Luca ci segnala che le stazionia Ionity sono scomparse dall’App Be Charge e la ricarica non è più attivabile in roaming. Ci chiede perchè. Inviate i questiti a info@vaielettrico.it.
Abbonamento in panne (e avevo solo l’8% di batteria)
“Volevo discutere di un problema sempre attuale in merito all’affidabilità delle colonnine e degli operatori.
Di recente sono scomparse dalle mappe di Be Charge le stazioni Ionity, in principio pensavo ad un problema di connessione temporaneo, poi ho notato che non venivano più rilevate.
Non mi ero premurato di controllare i dati della stazione in quanto già utilizzata altre volte senza alcun problema.
E nessuno mi aveva avvisato
Dopo aver contattato l’assistenza ( 10 minuti per parlare con un operatore), mi viene fornita una spiegazione abbastanza vaga sul mancato funzionamento dell’interoperabilità con Be Charge e che per risolvere il problema nell’immediato avrei dovuto usare un altro operatore o direttamente l’account Ionity.
Ora in caso di emergenza si risolve con una ricarica a prezzo pieno attivata dall’operatore a distanza, ( avevo Enel Way X che rilevava la stazione ma senza abbonamenti attivi), ma non è questo il modo di gestire un sistema che dovrebbe incentivare il suo utilizzo e la sua adozione.
Rientrato a casa mi sono documentato e ho trovato una discussione in merito ai problemi tra Be Charge e Ionity: https://www.forumelettrico.it/forum/becharge-non-ha-piu-il-roaming-con-ionity-t33438-40.html
La discussione sembra confermare la mia esperienza, il punto è che nessuno ha comunicato la cosa!
Se attivo un piano tariffario pensando di poter disporre di tutte le colonnine presenti, nel caso alcune vengano rimosse per un mancato accordo va SEGNALATO e in anticipo!
Non è questo il modo , lo dico e lo ripeto, perchè il confronto con l’affidabilità di una pompa di benzina è dietro l’angolo! C’è molto da lavorare, ma molto! In questo momento è un Far West!„ Luca
Be Charge: roaming ripristinato, problema già risolto
Risposta- Siamo al corrente del black outo di comunicazione fra Ionity e Be Charge, segnalatoci da altri lettori. Abbiamo contattato Be Charge che ci ha parlato di un problema transitorio, ora risolto, legato all’adeguamento del software di comunicazione fra i due sistemi informatici. Si è trattato, spiega Be Charge, di un problema tecnico sull’ interoperabilità dovuto ad una migrazione di dati effettuata dal Cpo Ionity. «Abbiamo lavorato per risolvere il problema quanto prima _ conclude il portavoce della società _ e attualmente abbiamo da alcuni giorni ripristinato completamente il servizio dal nostro MSP (dalla nostra App). Abbiamo dato comunicazione agli utenti del rientrato disservizio».
Caricato l’altro giorno a una stazione Ionity con abbonamento Becharge senza problemi, solo la tessera non funzionava ma da app è partita (Montecchio Maggiore – Vicenza)
confermo, anche oggi alle Ionity con Be-Charge, la ricarica funziona solo tramite app e non con la tessera. Poi dall’app nessuna info reale sulla ricarica (solo ora di inizio e tempo trascorso, nessun dato per verificare quanto introdotto rispetto all’abbonamento in uso), quindi le info solo sullo schermo della colonnina (se in pieno sole oppure piove “son cavoli tuoi”). Nessuna informazione/comunicazione mai pervenuta da nessuno dei due fornitori. Alla mia richiesta scritta di una settimana fa, la risposta è stata molto vaga e generica…
Parlo da ignorante, quindi la mia è solo una domanda non polemica. Ma a questo punto, non ha ragione quel signore che tempo fa voleva a gran voce la possibilità ANCHE di ricaricare con la carta di credito? Almeno in situazioni come queste ok, so pagherebbe di più, ma non si correrebbero rischi.
Il punto non è questo, infatti l’autore della mail ha ricaricato tranquillamente utilizzando Enel X. Ma ha pagato una tariffa più alta, non potendo sfruttare l’abbonamento a prezzo scontato di Be Charge.
Buongiorno
Due provvedimenti dovrebbero essere obbligatori per gli operatori (in caso di aggiornamenti alle piattaforme HW e SW:
1) avvertire gli utenti dei possibili disservizi tramite le App (Ionity, BeCharge, EnelX etc) anche “in roaming”
2) rimborso tramite Bonus da scalare su prossima ricarica del maggior costo subìto tra abbonamento e ricarica “a consumo”.
Fantascienza?
Con Be Charge ho avuto 1su 3 volte problemi di connessione o mancato funzionamento, comunque la unica volta che ho chiamato per assistenza (si era bloccata e non mi liberava la spina inserita) mi hanno risposto subito e risolto il problema. Direi che a volte il problema è la comunicazione tra colonnina e veicolo elettrico o mi sbaglio?
