Il test di Automotive News è stato effettuato con una Volvo EX30.
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Italia bocciata in ricarica da una testata di riferimento come Automotive News: esiti impietosi da un test da Monaco a Venezia e ritorno con una Volvo Ex30.
Italia bocciata in ricarica: “La carta di credito non l’accettano e anche le app…”
Ad essere sotto esame era il Suv elettrico svedese, ma il viaggio, più di mille km tra andata e ritorno, è stata anche l’occasione per testare le ricariche nei tre Paesi attraversati: Germania, Austria e Italia.”Non c’è stato un momento durante il viaggio sulle autostrade in Austria o in Germania in cui ci si sia preoccupati di rimanere senza energia o di non riuscire a trovare un caricabatterie“, scrive il giornalista di Automotive News. “In Italia non è stato così…Ricaricare la batteria in Germania e in Austria è stato un gioco da ragazzi. Inserisci, striscia una carta di credito, addebita, paga e vai. In Italia è stato un incubo. Le app non funzionavano. Le carte di credito non funzionavano…Tre tentativi, tre fallimenti. Tutte queste stazioni di ricarica in Italia funzionavano, ma nessuna era progettata per accettare semplicemente una carta di credito, cosa comune in Germania e Austria”. Morale della favola: il gironalista ha dovuto ricaricare da una presa domestica, con tempi biblici.
Rifornimenti facili o i turisti stranieri se ne andranno altrove
Come si può vedere dalle immagini pubblicate, due delle tre colonnine appartenevano ai due maggiori circuiti italiani, Enel X e Eni Plenitude (ex Be Charge). Il giornalista ha condiviso anche tempi, costi e potenze delle ricariche effettuate. Vicino a Salisburgo, ha speso 0,79 euro/kWh per un rifornimento che ha richiesto 33 minuti per portare la batteria dal 55% al 90%, con picchi di 78 kW. A Spittal, sempre in Austria, il prezzo è stato più alto, 0,88 euro/kWh più una commissione di blocco di 2 euro per aver tenuto l’EX30 sul caricabatterie per 35 minuti. Che morale trarre da test come questi? Che non avere ricariche semplici da usare rischiano di essere un boomerang anche per il turismo del nostro Paese. Nel Nord Europa l’auto elettrica è molto più diffusa che da noi, ma chi la possiede sceglie le destinazioni anche in base alla facilità di rifornire. Se dev’essere un “nightmare“, un incubo, termine usato da Automotive News, se ne va altrove.
Non ho mai capito perchè con una banale carta di credito o debito posso girare in buona parte dell’Europa senza aver bisogno di contante ed invece per ricaricare un BEV si debba ricorrere ad un’APP. MI sembra una complicazione inutile, se in Germania ed in Austria questo è possibile significa che non esistono ostacoli tecnici.
pensa che io ho un app WALLET che mi permette di girare il mondo con uno smartphone senza portarmi dietro nessuna carta
e la mia auto alle colonnine Tesla ..
non ha bisogno nemmeno dello smartphone per essere ricaricata
se dovessi scegliere , sistema di ricarica Tesla per tutti da domani mattina ..
P.S.
dopo i bancomat , i truffatori si sono spostati sulle pompe di benzina per clonare le carte
Che dire per correttezza bisogna che ci siano tutte le possibilità app Rfit bancomat carta di credito e wallet, poi ognuno è libero di scegliere ciò che meglio crede , però i prezzi sono folli sia alle colonnine che a casa , non si può pagare energia elettrica al kWh più del carburante sia a casa che in colonnina
Le colonnine sono un fallimento ovunque, anche all’estero, per via dei prezzi. Se viaggiare elettrico deve costare più che a benzina ha già perso in partenza. Per fortuna c’è la ricarica domestica che però non si può usare per i lunghi viaggi ovviamente.
anche i 60.000 morti annui in Italia per inquinamento ha un costo… e, immagino, pure chi si trova impossibilitato ad usare la sua auto con vecchia omologazione nelle aree con blocchi al traffico…
Da qualche parte c’è sempre qualcuno che “un prezzo alto” lo paga…
articolo: giornalisti stranieri trovano in italia difficoltà coi metodi di pagamento solo su app o tessere.
