Ionity abbassa i prezzi in abbonamento

Ionity abbassa i prezzi in abbonamento: la tariffa mensile PASSPORT passa a 5,99 euro al  (invece di 11,99), le ricariche scendono a 0,59/kWh, invece di 0,79. 

Ionity abbassa i prezzi
La rete Ionity: in Italia ancora un numero limitato di stazioni.

Ionity abbassa i prezzi: con la formula Passport 0,59 più il fisso di 5,99 euro al mese

A metà gennaio è stata Tesla a tagliare le tariffe nei suoi Supercharger europei. Ora l’altra rete continentale ad alta potenza, Ionity, pratica un bello sconto ai clienti abituali, quelli che appunto utilizzano gli abbonamenti. Ricordiamo che chi usa questa formula fruisce di uno sconto di 20 centesimi per ogni kWh prelevato, rispetto a chi ricarica senza abbonamento. Proviamo quindi a fare un esempio pratico: chi consuma 200 kWh al mese, percorrendo circa mille km, con questi abbonamenti paga circa 0,62 euro al kWh. Costo che scende man mano che si fanno più km, calando l’incidenza della tariffa fissa di 5,99 euro. Per l’Italia si tratta di un prezzo sicuramente competitivo, visto che stiamo parlando di ricariche HPC, con una potenza fino a 350 kW. La tariffa di canone  ribassata verrà applicata dalla prossima fattura mensile, sia ai nuovi clienti che a chi è già abbonato a Ionity PASSPORT.

Ionity abbassa i prezzi
La formula Passport richiede un fisso di 5,99 euro/mese

L’Italia si conferma tra le più care d’Europa

Secondo Ionity, la formula PASSPORT conviene già a partire da ricariche mensili di 30 kWh, che corrispondono a una distanza di circa 150 km con consumo medio di 20 kWh/100 km. Tanto più che si tratta di una formula flessibile: l’abbonamento può essere sottoscritto in qualsiasi momento tramite l’App Ionity e può essere disdetto con un mese di preavviso. A partire dal 23 gennaio inoltre, l’azienda di Monaco di Baviera ha ridotto i prezzi per kWh in Danimarca, Norvegia, Svezia e Austria. L’Italia, che continua ad avere un prezzo dell’energia tra i più alti d’Europa, è esclusa dai ribassi. E anche per Ionity qualsiasi profilo tariffario si scelga vede il nostro Paese tra i più cari, come mostra la tabella in alto a destra. Rispetto alla Francia addirittura 20 centesimi in più al kWh, circa 40 euro di differenza ogni mille km percorsi.

Visualizza commenti (16)
  1. Come altri, avevo pensato che i prezzi alle colonnine italiane ( rialzati questa estate ma senza un razionale alla base) sarebbero riscesi almeno in parte già in circa 9 mesi,e poi ancora di più nei prossimi 2 anni

    magari queste di Tesla e Ionity sono le prime avvisaglie di quanto succederà nel 2024

    giusto per gioco, si accettano previsioni e scommesse sulla tempistica delle prossime limature di prezzi 🙂

  2. E ora beCharge ed Enel X che faranno?? Vedremo, sono curioso di vedere se lasceranno le cose così come stanno o rimodulerannp i prezzi…soprattutto beCharge che con le nuove tariffe è diventata davvero poco conveniente

      1. Eugenio Davolio

        Non obbligatoriamente.
        Chi *non* ha una Tesla può scegliere se:
        – ricaricare “a consumo” a 0,69 (dalle 16 alle 20) oppure 0,62 €/kWh (il resto del giorno)
        – iscriversi alla rete Supercharger a 12,99 €/mese e ricaricare a 0,51 (dalle 16 alle 20) oppure 0,46 €/kWh (il resto del giorno)

    1. il 2024 è inziato con i PUN (prezzo all’ingrosso elettricità) in discesa rispetto al 2023, che aveva ancora strascichi della crisi del 2022

      per la settimana passata (3a settimana del 2024), i PUN medi:

      6,7 centesimi /kwh – Portogallo e Spagna
      8,2 centesimi /kwh – Germania e Francia
      9,5 centesimi /kwh – Italia

      giusto per dire che 1-2-3 centesimi di euro di differenza sul prezzo PUN al kwh aiutano, ma non spiegano le differenze dei costi “commerciali” all’utenza di 10-20 centesimi al kwh tra diversi paesi

  3. Altro segnale da parte di aziende estere operanti in Italia che va a confermare l’anomalia italiana nei confronti dei prezzi dei nostri operatori monopolisti, inspiegabilmente aumentati a fronte di un dimezzamento del prezzo unico nazionale dell’energia. Due indizi non faranno una prova ma confermano certamente i forti dubbi che nutro su EnelX dall’arrivo degli amici del petrolio

    1. peccato che in Italia non esistano “robuste” class action a cui tutti gli interessati potrebbero “accodarsi” contro “i furbetti ” del rincaro concordato….

  4. Scusate, ma dalla vostra tabella risulta, in Spagna e Germania, una tariffa più conveniente senza abbonamento.
    Refuso di stampa o …?

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