gli scavi per l’installazione. Successivamente i lavori per la connessione alla rete, e infine l’allaccio alla rete. E’ una gimcana che, solo per l’ultimo passaggio, può richiedere 90 giorni.
L’emendamento Chiazzese nel Dl Semplificazioni
Un emendamento al Dl Semplificazioni approvato in via definitiva al Senato l’altro giono, prevede invece che tutte queste pratiche d’ora in poi procedano parallelamente, una volta concordati gli interventi tra Ente pubblico e le parti interessate (operatore della ricarica e gestore della rete).
L’emendamento riguarda il comma 14 dell’articolo 32 ter. E’ stato proposto dal deputato del M5S Giuseppe Chiazzese e prevede che il Comune, entro 15 giorni, rilasci un unico documento che autorizza l’operatore a fare i lavori e occupare il terreno per 10 anni, e concede «un provvedimento di durata illimitata intestato al gestore di rete per l’impianto di connessione».
L’accordo fra MOTUS-E, E-Distribuzione e Utilitalia
Il Protocollo d’intesa fimato da MOTUS-E, E-Distribuzione e Utilitalia affronta anche altri nodi. Vuole infatti impegnare i Gestori delle reti di distribuzione e gli Operatori di mercato dell’e-mobility a collaborare verso un obiettivo condiviso: la progressiva diffusione della mobilità elettrica.
I firmatari hanno condiviso «l’opportunità e la volontà reciproca di individuare proposte e iniziative di coordinamento» per supportare la diffusione della mobilità elettrica, promuovendo azioni congiunte che faciliteranno il raggiungimento dei target previsti dal PNIEC e dal PNRR.
Le proposte individuate, si legge in un comunicato congiunto «sono volte ad adottare un approccio sistemico ed efficiente al tema della connessione alle reti elettriche delle colonnine di ricarica». Ciò permetterà di razionalizzare l’utilizzo delle reti di distribuzione esistenti e le risorse economiche a disposizione per gli investimenti, «garantendo la massima diffusione dei punti di ricarica dei veicoli elettrici».
Lavoro di squadra per scegliere i siti
La proposta di maggior rilievo è quelle che prevede una modalità di coordinamento tra i Charging Point Operator (CPO) e i Gestori delle Reti di distribuzione elettrica (DSO) uniforme ed omogena sul territorio nazionale. La cooperazione è finalizzata ad individuare preventivamente i siti maggiormente idonei ad ospitare le colonnine. Si renderebbe così più agevole e veloce la scelta ottimale e condivisa dei siti. Lo sviluppo di soluzioni digitali consentirebbe di favorire le aree in cui la rete è già maggiormente predisposta per accogliere le infrastrutture.
Procedure amministrative più snelle
Un secondo impegno riguarda il sostegno ad interventi di ottimizzazione delle procedure amministrative. In particolare, si tratta di «sensibilizzare e collaborare con le Amministrazioni comunali fin dalle fasi preliminari di predisposizione dei bandi per la realizzazione delle stazioni di ricarica elettrica, per ottimizzare la scelta dei siti».
I tre firmatari hanno concordato anche sull’importanza di «promuovere nei confronti delle Istituzioni interessate azioni di semplificazione in materia autorizzativa».

Semplificare le autorizzazioni
L’accordo, conclude il comunicato, rappresenta «il punto di partenza di un’azione congiunta tra tutti gli Operatori coinvolti nel processo di diffusione della mobilità elettrica». La collaborazione fra i diversi attori è la condizione per contemperare «la progressiva elettrificazione dei consumi con la necessità di ottimizzare e flessibilizzare l’utilizzo delle reti di distribuzione di energia elettrica».
Mi sembra una OTTIMA INIZIATIVA .
Fabio: per le colonnine EnelX fuori servizio ti consiglio di scaricare l’APP (di EnelX) e con questa fai la segnalazione di malfunzionamento.
Oltre che della semplificazione delle procedure di installazione, spero che si semplifichi anche l esperienza d’Uso.. Nn è possibile che a tutt oggi il cavo type 2 debba portarmelo da casa.. A quando le colonnine con cavo integrato che ha già mezza Europa?
Tutto bello ma poi la manutenzione???….. In giro volendo di colonnine se ne trovano ma spesso le condizioni sono pessime e non funzionano…. Soprattutto quelle di Enel x che dovrebbero essere l’eccellenza nel nostro paese….
Putroppo è così. Probabilmente per avere i finanziamenti pubblici basta costruirle, invece andrebbero dati solo se funzionano in modo affidabile negli anni successivi.
Basterebbe meno di 10 giorni per montare una dc da 50kw e invece…