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Interessa solo il business, non l’aria che respiriamo

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Che direzione dare all'industria dell'auto? Tutela del business o maggior rispetto ambientale?

Interessa solo il business, non l’aria che respiriamo. Furio, un lettore toscano con un passato in Regione nella tutela ambientale, spezza una lancia a favore dell’elettrico. Per scriverci l’indirizzo mail è info@vaielettrico.it

Interessa solo il businessInteressa solo il business, ma c’è chi si ammala e muore

punto interrogativo“Seguo da alcuni anni la vostra rubrica. Adesso sono in pensione, ma mi sono occupato per molti anni di inquinamento atmosferico come funzionario della Regione Toscana.

Ultimamente in tutti i dibattiti televisivi sull’auto elettrica si analizzano i pro e i contro di questa transizione verso l’elettrico. Ma non si menziona quasi mai il grande beneficio che questa transizione avrebbe sull’inquinamento atmosferico delle nostre città. 

Va ricordato che ogni anno si stima che in Italia ci siano da 60.000 a 90.000 decessi attribuibili a questa causa. Molti di questi decessi riguardano bambini. A chi si oppone a questa transizione o decide di dirottare su altre voci i pochi incentivi per l’acquisto di auto elettriche non resta che augurare di non dover mai seppellire un figlio o un nipote morto a causa della cattiva (ma per molte città specialmente del Nord possiamo dire pessima) qualità dell’aria che tutti noi siamo costretti a respirare.

Interessa solo il businessIncentivi all’elettrico? Soldi ben spesi, risparmieremo in spese sanitarie

Le emissioni delle auto endotermiche contribuiscono in modo rilevante all’inquinamento e quindi al peggioramento della qualità della vita, in particolare nei centri urbani. Ora che esiste una valida alternativa per garantire una mobilità senza emissioni inquinanti (e riducendo anche le emissione sonore, altro flagello delle nostre città) questo dibattito sull’opportunità di passare all’elettrico non ha senso.

Si dovrebbero mettere miliardi di euro per accelerare questa transizione, e questi sarebbero soldi ben spesi, perché salverebbero decine di migliaia di vite umane ogni anno. Inoltre, anche a voler essere cinici e non si volesse considerare le vite umane salvate, il risparmio di spese sanitarie che una migliore qualità dell’aria comporterebbe, sarebbe maggiore della spesa. Un caro salutoFurio Forni

Interessa solo il business
Il n.1 di Confindustria, Emanuele Orsini.

Interessa solo il business, potere politico ed economico vanno a braccetto

Risposta – Ci si occupa di ambiente solo in occasione di calamità naturali come quella che ha colpito di nuovo la Romagna nei giorni scorsi. Poi, appena giornali e tivù passano ad occuparsi di altri temi, anche la politica mette tutto nel dimenticatoio. E in Italia prevale una visione condivisa dalla premier Giorgia Meloni e dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. Ovvero che le esigenze produttive vengono prima di quelle ambientali, come se a lungo termine tutte queste catastrofi non impattassero anche sul benessere economico.

Una cosa comunque va detta: tra tutte le Agenzie Regionali per l’Ambiente, l’Arpa toscana è sempre stata la meno timorosa nei confronti del potere economico e politico. Permettendosi il lusso di dire le cose come stanno, anche a costo di disturbare il manovratore.

  • Il Video del mese, con oltre 170 mila visualizzazioni

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52 COMMENTI

  1. Va detto che anche le full hybrid vanno al 80%, 90% in elettrico in città. Bisogna guardare l’intera filiera inquinatoria.

      • Siamo nervosi, eh? Basta guardare le prove dei giornali specializzati per confermare al 100% che una full hybrid consuma pochissima benzina in città, facendo anche 35 km con un litro. Se lo scopo è ridurre gli inquinanti in ambito urbano, passare da 10 km con un litro a 35 a me pare un enorme passo in avanti.

        • Nervosi? E perché? Noi abbiamo ibride a casa, e posso assicurare che vanno al 100% a benzina, gli “Anche” e i “Fino a” li lascerei al marketing.
          La Yaris Cross di mio papà, pensionato ultrasettantenne che quindi la utilizza in modo molto tranquillo fa 4,8 l/100 km in estate e 5,0-5,2 l/100 km in inverno da CdB, e il CdB Toyota è abbastanza preciso secondo la mia esperienza.
          Poi se le prove di “giornali specializzati” dicono che si fa di meglio (ad esempio una Yaris normale?) va bene, ma alla fine la prova della vita reale è quella che conta realmente.
          Infine, sì, consumare meno è una riduzione dell’inquinamento, ma una riduzione alla fine non risolve i problemi principali, quello dell’inquinamento e quello dell’indipendenza dalle fonti fossili che zavorrano la bilancia dei pagamenti di un paese come il nostro che non ne può produrre.

