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Intervenga lo Stato sui prezzi delle colonnine

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Intervenga lo Stato per calmierare i prezzi delle colonnine, sono esagerati: Francesco pensa a una petizione per cambiare la situazione. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

punto interrogativoIntervenga lo Stato: “È possibile o è un’eresia? I prezzi sono esorbitanti…”

“Mi sento di suggerire, così come per i carburati fossili, un prezzo unico e calmierato sulle colonnine di ricarica elettrica. Molto spesso si è costretti a ricaricare la propria auto a prezzi a dir poco esorbitanti, AC/DC, considerando il costo della vettura. E che con 1KW non si percorrono i km percorsi con 1 litro di benzina/diesel. Lanciare una petizione per portare i prezzi della ricarica sotto la scure dello Stato?? O dico una eresia? Forse a quel punto aumenterebbero?

Per non parlare delle colonnine che sono come cattedrali nel deserto. Vedi Giovinazzo – (Bari), dove sono due anni che sono state insatllate dalla ditta ENEL n. 4 super colonnine di ricarica e non ancora attivate. Che senso ha???? Io, possessore di auto elettrica ed appunto di origini giovinazzesi, sono costretto con la mia auto a fare sei km (Molfetta) per trovare una colonnina di ricarica. Sfogo di un utente elettrico, grazie e scusate!“. Francesco Galeppi

intervenga lo Stato

Lo Stato non interverrà, ecco che cosa serve

Risposta. Lo Stato non ci pensa neppure a intervenire sui prezzi delle colonnine di ricarica. Dev’essere la concorrenza, una vera concorrenza, a far sì che le tariffe diminuiscano, dato che in Italia abbiamo costi tra i più alti in Europa. Qualche segnale negli ultimi tempi l’abbiamo avuto, sia dai principali network nazionali, sia dai competitor stranieri in arrivo.

Ewiva, la rete ad alta potenza creata da Enel e Volkswagen, per maggio ha ribassato la tariffa da 0,95 a 0,65 euro/kWh. Il 18 aprile era stata Enel X ad annunciare un ribasso del 5-6% per colonnine DC (a 0,79 euro) e HPC (a 0,89). Prima ancora si era mossa Eni Plenitude, portando la ricarica in AC a 0,60 e le DC-HPC a 0,65 (solo per aprile e maggio).

Quanto ai nuovi operatori stranieri, abbiamo visto la tedesca Smatrics aprire nuove stazioni HPC (da ultimo Palmanova) a 0,69, Electrip muoversi tra 0,50 e 0,60…In sostanza: dopo alcuni anni di prezzi molto elevati, qualcosa si sta muovendo verso numeri più accettabili. Per consolidare questo trend servono due cose: concorrenza vera e maggior utilizzo delle colonnine, con un parco circolante di auto elettriche via via più consistente.

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33 COMMENTI

  1. Tema centrale, troppo spesso sottovalutato. In Alkè vediamo ogni giorno quanto le infrastrutture influiscano sulle scelte delle aziende e degli enti pubblici. Non basta incentivare l’acquisto di veicoli elettrici: senza una rete di ricarica accessibile e con tariffe eque, la transizione rischia di rallentare. Un intervento pubblico, chiaro e strutturato, è ormai imprescindibile.

  2. No, no, ma che scherzate veramente ad invocare l’intervento dello Stato??
    Se interviene lo Stato, finisce che un kW costerà 2 euro…
    E comunque, al di là delle giustificate arrabbiature per il costo alle colonnine, ma solo io sorrido quando carico (quasi sempre) a casa, pensando a quanto gli deve bruciare il posteriore a questi tutte le volte che attacco la wallbox alla mia macchina ?

    • Se gli altri hanno acquistato una BEV senza poter ricaricare ne da casa ne sul posto dj lavoro certo je brucia a me che una fullhybrid da 20 km/litro e faccio 8000 km all’anno sinceramente la tua ricarica casalinga non fa ne caldo ne freddo …. il delta costo jniziale non lo ammortizzarei manco dopo 10 o più anni 🙂

      • Ah, “il delta costo iniziale”…eh, bè, certo, perchè tu sai quanto io ho pagato ? Ma di cosa cianfrugli ? Che hai, la delega sul mio conto corrente e ti mandano a te il mio estratto conto ?

