Incivili della ricarica ovunque. E a Giaveno…

Incivili della ricarica ovunque, anche nella civilissima Bergamo. Come se non bastasse, con l’estate torna il problema delle colonnine inaccessibili per fiere e mercati. Gli italiani non si smentiscono mai…

Incivili della ricarica ovunque: il caso di Bergamo

Incivili della ricarica ovunque
Qui e sopra la foto postata su LinkedIn da Diego Teani, da Bergamo.
Non è che manchino le ricariche, in Italia: già a fine giugno erano oltre 66 mila. È che troppo spesso non sono fruibili per i motivi più svariati. Ci sono quelle in manutenzione e, soprattutto, quelle occupate dai soliti incivili in sosta. O iraggiuggiungibili perché temporaneamante occupate da fiere o mercati. Ecco per esempio  lo sfogopubblicato su LinkedIn da Diegao Teani: “Bergamo alta, sabato 26/7 ore 12:30; vado per caricare in una delle rarissime colonnine in città, e trovo 2 vettureparcheggiate dove si ricarica. Nessuna delle 2 è elettrica nè ibrida e dunque non stanno caricando. Stanco di questa situazione, mi allontano, vado a parcheggiare altrove… Torno alle 15 e una delle 2 auto è ancora lì. Ha un tagliando di residente, dunque non è una persona che ‘si è sbagliata‘, che ‘non sapeva‘: l’ha fatto apposta a parcheggiare lì. Chissenefrega! Chiamo i vigili urbani, comunico la targa e l’accaduto: rimango ad attendere il loro arrivo. Secondo voi ? Me ne vado nuovamente. Faccio un giro a piedi per far vedere Bergamo ai miei ospiti stranieri. Torniamo verso casa e devo fermarmi a ricaricare perdendo quell’ora di tempo che avrei potuto impegnare meglio se avessi potuto farlo durante il pranzo.Che ricordo resterà ai miei amici del “behavior” italiano ? E il danno per il gestore della colonnina che non ha fatturato per ore? Datemi un aggettivo qualificativo adeguato per questi 2 automobilisti. E, se volete, uno anche per la Polizia Locale“.

Colonnine funzionanti ma irraggiungibili a Giaveno

Incivili della ricarica ovunque
La foto che ci ha inviato il lettore da Giaveno, nel torinese.
I commenti al post di Teani riferiscono di esperienze analoghe in altre città. Monica Dalai per esempio scrive: “A Milano succede la stessa cosa, quasi ovunque , chiamato 57 volte i vigili urbani per la rimozione, mai usciti. Mi sono stampata dei biglietti che lascio sul parabrezza (per ricordare, quanto sono incivili), ma sono consapevole che non serve a nulla“. E poi c’è il solito problema delle ricariche imprigionate da fiere o sagre: funzionanti ma inaccessibili. Qualche giorno fa abbiamo pubblicato l’ennesima segnlazione dalla Val Gardena. Ora altro caso a Giaveno, nel torinese, segnalato da Tito Petronio, che ci ha inviato copia della lettera di protesta inviata al Comune:  “Prima di partire, da persona attenta e pianificatrice, ho verificato tramite app ufficiale la disponibilità delle colonnine di ricarica Eni Plenitude in Piazza Molines. Le 4 colonnine risultavano tutte libere e funzionanti.Con mio grande stupore e rammarico, una volta giunto sul posto ho constatato che l’intera piazza era interdetta al traffico a causa del mercato. E che proprio sulle colonnine era stato allestito un banco di abbigliamento. Rendendo impossibile l’accesso alla ricarica. Di conseguenza, e anche per altri motivi di “inciviltà” di alcune persone, anche le colonnine di Piazza Rosaz non erano utilizzabili. Per fortuna non ho riservato la ricarica dall’App, altrimenti, oltre al disagio, avrei subito anche un addebito economico. “.
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Visualizza commenti (19)
  1. Perché fare le colonnine di ricarica in ogni dove e sottrarre i già scarsi parcheggi ? Basta farli in buona parte ai margini degli abitati come i classici distributori di fossili , fare le colonnine sotto casa o ufficio di tutti non và bene …in tanti posti si gira ore x trovare un parcheggio libero e poi ti ritrovi decine di postazioni libere a causa di colonnine perennemente deserte .

