Incubi di ricarica per Francesco, un lettore che doveva spostarsi tra Udine e Mantova con la sia BMW iX3. Litigando con app e card, oltre che con colonnine fuori uso. Vaielettrico risponde, come sempre, alla mail info@vaielettrico.it
Incubi di ricarica: indicazioni per l’utilizzo inesistenti
“È stato un incubo effettuare un viaggio da Udine a Mantova e girare nei dintorni (Brescia, Verona, Mantova) con la mia BMW iX3, 340Km con un Pieno. Effettuo il primo rifornimento uscendo dall’autostrada, all’area di servizio Bazzera sulla tangenziale di Venezia Mestre. In 20′ carico fino al 90% e vado tranquillo. Ma la mia considerazione è che non vi sono colonnine né nei pressi di Padova, Vicenza e Verona e la prima utile è a Brescia. Qui (centro Città) ho trovato solo colonnine di A2A. Anche registrandomi (gentile la sig.ra del call-center, che mi ha aiutato a creare l’account e a utilizzare la colonnina) non ci sono indicazioni per l’utilizzo. Inesistenti e individuazione della colonnina pari a ZERO. (mi sono sentito un ignorante cronico). A Mantova ho cercato una colonnina Be Charge, ne ho trovato in Corso della Libertà e grazie alla mia Card Be Charge ho ricaricato. Ma anche qui c’è il monopolio di un solo fornitore: se non ha accordi (come per esempio Be Charge) non riesci a ricaricare, anche qui istruzioni inesistenti“.
Non riesco a sbloccare la colonnina, grande litigone con mi moglie
“A Verona volevo vistare la città ed ero stato informato di scaricare la app di AGSM-AIM con cui avrei avuto l’accesso alla colonnina facilmente!!!?? Problemi: la App non riconosce e non individua la posizione della vettura. E quindi della colonnina (Piazza cittadella), che cerco di selezionare dall’elenco disponibile nella app, ma non presenta poi nessun pulsante per attivare la ricarica. Ovviamente anche qui istruzioni di ricarica “zero”. Dopo mezzora di chiamate al N. Verde, con l’operatore non siamo riusciti a collegare la colonnina alla vettura perché mi chiedeva di sbloccarla con la app. Dove non veniva evidenziato alcun pulsante di sblocco (come quello descritto prima di start). Grande litigone con mia moglie, alla fine ho concluso: vendo l’auto elettrica perchè i tempi non sono maturi! Perché in questa giungla di operatori + o – piccoli non effettuano accordi come Free to X con innumerevoli operatori della ricarica??“.
Incubi di ricarica: colonnine guaste da mesi che nessuno ripara
“Al ritorno a Udine niente colonnine fino alla tangenziale di Mestre, che per distrazione salto. Proseguo fino a San Donà di Piave (Outlet macArturGlen), dove sono certo di trovare una Enel X Fast (sono mesi che è guasta e nessuno provvede a ripristinarla. Ci sono colonnine dell’Outlet gratuite per due ore, ma la maggior parte delle prese (5 su 8) è fuori uso Quelle funzionanti sono occupate tutte da Tesla (Tesla che ha installato una decina di colonnine sempre vuote nell’Outlet di Palmanova e non a San Donato di Piave)!!!! Alla Stazione di Fratta, verso Trieste, stazione con pensilina, ma colonnina obsoleta di Repower!!!! Mi viene da piangere. Arrivo alla Stazione di Gonars, dove riesco a ricaricarmi di quel tanto che mi dà la possibilità di arrivare a casa. Ma che stressss! Sono sconcertato da tutto ciò e forse devo dare ragione a mia moglie! I tempi per l’elettrico in Italia non sono ancora maturi“. Firmato: Francesco Galeppi, un sostenitore dell’elettrico.
Un consiglio: non dia retta alla moglie e si tenga la sua BMW…
Risposta. Riceviamo tanti sfoghi che riguardavano difficoltà di ricaricare nel profondo Sud, ma mai nell’ex Lombardo-Veneto. Ci sembra di capire che Francesco era al suo primo viaggio elettrico e c’è uno scotto che si paga all’inesperienza. Il suggerimento che diamo è sempre di munirsi anche di una card, non solo di una app, molto più semplice da usare. Si striscia sulla colonnina e il gioco è fatto, non ci sono pulsanti o altri aggeggi per attivare la ricarica. E l’importante è che card e app siano di gestori che hanno accordi di interoperabilità con tutte le principali aziende. Enel X Way, Be Charge, A2A...Questi e tanti altri marchi danno accesso a una vastissima rete di colonnine, in Italia e non solo. Quanto alla difficoltà di trovare le colonnine, ci stupisce che una BMW non abbia sul navigatore una mappa per localizzarle e raggiungerle. In autostrada ormai le ricariche sono in quasi tutte le le aree di servizio e altre sono in via di installazione (qui la mappa interattiva aggiornata). Basta un minimo di programmazione prima di partire. E accetti un consiglio: non dia retta alla moglie, non venda e si goda la sua iX3.
