Isola greca che dice addio ai generatori a gasolio
Circa 1.300 persone vivono stabilmente ad Astypalea, ma più di 70.000 turisti visitano l’isola ogni anno. E ci sono circa 1.500 veicoli gli spostamenti interni, verso le spiagge o in montagna, tutti alimentati da motori a combustione. Mobilità elettrica? Finora zero. Ma questo, assicurala la Volkswagen (qui tutte le info), cambierà radicalmente dal prossimo anno.

Astypalea convertirà la sua flotta di veicoli in elettrici il più rapidamente possibile. E, secondo la VW, “potrebbe essere la prima comunità al mondo a ottenere un traffico completamente privo di emissioni“. Per raggiungere l’obiettivo, è stato stretto un accordo ai massimi livelli, con un protocollo firmato alla presenza dal premier greco, Kyriakos Mitsotakis, e del CEO della Volkswagen, Herbert Diess. L’azienda fornirà tutto il supporto, con i suoi veicoli elettrici e l’esperienza nello sviluppo di sistemi di mobilità.
— IL PRECEDENTE: Belle e Porto Santo, isole nella corrente (per la ricarica) con la Renault.
Isola greca…Che cosa è previsto esattamente?
Il traffico su Astypalea sarà convertito il più possibile in elettrico. Ciò include il sistema di trasporto pubblico, i veicoli delle autorità locali (polizia, paramedici) e le aziende, nonché i veicoli privati degli abitanti. Allo stesso tempo, verrà creata una rete di stazioni di ricarica pubbliche e private. I punti salienti sono i nuovi servizi di car sharing e ride sharing, che modernizzeranno il trasporto pubblico. Sostituiranno la vecchia rete di bus e serviranno tutti gli angoli dell’isola, pur essendo operativi tutto l’anno. In totale il numero di veicoli diminuirà di un terzo a 1.000, mentre la mobilità sarà migliorata.
Da dove viene l’elettricità? E quando si comincia?
Attualmente Astypalea riceve l’elettricità quasi interamente dai generatori diesel. In futuro, gran parte della domanda di elettricità per famiglie, aziende e traffico sarà coperta da sistemi eolici e solari, che il governo greco installerà sull’isola. La flotta elettrica sarà alimentata interamente da rinnovabili. I primi veicoli elettrici dovrebbero essere schierati nella prima metà del 2021. Si inizierà con mezzi governativi, seguiti dai primi veicoli privati consegnati ai clienti. Questi ultimi acquisteranno normalmente attraverso i concessionari, con incentivi concessi dal governo di Atene. Nella prima metà del 2021, entreranno in funzione i servizi di car sharing e ride sharing.

Perché Astypalea? E con quali marchi del gruppo VW?
Astypalea offre le condizioni ideali per questo progetto. Innanzitutto l’isola parte da zero e compie così una completa trasformazione in termini di mobilità. In secondo luogo, offre un’area chiaramente definita e chiusa, senza fattori limitanti che non possono essere gestiti. Ha anche le dimensioni giuste per testare i sistemi di trasporto in modo efficiente. E infine: gli abitanti dell’isola greca si sono mostrati molto convinti dell’idea fin dall’inizio. Quanto al gruppo Volkswagen, sta portando l’intera gamma delle sue future tecnologie nell’isola, attingendo all’esperienza dei suoi marchi. Il marchio Volkswagen fornisce le vetture: oltre alla piccola e-Up, ci saranno i nuovi modelli ID.3 e ID.4. Volkswagen Veicoli Commerciali contribuisce con i veicoli commerciali.
Infatti
Sole e vento ne abbiamo a volontà anche al nord.
Sono gli italiani che non fanno il passo.
Io,nel mio piccolo, ho già provveduto ad installare un bell’impianto fotovoltaico.
Se più gente ,nell’ambito del possibile, lo facesse,molte cose cambierebbero
Noi cosa aspettiamo?
Be’ ma è chiaro che non si può paragonare l’Italia alla Grecia, una nazione piccola e continentale del cupo e freddo nord con una grande nazione che si protrae nell’assolatissimo Mediterraneo.
Per incominciare, l”Italia non ha il mare come la Grecia.
L’Italia non ha isole e isolette come la Grecia.
L’Italia non ha il sole come la Grecia, quindi addio a tutta quell’energia che cade gratis in testa ai fortunati ellenici.
L’Italia è praticamente priva di vento e la nebbia ristagna per 11 mesi all’anno.
Quindi basta fare questi confronti ingenerosi facendo credere che l’Italia potrebbe diventare un campione delle fonti rinnovabili di energia tanto da poterla vendere al resto del continente.
Emanuele, hai dimenticato inoltre che l’Itaglia ha gli itagliani!
Hai detto niente?