    • la “filiera inquinatoria” per darti i 2 o 3 litri di benzina per 100 km continuano a devastare l’ambiente di estrazione (e le popolazioni coinvolte), i mari in cui circolano petroliere (ogni tanto ne affonda una…), gli sversamenti dagli oleodotti (a volte per guasto… a volte dei disperati cercano di “attingere” e perforano… spesso capitano esplosioni mortali), e poi ancora le terribili zone ove insistono le raffinerie (mai fatto un giro vicino??).. per farle arrivare nei distributori (spesso con autocisterne… una “goduria” quando vengono coinvolte in incidenti stradali vero? ).

      ps. mia sorella ha una full hybrid GIAP … ma fuori città non va oltre 22km lt .. peggio in autostrada… praticamente benzina pura (e fa 40000km anno ! )

      • Primo, io parlavo della città. Secondo: in città un vero ambientalista (cioè: io) non usa mai l’auto: va a piedi o in bus. Terzo: è inutile spostare sempre il focus. Anch’io voglio l’auto elettrica, ma oggi – prezzo a parte – una elettrica pesa il 25% in più di una termica: più peso uguale più consumo. E anche se consuma corrente, quella corrente da qualche parte deve essere prodotta. Le batterie. Il cambio definitivo a favore delle BEV avverrà fra 6-7 anni, quando saranno introdotte le celle a stato solido, meno pesanti più performanti. Nel frattempo potete continuare a venire ad inveire qui contro gente che ragiona, ma il discorso non cambia.

        • Precisiamo: è lei che viene ad inveire in un sito che si chiama Vaielettrico e che nessuno la obbliga a frequentare. Esprima le sue idee e accetti che siano criticate.

          • E viceversa, non avete la verità in mano. Le mie motivazioni sono dimostrabili scientificamente. Se non volete critiche mettete un disclaimer dove dichiarate che non accettate il contraddittorio. Voi non avete idea dei danni che fate col vostro atteggiamento, tono, ecc. Il mondo sta andando in rovina in modo velocissimo e pensate che basti attaccare un’auto alla spina per salvarlo.

          • Viceversa un corno. Nessuno di noi bazzica siti dedicati alle auto termiche insultando chi le guida. Ci dimostri “scientificamente” quello che scrive, se ci riesce, e ne riparliamo.

          • E’ sufficiente leggere le prove su strada fatti con esami strumentali su pista e in strada.

          • Non le chiedevo “basta leggere…” Le chiedevo prove scientifiche sulle possibilità di azzerare le emissioni di CO2 con auto ibride che in città bruciano tre litri di benzina ogni 100 km (più ossidi di azoto) e fuori città ne bruciano come le termiche pure. Lei non ne sa a sufficienza, il guaio è che non se ne rende conto.

        • Senza offesa Ronbo, ma è evidente che il mondo sta andando velocemente in rovina, come sostiene lei, per colpa di persone ottuse, ipocrite, ignoranti.. Le consiglio di informarsi con dati scientifici indipendenti, come fa Vaielettrico che seguo da anni, e non con i vari Del Debbio, personaggi prezzolati e quindi interessati e quindi inattendibili se non addirittura disonesti. Nella semplice e chiara realtà guidare un auto elettrica è possibile, sostenibile, facilmente praticabile, conveniente, ampiamente appagante, confortevole, sicuramente meno dannosa e nociva. In Italia come in Europa potrebbe e dovrebbe generare parecchi posti di lavoro, se ci fosse la volontà politica, imprenditoriale, dell’opinione pubblica

          • Guardi che io non sono fascista. Del Debbio lo conosco facendo zapping, non ascolterei una sola parola di quel che dice. Io ho un laurea, un master, una specializzazione in mobilità ciclistica e sono socio WWF. Ne so a sufficienza.

  2. Effettivamente e purtroppo, è così.
    Per il dio denaro, chiunque è disposto a vendere pure le proprie chiappe.

    Emblematico l’esempio della Germania in questi giorni: davanti a Draghi che ha indicato la via per tornare a essere competitivi con USA e Cina (anche nel settore elettrico), i tedeschi hanno risposto con un secco, immediato NO.