- Il video più cliccato della settimana: “Sorpresa consumi per la nuova Jeep Avenger”. Di Paolo Mariano
Si evince che il problema non sono le auto elettriche.
La loro tecnologia sarà la mobilità per il futuro.
Ma è inutile girarci intorno il tema è molto serio, offendere le persone e prenderle in giro non risolve nulla.
Le infrastrutture per le ricariche sono poche, molte anche vecchie e andrebbero sostituite con modelli più recenti.
Servono molte più colonnine ad alta potenza.
Quelle guaste vanno riparate in modo rapidissimo.
Serve una serie rete di pronto intervento…
È inutile sbanderiare le programmazioni di nuove stazioni di ricarica, il loro numero andrebbe moltiplicato almeno per 1000, per avere una rete seria e dimensionata per poter accettare un numero consistente di utenti.
Al momento le auto elettriche sono una goccia nel mare, ma quando saranno tante, tantissime la rete andrà in profonda crisi.
Gli investimenti necessari per adeguare la rete sono molto ingenti e al momento i soldi non ci sono…
Sarebbe anche necessario che queste stazioni di ricarica, in alcune zone, siano anche presidiate onde evitare tanti problemi ed evitare un ridicolo “fai da te”.
Tanti utenti non sono in grado di fare sa soli e hanno bisogno di essere aiutati.
Non tutti sono praticoni…
Per tutto questo ci vorranno molti anni almeno altri 20 o 30.
Non possiamo illuderci…, i tempi sono questi.
Qualcuno ha idea di “quanto” devono essere adeguate le infrastrutture e la produzione di energia? per giunta green?
Una enormità…
Un consiglio: dia retta alla moglie. Il passaggio dalla fisica classica alla meccanica quantistica è dato dalla legge universale “moglie felice, matrimonio felice”. L’upgrade è: “lei viene prima”.
Francesco che auto piace a sua moglie? La CLA coupé? Gliela faccia scegliere, il pianeta lo salverà un altro giorno …
Come con altri oggetti “tecnologici”, anche con le auto elettriche conta molto il cosiddetto WAF (= wife acceptance factor) https://www.abbreviationfinder.org/images/entry_pdf/wa/fw/waf_wife-acceptance-factor.png Per fortuna – a giudicare da altri resoconti su VE – almeno in questo settore la situazione sembra incoraggiante..
Sono un felice proprietario di una Nissan Leaf dal 2021, ho 70 anni, finora ho percorso circa 30 mila km in Italia e all’estero. Come tutti ho dovuto fare il primo periodo di rodaggio, il primo viaggio in Croazia è stato un disastro perché le colonnine sono differenti da tutte quelle che conosciamo. Ora spe6di godermi molti altri viaggi elettrici. Saluti a tutti e complimenti x il forum.
Non voglio fare polemiche inutili, non voglio tirare in ballo entusiasti e detrattori; voglio solo fare una breve considerazione. Guido da 31 anni, ovvero 367 mesi in “termico” e 5 mesi in elettrico. Nel mio periodo “elettronico” ho percorso 5930km con 2 tessere RFID (e-tron charging e Nextcharge) ed il solo utilizzo del navigatore dell’auto. Non considero gli spostamenti casa-lavoro ma per svago mi sono spostato prevalentemente tra le provincie di Alessandria (in cui risiedo), Bolzano, Verona, Brescia e recentemente Pisa e Lucca. Mai avuto ansie da ricariche, mai avuto problemi con le colonnine e l’utilizzo del navigatore è stato sempre efficace e puntuale nel “consigliare” i punti di ricarica. O sono fortunato oppure non saprei. Ho trovato colonnine guaste e talvolta occupate ma con piccoli spostamenti il problema 9 volte su 10 si risolve. Nei miei viaggi (anche in termico) ho sempre pianificato una sosta di “relax”, oggi faccio lo stesso solamente in prossimità di una colonnina di ricarica. Non vedo tutte queste difficoltà, sicuramente ci saranno in futuro se il numero di BEV aumenterà non seguito dall’aumento di disponibilità di punti di ricarica. Ripeto: forse sarò fortunato. Mah.
Comunque, a Torri di Quartesolo, c’è un Centro Commerciale poco fuori l’autostrada con 2 HPC EnelXWay.
