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Incidente mortale con l’Autopilot: la famiglia vs Tesla

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Tesla Model 3 incidente
Ecco com'era ridotta la Tesla Model 3 dopo l'incidente che è costato la vita a Jeremy Bannell.

Incidente mortale con l’Autopilot inserito: la famiglia della vittima ha deciso di rivalersi contro Tesla. Mettendo in discussione la sicurezza del pilota automatico.

Pilota automatico inserito 10″ prima del crash

L’incidente si è verificato il primo marzo in una superstrada della Florida, nei pressi di Delray Beach, Palm Beach County (qui il nostro articolo). L’auto, un Model 3, viaggiava con il pilota automatico inserito quando, all’improvviso, nell’attraversare la Highway, ha colpito la fiancata del rimorchio di un Tir che procedeva in un’altra direzione. Nulla da fare per il conducente, il 50enne Jeremy Bannell.  Qui trovate la cronaca che fece all’epoca il sito americano Electrek, molto attento alle vicende  Tesla.

Citando il primo report dell’Agenzia Federale per la sicurezza stradale, la NTSB, secondo la quale l’Autopilot era stato inserito 10 secondi primi del crash. E che negli 8 secondi prima dell’urto né il conducente né il pilota automatico avevano effettuato manovre sul volante per evitare l’impatto. Ricordando infine il precedente di un altro incidente mortale di cui era stato vittima nel maggio del 2016 il 45enne Joshua Brown, con l’Autopilot inserito nella sua Tesla Model S.

In vista un processo che farà epoca

Dell’apertura di una causa per l’incidente mortale con l’Autopilot ha dato notizia un quotidiano della Florida, il Boca Raton Tribune (qui l’articolo). La famiglia Bannell si è affidata a un noto studio legale della Florida, Lytal, Reiter, Smith, Ivey & Fronrath, sostenendo che l’incidente è dovuto a un malfunzionamento. E chiedendo quindi un cospicuo risarcimento. Il processo  sarà seguito con attenzione in tutto il mondo, essendo uno dei primi procedimenti in cui si devono stabilire i confini della responsabilità del costruttore in caso di incidente con il pilota automatico inserito. Recentemente abbiamo ospitato l’intervento di un legale esperto di questioni di diritto automotive, Gianfranco Simonini. L’avvocato si chiedeva non solo di chi è la responsabilità in caso di sinistro, ma anche di chi sono i dati generati e ricevuti da vetture ormai totalmente connesse. “Le autovetture e trattori non sono più cose inanimate, ma cose che parlano, programmano azioni, decidono, scelgono“. E sbagliano, aggiungiamo noi. Per colpa di chi?

— Leggi anche: quel che dice Tesla dell’Autopilot

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