  3. Già da mesi io mi sarei aspettato (e mi meraviglio costantemente che non sia accaduto ancora) che tutti gli “elettrici” avessero cambiato fornitore di almeno un utenza di casa (luce o gas) passando ad A2A che, ai clienti, per le colonnine fino a 100 Kw arriva fino a 42,5 centesimi.
    Sempre tanto, ricordando tempi non lontani, ma comunque circa il 50% in meno di Enel/Plenitude anche nonostante l’offerta di questo mese.

    • Avevo un contratto con A2A, ma la bolletta della luce è raddoppiata senza motivo. Allora ho cambiato operatore e ora pago la metà! Parliamo poi degli abbonamenti per la ricarica elettrica: i kWh residui non li puoi usare in autostrada, e con la tessera A2A finisci a pagare quasi 1€ al kWh… anche se hai un abbonamento attivo!

      • Caro Claudio, per l’utenza di casa basta semplicemente andare sul comparatore di Arera per vedere che quello che affermi è difficile da comprendere, soprattutto se fai un contratto a prezzo fisso….
        Per gli abbonamenti, se hai letto bene la mia e le condizioni di A2A, si parla di colonnine fino a 100Kw.
        Per l’autostrada ci sono altre soluzioni per pagare decisamente meno di quanto affermi.

  4. ma le “concorrenti” che nascono come funghi tutti i giorni producono elettricità?
    perché
    se non producono,
    se non installano,
    se non collegano
    ma solo
    comprano a 10,
    creano un app,
    rivendono a 30 per un mese
    per poi adeguarsi o sparire,
    come dovrebbero essere definite?

  5. Lo Stato interverrà nel momento in cui ci saran da spostare le accise dai carburanti fossili all’elettricità per autotrazione.

    • Le accise sull’elettricità ci sono già.
      Si preoccupi di pagare le nuove tasse sui carburanti a partire dal 2027: sono un successo annunciato!

      • Meglio se ci sono di già.
        È più facile aumentare quelle esistenti che introdurne di nuove.
        Al momento opportuno sarà sufficiente un rialzino alle cifre senza doversi preoccupare di modificare altro.

        • Intanto per il momento c’è di certo l’introduzione dei crediti ETS sui combustibili a partire dal 2027

      • Ottimo Leonardo così poi oltre la venzina pagheremo TUTTI molto dj più anche per il riscaldamento domestico e per il trasporto merci (leggi prezzi a negozi e supermercati) e tutti saranno felici e contenti e i verdi arriveranno di sicuro al 90 e più % nel prossimo parlamento UE 🙂

        • A lei non sfugge niente, anzi no, proprio non riesce a pensare in termini di transizione, ovvero oltre alle auto elettriche, i camion elettrici, le pompe di calore.
          Fare la transizione costa, è vero, ma lei tornerebbe alle locomotive a vapore o al riscaldamento a legna? Non credo proprio.

          • Leonardo a me sinceramente sfugge solo una cosa, che a lei sicuramente sarà chiarissima, ovvero come dice Giorgetti “CHI PAGA?” Pagano gli italiani coi loro astronomici stipendi%pensioni? Paga l’Italia che non riesce a trovare pochi miliardi in finanziaria pef sanità, educazione e welfare? Paga l’Europa (dopo aver trovato i soldj pef il re arm) ? Pagano i produttori di auto ?
            Mi dica lei chi pensa che pagherà questo conto in modo da non tornare ai treni a vapore….

          • @antonio Gobbo e invece chi paga il petrolio e il gas che compriamo all’estero? E chi paga i danni ambientali, le spese sanitarie?
            Chi pagherà i costi sempre maggiori dei carburanti, essendo prodotti a partire dal petrolio che non è infinito? Chi pagherà i costi delle guerre che dovremo fare per assicurarci la fornitura dell’energia fossile che ci servirà se non cambiamo tecnologia?

          • @Gobbo, il governo attuale ha impegnato 15 miliardi per l’inutile ponte sullo stretto, sarebbero già in nel po’ di soldini.
            Poi, forse i nostri concittadini dovrebbero pensare a come spendere meglio i propri soldini ed a fare sparire il nero.
            E prima di fare il segno sulla scheda elettorale, cercare di ragionare con la testa e non con la parte bassa della schiena. Hai promesso e non mantenuto? Föra dai ball!!!