Comodo per pranzare mentre l’auto si ricarica.
Siccome dal racconto mi è parso di capire che fosse disposto anche ad uscire dall’autostrada, non capisco perché dica che a Padova non c’è nulla, dato che c’è una colonnina ultra fast di Q8-Enel X in Corso Australia, saranno un paio di chilometri di tangenziale dall’uscita di Padova Ovest
Bene, un altro problema per evitare le ev, ma perché si deve usare un app per poter ricaricare? E se ho il cellulare scarico o rotto sono a piedi? Devo portarmi altri 2 cellulari ndi scorta per sicurezza?
Ma no sarebbe più semplice un riconoscimento tramite carta di credito o tramite tessera sanitaria con codice fiscale?
Possibile che non si possa acquistare una ricarica (tipo cellulare) da tenere in auto.
Aspetto ancora qualche anno…poi magari…
Non ti servono tre cellulari ma due carte fisiche che forse è meglio.
Hai letto anche la risposta nell’articolo o solo quello che volevi leggere?
ci sono le tessere R FID di tutti i gestori e sono praticamente interoperabili.
In alternativa appoggi la carta di credito e via.
Ah, quindi tu riesci a fare benzina con la tessera sanitaria?
Invece, per ricaricare le EV non uso mai il cellulare, solo le carte RfID.
Comode, veloci e funzionano sempre.
A Verona, per una città che vive di turismo la difficoltà di trovare colonnine rapide è da segnalare. Un mese fa ho fatto fatica a trovare una rapida dopo cena e per fortuna alla fine ne ho trovata una 50KWH presso un distributore ENI in centro. Le altre erano in parche3ggi o centri commerciali ma con sbarre chiuse.
a Verona esistono parecchie colonnine gratuite (almeno fino ad Ottobre 2021, dopo non so se sono state mantenute attive), ma erano tutte REGOLARMENTE e STABILMENTE occupate da auto in carica (o solo in sosta). COmunque in quel periodo ho girato per il Veneto e non ho mai avuto particolari problemi, ma mi sono fattao qualche mese di training della ricarica sperimentando colonnine e gestori di vario tipo. Purtroppo per avere meno problemi possibile con le elettriche in quasti anni, bisogna studiarsele!
LE COLONNINE GRATUITE ….
sono diventate tutte a pagamento. Ma restano vecchiotte e spesso parecchio incasinate.
Praticamente hanno fatto un pasticcio. Sono passati dal “tuttogratis” al “paghialconsumo”.
Fossero stati almeno furbi a fare un abbonamento oppure a piazzare qualche bella stazione di ricarica massiva tipo in zona cimitero o Vr sud…
invece sono come sempre in ritardisssssimo.
E poi leggi che Verona si candida per fare la stazione di ricarica di idrogeno …
…
fantasilandia.
Quanto scommettiamo che se veramente decidono di fare la stazione di ricarica di idrogeno, la realizzano e la attivano in tempi record?
Signori, di cosa stiamo parlando, non voglio assolutamente vantarmi, ma io ho fatto 1400 km in due giorni con una Honda-e. Sapete cosa è una Honda-e? È una scotoletta con una batteria da 28,5 kWh netti. E vi dirò di più, l’auto non era la mia ma del concessionario che me l’ha concessa per un test drive, quindi era ed è stata la prima e l’unica volta che l’ho utilizzata. Mi chiederete se è stato semplice fare 1400 km, vi risponderò sinceramente dicendovi che non è stata una passeggiata, questo perché fidandomi dell’indoviometro pensavo di arrivare ad una fast e invece ho dovuto ripiegare su una quick occupata da una termica, fortuna vuole che in dotazione l’auto aveva un cavo lungo ed ho ricaricato quei 10 minuti che poi mi ha concesso di arrivare alla fast successiva. L’esperienza è stata una mezza avventura ma non di certo un dramma.
Ma non ci prendiamo in giro e soprattutto non diciamo cose che se analizzate nel dettaglio, possono solo remare contro l’elettrico.
Fare 1400 km con una Honda-e che ha un autonomia reale di circa 155 km significa aver fatto almeno 9 soste ognuna della durata di 40 minuti (con ricarica fast) cioè stiamo parlando di più di 6 ore solo di soste per il rifornimento a cui vanno sommate altre 11 ore circa per il viaggio stesso, ipotizzando tra l’altro una velocità media di 130 km/h, per la bellezza complessiva di 17 ore totali se ci dice bene!
Non ho considerato nemmeno un imprevisto legato alle colonnine anche perché altrimenti il bilancio sarebbe stato ancora peggiore.