    Perché hanno detto no? Perché questa via richiede l’investimento comunitario di 800 miliardi di euro, ovvio.

  3. Mi fanno ridere tutti questi discorsi.
    Auto elettriche:niente emissioni mentre le guidiamo, vero poca co2, ma veleno nei mari e co2 per produrre le batterie. Wow che ecologia….
    Auto termiche: filtri dpf, aumento consumi e polveri sottili trasformate in micropolveri che entrano direttamente nel sangue.
    Pensiamo solo alla co2 e poi moriamo tutti di tumore, wow che risultato green….
    Tutto per ingrassare i soliti…..
    Siamo alle follia…
    Sveglia gente.
    L’elettrico ottimo solo dove non ci sono batterie….

    • Ora il nuovo mostro sono le batterie. Sarei curioso di sapere perchè. E cosa c’entrano i veleni nei mari?

    • A me fa piacere Moreno che dopo una ventina d’anni ti sia finalmente svegliato, infatti vedo che tu ti lamenti delle batterie ma le materie utilizzate sono le stesse delle batterie che tu almeno da circa due decenni almeno hai usato e tuttora usi per tutti i tuoi smartphone (compreso quello da cui paradossalmente stai scrivendo), per tutti i tuoi laptop, per tutti i tuoi tablet, per tutti i tuoi telefoni cordless, per tutti i tuoi utensili e dispositivi wireless che hai utilizzato negli anni, ma fin qui non te ne fregava niente, non avevi preoccupazioni, non avevi interessi da perdere, ora ti sei svegliato tutto sudato e timoroso. Wow, che ipocrisia, che incoerenza. Tu nascondi e neghi il fatto che tutti i processi di trivellazioni per ricerca del petrolio, trivellazioni per estrazione del petrolio, trasporto del petrolio, raffinazione e produzione carburanti, trasporto carburanti, immagazzinamento carburanti con relativi sversamenti nel terreno e in falda, sono tutti processi enormemente inquinanti e devastanti per l’ambiente e la società civile (guerre!), con l’enorme differenza che il processo di produzione dei carburanti non è mai stato migliorato e non verrà mai migliorato mentre il processo di produzione delle batterie è in costante e importante miglioramento (metodi di estrazione, efficienza, rispetto dei diritti dei lavoratori, riciclo materie prime). Anche per la produzione di elettricità vengono sempre più utilizzate fonti rinnovabili, persino in Italia è in costante e sorprendente aumento ormai a quote importanti. Ora puoi pure tornare ad assopirti.

  4. E quindi…., fa parte della natura dell’uomo di fregarsene e pensare al vero potere il Cash💸💵, la maggior parte del genere umano pensa solamente al proprio benessere dell’oggi, tali argomenti sono vecchi e stravecchi…. vi ricordate della benzina super e poi dopo una lunga lotta si è tolta dalla commercio, ma quanto tempo si è dovuto aspettare… ora il tempo è finito, lo si vede dalla mancanza dei ghiacciai e altro. Vi ricordate nel tempo del covid il mare super limpido in zona Venezia, ripeto vince sempre e solo il soldo, UOMO È AVIDO ( mi ci metto anche io in prima persona)… è sempre stato così fin dai tempi dei tempi, in prima persona si pensa sempre all’IO. Se magari in Europa si pensa di cambiar rotta in altri paesi no…. Il vero cancro del mondo è l’uomo. Io continuo a tifare per Thanos😃😃😃.
    Un saluto.

  5. Nelle grandi città le auto non dovrebbero nemmeno entrare, altro che pagare per entrare, aumento dei mezzi pubblici cittadini, aree di parcheggio esterne alla città, incentivi a chi usa mezzi pubblici…altro che elettrica che ci porta alla rovina con il mercato americano e cinese.. siamo nella mer.a non nella co2

  6. Bravo Furio e Vaielettrico che gli ha dato voce: l’inquinamento da mezzi di trasporto nelle grandi città è un cancro che uccide molte persone ogni anno. Ora che le Tesla mostrano a video l’indice di qualità dell’aria (AQI) mi sono spaventato: nel mio comune a nord di Milano spesso appaiono valori > 100 che l’auto segnala come dannosi ! Mi immagino a Milano come possa essere.
    Basterebbe un politica favorevole ai veicoli elettrici e non dazi per impedire l’arrivo di auto elettriche economiche dalla Cina !

