Ita Catamarans con ITA 14.99 ha vinto il premio catamarano dell’anno a Nautic Paris.
Ottimo riconoscimento per la nautica italiana e per un cantiere che monta i motori elettrici dei finlandesi di Oceanvolt. Il sistema è ibrido, ma dal cantiere di Monteporzio, nelle Marche, sono pronti alla propulsione full electric.
Cantiere giovane: il via tre anni fa
Più o meno tre anni di vita, prima presentazione al Salone di Cannes 2018, e Ita Catamarans conquista già un ottimo riconoscimento internazionale. Emanuele Caprini, CEO dell’azienda, può decisamente brindare per il premio consegnato a Parigi.
Altre due menzioni per ITA 14.99
Prima di salire sul podio europeo Ita catamarans ha ricevuto due prestigiose nominations: Multihulls of the Year 2018 Multihull Magazine, nella categoria 40-50; British Yachting Awards 2019, nominato nella categoria Multiscafo dell’anno. Nei giorni scorsi è arrivata la medaglia d’oro del Nautic. Premio consegnato a Caprini e agli architetti François Pérus e Romain Scolari che hanno firmato anche Overboat, barca elettrica dell’anno per la giuria AFBE. Doppia vittoria.
Venduto in tutto il mondo, anche per solcare gli oceani
Il catamarano va e naviga come racconta Caprini: “Oggi due ITA 14,99 navigano nel Mediterraneo e nei Caraibi e altri scafi sono destinati a navigare negli oceani del Pacifico e della Nuova Zelanda. Nuovi lavori sono previsti nel 2020”.
Due motori elettrici Oceanvolt da 15 kW
Il sistema di propulsione è ibrido ma come avevamo scritto l’anno scorso, qui l’articolo, ITA 14.99 può contare sue due motori, uno per scafo, da 15 kW alimentati da un pacco batterie da 17 kW e mezzo. L’autonomia è di 1 ora a 5/6 nodi e le batterie si possono ricaricare durante la navigazione. Qui sotto il video con un particolare della navigazione.
ITA 14.99 full electric su richiesta
Un modello tutto elettrico? “Sarebbe anche possibile una barca 100% elettrica se ci fosse questa richiesta da parte di un armatore, sempre con il supporto della Oceanvolt (qui un nostro articolo sul marchio nordico). Sarebbe un progetto di customizzazione ad hoc”. Se il mercato lo chiede si è pronti a rispondere. Si tratta però di barche spesso destinate a navigare negli oceani e in alcuni casi pure un giro del mondo: ”Chi ha programmi di viaggio oceanico per un discorso di sicurezza preferisce la proposta ibrida”.
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La sfida tra le tipologie di unita di propulsione é prettamente economica: solitamente viene preferito il sistema affidabile meno costoso sia a livello di acquisto che di gestione nel tempo, certo il fatto che il carburante usato nelle navi e molte grandi imbarcazioni sia estremamente economico non riflettere i costi d´impatto ambientale e limita lo sviluppo di soluzioni alternative che giá necessitano di maggiori costi iniziali per svilupparsi, servono quindi interventi a livello normativo che rispecchino la realtá della situazione
Per un catamarano a vela adatto alle lunghe percorrenze si potrebbero considerare degli importanti pacchi batterie ad alta densitá energetica, alimentati da fotovoltaico ed eolico in modo da massimizzare i tempi di ricarica nella maggior parte delle condizioni
Per motoscafi e derivati sono giá in sviluppo diverse soluzioni elettriche a batteria, ad esempio X Shore sará in grado di viaggiare fino a 90 miglia nautiche (circa 176 km) e raggiungere i 35 nodi in versione cabinata, quindi adatta ad una pluralitá di usi; per i motoscafi in cui é prioritata la velocitá e/o le lunghe percorrenze data la densitá estremamete elevata dell´acqua rispetto a quella dell´aria, se le condizioni di uso lo consentono é molto conveniente l´adozione di un sistema foil
Mentre per imbarcazioni a lungo raggio ha senso un alimentazione prevalentemente ad idrogeno, ad esempio in Giappone Toyota sta collaborando con FRA ad un progetto tale progetto per un peschereggio da 19 tonnellate; oppure il sistema sviluppato da ABB e Ballard inizialmente destinato alle navi da crociera https://www.youtube.com/embed/8GhyLD70wS0?html5=1&rel=0&wmode=transparent&autoplay=1 o la push boat e il traghetto cofinanziati dall´Unione Europea
le fuel cells possono essere schierate in parallelo con architettura modulare quindi piú facilmente dimensionabili in base alle necessitá ed ho visto importanti sviluppi che potrebbero cambiarne di parecchio la convenienza una volta implementate su ampia scala
E’ una figata…..!!!!????????