Non mi venite poi a raccontare la solita storia che con una pianificazione del viaggio tutto fila liscio perché non è così, la realtà è quasi sempre diversa dalla teoria specie su queste distanze, a voglia a fare piani A, B, C, D…. quando si incontrano colonnine non funzionanti e/o occupate, il viaggio dura giorni!
Ecco, appunto.
Ho forse detto quanto ci ho impiegato a percorrere 1400 km? Oppure quanto ho impiegato a ricaricare? Comunque si ti può interessare ho caricato 239 kWh in totale di cui 126 kWh alle fast. Come giustamente hai detto anche tu, l’autonomia da me rilevata è di 166 km per ogni “pieno”. Ribadisco, non è stata una passeggiata, ma il mio esempio serviva solo a dimostrare che con un po’ d’impegno con una BMW iX3 che conosci e che guidi da un po’ di tempo potresti arrivare un po’ ovunque, di certo non è una Honda-e che sconsiglio l’acquisto se devi usarla prevalentemente pel lunghi viaggi. Ovvio, Marco F., sei libero di credermi oppure no, ma così è.
Confermo la situazione imbarazzante della tratta A4 e delle autostrade del nord est in generale. Nel pianificare un viaggio da Udine a Milano ho a disposizione solo 2 possibilità di ricarica funzionali all’autonomia della mia Mokka-e: Mestre e Brescia. La prima preoccupazione è stata che essendo le uniche aree di servizio in autostrada potrebbe essere facile trovarle occupate. La seconda preoccupazione è che a bordo avrò moglie e suocera. Capite perché prenderò il diesel.
In Austria quasi ogni autogrill ha le HPC e sono segnalate nel cartello dei prezzi carburanti. Andare a Vienna è più facile che andare a Verona per noi friulani.
Mi chiedo come facciano a non porsi il problema i governatori delle regioni del nordest dal momento che il turismo d’oltralpe è importantissimo nell’alto adriatico e i nostri amici tedeschi acquistano molte BEV. La Croazia è messa meglio di noi e non mi sorprenderebbe che si attirasse ancora di più i turisti proprio per qst problema
Non mi risulta,sulla tratta UD MI c’è becharge a Gonars poi AUTOGRILL DI FRATTA,sempre su A4 dopo PD c’è Q8 in AUTOGRILL etc
Non metto in discussione la disavventura del sig. Francesco, mi lascia però perplesso l’evidenziazione costante della mancanza di colonnine, però aprendo il sito di enelX (che non le mappa neppure tutte), tra Udine e Brescia sono segnate più di 2.000 colonnine… quindi? Mancano veramente o è frutto dell’inesperienza? Ricordiamoci anche quando si parla delle “difficoltà” di attaccare una presa (anche in questo caso sottolineata più volte la mancanza di “istruzioni) che c’è gente che ha difficoltà a fare rifornimento di benzia/gasolio, che se non c’è il benzinaio resta a secco (senza ricordare quelli che ripartono trascinandosi dietro la pompa di benzina).
Ho come il vago sospetto che con un po’ di esperienza e un minimo di formazione tutti questi “problemi” potrebbero essere risolti (alle colonnie c’è sempre qualche automobilista elettrico ben felice di aiutare chi è alle prime armi).
Tra Udine e Brescia in autostrada c’è solo Mestre (ammetto di non ricordare bene se ce n’è anche a Peschiera) Altrimenti bisogna uscire dall’autostrada
Arrivare a sto livello per un viaggio di 280km con un’auto da più di 100 milioni di lire, mi fa venir da ridere.
Cioè signori, ma di cosa stiamo parlando ? E’ un viaggio che puoi fare senza nemmeno verificare bene la strada anche con una Balilla del ’32 e qui stiam parlando di un’ “astronave” BMW da ALMENO 74k euro !
Ma vedete che è RIDICOLO parlare di mobilità elettrica, di scadenze del 2035, di sostenibilità, ecc… se poi le infrastrutture son queste ? Che se hai il cul0 di poter ricaricare a casa, sei bello comodo e ti vanti della tua bella auto extralusso super intelligente, ma se poi per disgrazia ti tocca viaggiare in (parecchie) zone d’Italia ti conviene noleggiare un Pandino 750 ?
Ah basta il roaming, la flat, l’interoperabilità, la card, il token, chiama il numero verde, pianifica, ABRP (con abbonamento), PCC (idem),…facile come bere un bicchier d’acqua!
280km, 75k euro di auto, dramma.
E ho detto tutto.