stx conferma e aggiunge pure che i prezzi alla colonnina della restante europa sono alti e la ormai, per lui, sconvenienza (economica) a viaggiare elettrico. ma, giusto per fuorviare totalmente il discorso, si tirano in ballo morti “associate” al traffico. 🤦♂️🤦♂️
Prossima volta per andare da Monaco a Venezia potrebbe passare per Parigi, forse è comunque più corta del giro che ha fatto. Fosse passato per il Brennero come qualsiasi persona sensata farebbe, avrebbe ricaricato a 0,43 in tutta la A22 pagando con il bancomat.
quindi pare di capire che, al netto di abbonamenti, il costo al kw/h non sia così diverso tra eu e italia, nonostante il nostro governo pro fossili vs eu tutto rinnovabili..
poi ricordo centinaia e centinaia di commenti sull’inutilità di pos e contanti quando con qualche decina di app/tessere era tutto perfetto, e chi diceva che servivano era un demente troglodita e pure evasore..
infine, cosa c’entri il governo sulla mancanza di alternative “pagatorie” alle suddette app è un mistero per menti ostrogote
– cosa c’entri il governo sulla mancanza di alternative “pagatorie” – effettivamente non è colpa del solo governo, è colpa anche del parlamento: chi legifera, in Italia?
cristiano, bastano tre righe di una leggiuzza per dire che non è obbligatorio identificare l’acquirente della corrente elettrica, semplificando enormemente il pagamento bancomat che non avrebbe bisogno di software alle spalle per la rendicontazione puntuale.
Ma nessuno l’ha fatta. Quindi con chi dovremmo prendercela, se non con il governo (presente, passato, futuro) e relativo parlamento?
No, abbiamo sempre detto che poter riaricare col bancomat è una gran comodità, ma che anche anche farlo con una card non è terribile, a patto che la card venga riconosciuta e funzioni.
Mah sarà… Quest’estate però 3 soste in FreeToX senza problemi. 8-12 stalli per autogrill, Via vai di gente (quasi tutte pieni) e tanti stranieri che caricavano e andavano… Non ho visto gente frustrata… Poi per carità può capitare ma non è la regola
Ringraziamo l’ autore del servizio e giriamo il tutto al Ministero del Turismo oltre che al Ministero dei Trasporti .
E dire che negli anni ’60 stupimmo tutta l’ Europa con le nostre nuove moderne autostrade ..
Ora come ora ci dovremo abituare ai “ministri virtuali”.
La ns presidente del consiglio non si presenta più neppure in aula parlamentare. Quello che vediamo in video può persino essere una “copia virtuale” generata con I.A.
che viene fatta “parlare” direttamente da Mar a’ Lago …una nuova versione della marionetta elettronica.
Più che il Signore degli Anelli evocato dalla sorellina Meloni…stiamo entrando nella Nuova era di Matrix.
In attesa di un NEO governo.
Mi spiace scriverlo ma sono anni che lo dico. La ricarica di una bev dovrebbe funzionare esattamente come il pieno per un’auto a benzina, introduco la carta e carico, quando stacco mi viene addebitato esattamente l’importo dovuto. Non ci sono problemi tecnologici a farlo, lo fanno i distributori di carburante , lo possono fare anche quelli di corrente. Il resto sono solo chiacchiere inutili, non capisco come ci siano qui ancora persone che giustificano i gestori consigliando di pianificare, organizzarsi, avere card, app e santi ai quali votarsi. Gia ci derubano con costi folli per la ricarica, e malgrado questo dobbiamo anche impazzire per farlo. Speriamo che i turisti li capiscano presto ed evitino l’Italia assolutamente per la loro salute mentale.
Sarebbe da mandare questo articolo come quello della rivista al Ministero per il turismo… chissà che riescano a capire la questione transizione energica a 360 gradi, pensando anche ai riflessi sul turismo.
