Incidenti in bici e monopattini: servono piste sicure. Il problema sicurezza va affrontato ora, dato che il numero di questi mezzi cresce in modo esponenziale. E ieri un incidente nel bolognese ha provocato la prima vittima.
Incidenti in bici e monopattini: il caso di Bologna
Ad ogni nuovo incidente si riaccendono polemiche e interrogativi. Il più grave è accaduto a Budrio, in provincia di Bologna, costato la vita a un sessantenne che viaggiava a bordo del suo monopattino elettrico. La mattina dell’11 giugno in una rotonda alle porte delle cittadina, era stato urtato di una Renault guidata da una 35 enne del luogo. L’urto sarebbe stato lieve, ma comunque sufficiente da sbalzare l’uomo sull’asfalto, dove ha sbattuto violentemente la testa. Il 60enne è stato trasportato in condizioni gravissime al Maggiore di Bologna dove è poi deceduto oggi pomeriggio. Fa riflettere il fatto che l’incidente ancora una volta si sia svolto all’interno di una rotonda, snodo sempre delicato per bici e monopattini. Il sindaco di Budrio, Maurizio Mazzanti, al Corriere di Bologna ha commentato: “È evidente che infrastrutture e piste ciclabili sono necessarie. Fermo restando che, nel caso specifico, la dinamica andrà accertata, parliamo di una strada ad alta percorrenza, ampia, in cui è chiaro il rischio di attraversarla con un monopattino“. La morale da trarne è anche un’altra: anche se la legge non lo prescrive, l‘uso di un caschetto protettivo è altamente consigliabile. E dovrebbe essere caldeggiato con campagne ad hoc e offerto al momento dell’acquisto.
Lo scontro a Milano, nella “madre di tutte le ciclabili”
Qualche giorno fa un altro incidente, fortunatamente con conseguenze molto meno gravi, si è verificato a Milano, in Corso Venezia. Vittima una donna che, in sella alla sua bici, è stata sbalzata a terra da un’auto che ha “tagliato” la ciclabile Venezia-Buenos Aires per entrare in un passo carrabile. La donna, riferisce il Corriere.it (qui), è stata soccorsa in Codice Verde, ma il teatro dell’incidente, nel centro di Milano, ha scatenato le polemiche.

La ciclabile da Piazza san Babila a Sesto san Giovanni è una delle arterie volute dal sindaco Beppe Sala e dall’assessore Marco Granelli per alleggerire il traffico nella ripresa post-Covid 19, vista l’impasse dei mezzi pubblici. Ma è anche un segnale sulla volontà di favorire una mobilità alternativa all’auto, grazie anche alla possibilità di fruire oggi di mezzi come bici e monopattini elettrici. Sul tratto Porta Venezia-Buenos Aires si è scatenato un putiferio, con il Centro-Destra all’attacco della giunta. Anche in Tribunale. Ma dare ai cittadini alternative all’auto non è né di destra né di sinistra: è solo ragionevole. Solo, va fatto in sicurezza. Gli incidenti in bici e monopattini si possono e si devono prevenire.
— Leggi anche: monopattini pericolosi? Soprattutto con lo sharing. Ci vorrebbe sempre il caschetto.
La pratica e funzionale alternativa al caschetto che si attiva solo quando serve.
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https://www.veloce.it/news/hovding-il-casco-ce-ma-non-si-vede-32181
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