Ciao Michele, il dramma è tutto di Francesco non generalizzare. Io ritirata enyaq 60 il giovedì sera del 23/02/22 il giorno dopo partivo da Lombardia per Nizza. Zero problemi. Poi nei 27k km fatti da allora ho toccato Spalato sud Croazia, Normandia, Germania, Austria, centro Italia (oops anche Verona …). Per cui non è che se una persona incontra difficoltà ci devi sparare il pippone anti BEV. Se vuoi ti porto con me nelle prossime vacanze di Agosto a Londra, Oxford via tunnel della Manica. Spenderò di più di tunnel (già pagato 273 euro) che di ricariche per i 3500 km che farò. PS già registrato per accesso alla LEZ di Londra (Low emissioni Zone) gratis perché elettrico. gratis anche Bruxelles, Gend etc perché elettrico. Mando il libretto mi registro e il gioco è fatto. Col tuo Pandino a noleggio a Londra paghi 15 sterline al giorno. Senza offesa per Francesco che magari ha avuto un gran carico di sfiga abbinata a poca preparazione. @Francesco: anche mia moglie una volta che ho trovato una colonnina ko col 7 per cento di Soh (di notte in Engadina vicino a Scuol…nel nulla) mi stava sclerando e io le ho dettoche con 5 kW residui facevo 40 km e quindi ho trovato una colonnina 75kw a 10 km dalla prima. Del resto non dimenticarti che se restassi mai a secco una volta chiami assistenza e non casca mica il mondo.
Ma…la moglie t’ammazza
Ho viaggiato da nord a sud, anche 700km. Basta un minimo, ma proprio un minimo, di programmazione e non ci sono problemi, soprattutto se hai una Tesla. Basta impostare la destinazione e ti programma tutte le soste.
Be l’auto elettrica non è per tutti, come non tutti sanno leggere una mail dal telefonino o usare whatsapp. Ma gli stessi non sanno usare un distributore di benzina con il bancomat.
Comprati una Tesla, costa meno della BMW e hai il servizio di ricarica Supercharger a tua disposizone, funzionante e a prezzo calmierato.
Quando leggo questi articoli rimango sempre abbastanza perplesso. Intanto le app di A2A, EnelX e BeCharge attivano tutte le colonnine delle altre 2 (oltre ad altre) quindi davvero non capisco la smania di scaricarne 200. EnelX e via. Se poi ne si vuole avere ansia di più a disposizione ce Nextcharge, ma è molto più cara. Mi spiace ma non la userei mai per caricare più di due volte all’anno. Poi mi sconcerta la leggerezza con cui di decide di comprare questa Mercedes senza sapere palesemente nulla di ciò che si è comprato, come si pensi di venderla (dopo UN viaggio?) per prendere un’altra auto da 40-50k€ senza di nuovo saperne nulla buttando barcate di soldi. E poi Tesla…. ok tutto ma Tesla non è che abbia chissà che rete in autostrada. Dato che pare sia una bestemmia uscire, Tesla NON vi risolve il problema della ricarica in autostrada. È bene capirlo. Che poi i guidatori Tesla ora come ora usano la stessa rete di tutti gli altri (scaricando le relative app) perché costa molto meno, preferendola ai Supercharger. E molti dei Supercharger Tesla sono diventati disponibili anche agli altri (scaricando la relativa app). Vivete sereni e siate consapevoli di cosa comprate quando decidete di spendere 20-30-40-50-60k€
Mi sono fermato a leggere al “100 milioni di lire”! 😂
Forse è Turco….
Se un semplice spostamento da Udine a Mantova si è rivelato così complicato e così stressante tanto da rovinare il viaggio ed i rapporti con il coniuge, allora sì la BMW iX3 e in generale tutte le macchine elettriche Tesla compresa, non fanno per l’autore dell’articolo, meglio aspettare tempi più maturi.
Tesla rispetto agli altri è messa meglio perché ovviamente può contare sui supercharger ma questi non sono ovunque cioè non hanno la capillarità di un distributore di benzina!.
Il mio è un consiglio sincero visto che ho una macchina elettrica e so bene le arrabbiature ed i problemi che bisogna affrontare o mettere in conto quando si esce fuori dal range di autonomia della macchina.
Le macchine elettriche vanno benissimo in città dove c’è disponibilità di colonnine o nei dintorni di casa ma appena si devono affrontare viaggi che vanno oltre l’autonomia della macchina ecco qua che bisogna iniziare a fare piani A, piani B ecc. sperando che poi nella realtà tutto funzioni come nella teoria; questo rischio potrà andar bene a chi piace l’imprevisto, l’avventura o a chi non ha nessuna paura di rimanere a piedi in qualche posto sperduto fuori itinerario, magari proprio perché si stava cercando una colonnina disperatamente..