Ma il giornalista non è entrato dall’A 22 Brennero-Modena? Se passava da lì avrebbe potuto rifornire sul confine con la 180KW a 43 cent, a Garda Ovest a 43 cent (180KW) tutto con banalissimo POS. Gli sarebbe sembrato l’eden dell’auto elettrica.
Dipende dal fatto, secondo me, che hanno scritto l’articolo solo prediligendo l’aspetto della semplicità e non del costo. Con un pizzico di malizia si potrebbe anche pensare che lo abbiano fatto apposta per criticare l’Italia.
Da neo possessore di auto elettrica posso confermare che sono troppe le app necessarie per ricaricare in giro (magari sono inesperto) e che a volte fanno cilecca. Effettivamente sarebbe più facile strisciare la carta di credito e via come riferisce l’articolo essere in Austria e Germania.
Sono del tutto in disaccordo con questa visione “complottista”. Partiamo da un bias: noi italiani non rappresentiamo la media, lo standard. In europa, se ci paragoniamo all’europa tutta, in primis per reddito procapite ma da lì subito a seguire per livello culturale siamo agli ultimi posti. Il gridare “ce l’hanno con noi solo perchè siamo italiani” è un modo per contorcere la verità e dare ancora seguito all’ndottrinamento politico-sociale che ci vuole convincere (anzi per molti è già così), che la situazione che vive l’italia è una sorta di “normalità”, no non lo è. Il fatto che ormai il livello civico connesso a quello di come si vive e si interpreta il lavoro e nel finale a come si è abituati a vivere è un problema di paesi come il nostro. Invece di rivolgere lo sguardo in alto per capire come ci sia caduti così in basso o ti giri accanto al tuo simile per dargli contro o a quello appena diverso da te, mentre chi in questa situazione di disagio ci continua a convincere che è lo standard è l’unica persona che ci guadagna.
Sei un grande. Descritto esattamente come la pensi anche io. La colpa é solo nostra e del nostro livello culturale e sociale. Chi governa sono nostri simili. Se non cambiamo impostazione culturale saremo sempre il medioevo di Europa .
Tutto tranne che complottista penso di essere. Il focus del mio messaggio era la complicazione delle app rispetto al pos e non il populismo che hai descritto. Poco dopo nei commenti hai infatti elogiato la semplicità del pos.
Se è servita a qualcuno la tua risposta ben venga, la risposta al mio dubbio l’ho comunque trovata.
La rosta ha centrato il problema delle ricariche in Italia: per ricaricare serenamente dovresti avere la tessera oppure l’applicazione di ciascun singolo gestore. Non basta la carta di credito, Non accetta il Bankomat, non accetta i contanti. Pensate se fosse così anche con i distributori di benzina.
Convengo con te che è tempo di avere sistemi elettronici di pagamento. I contanti lasciamoli nel passato a cui appartengono. Le applicazioni , al netto degli sconti che possono offrire, sono troppe, un’inutile complicazione che va semplificata.
No. Se hai ad esempio una tessera di Enel X, carichi praticamente ovunque.
Esiste una cosa chiamata roaming (certo sarebbe da completare anche i canali europei).
In più con una tessera RFID non devi inserire nessun PIN, e non devi preoccuparti di skimmer per clonare le carte.
La necessità della carta di credito è un falso problema.
Il costo invece non è un problema? Basta guardare quante elettriche girano in autostrada per capire che sono auto da Ztl. Ogni volta che si supera l’autonomia è un pensiero oltre che una spesa folle. La nostra mg4 quando un viaggio supera i 100km non viene mai presa in considerazione.
Altrimenti è il @Max dell’ incapacità ad usare la sua MG4…
Capisco un viaggio lungo lungo (10 minuti per vedere dove ricaricare…una fatica !!) ma per 100km. 🤣
Invece di stare a casa alle prossime elezioni magari si pu valutare di tentare la fortuna con qualcuno di più idoneo o che quantomeno non ci affossa ancora di più.
Scusa ma sinceramente con tutti i problemi che abbiamo in Italia pensare di che qualcuno scelga il partito o lo schieramento politico in base alla promessa di risolvere il problema della ricarica delle colonnine, quando la stragrande maggioranza degli ancora per ora pochj possessessori di BEV ricarica a casa propria, mi sembra una speranza pari a quella di vincere al superenalotto giocando 2 euro.
