Intelligenza artificiale in eBike secondo Shimano. Con il nuovo cambio Q’Auto il marchio giapponese fa “imparare” alla bici tutte le nostre abitudini mentre pedaliamo.
La discussione è già aperta: l’intelligenza artificiale sulle eBike serve? Secondo Shimano si tratta di un’opportunità per rendere maggiormente funzionale la bici a pedalata assistita.

Il sistema Q’Auto è un meccanismo avanzato che integra un chip elettronico all’interno del mozzo della ruota, insieme ai componenti di cambiata e a un cambio a 11 velocità. Ecco in poche parole come l’intelligenza artificiale in eBike è pronta all’uso. Voluto e progettato per migliorare l’esperienza di ciclismo, questo sistema si adatta al comportamento del ciclista, regolando le velocità e i modelli di cambiata in base ai dati raccolti durante le corse precedenti. Grazie all’apprendimento automatico, può ottimizzare la selezione dei rapporti analizzando fattori come la velocità del ciclista e il terreno. E per rendere concreto un progetto ambizioso Shimano ha invitato i residenti del quartiere Shibuya di Tokyo a testare la nuova tecnologia.
Come funziona l’intelligenza artificiale in eBike Shimano
In fin dei conti il funzionamento di questa tecnologia avanzatissima è molto semplice. Infatti Q’Auto di Shimano impara dalle abitudini di guida di ogni ciclista e regola di conseguenza i rapporti di trasmissione. A ogni persona quindi un’impostazione differente e su misura. In fondo è il principio di ogni IA che, val la pena ricordare, non è in grado di pensare ma solo di immagazzinare una infinità di nozioni e rielaborarle.
Shimano ha deciso di chiamare questo sistema Q’Auto, qualcosa che sembra essere un’evoluzione del sistema Auto Shift del marchio. Parliamo di un mozzo ruota che contiene un chip in grado di rilevare variabili come velocità e sforzo di pedalata. Lo stesso mozzo aziona il meccanismo di cambio marcia. Il sistema è abbinato a una trasmissione a 11 velocità che seleziona la marcia giusta in base ai dati del sensore e all’algoritmo. Ma ancora più interessante è che Q’Auto è in grado di imparare dalle abitudini del ciclista (è qui che entra in gioco l’intelligenza artificiale). Imparando dalle abitudini di guida del proprietario. Q’Auto promette di regolare automaticamente i rapporti di trasmissione per offrire la massima efficienza.
I dubbi sull’intelligenza artificiale
Sono in parecchi a storcere il naso di fronte alla spinta innovativa nel mondo delle due ruote a pedali. Già la semplice eBike è considerata da una fetta di ciclisti come un controsenso da un punto di vista dell’allenamento fisico e dell’ecologia. Ma andando oltre qualunque tipo di innovazione è vista come uno sporcare un mondo perfetto in sé e ripiegato su sé stesso. Pedalare in bicicletta come unica cura al logorio della vita moderna.

Ma insomma questo discorso sembra interessare poco Shimano che nell’ultimo anno ha premuto l’acceleratore dell’innovazione. Presentando innanzitutto i freni senza cavi per le eBike, quelli che si chiamano brake by wire. Ne avevamo parlato in estate di questi freni in grado di non trasmette più le vibrazioni sulle leve quando si attiva il sistema anti-bloccaggio. Per non parlare delle scarpe da bici dotate di un sistema “intelligente” che, in base alle informazioni raccolte dai sensori, è in grado di variare e ottimizzare la posizione dell’attacco tra scarpa e pedale. Gli attuatori elettrici sono in grado di spostare il cento di spinta sia sull’asse laterale che su quello orizzontale.
Shimano amica della IA
La trasmissione intelligente non è nemmeno la prima volta di Shimano con con la IA, infatti in principio erano state le sospensioni. A gennaio infatti il marchio giapponese aveva brevettato un sistema elettronico in grado di gestire un reggisella ammortizzato e una forcella anteriore dotata di un sistema regolabile proprio tramite comando elettronico Quella di Shimano è un’idea basata su un sistema in grado di gestire in maniera intelligente la sospensione imparando dalle sollecitazioni subite e quindi riproponendo determinati schemi di funzionamento al ripresentarsi di condizioni analoghe di guida e di fondo stradale.

L’intelligenza artificiale in eBike non è soltanto figlia della voglia dei produttori di inserire tecnologia e innovazione per vendere nuovi prodotti. O almeno non soltanto. Le cargo eBike ad esempio sono diventate delle alternative estremamente popolari per le persone nel settore delle consegne dell’ultimo miglio. Avere una trasmissione che può adattarsi in modo intelligente a variabili come peso del carico, inclinazione e tipo di terreno può sicuramente fare molta strada nel migliorare l’esperienza di guida. Certo ci sarà bisogno di batterie sempre più potenti e performanti oppure la nuova sfida è quello di creare tecnologie sempre più ottimizzate per consumare meno. Le sfide non finiscono mai.