Eh…. mi è capitato di avere difficoltà a caricare a causa di una procedura di registrazione a dir poco assurda ed è una vera scocciatura…. poi ti fermi al supercharger, e l’unica cosa che devi fare è connettere la presa, la macchina è riconosciuta dal sistema, ed alla fine della ricarica sullo schermo di bordo appare il costo e sul telefono arriva la ricevuta di pagamento della carta di credito. A quel punto capisci perchè Tesla vende così tanto in più rispetto ai suoi ‘concorrenti’
Ma caricare con una tessera “fisica” è cosí difficile rispetto a usare un SC ?
Mah. Forse fra qualche anno la situazione sarà migliorata, mi aspetto aree di servizio con molte colonnine dove ricaricare l’auto in pochi minuti senza problemi. Dopo tutto anche oggi forse non ha senso parlare di ricarica al 100% perché anche chi va a benzina mette 10 o 20 € quindi per avere un autonomia di un centinaio di km. Potendo recuperare 100 km in 5 minuti senza patemi probabilmente l’ansia da ricarica sparirà. Noi per adesso non abbiamo questo problema, la Twingo ze la usiamo in ambito urbano tutti i giorni percorrendo una trentina di km e possiamo caricare a casa : quelle due volte però che sono rimasto a corto di energia non è stato facile, qui da noi colonnine ce ne sono poche, tutte di Enel x , spesso quando passo ci vedo parcheggiate auto a benzina ” ma solo per due minuti”.
Quindi per il momento la mia Niro hev resterà ancora in servizio per tanti anni, alla prossima auto se riusciranno a convincermi potrei passare ad una breve. Per convincermi? Auto di dimensioni simili ad una Captur, autonomia di 500 km, tempo di ricarica al massimo di 10 minuti per consentire 100 km e prezzo non superiore a 30k€. Non mi interessano mille mila gadget, l’auto mi serve per muovermi ( in sicurezza ovviamente) non per giocare. Non mi interessano prestazioni da urlo, ma la comodità e l’affidabilità. Aspetterò questo futuro speranzoso
Volevo scrivere bev non breve…
A PARTE LA PRIMA VOLTA… MAI PROBLEMI
ohhh ragazzzi.. a me sembra un problema inesistente.
Quando mi organizzo un viaggio guardo con attenzione i punti dove potrei ricaricare cercando di stare ben distante dal 10% della batteria.
Guardo le recensioni delle colonnine e cerco ovviamente le fast se sono di strada oppure quelle lente se devo parcheggiare l’auto durante gli show.
Scritto questo problemi gravi non ne ho mai avuti…
certo…. ho scoperto che all’Adigeo di Verona carichi praticamente forse un monopattino con la potenza messa a disposizione…. ho scoperto che Tecnomat ha sostituito la colonnina con una di be charge senza dire nulla e perdipiù senza che fosse attivata… ho scoperto che Aldi si pubblicizza con le colonnine quando a Ferrara ha sì le colonnine …. per le biciclette!!!
ma ho sempre trovato un’alternativa valida.
Per esempio, scendendo nello specifico … da Udine a Mantova? Vabbé… parti da Udine al 100% e ti fermi a San Bonifacio alla ricarica del Mac alta potenza. Fai i tuoi affari a Mantova e poi ti dirigi verso Verona..
Per Verona beh… non posso fare l’avvocato del diavolo… agsm ha fatto un casino unendo le colonnine con pure Vicenza e peggiorando il servizio a bomba. Comunque a me capita spesso di andarci il fine settimana e l’alternativa più comoda è quella di mettere l’auto in lungadige (con grande soddisfazione quando ti piazzano una termica e sei costretto a chiamare i vigili per farla rimuovere) Vero che le colonnine ex agsm sono un DISORGASMO mondiale …
Per il resto … mio malgrado… una IX della BMW? ma dai… con gli stessi soldi ci si prende una tesla model 3 o una model y ed è come passare dal triciclo a una ducati.
Essendo obiettivo nella valutazione e non volendo dare tutti i torti allo scrittore riconosco come la tratta a4 FACCIA SCHIFO sull’argomento colonnine. Presumo sia comunque transitoria la problematica e presto vedremo colonnine free to x fiorire a manetta in autostrada e pure quelle di eni ed enel.
Il punto è: quando compriamo un’elettrica sappiamo vero che non è come rifornire all’eni?
Sappiamo che ci si deve programmare il viaggio?
Le mogli…. la mia non fa il pieno al self service (di benzina) neanche adesso… figuriamoci se ….
… continuo a dirle di mettersi alla guida dell’auto elettrica e lei continua a rimandare….
….
Non è che in famiglia siano tutti portati per le nuove tecnologie. C’è gente che non ha uno smartphone e nemmeno un bancomat… figuriamoci.