          • Leonardo sicuramente quei 15 miliardi avrebbero potuto esser meglio spesi ad esempio nella sanità pubblica, nelle scuole pubbliche che dessi cadono a pezzi, nel supporto alle famiglie indigenti, a supporto (quello vero non il bonus) alla natalità con asili nido e aiuti alle coppie che vogliono avere figli, a gestire i problemi idrogeologici che colpiscono la maggioranza del territorio italiano e magarj petchè no a pagare j contributi previdenziali a tutti i giovani jn stage che attualmente nkn ne hanno diritto … e con quel che avanza (diciamo quei 1000 o 2000 euro) anche dare un contributo per le colonnine … o forse qualcuno crede che il prezzo alle colonnine abbia per gli italiani un valore maggiore a quanto da me appena elencato?

  6. Buongiorno, recentemente a Minorca, dove però ho una vecchia auto termica a causa dell’uso saltuario, ho constatato su una colonnina un prezzo di 0,30 a KWh. In un recente servizio televisivo, in merito allo sviluppo ecologico cinese, parlavano di prezzi di 0,20 di giorno e 0,10 di notte. E noi saremmo i paesi sviluppati?

    • Be’ le grosse centrali fotovoltaiche “strappano” contratti ventennali di vendita a USD 0,017 + IVA al kWh e sono contente, quindi chi vende a 0,90 è praticamente uno strozzino.

  7. Mi vien da ridere, è proprio quello che vuole il governo tenere i prezzi alti alle colonnine per limitare il più possibile la diffusione delle auto elettriche.

      • Infatti società energetiche sono collegate allo stato, non sono del tutto private, ma sono controllate dallo stato

      • Leonardo sinceramente non mi pare che nessun governo sia mai intervenuto per calmierare e prezzi energetici (tranne nel 2021 ma li si trattava di misure eccezionali a fronte di un aumento esponenziale del costo del gas) e se lo facesse creerebbe un buco dj entrate che andrebbero compensate con altre tasse, tagliare i costi per “pochi” per poi dover tassare “tanti” da un punto di vista “politico” sarebbe un boomerang per qualsiasi governo indipendentemente dei partiti sl governo
        PS io gli attuali partiti al governo non li ho mai votati e credo proprio che mai li voterò.

        • Sbaglia, sono stati eliminati gli scaglioni, sistema per cui il kWh aumentava di prezzo all’aumentare dei consumi.
          Anche l’aumento di prezzo all’aumentare della potenza impegnata è stato eliminato.
          Ed un tempo la trifase a casa non la si poteva avere.

          • Athos, qui stiamo parlando di colonnine per i tanti che non possono ricaricare a casa, non di ricarica casalinga che come tutti sappiamo è decisamente competitiva rispetto alla benzina, o forse lqualcuno pensa che la transizione all’elettrico sia riservata solo ai fortunati che possono ricaricare s casa loro?

        • Mi pare che già altri abbiano spiegato che alcune aziende tra cui ENI e ENEL che sono partecipate hanno i vertici nominati dalla politica. Non è un caso che uno dei primi atti di QUESTO Governo sia stata la nomina di nuovi CEO e che i primi interventi dopo la nomina sono stati, sia per ENI che per ENEL, il rialzo dei prezzi delle ricariche alle colonnine e la cancellazione dei piani in abbonamento.
          Possiamo fingerci ingenui, e pensare che sia soltanto stato un caso, però gli aumenti sono stati portati avanti praticamente nello stesso periodo di tempo e con tariffe molto allineate e con pochi centesimi di differenza tra le due reti. Lei dice che sia stato un caso!?

  8. Mi chiedo come faccia Tesla a mantenere i prezzi bassi e non Enel o Acea che vivono quasi in regime di monopolio! Sono letteralmente schifato, considerando anche che lo stato è intervenuto per sovvenzionare le suddette aziende che macinano utili a dismisura!

  9. EnelX e Plenitude sono due aziende nell’orbita dello Stato, tenere i prezzi alta, non riparare.le colonnine rotte e non allacciare le nuove fa parte di un unico disegno politico per osteggiare la transizione.

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