Antonio buon dì. A inizio 2023 le tariffe delle colonnine erano molto convenienti e la maggioranza dei possessori di BEV senza fotovoltaico andava regolarmente a caricare alle colonnine (compreso me). Il punto è, il nostro attuale governo vuole incentivare una politica di crescita del settore automotive improntato sulle BEV? Se lo volesse avrebbe attuato una serie di politiche che avrebbero favorito la diffusione delle FER distribuito (presso aziende e case dei privati cittadini oltre ai grandi impianti con accumulo) con relativi abbassamenti dei costi energetici e quindi dei prezzi alle colonnine, incentivato con politiche durature la diffusione delle BEV (sarebbe bastata una riduzione del IVA dal 22% al 16% per auto che non superavano i 30.000 € senza IVA e IPT). Peccato che questo non è il loro obbiettivo. Il loro obbiettivo è mantenere lo status quo delle attuali compagnie energetiche.
Gualtiero, le nuove colonnine devono già oggi permettere i pagamenti con bancomat e carte di credito. Se non erro tutte le vecchie colonnine dovranno adeguare la modalità di pagamento entro il 31 dicembre del 2026.
andare in Tesla Supercharger no è…. mi chiedo come, in un viaggio così lungo, si possa prendere in considerazione di utilizzare racariche con costi simili.
Per affrontare luoghi viaggi andiamo in autostrada dove non ci sono Tesla Supercharger ed è oltremodo scomodo uscire dall’autostrada per ricaricare in posti dove non hai altre comodità a portata di mano come in autogrill. La diffusione dell’auto elettrica passa necessariamente attraverso la disponibilità di colonnine in tutte le aree di parcheggio lungo le autostrade e altre arterie di comunicazione importanti. Inoltre la gente non si deve stressare con app per sapere dove fermarsi né per avviare il pagamento. Deve bastare la semplice carta bancomat.
anche vero, ma nella mia zona i Tesla Suc sono una rarità.
e se anche fossero tanti
questo non spiegherebbe/giustificherebbe lo stato della ricarica che, secondo me, in 5 anni è migliorata molto in numerosità di colonnine, ma è rimasta indietro in miglioramento della funzionalità, e i prezzi sono esplosi.
lo dico senza convintamente senza retro pensieri: il piano per ostacolare l’elettrico sta funzionando alla perfezione.
solo che ci stiamo rimettendo tutti.
Non ho mai capito perchè con una banale carta di credito o debito posso girare in buona parte dell’Europa senza aver bisogno di contante ed invece per ricaricare un BEV si debba ricorrere ad un’APP. MI sembra una complicazione inutile, se in Germania ed in Austria questo è possibile significa che non esistono ostacoli tecnici.
pensa che io ho un app WALLET che mi permette di girare il mondo con uno smartphone senza portarmi dietro nessuna carta
e la mia auto alle colonnine Tesla ..
non ha bisogno nemmeno dello smartphone per essere ricaricata
se dovessi scegliere , sistema di ricarica Tesla per tutti da domani mattina ..
P.S.
dopo i bancomat , i truffatori si sono spostati sulle pompe di benzina per clonare le carte
Che dire per correttezza bisogna che ci siano tutte le possibilità app Rfit bancomat carta di credito e wallet, poi ognuno è libero di scegliere ciò che meglio crede , però i prezzi sono folli sia alle colonnine che a casa , non si può pagare energia elettrica al kWh più del carburante sia a casa che in colonnina
Le colonnine sono un fallimento ovunque, anche all’estero, per via dei prezzi. Se viaggiare elettrico deve costare più che a benzina ha già perso in partenza. Per fortuna c’è la ricarica domestica che però non si può usare per i lunghi viaggi ovviamente.
anche i 60.000 morti annui in Italia per inquinamento ha un costo… e, immagino, pure chi si trova impossibilitato ad usare la sua auto con vecchia omologazione nelle aree con blocchi al traffico…
Da qualche parte c’è sempre qualcuno che “un prezzo alto” lo paga…
https://www.quotidiano.net/cronaca/smog-classifica–citta-piu-inquinate-legambiente-eoinm88b?live
articolo: giornalisti stranieri trovano in italia difficoltà coi metodi di pagamento solo su app o tessere.
stx conferma e aggiunge pure che i prezzi alla colonnina della restante europa sono alti e la ormai, per lui, sconvenienza (economica) a viaggiare elettrico. ma, giusto per fuorviare totalmente il discorso, si tirano in ballo morti “associate” al traffico. 🤦♂️🤦♂️
e i marò?