Ps: quando giro in auto elettrica dietro ho sempre con me le carte di enelx – be charge – chargemap -nextcharge – enermia.
E’ uno dei primi consigli che si trovano sui tutorial di chi ti avverte prima di metterti in viaggio con l’auto. Non è che pensiamo di fare tutto con lo smartphone? Tipo me lo rubano e resto pure a piedi?
PS2: Anche i distributori tesla sono aperti alle altre marche perciò basta filtrare sulle app e trovare il posto giusto. Su questo spezzo una lancia a favore di chi non ha tesla perché … carissimi sono i prezzi dei distributori tesla ai non adepti. Sono però un porto sicuro dove andare anche se vedo molti teslari nelle colonnine LIDL ossssantamaria!!!!
carissima redazione, nessuno di voi si è chiesto come mai da peschiera fino a tolmezzo o trieste non ci siano colonnine di ricarica fast in autostrada? a parte becharge che ci regala una presa a gonars nord e fratta nord e san bonifacio nord ( sottolineo una ccs per impianto) e una enelx in tangenziale a mestre ( bazzera nord) per il resto è il vuoto assoluto soprattutto come intuite il lato sud quindi in direzione verona udine o verona trieste. ha ragione chi dice che solo Tesla ha impianti sufficienti per vincere l ansia da ricarica mentre gli altri costruttori se ne sono fregati. con il paradosso che le tesla ricaricano ovunque mentre chi ha bmw , porsche o mercedes che pure costicchiano si ritrovano a litigarsi le scarse prese disponibili soprattutto in autostrada. la situazione della brescia padova udine / trieste è degna della peggiore calabria ma pare che ai proprietari dei tratti la cosa non interessi e anzi nei siti si vantino di ” una presa ac a 11 kw “! e tutti fanno spallucce per una situazione che diventa ogni mese piu pesante soprattutto con l aumentare di turisti stranieri che si calano in italia con auto elettriche e raccontano quanti problemi hanno a rifornirsi.
Confermo tutti, forse in Calabria sono messi meglio però.
In Calabria hanno inventato le macchine a nduja e peperoncino piccante, praticamente a km e impatto zero.
Con due etti di nduja casalinga si fanno 100 km, con quella “commerciale” un po’ meno perchè è meno energetica.
Però è un segreto che si tengono gelosamente (e golosamente) per loro e non fanno girare la notizia, io l’ho saputo perchè ho degli insider a Seminara e Gioia Tauro.
E’ vero.. per rifornire devi uscire dall’autostrada altrimeni a4=morte dell’elettrico.
Quando i turisti cominceranno a scarseggiare perché in Italia non verranno più non riuscendo a ricaricare senza problemi forse i signori delle autostrade, e chi ci “governa”, capiranno che hanno imboccato la via del suicidio, vedremo se allora qualcosa cambierà visto che lo slogan che il turismo è il petrolio dell’Italia è sempre di moda.
Il problema è che Tesla, producendo solo auto elettriche, ha dovuto costruire la rete per ricaricarle altrimenti sarebbe stato un business morto in partenza.
Tutte le altre case automobilistiche, vendono auto a combustione e solo in minima percentuale auto elettriche, perciò non hanno nessun interesse a costruire una rete di ricarica.
E forse, essendo abituate a non dover costruire distributori di carburante per le auto che vendono, hanno pensato che non era necessario neanche costruire un’infrastruttura di ricarica.
Caro amico
dammi retta, vendi la BMW e poi vai a fare un giro alla Tesla. scegli quella che più ti piace, tanto sono tutte di eccellente livello e dormirai sonni tranquilli.
A mio parere il problema non è enel X, enel Y, enel Z o aggiungi il marchio che vuoi, ma il problema sono le case costruttrici di auto come BMW e soci, perchè a questi signori interessa vendere l’auto termica e se ne fottono del mondo elettrico. Vedi il mondo elettrico non è solo la tua auto elettrica ma anche tutti i servizi al contorno.
Queste marche note e famose per il termico, non sanno neanche lontanamente quali siano i problemi di contorno. Ti ricordo che Diess, supercapo VW, tempo fa è venuto a fare un giro in Italia con la sua VW elettrica ed ha trovato una situazione a dir poco ridicola. Colonnine fuori uso, malfunzionanti, impossibili da trovare via internet. Ebbene, credo io che abbia fatto casino e non poco ai livelli opportuni. Risultato? i tedeschi lo hanno licenziato in tronco.
Perchè? ovvio gli devono aver detto: a te cazzo te ne frega delle colonnine elettriche? ma in verità che cazzo spingi le auto elettriche? qui in VW siano famosi per i motori termici e null’altro, e poi non siamo neanche lontanamente pronti da competere con i livelli di Tesla.