    • per chi non ha una Tesla…
      pure gMaps indica a schermo la qualità dell’aria della zona…
      così come ovviamente è possibile su molte app meteo (es. 3B meteo )…

      se più persone le usano …

  7. Una nave cargo inquina più di 10000 auto termiche, un volo aereo inquina più di 1000 auto termiche.
    Non sarebbe logico cominciare da questi grandi inquinatori?

    • Si agisce anche su quelle, stia tranquillo. Ma provi a calcolare quante auto servirebbero per trasportare dall’Asia all’Europa quello che trasportano navi cargo da 20 mila tonnellate

    • Attilio, sei un uomo? Si capisce, perché vuoi fare una cosa alla volta. Per fortuna, a capo della UE c’è una donna, che sa fare più cose contemporaneamente, in parallelo.

    • Questo è un argomento molto usato da chi si oppone alle auto elettriche, ed è un ottimo esempio di come un’affermazione vera, tolta dal suo contesto, porta a conclusioni del tutto sbagliate.
      I trasporti sono responsabili del 16.2% delle emissioni, così suddivise:
      – trasporti terrestri 11.9%
      – aviazione 1.9%
      – trasporto marittimo 1.7%
      Da quali trasporti è meglio cominciare quindi? Forse da quelli terrestri?
      Va detto anche che un A350 consuma circa 2.5L/100 km di carburante per passeggero trasportato, quindi in molti casi inferiore a quello di un’auto.

      • Effettivamente se uno ci pensa in auto si vedono nel 70% dei casi solo una persona e visto che siamo su medie reali da 4,5 a 6,0 lt/100 km. Abbiamo che anche se ci fosse il 2º passeggero un A350 consumerebbe meno.

    • Il solito “benaltrismo” aggravato dalla neghittosità ad informarsi.
      La invito ad approfondire sui siti della UE cosa comprende il pacchetto di misure comunemente noto come Green Deal.
      Scoprirà che TUTTI i settori industriali della nostra vita (trasporti di tutti i tipi, edilizia, industria, agricoltura, ecc.) sono oggetto di misure per la riduzione delle loro conseguenze sull’ambiente.
      Buona lettura!

  8. Purtroppo qui appare lampante il limite della transizione energetica europea (che non c’è).

    In Cina le varie GAC, BYD, Leapmotor ecc ecc hanno macchine elettriche fra i 7 ed i 10.000€.

    In EU sotto i 40.000 io guarderei solo MG e BYD.
    Se ci fossero citycar/utilitarie fra i 40 ed i 50KWh di batteria fra i 15 ed i 20.000€, non servivano manco gli incentivi fra quel 40% che può caricare a casa tabto avrebbero preso BEV.

    E quello è il primo scalino e più importante perché non è sull’autostrada che si concentra l’inquinamento ma in città e dintorni per il pendolarismo su auto.

  9. Ha ragione da vendere Furio e, forse, un pizzico di responsabilità ce l’abbiamo anche noi guidatori elettrici perché quando ci chiedono un opinione sulle nostre auto mettiamo sempre in primo piano i risparmi economici. Quando invece il vero problema, nonché motivazione principale che ha portato al famoso ban del 2035, è l’ambiente

    • Personalmente, quando mi capita di discutere con qualcuno, io porto entrambi gli argomenti della riduzione dell’inquinamento e della riduzione dei costi, perché – purtroppo è l’amara verità – sul primo argomento riscontro un interesse molto inferiore al secondo… 🙁

  10. Ma in generale le persone non hanno capito nulla di quello che sta accadendo e i politici vanno dietro al pensiero semplice della gente: il famoso ban del 2035 serve non solo per l’ambiente ma soprattutto per forzare le case automobilistiche nostrane a stare al passo con i cinesi, altrimenti non ci sarà storia.
    I dazi sono assolutamente inutili in questo senso, bisognerebbe invece incentivare la produzione ev nostrana (a scapito delle cinesi) con bonus adhoc solo per veicoli prodotti in EU.

    • I veicoli elettrici prodotti in Europa sono una miseria. Il 99% delle elettriche, dell case europee, sono prodotte in Cina o comunque in Asia.
      Rientrerebbero in quell’incentivo Tesla (con qualche modello) e pochissimi altri modelli europei, senza contare che, già oggi, i cinesi stanno costruendo fabbriche in tutta Europa quindi tra qualche anno produrranno anche loro, vuoi incentivare i cinesi? Se la risposta è no sappi che con il metodo che hai descritto si incentiverà proprio loro, se la risposta è si, tanto vale non mettere questo sistema.

