Inconvenienti di ricarica, due proteste

Inconvenienti di ricarica, due proteste da altrettanti lettori. Il primo per le dispersioni nel rifornimento, il secondo per l’aumento dei prezzi. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

Inconvenienti di ricarica (1) “Vedo troppe dispersioni con la mia BYD Atto 3, guardate questo file…”

“Sono un felice possessore di una C Zero Citroen da otto anni, poi ho acquistato una  Skoda Enyaq 80 kWh tre anni fa e adesso ho acquistato una BYD Atto 3. Con le prime due le ricariche avvenivano con perdite al massimo di un kWh a ricarica, mentre con la Atto 3 ho notato delle perdite maggiori. In concessionaria dicevano che poteva essere normale, ma mi chiedevano dei dati piu’ precisi. Per un po di tempo ho segnato le ricariche effettuate, annotando temperatura, potenza colonnina, percentuale a inizio e a fine ricarica, kWh caricati. E ne ho dedotto la percentuale e i kWh persi. Consegnato il tutto alla BYD, hanno fatto un controllo (non ho capito come e non si sono spiegati….), e mi hanno detto che tutto rientra nella media ?!?! A me sembra siano troppi i KWh persi. Voi che cosa ne dite? Allego qui sopra il file…Grazie. Enrico Bertolucci

carichino wall boxSarebbe interessante capire anche dai gestori delle colonnine…

Risposta. In effetti sarebbe interessante capire come e dove è stato fatto il controllo effettuato da BYD. Tutti i costruttori stanno lavorando per limitare al massimo le perdite in ricarica, legate al calore o alle trasformazioni da corrente alternata a corrente continua. Cercando di contenere la dispersione di energia nelle varie fasi,  il cosiddetto effetto Joule. Effettivamente i valori evidenziati nella tabella ci sembrano elevati, decisamente sopra la media. Sopratutto in considerazione del fatto che la maggior parte delle ricariche è stata effettuata in corrente alternata. Sarebbe interessante raccogliere anche il punto di vista dei gestori delle ricariche, in questa caso A2A, Acea e Enel X. E vediamo se altri lettori hanno raccolto dati in modo così puntiglioso, in modo da poterli confrontare.

Inconvenienti di ricarica
PRIMA E DOPO / Le due schermate che ci ha inviato il lettore.

Inconvenienti di ricarica (2) “Costo della in autostrada  raddoppiato”

“Scrivo perché mi sono accorto che nel giro di una settimana, dal 20/9 al 27/9, il costo della ricarica presso la stazione Free to X di Cascine Maggio, sull’Autostrada dei Laghi A8, è più che raddoppiato. Vi chiedo: avete notizie in merito? Allego le prove, con le relative ricevute. GrazieRaffaele Berti

Risposta. Non è Free to X ad avere più che raddoppiato il costo della ricarica, è chi gestisce la app di cui si serve Raffaele, ovvero Freshmile. Che, dopo avere praticato a lungo tariffe super-convenienti, si è dovuta allineare al resto della truppa e da 0,30/kWh è passato a 0,70 più 0,15 al minuto. Il che, se ipotizziamo mezz’ora di ricarica, cuba altri 4 euro e mezzo. Noi non sappiamo poi quanto Free to X, società di Autostrade per l’Italia che installato e gestisce la colonnina, faccia poi pagare a Freshmile.

Visualizza commenti (9)
  1. La batteria è una LFP da 60 kWh , quindi i calcoli esposti in tabella sono formalmente corretti.

    Tuttavia c’è da considerare che il valore percentuale espresso dell’indicatore della vettura è pur sempre frutto di un algoritmo elaborato dal BMS , mentre i Kw erogati sono misurati dalla colonnina.

    A mio giudizio la differenza è eccessiva , anche e soprattutto su una delle due ricariche in DC , dov’è non c’è la perdita dovuta al passaggio da alternata a continua sul trasformatore di bordo. Anche se questo aspetto meriterebbe di essere approfondito, nel senso che le perdite di conversione il gestore potrebbe sempre calcolarle – e lo faranno sicuramente – sul computo dei Kw erogati.

    Si potrebbe testare la batteria su una ricarica da 0 a 100 o comunque da valori prossimi allo 0 , giacché le LFP non si rovinano se vengono sottoposte a questo trattamento. ( anche se ultimamente ho letto degli articoli sulle Litio-Ferro-Fosfato che smentivano in parte questa caratteristica )

    Con un valore di 60 kWh , se confermate le dispersioni espresse in tabella, nel peggiore dei casi si arriverebbe ad una quantità di energia erogata di quasi 72 Kw , abbastanza improbabile, più verosimilmente c’è uno scarto sulla stima da parte del BMS , che non si traduce poi in una effettiva perdita chiaramente.

    Se come ipotizzato, al termine della ricarica lo scarto sarà nei valori medi ( 9% circa ) , è un problema di stima del BMS che magari in futuro risolveranno con un aggiornamento software.

  2. da prove empiriche fatte con la mia colonnina di casa, sembrerebbe che più si carichi lentamente (e quindi per più tempo) più aumentano le perdite

    1. Guido Baccarini

      Nel caso di una Tesla (ma immagino sia così per tutte), c’è da considerare il consumo dei sottosistemi che si accendono durante la ricarica e che sono fissi: computer di bordo, circolatore liquido condizionamento (se la batteria è climatizzata), accensione del trasformatore (da AC a DC).
      In una Tesla sono circa 150W fissi (ma può arrivare a 200W). Se ricarico a 2kW, ne entrano solo 1,85 perchè il resto li assorbe il sistema, cioè il 93%. Se ricarico a 6kW, ne entrano 5,85 che sono il 97% abbondante.
      Non è così lineare perchè entrano in gioco, sempre in una Tesla, ogni macchina è differente, diversi trasformatori: ne ha 3 da 3,6kW (16A) ognuno, se ricarico fino a 3,6 ne usa uno, oltre accende il secondo, se supero i 7,6kW li accende tutti e tre, quindi ricaricare a 4kW non migliora lo spreco rispetto a caricare a 3,6kW, anzi, peggiora leggermente, per poi riguadagnare.
      E poi c’è di mezzo l’effetto Joule: se l’impianto non regge il carico, la tensione cala, quindi aumentano gli Ampere per mantenere costante la potenza e questo peggiora la dispersione.
      I cavi che arrivano al mio contatore (quindi la parte che NON posso toccare, essendo stati installati dal gestore della rete) sono da 6mmq in teoria, ma vedendoli da fuori (non si riesce a leggere le serigrafie) a me in realtà sembrano da 4mmq, non sono affatto sovradimensionati. E si scaldano, quando ricarico. Essendo a monte del contatore, non ci rimetto io, ma è comunque uno spreco e in ogni caso scende la tensione, arriva anche sotto ai 210V (i miei cavi sono da 10mmq)

  3. Dall’articolo non è chiaro come sia stata calcolata la percentuale dei KWh ricaricati , l’automobile li segna in valore assoluto o percentuale?

    1. E poi di solito vedendo i dati di 4 ruote la % di perdita è proporzionale al tempo di ricarica. Meglio una durata breve, quindi andrebbero viste le perdite ad una hpc e dal lato opposto a una 3kw domestica

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