Sarebbe come andare in guerra e usare arco e frecce contro i carri armati!
Tutto qua. Nel mondo elettrico c’è Tesla e tutto il resto, ovvero una accozzaglia di costruttori che sull’onda dell’elettrico, sostituiscono il motore termico con una bobina di rame e per loro il problema è già risolto.
Sono un felicissimo utente Tesla model 3 LR da inizio settembre 2021 e come tale sono di parte.
Chissà cosa ne pensa la moglie del Sig. Francesco della risposta della redazione 😀
Buone beVVate a tutti!
Anche la mia ragazza non sapeva come fare rifornimento, di benzina. Dopo 2 volte che l’abbiamo fatto insieme, ora ci riesce da sola.
Certamente la ricarica è una cosa più tecnologica e meno meccanica di un rifornimento dal benzinaio, bisogna partire più preparati.
Ed evidentemente il signore non ha conoscenti/figli che possano aiutarlo le prime volte, come ho fatto con mio padre, registrandolo alle 2-3 app più diffuse, ricevendo le relative tessere fisiche, mostrandogli come individuare le colonnine lungo il tragitto e a destinazione.
/// certamente la ricarica è una cosa più tecnologica e meno meccanica di un rifornimento dal benzinaio, bisogna partire più preparati \\\ Come del resto è piú difficile padroneggiare uno smartphone rispetto a un cellulare base o un telefono fisso ma in questo caso si sono abituati tutti o quasi (anche troppo, forse..)
Quando ho letto nel titolo di colonnine fuori uso la prima cosa che mi è venuta in mente è stata ENEL X, e “scendendo” con il mouse “taac” ho indovinato.
Poveri elettronauti italiani pure sta disgrazia di ENEL X.
“Incubi di ricarica viaggiando da Udine a Mantova”;
“Autonomia calante, irritazione crescente”;
“Fatture di ricarica, occhio alle truffe!”
Certo che questa mobilità elettrica è davvero entusiasmante…..
Perché di pompe di benzina taroccate non sono mai state trovate dalla Guardia di Finanza? Oppure l’auto che abbiamo comprato un po’ tutti percorre in realtà gli stessi chilometri dichiarati nella scheda tecnica? Suvvia Gerry cerchiamo di essere un po’ obbiettivi. Mi sembra che la redazione cerchi di fare il suo meglio per esserlo.
Per non parlare dei distributori che ti sparano acqua nella benzina con il rischio di rimanere a piedi (successo a mia cognata qualche anno fa).
Francesco: se vuoi ricaricare con ZERO problemi DOVEI comprare una Tesla ed usare i Supercharger.
Scegliendo altre auto elettriche ti devi fare un pò di esperienza ed imparare.
Ad esempio a :
-Verona ricaricare presso le colonnine (EnelX e BeCharge) da 60 kW presenti vicino alla fiera.
-Brescia in via Dalmazia colonnine BeCharge da 100 kW
-Mantova Village Supercharger Tesla aperto a tutti
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appena Arrivato viaggiio Budapest Treviso Oderzo e ritorno a Budapest , usato prima volta app Italiana Bcharge ,fantastico in veneto e friuli una colonnina anche in paesini di 6000 abitanti ,sempre libere ,caricato a san dona di piave a noventa a oderzo ,a Treviso al mcdonalds ,ragazzi ma queste persone che problemi anno? von tutto il rispetto era il mio primo viaggio in Italia ,10 su 10
Bel consiglio…ora tocca pure divorziare per un auto.
Finché non ci sarà una fruibilità pari o poco differente rispetto ad una ICE queste auto non possono che rimanere un ottima (costosa)seconda auto.
Non siate capziosi: mai detto che cose del genere e massimo rispetto per la signora che ha tutto il diritto di spazientirsi.
Bisogna essere un po’ tecnologici, oggi non è immediato, se non con Tesla ai supercharger.
A mio padre non gliene farei mai comprare una oggi.
Prova a dire ad una persona anziana che si può fare un’idea del viaggio pianificandolo in 30 secondi tramite ABRP, per esempio.
Assolutamente d’accordo.
Mia madre ha 82 anni, guida ancora molto bene, è sveglia, usa il computer e lo smartofono (pure troppo, mannaggia a me che le ho insegnato ad usare whazzap), ha capito da sola che le auto elettriche si devono ricaricare di notte quando non le si usa, le trova piacevoli e interessanti oltre che molto furbe.
Ma mi ha anche detto a chiare lettere: “inutile che mi metta adesso, mi sarebbe impossibile imparare a padroneggiare davvero la cosa, io morirò a benzina”