      I cinesi sono già arrivati con le auto a scoppio a prezzi bassissimi e tecnologia top (con tutti gli adas possibili), domani toccherà alle elettriche…

      • Stai attenta smascherare il completo cinese!

        Se ti scoprono ..ti fanno scoppiare in faccia il tuo cellulare! (O il PC… mentre ci sveli i complotti!… ricordati che sono TUTTI made in China!! (pure Apple 😂)

  11. L’anno scorso ho scritto alla presidente della Commissione Europea ed a quella del Parlamento Europeo chiedendo per quale ragione nelle comunicazioni istituzionali riguardanti la transizione energetica non menzionassero mai i benefici per la salute, non ho ricevuto nessuna risposta, neppure un “grazie per averci scritto” … perché questo argomento non viene usato non lo capisco, potrebbe essere il cavallo di Troia contro i contrari alla transizione ma evidentemente si preferisce lasciarlo in sordina.

    • Vuole la dura verità? Alla “ggente” di “salute” e “inquinamento” interessano molto, molto meno del denaro. Poi quando per inquinamento si ammalano, o si ammala un loro caro, urlano e strillano, si indignano… per ottenere una compensazione economica.
      I soldi, I soldi subito: questo è purtroppo l’unico argomento che la “ggente” sente. 😞

  12. Bene compriamo auto elettriche a go go.

    Possibilmente Tesla, così Elon Musk se diventate antipatici vi disattiva l’auto da remoto e non puoi più usarla.

    E se ha farlo sono dei Terroristi?

    Milioni di auto bloccate da remoto,oppure usate come ariete contro le persone inerti?

    Lo hanno fatto vedere recentemente in un film, fantasia ?
    No purtroppo dura realtà e ci sta chi ancora compra auto Tesla…

    Lo abbiamo visto e letto su tutti i giornarli…con il caso del leader ceceno…

    Viviamo in un mondo complesso in cui ognuno dice la sua ma senza sapere cosa dice e senza prove..

    • Dubito che Elon possa bloccare un auto perché ne abbia voglia, oppure tu credi che un azienda come Tesla possa permettersi di fare questo?
      So bene a cosa ti riferisci, e quel cybertruck non poteva essere guidato in quella zona così come viene menzionato nel contratto chr firmi, se compri in America per usarlo in America e firmi che lo userai solo all’interno dell’America, ma poi te lo porti in Russia e ci combatti al fronte, stai andando contro una clausola che tu stesso hai firmato, quindi di cosa ti sorprendi? Ma mi sembra il minimo che Tesla potesse fare…

      • Si certo l’esempio del Ceceno è al limite.
        Ma credere o dubitare come dici tu è anche lecito…

        Però è bene ricordare che le Tesla anche se presentano un software robusto, sono prodotte in Cina, molte…anche se non tutte.
        E anche i componenti che usano…

        Se voglio avere il controllo parto da un piano diverso, forse anche attaccando i Server Tesla.

        Insomma ne potremo parlare per mesi, ma rimane comunque una possibilità. Viviamo in un mondo complesso.

        È ovvio che dobbiamo fare qualcosa per un mondo privo di Co2 e senza polveri sottili nelle nostre città.

        Io ho una Zoe…per la città…

        Le auto sono una componente su cui agire…, migliorando quelle a combustibile, e consentendo a tutti di cambiare quelle vecchie che possiede, e certo che l’elettrico aiuta, ma al momento arranca e non è una soluzione…poi ci sono i riscaldamenti, la produzione di energia, i trasporti pubblici, ecc

        Insomma prima che le auto elettriche personali diano il loro contributo concreto, ci vorrà molto tempo.

        Forse troppo tempo.

        Dobbiamo agire prima con auto per tutti a costi decenti, che non facciano chiudere le fabbriche europee, altrimenti gli operai perdono il lavoro…poi chi gli dà da vivere?

        Possibilmente evitando di comprare auto costruite in Cina…

        Ma prima di tutto ridurre l’inquinamento agendo su quel 84% che non dipende dalle auto.

        Oggi si sta anche pensando di usare la Co2, come una risorsa per produrre combustibili alternativi.

        Potrebbe essere una strada per togliere gli eccessi…

        Le morti per inquinamento delle città.

        Un discorso lungo e delicato.

        Ma su tutti gli studi internazionali su nessuno ci sta la firma che il tumore del povero tizio sia stato indotto dalle auto.