Prossima volta per andare da Monaco a Venezia potrebbe passare per Parigi, forse è comunque più corta del giro che ha fatto. Fosse passato per il Brennero come qualsiasi persona sensata farebbe, avrebbe ricaricato a 0,43 in tutta la A22 pagando con il bancomat.
quindi pare di capire che, al netto di abbonamenti, il costo al kw/h non sia così diverso tra eu e italia, nonostante il nostro governo pro fossili vs eu tutto rinnovabili..
poi ricordo centinaia e centinaia di commenti sull’inutilità di pos e contanti quando con qualche decina di app/tessere era tutto perfetto, e chi diceva che servivano era un demente troglodita e pure evasore..
infine, cosa c’entri il governo sulla mancanza di alternative “pagatorie” alle suddette app è un mistero per menti ostrogote
– cosa c’entri il governo sulla mancanza di alternative “pagatorie” – effettivamente non è colpa del solo governo, è colpa anche del parlamento: chi legifera, in Italia?
cristiano, bastano tre righe di una leggiuzza per dire che non è obbligatorio identificare l’acquirente della corrente elettrica, semplificando enormemente il pagamento bancomat che non avrebbe bisogno di software alle spalle per la rendicontazione puntuale.
Ma nessuno l’ha fatta. Quindi con chi dovremmo prendercela, se non con il governo (presente, passato, futuro) e relativo parlamento?
Ma non era su questo sito che più volte si è sostenuta l’inutilità del bancomat e quanto le tesserine fossero la nuova svolta della comodità?
No, abbiamo sempre detto che poter riaricare col bancomat è una gran comodità, ma che anche anche farlo con una card non è terribile, a patto che la card venga riconosciuta e funzioni.
Mah sarà… Quest’estate però 3 soste in FreeToX senza problemi. 8-12 stalli per autogrill, Via vai di gente (quasi tutte pieni) e tanti stranieri che caricavano e andavano… Non ho visto gente frustrata… Poi per carità può capitare ma non è la regola
Ringraziamo l’ autore del servizio e giriamo il tutto al Ministero del Turismo oltre che al Ministero dei Trasporti .
E dire che negli anni ’60 stupimmo tutta l’ Europa con le nostre nuove moderne autostrade ..
il ministro dei trasporti è impegnato su tiktok e a chiedere di tornare a fare il ministro degli interni. Non ha tempo per cose serie.
Oltre al fatto che è contro le auto elettriche.
Ora come ora ci dovremo abituare ai “ministri virtuali”.
La ns presidente del consiglio non si presenta più neppure in aula parlamentare. Quello che vediamo in video può persino essere una “copia virtuale” generata con I.A.
che viene fatta “parlare” direttamente da Mar a’ Lago …una nuova versione della marionetta elettronica.
Più che il Signore degli Anelli evocato dalla sorellina Meloni…stiamo entrando nella Nuova era di Matrix.
In attesa di un NEO governo.
Mi spiace scriverlo ma sono anni che lo dico. La ricarica di una bev dovrebbe funzionare esattamente come il pieno per un’auto a benzina, introduco la carta e carico, quando stacco mi viene addebitato esattamente l’importo dovuto. Non ci sono problemi tecnologici a farlo, lo fanno i distributori di carburante , lo possono fare anche quelli di corrente. Il resto sono solo chiacchiere inutili, non capisco come ci siano qui ancora persone che giustificano i gestori consigliando di pianificare, organizzarsi, avere card, app e santi ai quali votarsi. Gia ci derubano con costi folli per la ricarica, e malgrado questo dobbiamo anche impazzire per farlo. Speriamo che i turisti li capiscano presto ed evitino l’Italia assolutamente per la loro salute mentale.