  2. Daniele Sacilotto

    Fatemi capire. Da una parte si lamentano che i Vigili troppo spesso usano i velox solo per fare cassa, dall’altra avrebbero incassi certi su segnalazione per occupazione abusiva di stalli di ricarica e non vengono neanche.
    Certo che io sarò anche un tipo sospettoso, ma qui gatta ci cova

  3. Tanto per restare in tema 5 minuti fa ero davanti alla stazione dove ci sono 2 stalli becharge , uno occupato da una dr1 in ricarica. Arriva una Polo targata Milano e parcheggia nello stallo libero. La donna si è posta il un po’ il problema, il compagno gli ha detto fregatene e metti le quattro frecce, in un bel accento milanese. Non ci ho più visto, gli ho detto bravo,gran maleducato, le sembra corretto ? lui per tutta risposta mi ha detto di farmi i c… miei e se ne sono andati. Ho cercato in giro in vigile, ovviamente fa caldo…

  4. Basterebbe multare chi occupa abusivamente uno stallo con sanzioni che partono da €250, vedi che smettono presto, ma tanti in realtà non vogliono risolvere il problema, sotto sotto a qualcuno fa comodo boicottare le auto EV.

  5. roberto guidetti

    Ulteriore conferma dell’assoluta inutilità dei vigili urbani. A quando la soppressione di questo corpo e l’incorporazione, ad esempio, nella Polizia o nei Carabinieri?

    1. Ok per la soppressione vista la totale inutilità dei VV.UU. ma no all’incorporazione in altri Enti inutili che campano alle spalle di noi contribuenti.

  6. Due riflessioni:
    1) in una settimana in giro fra Veneto, Friuli, Slovenia e Croazia interna non ho notato differenze nell’atteggiamento verso le colonnine: che si trattasse di Zagabria, di Bled, di Tarvisio o Padova, negli stalli riservati alla ricarica c’era molto spesso un’auto senza averne il diritto. Se può, la gente la mette altrove ma se non trova posto, l’appoggià comunque lì. Mal comune, e non mezzo gaudio.
    2)Il racconto “Bergamo alta, sabato 26/7 ore 12:30; vado per caricare in una delle rarissime colonnine in città…” stride con la retorica dei pro-bev che ripetono a tamburo battente la quantità esagerata di colonnine per la ricarica, in maniera tale da consentire a chiunque di trovare uno stallo soddisfacente. Dalle parole del sig. Teani non sembrerebbe..

    1. Punto 2: bg alta non è fatta per le auto e i parcheggi o sono a pagamento o per residenti. Quelle di a2a sono le uniche due colonnine dove oltre a caricare parcheggi l’auto gratis legalmente. nel resto di bg le colonnine non mancano, principalmente a2a e atlante.

  7. Gli italiani in generale non sono i più rispettosi delle regole, ma ho il forte dubbio che parte del rispetto che vediamo in paesi come la Svizzera derivino anche dalla durezza e dal rigore delle punizioni. Che da noi spesso latitano quanto il rispetto delle norme.

    1. Durezza no, rigore sì. Le sanzioni per le violazioni dei rispettivi CdS sono in genere meno pesanti rispetto all’Italia ma i controlli sono più capillari e frequenti. Se sgarri paghi meno, ma hai molte più probabilità di venire beccato.

  8. Basterebbe che i vigili multassero questi imbecilli. In alcune città già lo fanno. In altre città preferiscono ancora non vedere.

    1. Me lo chiedevo pure io che sono originario della Val Seriana. Sempre qui ho letto una volta “Profondo Sud”

  9. Edwin Abbott

    L’Italia è un Paese di vecchi che, purtroppo, spesso, perdono il senso dell’intralcio.

    Ammesso che lo avessero avuto in gioventù, non parcheggiando sugli stalli riservati a disabili, puerpere, neomamme, forze dell’ordine, emergenza etc.

    1. La gente parcheggia davanti alle colonnine, bei posti per disabili, nei parcheggi rosa, insomma ovunque,ma non ho mai visto una macchina parcheggiata su una pompa di benzina, quello è un posto sacro per gli automobilisti termici

      1. 😂 Infatti! Una volta a uno che aveva parcheggiato in un posto dedicato alla ricarica gli ho chiesto perché non aveva pensato di parcheggiare davanti ad una pompa di benzina…..
        Forse magari perché servono per fare rifornimento?
        Ha sgranato un po’ gli occhi.
        Poi l’ho messa sul ridere dicendogli che se era veramente una persona coraggiosa e sprezzante delle regole doveva provare a parcheggiare in un distributore, tanto non c’è nemmeno il divieto di sosta.

      2. Più che un posto sacro il fatto è che magari l’auto viene rimossa visto che il gestore lo farà fare. Perché comunque la differenza è questa, un distributore è presidiato per buona parte del tempo mentre le colonnine una volta installate sono abbandonate a se stesse. Altra cosa è i vigili che non fanno le multe, basterebbe che si cominciasse a segnalare l’occupazione abusiva ai comandi dicendo che se nessuno interverrà si provvederà a denuncia per omissione di atti di ufficio, anche se ormai stanno depenalizzando tutto e quindi gli fa fresco. E poi posso testimoniare di avere visto auto (a benzina) della polizia municipale parcheggiate negli stalli di ricarica, quindi… L’unica cosa che l’incivile deve temere è qualche sfregio alla sua auto ma qui si diventa incivili a propria volta

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