        Se studiate medicina capirete come funziona la cosa…

        Sono dati messi li un po a caso e usati come uno vuole che agiscano…

        Non si può spiegare in 2 parole.

        Però si può essere creduloni…

    • Nomen… omen! Tu sei l’esempio calzante di colui che dice la sua senza sapere cosa dice. I “terroristi” potrebbero anche svuotarti il conto corrente, o sei tra quelli che tiene i contanti sotto il materasso?

    • Buongiorno Credulone.
      Viviamo in un mondo interconnesso dove l’elettronica e la possibilità del controllo da remoto è un dato di fatto per moltissimi aspetti della nostra vita, non solo per le auto. Per esempio, ha mai sentito parlare di medici che operano pazienti che non sono presenti fisicamente davanti a loro? Hacker e malintenzionati potrebbero prendere il controllo da remoto di queste apparecchiature, così come bloccare le carte di credito (e chi la sentirebbe mia moglie?), interrompere la fornitura di energia elettrica (quali e quanti sono gli apparecchi che utilizziamo quotidianamente che funzionano con l’energia?), interrompere i segnali delle telecomunicazioni, il segnale gps (navi e aerei “ciechi”), il funzionamento dei semafori nelle città…
      Se la sua obiezione all’auto elettrica è quella di sentirsi al sicuro da Elon Musk, mi permetta, è un argomento molto debole, senza considerare che già oggi comunque le auto termiche hanno a bordo una tale quantità di elettronica che sarebbe possibile prenderne il controllo da remoto.
      Ho visto anch’io il film a cui lei accenna e nello scenario rappresentato c’era molto di più che le Tesla senza controllo.
      Un caro saluto.

      • Immagino quindi che lei viva senza la rete, perché tutti i dispositivi connessi potrebbero essere sotto controllo di qualcun altro… Ma poi perché le rispondo?… Chi mi assicura che io stia rispondendo a lei e non a un hacker che si è messo in mezzo?…

        • Signor Offgridder, la sua risposta è stata molto divertente.
          È vero proprio il contrario di quello che scrive, utilizzo molto la rete (anche la macchina del caffè è connessa al mio router) e sono consapevole che viviamo ormai in un mondo interconnesso al punto che, come scrivo nel mio precedente intervento, chi non “si fida” usa una Tesla perché teme che Musk possa bloccargliela da remoto, non si rende conto di tutta la tecnologia che suo malgrado sta già utilizzando ogni giorno.

    • “Viviamo in un mondo complesso in cui ognuno dice la sua ma senza sapere cosa dice e senza prove..”
      E già….. A cominciare dal tuo post

    • Guarda che la produzione di alcune auto termiche di lusso tedesche sono state fermate perché non riuscivano a rispettare i vincoli di sicurezza che citi (diciamo auto messe in commercio negli ultimi 10 anni). In poche parole già oggi molte termiche potrebbero essere hackerate e ti potresti trovare con un bel fermacarte in garage. Prodotti come Tesla (chiusi tipo Apple) e aggiornati regolarmente nell’arco del mese hanno molte meno probabilità di essere hackerate. È più facile farlo con auto dei produttori classici che hanno l’OTA ma non provvedono ad aggiornamenti regolari e tempestivi.

    • Accidenti, speriamo non ci blocchino il notebook perchè dovremmo tornare ai segnali di fumo per scrivere sul forum.
      Accidenti-bis, speriamo non ci svuotino anche i c/c. Quasi quasi domani ritiro tutto e li seppelisco in giardino. Non vi dico però dove sono.

  13. Condivido al 100% quanto scritto da Furio.

    Qui siamo alla mercificazione della vita e della salute (altrui) in nome del profitto, sia da parte delle industrie che della politica.

    L’ho sperimentato sulla mia pelle e quella di tanti innocenti della mia zona quando la raffineria dal bruciare gas (gpl) è passata nel 2006 a bruciare PETROLEUM COKE (grazie ad una legge ad personam fatta in fretta e furia dall’all’epoca governo FI AN Lega s.e. nel 2002 per salvare dalla magistratura la dirigenza della raffineria di Gela che si era messa a bruciare il predetto veleno FUORILEGGE dichiarato dal precedente ministro dell’ambiente Ronchi VELENO).

    In pratica con pezzo di carta hanno trasformato un rifiuto tossico in combustibile, una vergogna.

    Trattasi di capitalismo feroce, attuato in un paese clientelare dove la corruzione dilaga.

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