Incidente mortale di Parigi del dicembre 2021: l’inchiesta del BEATT, l’Autorità francese dei trasporti, scagiona Tesla, su cui si riversarono le prime accuse.
Incidente mortale di Parigi: ecco come andarono i fatti
Si trattò di un incidente particolarmente grave. Uno degli autisti della società G7, al momento fuori servizio, stava guidando un taxi Model 3 quando perse il controllo dell’auto. Furono investiti un ciclista e diversi pedoni, prima dello schianto contro un furgone. Bilancio: un morto e 20 feriti, di cui tre in condizioni critiche. L’autista, praticamente illeso, si è giustificò dicendo che un “problema tecnico” aveva fatto sì che l’auto accelerasse da sola. Riaprendo la polemica sulle “unintended accelerations”, le accelerazioni non volute dei veicoli Tesla, che aveva già portato a diverse inchieste e a un richiamo imposto dalle autorità in Cina. Oltre a un’indagine aperta dall’organo che vigila sulla sicurezza stradale negli USA, l‘NHTSA, conclusa con l’archiviazione. Del crash, vista l’eco mediatica, si interessò anche il governo francese, attivando diverse inchieste. Mentre la GT sospese l’utilizzo delle Tesla in flotta.
L’inchiesta dell’Autorità dei Trasporti: errore del guidatore
Ora l’indagine tecnica del BEATT ha concluso che è stato l’autista ad avere volontariamente accelerato. Per poi, spaventato dalla accelerazione, premere ulteriormente sull’acceleratore credendo di stare frenando. Il report indica che il pedale del freno (che ha DUE interruttori separati di azionamento) non è mai stato premuto. Né lo è stato il freno di emergenza (il pulsante nella leva di destra, corrispondente al freno a mano di emergenza delle auto tradizionali) a causa del panico del guidatore. Tesla ne esce scagionata, anche se si tratta di un accertamento che non ha valore a livello giudiziario. Il BEATT aggiunge alle conclusioni alcune proposte, come l’obbligatorietà di un corso per gli automobilisti con cui spiegare come agiscono i sistemi di emergenza. Non solo di Tesla. Nel caso delle auto di Elon Musk, per esempio, se il guidatore preme l’acceleratore dopo che l’auto ha fatto una frenata di emergenza, fanno sì che il veicolo non freni più. Questo perchè prevale la volontà umana successiva all’automatismo.
– Grazie a Guido Baccarini per la segnalazione
Ma si dai fra poco col governo che abbiamo faranno, come per i monopattini, una legge che vieterà le tesla per le prestazioni troppo elevate. A niete serve che ci siano le leggi per i neopatentati etc etc….ora che non solo i ricchi con le supercar potranno accedere a certe prestazioni, la soluzione di qs mentecatti al governo vedrete che passerà da quanto ho scritto…basterà attendere
l’elettronica ci salverà!! 🥳
le altre case hanno gli stessi numeri di persone incapaci alla guida che scambiano gas per freno in preda al terrore?
una volta il freno a mano aveva la doppia funzione di stazionamento/emergenza: una leva con posizione pressoché unica (con qualche eccezione) trovabile anche al buio. ora sono pulsanti per il solo stazionamento posizionati dove capita (anche sulle termiche eh).
ora si paventa la necessità di insegnare alla gente come si comportano i vari sistemi? a posto stiamo..
Che sia possibile premere l’acceleratore al posto del freno oppure , più frequentemente, entrambi i pedali, l’ho sperimentato personalmente: premendo entrambi i pedali l’auto avvisa della contemporanea pressione dei pedali e smorza l’accelerazione inviando un bip al guidatore.
Ritirate la licenza al taxista e buttatelo in cella.
Possa l’anima di quella persona riposare in pace.
Molto meglio le bici, anche elettriche, per:
– minore mortalità da incidenti
– minore mortalità per malattie
– minore occupazione di spazio
– maggiore velocità in città
– maggiore efficienza
ecc. ecc.
Però, come sempre, non c’è una soluzione adatta a tutti i casi.
Vero comunque – e lo dico da utente di una ebike che mi ha cambiato la vita – che con opportune modifiche alle città e al trasporto pubblico, le bici potrebbero essere enormemente più diffuse in molte città italiane per il commuting quotidiano. E le ebike consentono il superamento di dislivelli che ne estenderebbero l’uso ad altre città.
Capitata la stessa cosa a mio padre ad un bivio sulla Cassia moltissimi anni fa: Citronen CX e danni limitati.
E a me che anni fa sono letteralmente *volato* da una montagna mentre frenavo in una piazzola di sosta non protetta, anche a causa di scarpe di sicurezza molto pesanti e dalla suola larga che si sono letteralmente “incastrate” sul pedale dell’accelleratore.
Sono sopravvissuto senza danni solo perché 1) l’auto era una Nissan Navara, molto pesante e 2) perché per mia fortuna c’era un ghiaione inclinato nella direzione giusta su cui sono atterrato senza ribaltarmi. La ghiaia mi ha poi rallentato e mi sono fermato contro alcune rocce.
Ma non era una Tesla e non ho tentato di dare la colpa all’auto. E quindi non sono finito sui giornali.
Le elettriche hanno un’accelerazione paragonabile se non superiore alle supercar.
Le supercar se le possono permettere solo i ricchi, tra cui pochissimi neo patentati, sono poche e anche poco guidate visti costo e consumi di carburante, con il risultato che i danni da accelerazioni repentine sono statisticamente pochi.
Con le elettriche guidate da neo patentati con gli ormoni a mille chissà come sarà la statistica.
Le elettriche (almeno Tesla, ma non solo) possono essere depotenziate direttamente dall’app su cellulare e controllate da remoto – al netto del senso di responsabilità del genitore.
Quante ICE hanno la stessa possibilità di controllo?
Ho visto l’aggiornamento. Ma non ho ancora provato… se non sbaglio iene abilitato il limitatore di velocità e l’acceleratore rimane però in modalità standard… che è già troppa… ma non ho ancora provato personalmente….
Comunque vero è che anche le altre elettriche dei vari gruppi accelerano mooolto più di una normale termica…e non so se sono “castrabili” come permette tesla…
…io da neopatentato ho fatto un dritto con una Punto da 55 cavalli, se schiacci il pedale ti puoi schiantare con qualunque mezzo, basta crederci.
però, oggettivamente, le prestazioni di una Tesla non sono paragonabili a quelle di un’auto ICE. In accelerazione alcuni modelli battono QUALSIASI modello a benzina. E raramente qualcuno attiverà un limitatore dopo avere comprato un modello che ha prestazioni del genere.