Io vivo a Paternó e l’incentivo non ce l’ho

Io vivo a Paternó e…l’incentivo non ce l’ho. Della lunga lista dei Comuni esclusi dai bonus in arrivo è escluso anche questo Comune siciliano, segnala un lettore. Vaielettrico risponde. Per scriverci: info@vaielettrico.it

Io vivo a Paternó, quasi 50 mila abitanti, perché escluderci?

Io vivo a Paternò

“Ultimamente  mi sono recato in un autosalone per cambiare finalmente la mia auto. A malincuore ho potuto apprendere che non posso usufruire degli incentivi in quanto il mio comune di residenza non rientra nella lista FUA. Premetto che vivo a Paternò, un comune di quasi 50.000 abitanti, a meno di 20 km da Catania. E quotidianamente utilizzo il mio mezzo per andare a lavorare a Motta Sant’Anastasia, Comune che rientra nella famosa lista. Sinceramente mi sembra una cosa assurda, secondo il mio modesto parere, non è questo il modo giusto per incentivare la gente a passare all’auto elettrica. Mi auguro una variazione del decreto… Grazie per l’attenzione. Cordiali saluti. Marco Parisi

In partenza sicuramente esclusi. Vedremo gli sviluppi nel 2027…Io vivo a Paternó

Risposta. Purtroppo al momento un ripensamento sulla lista dei Comuni ammessi ed esclusi ci sembra improbabile. In una prima fase, pare proprio che il Ministero si rifarà all’attuale lista FUA, le Aree Urbani Funzionali, che comprendono i centri maggiori e i Comuni limitrofi. Questo dal 15 ottobre, data di inizio (salvo contrordine) degli incentivi. Che cosa succederà dopo dipenderà anche dall’accoglienza che i nuovi bonus avranno. E quanto verrà utilizzato dei 597 milioni disponibili, che possono coprire l’acquisto di 39 mila auto elettriche. Fare previsioni, in Italia, è sempre azzardato: verso Natale dovremmo comunque avere in proposito idee un po’ più chiare.

Visualizza commenti (5)
  1. “Fare previsioni, in Italia, è sempre azzardato: verso Natale dovremmo comunque avere in proposito idee un po’ più chiare.”
    Per me a natale il bonus sarà già stato prosciugato da un bel pezzo, tipo da due mesi…

  2. Cambiamo tutti residenza e andiamo nelle FUA con le nostre auto inquinanti da rottamare e lasciamo respirare i centri più distanti.

  3. Ma una misura strutturale come spiegato di seguito non sarebbe più funzionale di incentivi enormi dati a pochi (famiglie in povertà, giustamente, ma anche molti evasori suppongo):
    IVA 0% per le BEV e FCEV (idrogeno)
    IVA 22% per le plugin (PHEV e REEV)
    IVA 44% per le auto a combustione interna che abbiano costo superiore a 15mila euro (giusto per non penalizzare le auto molto economiche).
    Quindi:
    100% elettrica: ti agevolo perché non emetti allo scarico
    PHEV e REEV: so che utilizzerai anche combustibili, quindi non ti agevolo
    Benzina/GPL/Metano/Diesel: iva maggiorata perché inquinano

    1. purtroppo non c’è volontà politica a farlo,
      ma diciamo per gioco, con cifre meno estremizzate:

      Panneli solari, inverter, turbine eoliche, accumuli a batterie — Iva 5%
      (in Francia mi pare sugli impianti solari da gennaio iva ridotta a 5,5%)

      BEV – iva 10%
      EV Plug-in – iva 22%
      ICE utilitarie – iva 22%
      ICE grandi – iva 25%

    2. Daniele Sacilotto

      Non credo ci siano in commercio auto a meno di 15 mila euro, a meno che tu non intenda al netto dell’Iva

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