Sarebbe da mandare questo articolo come quello della rivista al Ministero per il turismo… chissà che riescano a capire la questione transizione energica a 360 gradi, pensando anche ai riflessi sul turismo.
Ma il giornalista non è entrato dall’A 22 Brennero-Modena? Se passava da lì avrebbe potuto rifornire sul confine con la 180KW a 43 cent, a Garda Ovest a 43 cent (180KW) tutto con banalissimo POS. Gli sarebbe sembrato l’eden dell’auto elettrica.
il punto è che il banalissimo POS da noi è l’eccezione
Dipende dal fatto, secondo me, che hanno scritto l’articolo solo prediligendo l’aspetto della semplicità e non del costo. Con un pizzico di malizia si potrebbe anche pensare che lo abbiano fatto apposta per criticare l’Italia.
Da neo possessore di auto elettrica posso confermare che sono troppe le app necessarie per ricaricare in giro (magari sono inesperto) e che a volte fanno cilecca. Effettivamente sarebbe più facile strisciare la carta di credito e via come riferisce l’articolo essere in Austria e Germania.
Sono del tutto in disaccordo con questa visione “complottista”. Partiamo da un bias: noi italiani non rappresentiamo la media, lo standard. In europa, se ci paragoniamo all’europa tutta, in primis per reddito procapite ma da lì subito a seguire per livello culturale siamo agli ultimi posti. Il gridare “ce l’hanno con noi solo perchè siamo italiani” è un modo per contorcere la verità e dare ancora seguito all’ndottrinamento politico-sociale che ci vuole convincere (anzi per molti è già così), che la situazione che vive l’italia è una sorta di “normalità”, no non lo è. Il fatto che ormai il livello civico connesso a quello di come si vive e si interpreta il lavoro e nel finale a come si è abituati a vivere è un problema di paesi come il nostro. Invece di rivolgere lo sguardo in alto per capire come ci sia caduti così in basso o ti giri accanto al tuo simile per dargli contro o a quello appena diverso da te, mentre chi in questa situazione di disagio ci continua a convincere che è lo standard è l’unica persona che ci guadagna.
Sei un grande. Descritto esattamente come la pensi anche io. La colpa é solo nostra e del nostro livello culturale e sociale. Chi governa sono nostri simili. Se non cambiamo impostazione culturale saremo sempre il medioevo di Europa .
Tutto tranne che complottista penso di essere. Il focus del mio messaggio era la complicazione delle app rispetto al pos e non il populismo che hai descritto. Poco dopo nei commenti hai infatti elogiato la semplicità del pos.
Se è servita a qualcuno la tua risposta ben venga, la risposta al mio dubbio l’ho comunque trovata.
La rosta ha centrato il problema delle ricariche in Italia: per ricaricare serenamente dovresti avere la tessera oppure l’applicazione di ciascun singolo gestore. Non basta la carta di credito, Non accetta il Bankomat, non accetta i contanti. Pensate se fosse così anche con i distributori di benzina.
Convengo con te che è tempo di avere sistemi elettronici di pagamento. I contanti lasciamoli nel passato a cui appartengono. Le applicazioni , al netto degli sconti che possono offrire, sono troppe, un’inutile complicazione che va semplificata.
No. Se hai ad esempio una tessera di Enel X, carichi praticamente ovunque.
Esiste una cosa chiamata roaming (certo sarebbe da completare anche i canali europei).
In più con una tessera RFID non devi inserire nessun PIN, e non devi preoccuparti di skimmer per clonare le carte.
La necessità della carta di credito è un falso problema.
il roaming ha ucciso la competizione tra i gestori… le uniche colonnine con prezzi umani in italia, sono quelle che non sono in roaming
Il costo invece non è un problema? Basta guardare quante elettriche girano in autostrada per capire che sono auto da Ztl. Ogni volta che si supera l’autonomia è un pensiero oltre che una spesa folle. La nostra mg4 quando un viaggio supera i 100km non viene mai presa in considerazione.