Mah, a leggere l’utilissimo recente articolo in questo stesso sito di Paolo Casciello (nickname Endyamar) la questione potrebbe essere parecchio più complicata…
https://www.vaielettrico.it/dietro-le-quinte-del-processo-di-ricarica-affidabilita-vo-cercando/
Grazie Eugenio per averlo citato. 🙂
Si, i problemi sono raramente tra colonnina e veicolo perchè è la connessione più facile. E nel caso di Gabriele ci sono due casistiche. Se con “spina bloccata” intende il cavo type2 nella colonnina dell’operatore, di solito si sblocca a meno che la colonnina non perda elimentazione (se ne è parlato anche qui su VE). Nel caso delle DC puoi sbloccare il cavo lato macchina quindi non si pone il problema.
Il caso dell’articolo invece è un tipico problema di interoperabilità tra i due CSMS: i sistemi informativi dei due operatori. Nella risposta di BeCarge pare abbiano sbloccato la situazione lato App, ma non ancora lato RFID. Le colonnine in questo caso non hanno colpe.
Anche Enel-x ha avuto gli stessi problemi con Be Charge, dall’App Enel-x periodicamente spariva la colonnina Be Charge a cui andavo a fare rifornimento abitualmente, per poi tornare visibile dopo qualche giorno.
Il problema in Italia è sempre stata la gestione delle colonnine elettriche. Enelx non va mai o comunque sono depotenziate. Becharge se hai bisogno di assistenza devi stare al telefono almeno 30 minuti prima che risponda qualcuno. Sono così contento che tesla abbia vinto buona parte dei finanziamenti pubblici europei così da dare una bella spinta alle stazioni di ricarica. Gli altri se non vogliono fallire dovranno darsi una mossa!
Concordo che i Supercharger Tesla siano una bella risorsa, ma non sono la soluzione a tutti i problemi:
– I Supercharger, per quel che vedo, ripropongono l’approccio dei grossi distributori di carburante, e questo è un complimento: in genere (ho detto ‘in genere’, non ho fatto uno studio approfondito su tutti!) sono situati lungo le grandi vie di comunicazione (autostrade [però fuori…], tangenziali, statali, ecc.) o i quartieri industriali, quindi utilissimi per chi viaggia (ricordiamoci che Tesla è statunitense, e gli statunitensi sono un popolo abituato a viaggiare tantissimo) e deve ricaricare rapidamente. Rappresentano quindi una visione parziale e diversa dall’altra visione fondamentale che l’auto va ricaricata quando non la si usa (di giorno al lavoro, di notte a casa, ecc.)
– Non tutti sono ancora aperti alle auto diverse da Tesla. I più vicini che vedo da Modena sono a Parma e a Mantova: o abiti da quelle parti o ci passi in viaggio, altrimenti sono improponibili.
– Riprendendo il primo punto, anche quando saranno tutti aperti alle auto non Tesla rimane il fatto non hanno la diffusione capillare delle colonnine “normali” e probabilmente non l’avranno mai, vista la scelta progettuale di costruire stazioni multicolonnina invece che disseminare colonnine singole (a parte i ‘destination charger’ riservati presso gli hotel).
– Considerando che si ricarica ad alta potenza, la ricarica ha un costo civile sia per chi ha una Tesla che per chi non ce l’ha, questo va riconosciuto. Ma è comunque una ricarica “a consumo” e, a quanto mi risulta, non c’è roaming con alcun altro operatore: è quindi assai meno attraente per chi utilizza un abbonamento, soprattutto se non ha una Tesla.
Insomma, ben vengano i SuperCharger Tesla, speriamo che ne arrivino ancora tanti (rispetto ad altri paesi europei siamo ancora tanto indietro), ma non fossilizziamoci (scusate…) solo su Tesla.
Certo. I suc NON sono la soluzione per chi deve caricare nella settimana tipo, percorso casa lavoro.
Sono concepiti per altro, i viaggi appunto.
Idem sabato 23 alla ionity di Piacenza.
Oggi ci devo passare per commissioni ( è un centro commerciale) e provo a vedere se ci sono novità.
Tutto molto bello peccato che non abbiano risolto una mazza. Io l ho scritto anche su forum elettrico, dopo la notifica via app di risoluzione del problema ho tentato di caricare ad una ionity (Versilia ovest) ma sulla da fare. Vergognoso servizio soprattutto considerato che stiamo parlando della maggiore (assieme a free2x) marca presente sulle autostrade italiane.
A me non sembra che il l’interoperabilità Ionity Be Charge sia stata ripristinata. Venerdì scorso alla stazione Ionity di Trento la tessera Be Charge, su cui disponevo di abbonamento, non veniva accettata ed ho dovuto ricaricare a consumo con la tessera di EnelX. Ancora oggi la stazione Ionity Trento viene segnalata dall’app Be Charge con RFID non utilizzabile, come pure quella di Affi. Ho stipulato un abbonamento con Be Cherge perchè più conveniente di EnelX, ma se l’affidabilità è questa la convenienza viene meno.
Confermo, dovevo ricaricare alla Ionity di Bellinzona Sud ed il messaggi della colonnina era “tessera non autorizzata”.
Giorni fa su Vaielettrico è stato pubblicato un articolo che spiega il funzionamento del processo di ricarica. Utile per capire i motivi dietro queste problematiche.