Ma che capacità di batteria monta?
Lei non ha mai messo le mani sul volante di una MG4.
Credo che lei sia un fake… impossibile altrimenti…
Altrimenti è il @Max dell’ incapacità ad usare la sua MG4…
Capisco un viaggio lungo lungo (10 minuti per vedere dove ricaricare…una fatica !!) ma per 100km. 🤣
Ah ah ah. Uh uh uh.
Basta vi prego! Non posso farcela, troppo divertente! Provato a Zelig?
In Italia è una vergogna che non si possa ricaricare pagando come fanno le endotermiche, poi il costo è veramente troppo alto
Invece di stare a casa alle prossime elezioni magari si pu valutare di tentare la fortuna con qualcuno di più idoneo o che quantomeno non ci affossa ancora di più.
Scusa ma sinceramente con tutti i problemi che abbiamo in Italia pensare di che qualcuno scelga il partito o lo schieramento politico in base alla promessa di risolvere il problema della ricarica delle colonnine, quando la stragrande maggioranza degli ancora per ora pochj possessessori di BEV ricarica a casa propria, mi sembra una speranza pari a quella di vincere al superenalotto giocando 2 euro.
Antonio buon dì. A inizio 2023 le tariffe delle colonnine erano molto convenienti e la maggioranza dei possessori di BEV senza fotovoltaico andava regolarmente a caricare alle colonnine (compreso me). Il punto è, il nostro attuale governo vuole incentivare una politica di crescita del settore automotive improntato sulle BEV? Se lo volesse avrebbe attuato una serie di politiche che avrebbero favorito la diffusione delle FER distribuito (presso aziende e case dei privati cittadini oltre ai grandi impianti con accumulo) con relativi abbassamenti dei costi energetici e quindi dei prezzi alle colonnine, incentivato con politiche durature la diffusione delle BEV (sarebbe bastata una riduzione del IVA dal 22% al 16% per auto che non superavano i 30.000 € senza IVA e IPT). Peccato che questo non è il loro obbiettivo. Il loro obbiettivo è mantenere lo status quo delle attuali compagnie energetiche.
Gualtiero, le nuove colonnine devono già oggi permettere i pagamenti con bancomat e carte di credito. Se non erro tutte le vecchie colonnine dovranno adeguare la modalità di pagamento entro il 31 dicembre del 2026.
Esatto. E dall’aprile 2024 tutte le colonnine DC di nuova installazione devono già prevedere la possibilità di pagare con Bancomat o Carte di credito. Lo prevede la direttiva europea AFIRRicarica con Carte di Credito e Bancomat? Si parte il 13 aprile
andare in Tesla Supercharger no è…. mi chiedo come, in un viaggio così lungo, si possa prendere in considerazione di utilizzare racariche con costi simili.
Per affrontare luoghi viaggi andiamo in autostrada dove non ci sono Tesla Supercharger ed è oltremodo scomodo uscire dall’autostrada per ricaricare in posti dove non hai altre comodità a portata di mano come in autogrill. La diffusione dell’auto elettrica passa necessariamente attraverso la disponibilità di colonnine in tutte le aree di parcheggio lungo le autostrade e altre arterie di comunicazione importanti. Inoltre la gente non si deve stressare con app per sapere dove fermarsi né per avviare il pagamento. Deve bastare la semplice carta bancomat.
anche vero, ma nella mia zona i Tesla Suc sono una rarità.
e se anche fossero tanti
questo non spiegherebbe/giustificherebbe lo stato della ricarica che, secondo me, in 5 anni è migliorata molto in numerosità di colonnine, ma è rimasta indietro in miglioramento della funzionalità, e i prezzi sono esplosi.
lo dico senza convintamente senza retro pensieri: il piano per ostacolare l’elettrico sta funzionando alla perfezione.
solo che ci stiamo rimettendo tutti.
se non è testardaggine ideologica questa…!
Si può dire che ci stiamo dando la zappa sui piedi
Credo che il termine “idiocracy” sia più appropriato…
Ricordate il dogma: andare a votare non serve a niente ma poi se ne risente dove non batte il sole.